Paragrafo 3 L'ONNIPOTENTE
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Di tutti gli attributi divini, nel Simbolo si nomina soltanto l'onnipotenza di
Dio: confessarla è di grande importanza per la nostra vita. Noi crediamo che
tale onnipotenza è universale, perché Dio, che tutto ha creato, [Cf
[link] Gen 1,1; [link] Gv 1,3 ]
tutto governa e tutto può; amante, perché Dio è nostro Padre; [Cf
[link] Mt 6,9 ] misteriosa, perché la fede soltanto la può
riconoscere allorché “si manifesta nella debolezza” ( [link] 2Cor
12,9) [Cf [link] 1Cor 1,18 ].
“Egli
opera tutto ciò che vuole” ( [link] Sal 115,3)
269
Le Sacre Scritture affermano a più riprese la potenza universale di Dio. Egli è
detto “il Potente di Giacobbe” ( [link] Gen 49,24;
[link] Is 1,24 e. a), “il Signore degli eserciti”, “il
Forte, il Potente” ( [link] Sal 24,8-10). Se Dio è
onnipotente “in cielo e sulla terra” ( [link] Sal
135,6), è perché lui stesso li ha fatti. Nulla quindi gli è
impossibile [Cf [link] Ger 32,17; [link] Lc
1,37 ] e dispone della sua opera come gli piace; [Cf
[link] Ger 27,5 ] egli è il Signore dell'universo, di cui ha
fissato l'ordine che rimane a lui interamente sottoposto e disponibile; egli è
il Padrone della storia: muove i cuori e guida gli avvenimenti secondo il suo
beneplacito [Cf [link] Est 4,17 b;
[link] Pr 21,1; [link] Tb 13,2
]. “Prevalere con la forza ti è sempre possibile; chi potrà opporsi al potere
del tuo braccio?” ( [link] Sap 11,21).
“Hai
compassione di tutti, perché tutto tu puoi”
( [link] Sap
11,23)
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Dio è il Padre onnipotente. La sua paternità e la sua potenza si illuminano a
vicenda. Infatti, egli mostra la sua onnipotenza paterna nel modo in cui si
prende cura dei nostri bisogni; [Cf [link] Mt 6,32 ] attraverso
l'adozione filiale che ci dona (sarò per voi come un padre, e voi mi sarete
come figli e figlie, dice il Signore onnipotente”: [link] 2Cor
6,18); infine attraverso la sua infinita misericordia, dal momento
che egli manifesta al massimo grado la sua potenza perdonando liberamente i
peccati.
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L'onnipotenza divina non è affatto arbitraria: “In Dio la potenza e l'essenza,
la volontà e l'intelligenza, la sapienza e la giustizia sono una sola ed
identica cosa, di modo che nulla può esserci nella potenza divina che non possa
essere nella giusta volontà di Dio o nella sua sapiente intelligenza” [San
Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I, 25, 5, ad 1].
Il
mistero dell'apparente impotenza di Dio
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La fede in Dio Padre onnipotente può essere messa alla prova dall'esperienza
del male e della sofferenza. Talvolta Dio può sembrare assente ed incapace di
impedire il male. Ora, Dio Padre ha rivelato nel modo più misterioso la sua
onnipotenza nel volontario abbassamento e nella Risurrezione del Figlio suo,
per mezzo dei quali ha vinto il male. Cristo crocifisso è quindi “potenza di
Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli
uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini”
( [link] 1Cor 1,24-25). Nella Risurrezione e nella
esaltazione di Cristo il Padre ha dispiegato “l'efficacia della sua forza” e ha
manifestato “la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi
credenti” ( [link] Ef 1,19-22).
273
Soltanto la fede può aderire alle vie misteriose dell'onnipotenza di Dio. Per
questa fede, ci si gloria delle proprie debolezze per attirare su di sé la
potenza di Cristo [Cf [link] 2Cor 12,9; [link] Fil
4,13 ]. Di questa fede il supremo modello è la Vergine Maria: ella ha
creduto che “nulla è impossibile a Dio” ( [link] Lc 1,37) e
ha potuto magnificare il Signore: “Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e
santo è il suo nome” ( [link] Lc 1,49).
274
“La ferma persuasione dell'onnipotenza divina vale più di ogni altra cosa a
corroborare in noi il doveroso sentimento della fede e della speranza. La nostra
ragione, conquistata dall'idea della divina onnipotenza, assentirà, senza più
dubitare, a qualunque cosa sia necessario credere, per quanto possa essere
grande e meravigliosa o superiore alle leggi e all'ordine della natura. Anzi,
quanto più sublimi saranno le verità da Dio rivelate, tanto più agevolmente
riterrà di dovervi assentire” [Catechismo Romano, 1, 2, 13].
IN SINTESI
275 Con Giobbe, il
giusto, noi confessiamo: “Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile
per te” ( [link] Gb 42,2).
276 Fedele alla
testimonianza della Scrittura, la Chiesa rivolge spesso la sua preghiera al
“Dio onnipotente ed eterno” (“omnipotens sempiterne Deus. . . ”), credendo
fermamente che “nulla è impossibile a Dio” ( [link] Gen
18,14; [link] Lc 1,37; [link] Mt
19,26).
277 Dio manifesta la
sua onnipotenza convertendoci dai nostri peccati e ristabilendoci nella sua
amicizia con la grazia (“Deus, qui omnipotentiam tuam parcendo maxime et
miserando manifestas. . . - O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto
con la misericordia e il perdono. . . ”) [Messale Romano, colletta della
ventiseiesima domenica].
278 Senza credere che
l'Amore di Dio è onnipotente, come credere che il Padre abbia potuto crearci,
il Figlio riscattarci, lo Spirito Santo santificarci?
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