abaia-amava | amavi-avend | aveni-carbo | carca-contr | contu-disco | discr-facil | facul-giugn | giuli-inghi | ingin-lucen | lucid-nabuc | nacqu-passa | passe-prodi | produ-riebb | rifa-scabr | scacc-somme | sonag-tapin | tarda-usarn | usaro-zuffo
grassetto = Testo principale
Canto, ottava grigio = Testo di commento
1 6, 64 | e testa,~contra Ruggiero abaia, acciò ch'egli entre~ne
2 10, 19 | grido,~fa entrar ne l'alto e abandonare il lido.~
3 16, 86 | oggi ha il suo popul Cristo abandonato:~il demonio dal cielo è
4 20, 89 | così, messa la vita in abandono,~ognun fuggia lo spaventoso
5 25, 90 | ebbe bonaccia,~mai non l'abandonò notte né giorno;~or che
6 44, 85 | nimici, e poi la lancia abassa;~e con sì fier sembiante
7 8, 91 | facea la scorta;~e fattosi abassar subito il ponte,~per quella
8 9, 29 | passa,~ciò che tocca arde, abatte, apre e fracassa.~
9 2, 56 | fu d'uopo~con gli occhi abbacinati, e senza mente.~Perdei da
10 36, 48 | odio e l'ira le guerriere abbaglia,~che fan da disperate la
11 44, 64 | corona,~ch'al sciocco volgo abbagliar suol la vista,~non beltà,
12 17, 89 | venti,~e poi si ferma, et abbaiando guarda~come digrigni i minacciosi
13 35, 30 | né ricetto,~insin le fere abbandonano i lochi. -~Così dicendo,
14 16, 78 | tanto fu il ribrezzo,~ch'abbandonavan l'ordine e l'onore.~Zerbin,
15 13, 31 | Del mio Zerbino ogni speme abbandono;~che già, per quanto ho
16 2, 55 | aperto,~forza è, chi 'l mira, abbarbagliato reste,~e cada come corpo
17 6, 67 | negromante~(io dico quel ch'abbarbagliava il viso,~quel ch'all'arcione
18 7, 29 | preme~pianta ove intorno abbarbicata s'abbia,~come si stringon
19 18, 114| attaccata la battaglia,~abbassan la visiera de l'elmetto,~
20 11, 3 | arme impaziente;~quando abbassando pel bel corpo ignudo~la
21 4, 49 | rimaner vede ogni cima~et abbassarsi in guisa, che non scorge~
22 32, 76 | percosse~l'asta che mai non fu abbassata invano.~Poi corse il re
23 41, 46 | ferri de le lancie hanno abbassati.~Ma mi parria, Signor, far
24 4, 55 | accoglienza i monachi e l'abbate~fêro a Rinaldo, il qual
25 31, 78 | molti giorni, prima che s'abbatta~in alcun cavallier ch'abbia
26 18, 118| mano,~ch'al fiero scontro abbatte ogni giostrante.~Ferì con
27 22, 50 | e di superbia troppa;~et abbattello, e lei smontar nel prato~
28 38, 16 | nel core~la grande altezza abbatter del tuo nome:~forse il faceva,
29 35, 43 | valor si compari col mio.~S'abbattuta sarò, di me farai~quel che
30 10, 103| sole,~dove le spoglie d'oro abbella e liscia;~non assalir da
31 33, 94 | Abbial chi aver lo vuol con lite
32 16, 47 | e chi non vuol lodarlo, abbialo escuso,~perché non si potea
33 | abbiam
34 1, 28 | fino,~trovane un altro, et abbil con più onore;~un tal ne
35 46, 36 | Tua fatta è Bradamante; abbila in pace:~molto più che '
36 23, 123| altrimenti or quella piuma abborre,~né con minor prestezza
37 11, 63 | Poi che furo a iterar l'abbracciamento~una o due volte tornati
38 17, 13 | casa pallide e dolenti;~e abbraccian gli usci e i geniali letti~
39 40, 12 | a' corpi esausti e vòti,~abbracciandosi insieme lacrimoro,~tra loro
