Canto, ottava
1 4, 69 | mascalzoni una donzella~vider, che di lontan parea assai
2 4, 71 | che 'l soccorso lontan vider venire,~e se appiattâr ne
3 6, 81 | di zafiro~su l'arme d'or, vider la donna altiera.~Ma dir
4 7, 2 | che 'l ponte e la riviera~vider, che 'n guardia avea Erifilla
5 7, 8 | palazzo e 'l più giocondo~vider, che mai fosse veduto al
6 9, 35 | protesti e i prieghi invano~vider gittarsi, e che pur stava
7 10, 38 | per la non ferma sabbia~vider Ruggiero al suo viaggio
8 12, 93 | entrare armato tutto quanto~vider là dentro un uom tanto feroce.~
9 15, 88 | lontano.~Non so ben se lo vider volentieri,~ancor che gli
10 17, 7 | terra desolata:~mai non si vider sì crudeli esempli.~- Dove
11 18, 6 | terrazzani il gelo,~quando vider colui venir dal cielo.~
12 18, 151| aveano intorno al core,~come vider Rinaldo che si messe~con
13 20, 21 | e di dispendio parchi,~vider ch'a pascer tante concubine,~
14 24, 17 | che trarre il malfattor vider prigione.~
15 24, 18 | lo scudo il segno antico~vider dipinto di sua stirpe altiera:~
16 24, 51 | lungo la corrente doccia~vider venire un pastorello smorto.~
17 26, 28 | Al trar degli elmi, tutti vider come~avea lor dato aiuto
18 26, 54 | una donna senza compagnia~vider, che verso lor ratto venìa.~
19 28, 24 | tutti parve esser nel volto;~vider tutti che 'l cor non avea
20 33, 84 | Vider Baiardo a zuffa con un mostro~
21 36, 2 | gli antiqui guerrier si vider molti,~e pochi fra i moderni;
22 37, 36 | Lenno~di viril faccia non si vider dui;~che Ruggier quivi,
23 37, 87 | andar per uno istretto calle~vider da forse venti armati in
24 39, 11 | che i patti e le triegue vider rotte,~liete saltâr ne l'
25 39, 21 | mostrâr; che gli nimici a pena~vider lontan, che se n'andaron
26 40, 71 | che, poi che le lor genti vider rotte,~con sette legni lor
27 43, 188| piegando dal camin la prora,~vider lo scoglio al sorger de
28 44, 72 | figlia, e di grand'ira;~che vider ben con queste sue domande,~
29 44, 84 | quando il lor signor si vider tolto,~e crescer d'ogn'intorno
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