Canto, ottava
1 2, 34 | i viandanti col mormorio grato~a ber invita e a far seco
2 4, 9 | per non pagarne il fio.~- Grato mi fia (disse ella) il venir
3 5, 18 | Grato era al re, più grato era
4 5, 18 | Grato era al re, più grato era alla figlia~quel cavallier
5 5, 30 | meno al re, che tu sia, grato,~ma più di te da la sua
6 10, 64 | Logistilla mostrò molto aver grato~ch'a lei venisse un sì gentil
7 13, 54 | alleviarle tuttavia~con parlar grato la noiosa via.~
8 15, 89 | più fosse alle due donne grato.~Queste, perché più in lungo
9 17, 69 | levâr da mensa,~ove ebbon grato e buono alloggiamento.~Nel
10 17, 130| sua vittoria, il signor grato;~e sopra tutto un amplo
11 18, 30 | Alla Discordia ritrovar fu grato~la Gelosia; ma più quando
12 19, 2 | torniamo a Medor fedele e grato,~che 'n vita e in morte
13 19, 35 | non men di quel commodo e grato,~ch'ebber, fuggendo l'acque,
14 20, 110| altiero sembiante e poco grato,~tutta d'orgoglio e di fastidio
15 21, 24 | che più d'ogn'altro gli fu grato.~Argeo lo crede, et altro
16 22, 3 | ch'a molti, lor mercé, grato esser suole,~del cavallier
17 23, 96 | trasse,~che con dolce parlar grato e cortese~buona licenzia
18 23, 101| Il merigge facea grato l'orezzo~al duro armento
19 28, 6 | di sua corte avea assai grato~Fausto Latini, un cavallier
20 30, 75 | avide ch'assai gli saria grato.~Non più di questo; che
21 31, 36 | al gran bisogno ora più grato,~ch'esser potesse in altro
22 34, 17 | quando egli avesse a più grato uom servito.~
23 35, 24 | sapesson farsi amica Cirra,~più grato odore avrian che nardo o
24 35, 43 | E di mia man le fia più grato il dono,~quando, come ella
25 40, 82 | a pena.~Ma per esser più grato a chi m'ascolta,~io differisco
26 42, 62 | riposar mi fia commodo e grato. -~
27 42, 80 | ingenioso mastro,~onde con grato murmure cadea~l'acqua di
28 42, 96 | scorre per vari ruscelli,~grato alle morbide erbe e agli
29 42, 99 | un paragon ch'esser de' grato~di vedere a ciascun c'ha
30 43, 106| bianco ch'armellino,~di grato aspetto e di mirabili atti.~
|