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Le divine liturgie dei Padri Nostri tra i santi
Giovanni il Crisostomo e Basilio il Grande
Officio della Presentazione dei doni

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  • INNO CHERUBICO
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INNO CHERUBICO

C. Noi che dei Cherubini misticamente ora siamo icone e alla vivifica Trìade l'inno Trisagio cantiamo, deponiamo ogni affanno della vita...

Durante il canto del Cherubico S. dice l'orazione del Grande Ingresso:

S. Nessuno avvinto ai desideri e alle voluttà della carne è degno di avvicinarsi, di accostarsi e di officiare a te, Re della gloria: servirti è infatti grande e tremendo perfino alle stesse Potenze oltre i cieli. Eppure per l'ineffabile e immenso tuo amore per gli uomini Tu sei divenuto uomo senza mutamentoalterazione, ti sei insediato Sommo Sacerdote e ci hai affidato la consacrazione di questa immolazione liturgica e incruenta, qual Sovrano di tutto: solo Tu, Signore, dòmini infatti sulle realtà dei cieli e della terra, Tu che poggi sul trono cherubico, che sei il Signore dei Serafini e il Re di Israele, che sei l'unico Santo e riposi nei Santi. Ti supplico dunque, unico buono e pronto a esaudire qual sei: guarda su di me peccatore e inutile tuo servo e purificami l'anima e il corpo della cattiva coscienza; e con la potenza del tuo santo Spirito mettimi in grado, rivestito qual sono della grazia del Sacerdozio, di assistere a questa tua santa Mensa e di consacrare il santo e intemerato Corpo e il tuo prezioso Sangue. A te allora mi avvicino chinando il capo e ti prego: non distogliere da me il tuo volto, non escludermi dai tuoi servi, anzi consenti di farti offrire questi Doni da me, peccatore e indegno tuo servo. Sei Tu invero Colui che offre e viene offerto, che riceve e  viene distribuito, Cristo Dio nostro, ed è a te che la gloria innalziamo, con il Padre tuo aprimordio e con il tuo Spirito tuttosanto, buono e vivifico, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

D. ricevuta la benedizione da S., incensa la santa Mensa, tutto il Santuario, l'Iconostasio, l'Assemblea e tutto il Tempio mentre recita il salmo 50:

D. Abbi misericordia di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia, e secondo la moltitudine delle tue indulgenze cancella il mio delitto. / Appieno lavami dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. / Poiché conosco la mia iniquità e il mio peccato sta di continuo innanzi a me. / Contro te solo ho peccato e il male al tuo cospetto ho fatto, così che Tu sia giustificato con le tue parole e vinca allorché sei giudicato. / Ecco, nelle iniquità sono stato concepito, e nei peccati mi ha concepito mia madre. / Ecco, hai amato la verità, mi hai svelato gli arcani e i segreti della tua sapienza. / Mi aspergerai con issòpo e sarò purificato, mi laverai, e più della neve sarò reso candido. / Mi farai udire esultanza e gaudio: esulteranno le ossa umiliate. / Distogli il tuo volto dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. / Cuore puro crea in me, o Dio, e spirito retto rinnova nelle mie viscere. / Non respingermi dal tuo volto, e lo Spirito tuo santo non rimuovere da me. / Rendimi l'esultanza della tua salvezza e confermami con lo Spirito sovrano. / Insegnerò agli iniqui le tue vie, e gli empi a te ritorneranno. / Liberami dalle colpe di sangue, o Dio, Dio della mia salvezza; esulterà la mia lingua alla tua giustizia. / Signore, schiudi le mie labbra, e la mia bocca annunzierà la tua lode. / Poiché se Tu avessi voluto immolazione, l'avrei pur data: agli olocausti non darai Beneplacito. / Immolazione a Dio è uno spirito contrito. Un cuore contrito e umiliato, Dio non lo disprezzerà...

S. e D. stando davanti alla Santa Mensa fanno tre prosternazioni dicendo:

S. e D. O Dio, sii clemente con me peccatore e abbi misericordia di me.

S. alzando le mani dice tra sé:

S. Noi che dei Cherubini misticamente ora siamo icone e alla vivifica Trìade l'inno Trisagio cantiamo, deponiamo ogni affanno della vita...

S. e D. si prosternano e terminano entrambi l'Inno:

S. e D. Per accogliere il Re dell'universo, invisibilmente scortato dalle schiere degli Angeli. Alleluia, Alleluia, Alleluia.

Tutto ciò viene ripetuto per tre volte. S; e D. indi baciano la santa Mensa e vanno all'Altare della Presentazione. S. Incensa i Santi Doni.

D. Solleva, padre.

S. solleva il Velo e dice:

S. In pace sollevate le mani ai Santi e benedite il Signore.

S. pone alla spalla sinistra del D. il Velo, S. solleva il santo Disco e glielo pone sul capo. Questi lo mantiene sul capo con le mani e contemporaneamente tiene con un dito il turibolo. S. prende il santo Calice. D. davanti e S. dietro escono dalla Porta di Settentrione preceduti dai Ceroferari e si fermano davanti alle Porte Sante, di fronte all'Assemblea.




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