INNO CHERUBICO
C. Noi che dei Cherubini
misticamente ora siamo icone e alla vivifica Trìade l'inno Trisagio cantiamo,
deponiamo ogni affanno della vita...
Durante il canto del Cherubico S.
dice l'orazione del Grande Ingresso:
S. Nessuno avvinto ai desideri e
alle voluttà della carne è degno di avvicinarsi, di accostarsi e di officiare a
te, Re della gloria: servirti è infatti grande e tremendo perfino alle stesse
Potenze oltre i cieli. Eppure per l'ineffabile e immenso tuo amore per gli
uomini Tu sei divenuto uomo senza mutamento né alterazione, ti sei insediato
Sommo Sacerdote e ci hai affidato la consacrazione di questa immolazione
liturgica e incruenta, qual Sovrano di tutto: solo Tu, Signore, dòmini infatti
sulle realtà dei cieli e della terra, Tu che poggi sul trono cherubico, che sei
il Signore dei Serafini e il Re di Israele, che sei l'unico Santo e riposi nei
Santi. Ti supplico dunque, unico buono e pronto a esaudire qual sei: guarda su
di me peccatore e inutile tuo servo e purificami l'anima e il corpo della
cattiva coscienza; e con la potenza del tuo santo Spirito mettimi in grado,
rivestito qual sono della grazia del Sacerdozio, di assistere a questa tua
santa Mensa e di consacrare il santo e intemerato Corpo e il tuo prezioso
Sangue. A te allora mi avvicino chinando il capo e ti prego: non distogliere da
me il tuo volto, non escludermi dai tuoi servi, anzi consenti di farti offrire
questi Doni da me, peccatore e indegno tuo servo. Sei Tu invero Colui che offre
e viene offerto, che riceve e viene distribuito, Cristo Dio nostro, ed è
a te che la gloria innalziamo, con il Padre tuo aprimordio e con il tuo Spirito
tuttosanto, buono e vivifico, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
D. ricevuta la benedizione da S.,
incensa la santa Mensa, tutto il Santuario, l'Iconostasio, l'Assemblea e tutto
il Tempio mentre recita il salmo 50:
D. Abbi misericordia di me, o Dio,
secondo la tua grande misericordia, e secondo la moltitudine delle tue
indulgenze cancella il mio delitto. / Appieno lavami dalla mia iniquità e
purificami dal mio peccato. / Poiché conosco la mia iniquità e il mio peccato
sta di continuo innanzi a me. / Contro te solo ho peccato e il male al tuo
cospetto ho fatto, così che Tu sia giustificato con le tue parole e vinca
allorché sei giudicato. / Ecco, nelle iniquità sono stato concepito, e nei
peccati mi ha concepito mia madre. / Ecco, hai amato la verità, mi hai svelato
gli arcani e i segreti della tua sapienza. / Mi aspergerai con issòpo e sarò
purificato, mi laverai, e più della neve sarò reso candido. / Mi farai udire
esultanza e gaudio: esulteranno le ossa umiliate. / Distogli il tuo volto dai
miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. / Cuore puro crea in me, o Dio,
e spirito retto rinnova nelle mie viscere. / Non respingermi dal tuo volto, e
lo Spirito tuo santo non rimuovere da me. / Rendimi l'esultanza della tua
salvezza e confermami con lo Spirito sovrano. / Insegnerò agli iniqui le tue
vie, e gli empi a te ritorneranno. / Liberami dalle colpe di sangue, o Dio, Dio
della mia salvezza; esulterà la mia lingua alla tua giustizia. / Signore,
schiudi le mie labbra, e la mia bocca annunzierà la tua lode. / Poiché se Tu
avessi voluto immolazione, l'avrei pur data: agli olocausti non darai
Beneplacito. / Immolazione a Dio è uno spirito contrito. Un cuore contrito e
umiliato, Dio non lo disprezzerà...
S. e D. stando davanti alla Santa
Mensa fanno tre prosternazioni dicendo:
S. e D. O Dio, sii clemente con me
peccatore e abbi misericordia di me.
S. alzando le mani dice tra sé:
S. Noi che dei Cherubini
misticamente ora siamo icone e alla vivifica Trìade l'inno Trisagio cantiamo,
deponiamo ogni affanno della vita...
S. e D. si prosternano e terminano
entrambi l'Inno:
S. e D. Per accogliere il Re
dell'universo, invisibilmente scortato dalle schiere degli Angeli. Alleluia,
Alleluia, Alleluia.
Tutto ciò viene ripetuto per tre
volte. S; e D. indi baciano la santa Mensa e vanno all'Altare della
Presentazione. S. Incensa i Santi Doni.
D. Solleva, padre.
S. solleva il Velo e dice:
S. In pace sollevate le mani ai
Santi e benedite il Signore.
S. pone alla spalla sinistra del D.
il Velo, S. solleva il santo Disco e glielo pone sul capo. Questi lo mantiene
sul capo con le mani e contemporaneamente tiene con un dito il turibolo. S.
prende il santo Calice. D. davanti e S. dietro escono dalla Porta di
Settentrione preceduti dai Ceroferari e si fermano davanti alle Porte Sante, di
fronte all'Assemblea.
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