40 31, 40 | Guidon, Rinaldo e i frati;~et abbracciâr Rinaldo come amico,~messo
41 11, 62 | in infinito.~Lo corse ad abbracciare e a fargli festa,~trattasi
42 24, 19 | andâr verso Zerbino,~e l'abbracciaro ove il maggior s'abbraccia,~
43 18, 179| così fede~ch'andâr l'alme abbracciate alla lor sede.~
44 23, 106| più cocente giorno~stare abbracciati i duo felici amanti.~V'aveano
45 4, 69 | Avean, cercando abbreviar camino,~lasciato pel sentier
46 32, 21 | ch'arriva in parte ove s'abbrucia l'ale;~poi non potendo sostener,
47 3, 59 | bisognerà che si rischiari e abbui~più volte prima il ciel,
48 30, 5 | cavallo incontra,~che per abeverarlo al fiume arriva.~Colui,
49 19, 73 | sera;~ch'ad averne vittoria abil non era.~
50 15, 3 | polve li ridusse,~acciò ch'abile a tutti il luogo fusse.~
51 37, 115| guerriere,~fan venir gli abitanti a giuramento,~che daranno
52 20, 38 | mancate~tutt'eran l'altre ch'abitâr qui prima:~e diece tante
53 14, 88 | costui solia~fra virtudi abitare, e non altrove,~con Benedetto
54 29, 33 | una torre alta vuole;~ch'abitarvi alcun tempo si destina.~
55 10, 93 | tanto~et inumana gente era abitata,~che (come io vi dicea sopra
56 40, 45 | D'abitazioni è l'isoletta vòta,~piena
57 34, 52 | natura in ira~questo ch'abitian noi fetido mondo:~tanto
58 2, 58 | cortese,~ma ne li vizii abominandi e brutti~non pur gli altri
59 17, 118| indegna,~o ch'imbracciar l'abominato scudo,~o por su l'elmo la
60 8, 66 | sussidi,~morte aspettava abominosa e tetra.~Io nol dirò; che
61 37, 74 | questi,~spenger sì brutte e abominose pesti?»~
62 43, 62 | sempre con amore~ti tenga in abondanzia et in letizia;~e ti difenda
63 43, 9 | da sé l'odiato vase,~vide abondare un gran rivo di pianto~dagli
64 27, 36 | più d'amore~che di memoria abondi, e che s'aveggia~aver messo
65 10, 94 | mostro, orca marina,~che di aborrevole esca si nutriva.~Dissi di
66 39, 43 | cosa altra del mondo,~l'abraccia e stringe e dolcemente accoglie:~
67 37, 90 | in man l'abbia, acciò l'abruci o impicche:~e finalmente
68 18, 89 | freme,~chi grida: - Impicca, abrucia, squarta, amazza! -~La turba
69 34, 14 | ch'incontra sé il frate Absalone~per Tamar trasse a sanguinoso
70 43, 84 | gran campo avria per questa absenza,~di far di pudicizia esperienza.~
71 25, 69 | con più nodi i flessuosi acanti~le colonne circondano e
72 43, 169| sera il ligustro o il molle acanto;~e dopo un gran sospir,
73 25, 26 | Accadde a questi dì, che pei vicini~
74 5, 44 | non sia men forte;~perché accadendo che fosse assalito,~si truovi
75 3, 73 | Con esso lui t'accaderà soggetto~di ragionar di
76 32, 60 | tuttavia discorre,~che son per accadere: e in somma pensa~che questo
77 19, 41 | avean pensato porsi,~fin che accadesse alcuna nave buona~che per
78 24, 78 | che se in sicura parte m'accadeva~finir de la mia vita l'ultima
79 41, 36 | medesimo Agramante,~e s'accampò da la contraria parte;~ma
80 18, 19 | intorno,~immansueto tauro accaneggiato,~stimulato e percosso tutto '
81 31, 41 | insieme con fraterno affetto~s'accarezzâr, tutte obliando l'ire.~Rinaldo
