II. La libertà
umana nell'Economia della Salvezza
1739
Libertà e peccato. La libertà dell'uomo è finita e fallibile. Di fatto, l'uomo
ha sbagliato. Liberamente ha peccato. Rifiutando il disegno d'amore di Dio, si
è ingannato da sé; è divenuto schiavo del peccato. Questa prima alienazione ne
ha generate molte altre. La storia dell'umanità, a partire dalle origini, sta a
testimoniare le sventure e le oppressioni nate dal cuore dell'uomo, in
conseguenza di un cattivo uso della libertà.
1740
Minacce per la libertà. L'esercizio della libertà non implica il diritto di
dire e di fare qualsiasi cosa. E' falso pretendere che l'uomo, soggetto della
libertà, sia un “individuo sufficiente a se stesso ed avente come fine il
soddisfacimento del proprio interesse nel godimento dei beni terrestri”
[Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Libertatis conscientia, 13, AAS
79 (1987), 554-599]. Peraltro, le
condizioni d'ordine economico e sociale, politico e culturale richieste per un
retto esercizio della libertà troppo spesso sono misconosciute e violate.
Queste situazioni di accecamento e di ingiustizia gravano sulla vita morale ed
inducono tanto i forti quanto i deboli nella tentazione di peccare contro la
carità. Allontanandosi dalla legge morale, l'uomo attenta alla propria libertà,
si fa schiavo di se stesso, spezza la fraternità coi suoi simili e si ribella
contro la volontà divina.
1741
Liberazione e salvezza. Con la sua croce gloriosa Cristo ha ottenuto la
salvezza di tutti gli uomini. Li ha riscattati dal peccato che li teneva in
schiavitù. “Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi” (
[link] Gal 5,1 ). In lui abbiamo comunione con “la verità”
che ci fa “liberi” ( [link] Gv 8,32 ). Ci è stato donato lo
Spirito Santo e, come insegna l'Apostolo, “dove c'è lo Spirito del Signore c'è
libertà” ( [link] 2Cor 3,17 ). Fin d'ora ci gloriamo della
“libertà. .. dei figli di Dio” ( [link] Rm 8,21 ).
1742
Libertà e grazia. La grazia di Cristo non si pone affatto in concorrenza con la
nostra libertà, quando questa è in sintonia con il senso della verità e del
bene che Dio ha messo nel cuore dell'uomo. Al contrario, e l'esperienza
cristiana lo testimonia specialmente nella preghiera, quanto più siamo docili agli
impulsi della grazia, tanto più cresce la nostra libertà interiore e la
sicurezza nelle prove come pure di fronte alle pressioni e alle costrizioni del
mondo esterno. Con l'azione della grazia, lo Spirito Santo ci educa alla
libertà spirituale per fare di noi dei liberi collaboratori della sua opera
nella Chiesa e nel mondo:
Dio
grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di
Te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci
liberamente al tuo servizio [Messale Romano, colletta della trentaduesima
domenica].
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