I. Come viene
chiamato questo sacramento?
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Lo si chiama Battesimo dal rito centrale con il quale è compiuto: battezzare
(baptizein” in greco) significa “tuffare”, “immergere”; l' “immersione”
nell'acqua è simbolo del seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo,
dalla quale risorge con lui, [Cf [link] Rm 6,3-4;
[link] Col 2,12 ] quale “nuova creatura” (
[link] 2Cor 5,17; [link] Gal 6,15 ).
1215
Questo sacramento è anche chiamato il “ lavacro di rigenerazione e di
rinnovamento nello Spirito Santo” ( [link] Tt 3,5 ), poiché
significa e realizza quella nascita dall'acqua e dallo Spirito senza la quale
nessuno “può entrare nel Regno di Dio” ( [link] Gv 3,5 ).
1216
“Questo lavacro è chiamato illuminazione, perché coloro che ricevono questo
insegnamento [catechetico] vengono illuminati nella mente. . . ” [San Giustino,
Apologiae, 1, 61, 12]. Poiché nel Battesimo ha ricevuto il Verbo, “la luce vera.
. . che illumina ogni uomo” ( [link] Gv 1,9 ), il
battezzato, “dopo essere stato illuminato” ( [link] Eb 10,32
) è divenuto “figlio della luce” ( [link] 1Ts 5,5 ), e
“luce” egli stesso ( [link] Ef 5,8 ):
Il
Battesimo è il più bello e magnifico dei doni di Dio. . . Lo chiamiamo dono,
grazia, unzione, illuminazione, veste d'immortalità, lavacro di rigenerazione,
sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. Dono, poiché è dato a coloro che
non portano nulla; grazia, perché viene elargito anche ai colpevoli; Battesimo,
perché il peccato viene seppellito nell'acqua; unzione, perché è sacro e regale
(tali sono coloro che vengono unti); illuminazione, perché è luce sfolgorante;
veste, perché copre la nostra vergogna; lavacro, perché ci lava; sigillo,
perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio [San Gregorio
Nazianzeno, Orationes, 40, 3-4: PG 36, 361C].
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