82 5, 51 | de l'usato si procaccia~d'accarezzarmi, e la sua fraude aiuta.~
83 31, 110| in su la chiara fonte,~s'accarezzaro, e fêro a punto a punto~
84 10, 64 | signore;~e comandò che fosse accarezzato,~e che studiasse ognun di
85 44, 6 | il signor di Montalbano~accarezzava e riveria Ruggiero;~sì perché
86 32, 89 | altra né ch'ami vuol né ch'accarezze~la pozion che già incantata
87 5, 55 | avea già di morir, poco s'accascia.~Quindi si leva, e porta
88 43, 106| per Dio di porta in porta accatti:~mutosse ella in un cane,
89 34, 1 | inique e fiere arpie~ch'all'accecata Italia e d'error piena,~
90 34, 64 | fedel popul più deserto.~Sì accecato l'avea l'incesto amore~d'
91 24, 96 | buono astor che l'anitra o l'acceggia,~starna o colombo o simil
92 34, 44 | intercetta~dal fumo, i passi accelerar con fretta.~
93 18, 162| dal Creator accelerata forse,~che de la sua fattura
94 27, 117| Di cocenti sospir l'aria accendea~dovunque andava il Saracin
95 14, 85 | intenda,~sì come quella ch'accendendo fochi~di qua e di là, va
96 27, 39 | fuochi esca aggiungendo,~et accendendone altri, fa salire~da molti
97 38, 89 | col calce, or col martello~accennan quando al capo e quando
98 14, 96 | non rispose,~che col capo accennando che faria;~e dietro ubidiente
99 17, 127| Martano Orrigille have,~senza accennar, confermatrice presta.~-
100 33, 79 | che tromba o segno altro accennasse~quando a muover s'avean,
101 6, 41 | Rinaldo m'accennava, e similmente~Dudon, ch'
102 19, 92 | suon che lor la giostra accenne.~Ecco la terra e l'aria
103 32, 110| appresso a lei la messaggiera.~Accennò quel signore ad un che corse,~
104 21, 58 | è contra al mio fratello accensa,~che fosse contra Argeo
105 12, 94 | perle uscir fanno i dolci accenti mozzi.~Le lacrime scendean
106 28, 49 | quella dui~soggiornando, accertârsi a vera prova~che non men
107 43, 65 | venir non volli.~Riuscendo, accertava il creder mio;~non riuscendo,
108 30, 72 | dico forse, non ch'io ve l'accerti,~ma potrebbe esser stato
109 26, 9 | Chiaramonte e il buon Ruggiero~l'accettâr volentier ne la lor schiera,~
110 29, 9 | buono,~quando da lei non lo accettasse in dono.~
111 28, 18 | troverò scusa che mi sia accettata,~che mia moglie non creda
112 28, 16 | Piacque il dono al marito, et accettollo;~non perché dar ricordo
113 25, 38 | la bella donna, e non s'accheta in fretta.~Talor si batte
114 27, 99 | che coraggio,~per poter acchetar liti maggiori,~e del suo
115 26, 112| rimaner di sopra,~Marfisa ad acchetarli have riguardo,~e s'affatica,
116 46, 68 | con saggio avviso~dal re acchetate, et i commun disagi;~avea
117 30, 19 | che questa o quella lite accheti.~
118 3, 63 | via~ch'al lucente castel d'acciai' conduce,~dove Ruggier vive
119 46, 18 | Pistofilo, ch'insieme~con gli Acciaiuoli e con l'Angiar mio sente~
120 34, 13 | peggior loco,~ove il fumo gli accieca, e cuoce il fuoco.~
121 14, 111| entra per gli elmi, e fa acciecar le viste.~
122 13, 36 | sola, era ministra.~Né d'acciecarlo contentar si vòlse~il colpo
123 30, 36 | seguirvi in vita e in morte accinta;~ma non vorrei morir sì
