Canto, ottava
1 23, 29| più saggio ~imbasciator, Ippalca mia, non aggio. -~
2 23, 30| Ippalca la donzella era nomata.~-
3 23, 32| vece;~le qual poi ch'ebbe Ippalca ben raccolte,~si pose in
4 23, 35| fosse egli! (gli rispose Ippalca)~che ti faria cangiar forse
5 23, 37| lacrimosa e mesta~rimane Ippalca, e spinta dal dolore~minaccia
6 23, 38| Mandricardo e Doralice,~gli viene Ippalca dietro di lontano,~e lo
7 26, 55| Questa era quella Ippalca a cui fu tolto~Frontino,
8 26, 62| dai compagni prese,~e con Ippalca a ritornar si messe,~lasciando
9 26, 63| altri allontanato alquanto~Ippalca l'ebbe, gli narrò ch'ad
10 26, 67| Il desiderio che conduce Ippalca~d'aver Frontino e vendicar
11 26, 88| mezzo avea seguìto~indarno Ippalca per la via del monte;~e
12 26, 89| Vòlse che Ippalca a Montalban pigliasse~la
13 26, 90| escusasse a pieno.~Ne la memoria Ippalca il tutto fisse,~prese licenzia
14 30, 76| ho da dire.~A Montalbano Ippalca a lei rivenne,~e nuova le
15 30, 81| et affermato~l'avea ad Ippalca poi con giuramenti~da non
16 30, 84| sola volta, ma sovente.~Ippalca la venìa pur confortando,~
17 30, 85| I conforti d'Ippalca, e la speranza~che degli
18 30, 87| quanto ne 'ntese~ora da Ippalca, e poi dal suo germano,~
19 31, 7 | Non di questo ch'Ippalca e che 'l fratello~le avea
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