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Catechismo della Chiesa Cattolica IntraText CT - Lettura del testo |
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VI. Il banchetto pasquale
Ti supplichiamo, Dio onnipotente: fa' che questa offerta, per le mani del tuo angelo santo, sia portata sull'altare del cielo davanti alla tua maestà divina, perché su tutti noi che partecipiamo di questo altare, comunicando al santo mistero del Corpo e del Sangue del tuo Figlio, scenda la pienezza di ogni grazia e benedizione del cielo [Messale romano, Canone Romano: “Supplices te rogamus”].
“Prendete e mangiatene tutti”: la Comunione
1384 Il Signore ci rivolge un invito pressante a riceverlo nel sacramento dell'Eucaristia: “In verità, in verità vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo Sangue, non avrete in voi la vita” ( [link] Gv 6,53 ).
1385 Per rispondere a questo invito dobbiamo prepararci a questo momento così grande e così santo. San Paolo esorta a un esame di coscienza: “Chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del Corpo e del Sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna” ( [link] 1Cor 11,27-29 ). Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave, deve ricevere il sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla Comunione.
1386 Davanti alla grandezza di questo sacramento, il fedele non può che fare sua con umiltà e fede ardente la supplica del centurione: [Cf [link] Mt 8,8 ] “Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum: sed tantum dic verbo, et sanabitur anima mea” - “O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola e io sarò salvato” [Messale Romano, Riti di comunione]. Nella “Divina Liturgia” di san Giovanni Crisostomo i fedeli pregano con lo stesso spirito:
O Figlio di Dio, fammi oggi partecipe del tuo mistico convito. Non svelerò il Mistero ai tuoi nemici, e neppure ti darò il bacio di Giuda. Ma, come il ladrone, io ti dico: Ricordati di me, Signore, quando sarai nel tuo regno [Liturgia di San Giovanni Crisostomo, Preparazione alla comunione].
1387 Per prepararsi in modo conveniente a ricevere questo sacramento, i fedeli osserveranno il digiuno prescritto nella loro Chiesa [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 919]. L'atteggiamento del corpo (gesti, abiti) esprimerà il rispetto, la solennità, la gioia di questo momento in cui Cristo diventa nostro ospite.
1388 E' conforme al significato stesso dell'Eucaristia che i fedeli, se hanno le disposizioni richieste, si comunichino quando partecipano alla Messa: [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 917. I fedeli nel medesimo giorno possono ricevere la S.S. Eucaristia solo una seconda volta (cf Pontificia Commissio Codici Iuris Canonici Authentice Interpretando, Responsa ad proposita dubia, 1: AAS 76 (1984), p. 746] “Si raccomanda molto quella partecipazione più perfetta alla Messa, per la quale i fedeli, dopo la Comunione del sacerdote, ricevono il Corpo del Signore dal medesimo Sacrificio” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 55].
1389 La Chiesa fa obbligo ai fedeli di partecipare alla divina Liturgia la domenica e le feste [Conc. Ecum. Vat. II, Orientalium ecclesiarum, 15] e di ricevere almeno una volta all'anno l'Eucaristia, possibilmente nel tempo pasquale, [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 920] preparati dal sacramento della Riconciliazione. La Chiesa tuttavia raccomanda vivamente ai fedeli di ricevere la santa Eucaristia la domenica e i giorni festivi, o ancora più spesso, anche tutti i giorni.
I frutti della Comunione
1391 La Comunione accresce la nostra unione a Cristo. Ricevere l'Eucaristia nella Comunione reca come frutto principale l'unione intima con Cristo Gesù. Il Signore infatti dice: “Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue dimora in me e io in lui” ( [link] Gv 6,56 ). La vita in Cristo ha il suo fondamento nel banchetto eucaristico: “Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me” ( [link] Gv 6,57 ).
