Canto, ottava
1 21, 14| muraglia forte.~Nomossi Argeo colui di ch'io favello,~
2 21, 17| solea, fosse o non fosse Argeo con esso;~e dentro a quel
3 21, 18| certa sua bisogna andasse Argeo.~Tosto questa sfacciata
4 21, 19| elegger questo:~lasciar d'Argeo l'intrinsichezza antiqua;~
5 21, 24| d'ogn'altro gli fu grato.~Argeo lo crede, et altro non aspetta;~
6 21, 25| che vaglia;~ch'in somma Argeo con lui vuol la battaglia.~
7 21, 27| il tuo demerto~(gli disse Argeo), che mai sia omicidiale~
8 21, 33| Se non basta ch'Argeo mi tenga preso,~tolgami
9 21, 36| bello,~che, non v'essendo Argeo, spesso era ardito~di correr
10 21, 36| dentro al castello;~ma s'Argeo v'era, non tenea lo 'nvito,~
11 21, 39| moglie,~che molte miglia Argeo lontan si trove.~Dunque
12 21, 40| Morando, e sai se teme,~quando Argeo non ci sente, òmini e dèi.~
13 21, 43| tratto,~e di quel del mio Argeo, che già m'hai detto~aver
14 21, 44| non per rispetto alcun d'Argeo, quantunque~m'hai questo
15 21, 45| tale~prologo a me, per Argeo mio disposto.~Narrami pur
16 21, 48| Così Filandro il buono Argeo percosse,~che si pensò che
17 21, 49| non vi fu riparo.~Pervenne Argeo, senza pur dare un crollo,~
18 21, 50| Poscia ch'Argeo non conosciuto giacque,~
19 21, 50| dimostra il suo compagno Argeo.~
20 21, 58| accensa,~che fosse contra Argeo la scelerata:~e dispone
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