124 41, 81 | per averlo, presto si fu accinto.~
125 28, 72 | che la moglier non ne l'accocchi,~se non giova tra duo questa
126 39, 43 | abraccia e stringe e dolcemente accoglie:~né per saziare al primo
127 13, 61 | cose e molte in brevi detti accolgo~di questa donna, e più dietro
128 13, 31 | per quanto ho da lor detti accolto,~m'han promessa e venduta
129 17, 119| sia,~di ricche stanze è accommodato e bello.~I re, i signori,
130 42, 43 | Vuol Dudon, vuol Guidone accompagnarlo;~ma lo niega Rinaldo a quello
131 35, 59 | offerisco (disse Bradamante)~d'accompagnarti un pezzo de la strada,~tanto
132 17, 100| sette;~e ben la sua possanza accompagnava~con destrier buono e con
133 43, 178| insegne eran dipinte,~spiegate accompagnavano il ferètro;~le quai già
134 44, 70 | chi vinto sia, con altra s'accompagni. -~
135 25, 46 | Accompagnolla un pezzo Fiordispina,~poi
136 8, 25 | cortesemente~insino a Beroicche accompagnollo;~e visto pianger fu quando
137 38, 25 | populi inesperti~armi et acconci ad uso di battaglia,~e senza
138 28, 55 | ragazzi.~Altri i letti, altri acconciano i ronzini,~altri hanno cura
139 43, 51 | avanzarsi qualche miglio.~- Acconciar ti farò (disse) un legnetto,~
140 19, 70 | le fa dar di piglio;~e fa acconciare il ponte, onde i guerrieri~
141 37, 67 | apparecchiò il veneno,~et acconciollo, e ritornò al palagio.~Di
142 17, 105| e la lor prova,~gli andò accoppiando, e fe' una giostra nova.~
143 43, 12 | giovanezza;~ch'io ci seppi accoppiar cortesi modi;~ben che stia
144 37, 11 | ella di lui;~né meglio s'accoppiaro unque altri dui.~
145 12, 47 | più di questo avessi ad accoppiarsi:~pari eran di vigor, pari
146 46, 100| piedi et a destriero,~altre accoppiate, altre confuse in frotte.~
147 27, 90 | de' stridi~si fa d'intorno accor tutta la gente.~Giunta inanzi
148 16, 10 | Dopo, accordando affettuosi gesti~alla suavità
149 27, 80 | fur da costoro,~quivi per accordar venuti invano~col Tartaro,
150 38, 75 | detto aggio.~Del luogo s'accordâr presso alle mura~de l'antiquo
151 30, 23 | Ruggiero e Gradasso; et accordârsi~che qualunque di loro uscirà
152 45, 58 | la vita ancora:~o che l'accorerà il duolo e l'ambascia;~o
153 9, 82 | ch'uno et un altro pur s'accorge~all'abito e al parlar, che
154 12, 40 | male,~senz'altra indugia accorger ti farei. -~Disse il Spagnuol: -
155 11, 5 | voglio io tutte sue prove accôrre,~se le sapete voi così come
156 26, 36 | errori vecchi~nobil gente accorrea, non però molta,~onde alla
157 25, 60 | donna che soccorso chiami.~V'accorro, e sopra un lago cristallino~
158 29, 52 | asino carco;~e perché ben s'accorsero al sembiante,~ch'avea di
159 5, 26 | onde salì sovente;~e non m'accorsi prima de l'inganno,~che
160 46, 46 | Frontino~cavalli quivi, e v'era accorso ratto.~Leon pigliar da li
161 8, 89 | di bel volto~dotata e d'accortezza e di prudenza:~e se licenzia
162 46, 128| bada~lungi da sé, né di accostarsi ha caro:~per lui non fa
163 22, 71 | S'era accostato Pinabello intanto~a Bradamante,
164 21, 36 | non tenea lo 'nvito,~né s'accostava a dieci miglia a quello.~
