Canto, ottava

 1   1, 54 |   patrio regno, al suo natio ricetto,~seco avendo costui, l'animo
 2   5, 24 | Voglio, qual volta tu mi dài ricetto,~quando allora Ginevra si
 3  10, 27 |  Iersera desti insieme a dui ricetto;~perché insieme al levar
 4  15, 41 |      dà il Nilo a quel fiume ricetto;~e prima che giugnesse in
 5  18, 103|     di fuora nel borgo ebbon ricetto:~e sin all'ora che dal sonno
 6  20, 105|  fingendo e cortesia, lor dè ricetto:~e poi la notte, che sicuri
 7  24, 64 |     alla spada crudel dieron ricetto.~Quella calò tagliando ciò
 8  32, 26 |    ove in lei conforto abbia ricetto;~ma, mal grado di quel,
 9  33, 106|      il Nilo, e dargli altro ricetto,~e per questo lasciar subito
10  35, 30 |    che dove non han pasco né ricetto,~insin le fere abbandonano
11  37, 39 |     noi diàn lor, venendoci, ricetto.~
12  37, 116|    verrian quivi, non darian ricetto,~o fosson cavallieri, o