Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Costituzioni IntraText CT - Lettura del testo |
corrige.it
intelligenza artificiale ortografica Il servizio automatico di controllo finale che verifica ogni parola nel contesto e trova erri in visi bili ai norma li con troll i orto grafi ci Provalo sui tuoi documenti. Gratis |
|
|
XI CAPITOLO - MINISTERO DELL'AUTORITÀ "Chi è più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve" (Lc. 22,26). "... La pazienza ritengo sia la più grande dote di un savio Superiore. Parla con apertura di cuore e lealtà, parla con più amore di fratello e di sacerdote che con serietà di Superiore: tenta tutti i mezzi, e sii pronto a tollerare qualche difetto, qualche inconveniente con illimitata pazienza, (...) con illimitata pazienza. Quanto più ti concilierai la carità, quanto più con pazienza sopporterai le deficienze, i difetti del tuo personale (...), allora tanto più guadagnerai del loro cuore e li condurrai dove vuoi o, almeno, fin dove vedi che possono salire. E allora bisognerà capirli, e non pretendere l'impossibile, né di farli salire di più: bisogna essere discreti; per questo la discrezione e la prudenza sono doti necessarie di prima necessità per un Superiore. (...) Però non cessare di esortare incessantemente in Domino: non cessare di mostrare con franchezza e sacerdotale libertà le manchevolezze, le deficienze, i difetti e di richiamare al dovere; e ciò per puro amore di Dio, senza nessuna asprezza, ma con calma, con fermezza, con fortezza, occorrendo, con saviezza tranquilla e sempre uguale. E cerca che l'ultima parola apra sempre il cuore e non lo serri" (L. 1, 436-437). "Quando i Superiori vogliono quello che noi non vogliamo, non già irritarci o avercene a male, - il che dimostrerebbe un attacco disordinato a ciò che si vuole, - ma piegarci e uniformarci di cuore a quello che essi vogliono. Né si dica: i Superiori non vedono bene, i Superiori mi danno molestia, perché la molestia non viene già dai Superiori, ma dalle proprie passioni e dall'attacco eccessivo a noi stessi, alle nostre idee, o a quelle cose che si vogliono assolutamente, mentre non si deve volerle che subordinatamente, dicendo sempre, ma di cuore, come ha detto Gesù Cristo: "non mea voluntas, sed tua fiat!". In questo modo amerete veramente i vostri Superiori, o miei cari, se lascerete ad essi l'ufficio di guidarvi e comandarvi, e voi farete il vostro di ubbidire fedelmente e allegramente. Allora la protezione di Dio non vi potrà mancare, poiché Iddio protegge sempre gli ubbidienti, e li conforta abbondantemente di quei veri beni che Egli sa essere loro convenienti" (L II, 160-161). |
Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Best viewed with any browser at 800x600 or 768x1024 on Tablet PC IntraText® (V89) - Some rights reserved by EuloTech SRL - 1996-2007. Content in this page is licensed under a Creative Commons License |