165 37, 4 | giunga,~né ch'anco se gli accosti di gran lunga:~
166 1, 62 | salto~a dar di petto, ad accozzar sì crudi,~sì come i duo
167 23, 79 | penso, se con lui posso accozzarme,~fargli il mal tolto ormai
168 18, 58 | per tutto quel dì non s'accozzaro.~A più famosa man serbar
169 1, 67 | quel guerrier sua gloria accresca;~che d'esser stato il perditor
170 40, 27 | si fa grande,~e narra, et accrescendo va il periglio.~Ove era
171 43, 66 | avessi~ben certo, e poco accrescer lo potrei:~sì che, s'al
172 38, 42 | apporti,~signor, di sempre accrescere ha in usanza.~Perciò non
173 32, 33 | stabilita;~ma poi l'avea accresciuta pur assai,~ch'essendosi
174 45, 10 | Accusato Ruggier dal proprio scudo,~
175 35, 20 | adulatori,~buffon, cinedi, accusatori, e quelli~che viveno alle
176 11, 7 | inavvertenza bestemiava,~e la donna accusava di quello atto~ingrato e
177 5, 70 | ancora,~se sono queste accuse o false o vere,~se dritto
178 10, 9 | inconstante,~e côrre i frutti non acerbi e duri,~ma che non sien
179 46, 140| impaccio.~Alle squalide ripe d'Acheronte,~sciolta dal corpo più freddo
180 6, 40 | che col suo dolce canto acheta il mare,~passian di qui
181 20, 139| aventa~adosso al ladro, ad achetarsi è presto,~che quello o pane
182 43, 86 | scongiuri~desse credenza e si achetasse alquanto,~non resta che
183 19, 72 | gli altri alla spola, all'aco, al fuso,~al pettine et
184 18, 161| che staccò il fatto, et acquetò ogni cosa;~
185 43, 112| acquistare il bel cane; ch'acquistarlo~per prezzo può, che non
186 34, 31 | nel tempo a venir vorrà acquistarme~servendo, amando, e non
187 3, 47 | tra gl'invitti capitani~s'acquisterà con più d'una vittoria:~
188 34, 21 | tutte l'altre cose~disse ch'acquisteria: sol le leggiadre~e belle
189 40, 8 | carca,~e mena a condizioni acri et amare.~Gli arde il foco,
190 37, 53 | fe' gustar fine acerbo et acro~del desiderio ingiusto ch'
191 21, 16 | saldo all'impeto marino~l'Acrocerauno d'infamato nome,~né sta
192 15, 102| lasciata~grave l'avea di febbre acuta e fiera.~Or quando rivederla
193 14, 116| nel guado;~che qualunche s'adagia, il re d'Algiere,~Rodomonte
194 27, 130| pregò che rimanesse seco.~Adagiato il destrier, la mensa venne~
195 43, 8 | Che come Adam, poi che gustò del pomo~
196 46, 117| furiosa venne),~se fosse stato adamantino smalto,~e finia la battaglia;
197 33, 110| terrestre~si dice, ove abitò già Adamo et Eva.~Con camelli, elefanti,
198 43, 5 | non più a quel c'ho detto, adattar voglio,~ch'a quel ch'io
199 39, 54 | fune,~e con nodi correnti adattò presto;~et alle gambe et
200 15, 59 | Quivi adattolla in modo in su l'arena,~che
201 19, 74 | questa spada (e lor la spada addita,~che cinta avea) vi do per
202 33, 25 | che venìa~quest'istoria additando a Bradamante,~mostrato che
203 18, 88 | infesto,~l'uno all'altro additandolo, lo scuopre.~- Non è (dicean),
204 28, 20 | la consorte~quivi ritrova addormentata forte.~
205 33, 59 | Già sendo tutti gli altri addormentati,~Bradamante a corcar si
206 17, 109| mai tasso~né ghiro mai s'addormentò quanto esso.~Martano intanto
