V. La preghiera
dell'Ora di Gesù
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Quando la sua Ora è giunta, Gesù prega il Padre [Cf [link] Gv
17 ]. La sua preghiera, la più lunga trasmessaci dal Vangelo, abbraccia
tutta l'Economia della creazione e della salvezza, come la sua Morte e la sua
Risurrezione. La preghiera dell'Ora di Gesù rimane sempre la sua, così come la
sua Pasqua, avvenuta “una volta per tutte”, resta presente nella Liturgia della
sua Chiesa.
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La tradizione cristiana a ragione la definisce la “preghiera sacerdotale” di
Gesù. E' quella del nostro Sommo Sacerdote, è inseparabile dal suo Sacrificio,
dal suo “passaggio” [pasqua] al Padre, dove egli è interamente “consacrato” al
Padre [Cf [link] Gv 17,11; [link] Gv
17,13; [link] Gv 17,19 ].
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In questa preghiera pasquale, sacrificale, tutto è “ricapitolato” in lui: [Cf
[link] Ef 1,10 ] Dio e il mondo, il Verbo e la carne, la
vita eterna e il tempo, l'amore che si consegna e il peccato che lo tradisce, i
discepoli presenti e quelli che per la loro parola crederanno in lui,
l'annientamento e la Gloria. E' la preghiera dell'Unità.
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Gesù ha portato a pieno compimento l'opera del Padre, e la sua preghiera, come
il suo Sacrificio, si estende fino alla consumazione dei tempi. La preghiera
dell'Ora riempie gli ultimi tempi e li porta verso la loro consumazione. Gesù,
il Figlio al quale il Padre ha dato tutto, è interamente consegnato al Padre,
e, al tempo stesso, si esprime con una libertà sovrana [Cf [link] Gv
17,11; [link] Gv 17,13; [link] Gv
17,19; [link] Gv 17,24 ] per il potere che il
Padre gli ha dato sopra ogni essere umano. Il Figlio, che si è fatto Servo, è
il Signore, il Pantocratore. Il nostro Sommo Sacerdote che prega per noi è
anche colui che prega in noi e il Dio che ci esaudisce.
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E' entrando nel santo Nome del Signore Gesù che noi possiamo accogliere,
dall'interno, la preghiera che egli ci insegna: “Padre nostro!”. La sua
“preghiera sacerdotale” ispira, dall'interno, le grandi domande del Pater: la
sollecitudine per il Nome del Padre, [Cf [link] Gv 17,6;
[link] Gv 17,11; [link] Gv 17,12;
[link] Gv 17,26 ] la passione per il suo Regno (la Gloria),
[Cf [link] Gv 17,1; [link] Gv 17,5;
[link] Gv 17,10; [link] Gv 17,22;
[link] Gv 17,23-26 ] il compimento della volontà
del Padre, del suo Disegno di salvezza [Cf [link] Gv 17,2;
[link] Gv 17,4; [link] Gv 17,6;
[link] Gv 17,9; [link] Gv 17,11;
[link] Gv 17,12; [link] Gv 17,24 ] e la
liberazione dal male [Cf [link] Gv 17,15 ].
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Infine è in questa preghiera che Gesù ci rivela e ci dona la “conoscenza”
indissociabile del Padre e del Figlio, [Cf [link] Gv 17,3;
[link] Gv 17,6-10; [link] Gv
17,25 ] che è il mistero stesso della Vita di preghiera.
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