Canto, ottava
1 6, 70 | dove nel prato~Ruggiero è oppresso da lo stuol villano.~Tutta
2 17, 109| gli occhi, e fu dal sonno oppresso~così profundamente, che
3 23, 118| pastor che lo vede così oppresso~da sua tristizia, e che
4 27, 17 | alloggiamenti~de l'esercito oppresso e di chi 'l preme,~e le
5 31, 28 | sentîr dentro di dolcezza oppresso,~e di pietoso affetto tocco
6 32, 27 | come tenuto avria, l'animo oppresso.~Un dì che per la strada
7 33, 16 | acciò il pastor Stefano oppresso,~l'altro Adriano, e poi
8 33, 20 | sembra tenere il nuovo regno oppresso,~di qua e di là per le città
9 33, 30 | il romano Imperio saria oppresso,~acciò per lui tornasse
10 33, 61 | altra ferita, che d'amore, oppresso. -~Fuggesi in questo il
11 33, 93 | da l'avuta paura anco sì oppresso,~ch'uscire allo scoperto
12 34, 26 | iniquamente abbia mio padre oppresso,~e che per forza abbia cercato
13 38, 36 | in Arli il suo re mezzo oppresso,~che 'l campo avea di Carlo
14 39, 32 | pigro sonno in mezzo l'erbe oppresso;~che spaventato e smorto
15 42, 97 | di grande affanno il core oppresso;~che non può star momento
16 43, 121| giudice meschin, che fu sì oppresso,~che stette per uscir fuor
17 43, 123| dica~ch'egli è da febbre oppresso così ria,~che di trovarlo
18 46, 44 | mia cagion tal cavalliero oppresso.~De la tua difidenzia ben
19 46, 136| così fu il Saracin non meno oppresso~dal vincitor, tosto ch'in
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