Quando, nelle feste del Signore, i fedeli ricevono il Corpo del Figlio, essi annunziano gli uni agli altri la Buona Notizia che è donata la caparra della vita, come quando l'angelo disse a Maria di Magdala: “Cristo è risorto!”. Ecco infatti che già ora la vita e la risurrezione sono elargite a colui che riceve Cristo [Fanqith, Ufficio siro-antiocheno, vol. I, Comune, 237a-b].
“Ogni volta che lo riceviamo, annunciamo la morte del Signore” [Cf [link] 1Cor 11,26 ]. Se annunciamo la morte, annunziamo la remissione dei peccati. Se, ogni volta che il suo Sangue viene sparso, viene sparso per la remissione dei peccati, devo riceverlo sempre, perché sempre mi rimetta i peccati. Io che pecco sempre, devo sempre disporre della medicina [Sant'Ambrogio, De sacramentis, 4, 28: PL 16, 446A].
Cristo è morto per noi per amore. Perciò quando facciamo memoria della sua morte, durante il sacrificio, invochiamo la venuta dello Spirito Santo quale dono di amore. La nostra preghiera chiede quello stesso amore per cui Cristo si è degnato di essere crocifisso per noi. Anche noi, mediante la grazia dello Spirito Santo, possiamo essere crocifissi al mondo e il mondo a noi. . . Avendo ricevuto il dono dell'amore, moriamo al peccato e viviamo per Dio [San Fulgenzio di Ruspe, Contra gesta Fabiani, 28, 16-19: CCL 19A, 813-814, cf Liturgia delle Ore, IV, Ufficio delle letture del lunedì della ventottesima settimana].
1396 L'unità del Corpo mistico: l'Eucaristia fa la Chiesa. Coloro che ricevono l'Eucaristia sono uniti più strettamente a Cristo. Per ciò stesso, Cristo li unisce a tutti i fedeli in un solo corpo: la Chiesa. La Comunione rinnova, fortifica, approfondisce questa incorporazione alla Chiesa già realizzata mediante il Battesimo. Nel Battesimo siamo stati chiamati a formare un solo corpo [Cf [link] 1Cor 12,13 ]. L'Eucaristia realizza questa chiamata: “Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il Sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il Corpo di Cristo? Poiché c'è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo dell'unico pane” ( [link] 1Cor 10,16-17 ):
Se voi siete il Corpo e le membra di Cristo, sulla mensa del Signore è deposto il vostro mistero, ricevete il vostro mistero. A ciò che siete rispondete: Amen, e rispondendo lo sottoscrivete. Ti si dice infatti: “Il Corpo di Cristo” e tu rispondi: “Amen”. Sii membro del Corpo di Cristo, perché sia veritiero il tuo Amen [Sant'Agostino, Sermones, 272: PL 38, 1247].
1397 L'Eucaristia impegna nei confronti dei poveri. Per ricevere nella verità il Corpo e il Sangue di Cristo offerti per noi, dobbiamo riconoscere Cristo nei più poveri, suoi fratelli: [Cf [link] Mt 25,40 ] Tu hai bevuto il Sangue del Signore e non riconosci tuo fratello. Tu disonori questa stessa mensa, non giudicando degno di condividere il tuo cibo colui che è stato ritenuto degno di partecipare a questa mensa. Dio ti ha liberato da tutti i tuoi peccati e ti ha invitato a questo banchetto. E tu, nemmeno per questo, sei divenuto più misericordioso [San Giovanni Crisostomo, Homiliae in primam ad Corinthios, 27, 4: PG 61, 229-230].
1401 In presenza di una grave necessità, a giudizio dell'Ordinario, i ministri cattolici possono amministrare i sacramenti (Eucaristia, Penitenza, Unzione degli infermi) agli altri cristiani che non sono in piena comunione con la Chiesa cattolica, purché li chiedano spontaneamente: è necessario in questi casi che essi manifestino la fede cattolica a riguardo di questi sacramenti e che si trovino nelle disposizioni richieste [Cf [link] Codice di Diritto Canonico, 844, 4].
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