Canto, ottava
1 1, 34| del natio boschetto~alla madre veduta abbia la gola~stringer
2 1, 53| occhi al figliuolo alcuna madre,~ch'avea per morto sospirato
3 2, 33| battere il volto de l'antiqua madre,~traversò un bosco, e dopo
4 3, 28| lato;~e per la linea de la madre, erede,~con la progenie
5 3, 52| se devrà dir matrigna o madre;~ma se pur madre, a lui
6 3, 52| matrigna o madre;~ma se pur madre, a lui poco più pia,~che
7 4, 3 | Disse la donna: - O gloriosa Madre,~o Re del ciel, che cosa
8 4, 18| membra parea quale~era la madre, e chiamasi ippogrifo;~che
9 12, 1 | Cerere, poi che da la madre Idea~tornando in fretta
10 13, 59| sul Menzo siede,~a cui la madre d'Ocno il nome diede:~
11 13, 68| la Bontà divina~elletta madre a parturir la bella~progenie,
12 14, 8 | hanno, e sposa e figlia e madre;~gittato in terra Cristo
13 14, 34| nere; et era nato~di frisa madre e d'un villan di Spagna.~
14 18, 15| ma se la fiera madre a quel si lancia,~e ne l'
15 19, 66| poté uguagliarsi e alla madre d'Ettorre,~fe' chiamare
16 20, 6 | peregrino~vi capitò, la madre mia mi fece:~e l'anno è
17 20, 33| non le soggioghi,~uno ogni madre vuol la legge orrenda,~che
18 20, 46| sanabil, fisse.~Venne alla madre, e voluntà le pose~di non
19 20, 54| agli spietati dèi.~Ma la madre Orontea che compiacere~vòlse
20 20, 66| mio, non più palese~tua madre ti potea por segno al collo;~
21 21, 57| nuovo Oreste,~poi che la madre uccise e il sacro Egisto,~
22 25, 46| Noi suoi fratelli e la madre meschina~tutti le siamo
23 30, 93| Rinaldo a Montalbano, e quivi~madre, moglie abbracciò, figli
24 36, 62| Diedi alla madre sepoltura onesta,~qual potea
25 36, 69| dal mar atroce la misera madre:~che se già l'avea udito
26 36, 72| udir potesti,~di nostra madre l'utero fecondo.~De la progenie
27 36, 78| Ruggier non vendico e mia madre.~E vo' dolermi, e fin ora
28 37, 27| venne~fuor de la polve senza madre in vita,~e Pallade nutrir
29 38, 14| Portommi in corpo mia misera madre~di là dal mare, e nacqui
30 40, 80| Francia instrutto a pieno,~la madre di Dudone esser sapea~Armelina
31 44, 38| La madre, ch'aver crede alle sue
32 44, 39| tacita, né al detto~de la madre s'arrisca a contradire;~
33 44, 41| poss'io?~Il voler di mia madre avrò in sì lieve~stima,
34 44, 46| ubbidiente,~né alla mia madre, io sarò al mio fratello,~
35 44, 92| Come bambin, se ben la cara madre~iraconda lo batte e da sé
36 45, 25| Ancor che sdegno e còlera la madre~contra la figlia avea, pur
37 46, 7 | di Bozolo la moglie,~la madre, le sirocchie e le cugine,~
38 46, 72| ch'a muover sì l'ambiziosa madre~di Bradamante, e far che '
39 46, 87| riverente~si vede, e da la madre Leonora;~e venir sul Danubio,
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