207 25, 27 | fronte,~e su le tenere erbe addormentosse.~Io non credo che fabula
208 3, 45 | siede in pace, e più trionfo adduce~di quanti in altrui terre
209 11, 53 | ucciso:~le mura fur tutte adeguate al suolo:~non fu lasciato
210 28, 7 | lassi;~ma questo sol credo t'adegui e passi».~
211 2, 58 | brutti~non pur gli altri adeguò, ma passò tutti.~
212 25, 63 | donde il desire~vostro s'adempia, mi schiuda e disserre:~
213 23, 75 | ch'a punto il tuo desire adempie.~
214 24, 23 | nel bosco fier; né molto adentro fui,~che, dove il suon l'
215 22, 9 | leggiermente all'orza~ferendo, avea adescato il legno all'onda,~a poco
216 41, 63 | Fra l'Adice e la Brenta a piè de' colli~
217 15, 70 | colpi lor sempre si ride:~s'adiran essi, che non hanno effetto.~
218 1, 26 | invano.~A Ferraù parlò come adirato,~e disse: - Ah mancator
219 46, 18 | mio parente,~veggo con l'Adoardo, che gran speme~mi dà, ch'
220 28, 56 | suo amor godette.~Ben s'adocchiâr, ma non ne fêr sembiante,~
221 19, 33 | potesse por le piante.~Per adombrar, per onestar la cosa,~si
222 5, 47 | con rete pur d'or, tutta adombrata~di bei fiocchi vermigli
223 13, 41 | Non bisognò catena in capo adonca;~che per purgare il mondo
224 7, 57 | tanta disciplina,~tu sii l'Adone o l'Atide d'Alcina?~
225 26, 80 | So scudo e lancia adoperare anch'io,~e più d'un cavalliero
226 7, 48 | narrolle~che disegnato avea d'adoperarlo,~per trar del regno effeminato
227 10, 108| vi dicea)~in ben di molti adoperò l'annello;~indi l'avea a
228 24, 98 | d'ogni riposo; e son per adoprarme~a piè, a cavallo, armato
229 5, 15 | assai;~et ogni industria adopro, ogni fatica~per far del
230 36, 78 | Io fo ben voto a Dio (ch'adorar voglio~Cristo Dio vero,
231 26, 33 | divini anco s'estenda,~e sia adorata da la gente sciocca,~e che
232 43, 53 | il cavallier di Francia adormentosse;~imposto avendo già, come
233 6, 71 | L'adornamento che s'aggira sopra~la bella
234 13, 72 | insieme tutta~per Renata adornar veggio ridutta.~
235 42, 93 | vestire schietto,~tra le più adorne non parea men bella,~che
236 3, 57 | Adornerà la sua progenie bella,~come
237 32, 19 | altier ch'io l'amo e ch'io l'adoro,~né mi vuol per amante né
238 36, 78 | voglio~Cristo Dio vero, ch'adorò mio padre)~che di questa
239 41, 31 | di sopraveste oscure et adre.~Fiordiligi le fe' con fregio
240 46, 70 | ove in Adrianopoli servato~gli era lo scettro
241 10, 103| striscia,~ma da tergo la adugna, e batte i vanni,~acciò
242 35, 20 | belli:~così là giù ruffiani, adulatori,~buffon, cinedi, accusatori,
243 19, 1 | lieto stato,~volta la turba adulatrice il piede;~e quel che di
244 39, 76 | finti, e mai non ode~se non adulazion, menzogne e frode.~
245 34, 77 | chiede,~et ode che son tutte adulazioni.~Di cicale scoppiate imagine
246 28, 82 | potesse ch'una volta~avesse adulterato il suo consorte:~se provar
247 20, 11 | digiune:~ma ai figli degli adulteri conviene~altrove procacciarsi
248 28, 82 | ch'ogni donna colta~in adulterio, fosse messa a morte,~se
249 20, 12 | varie squadre quei ch'erano adulti~feron, chi qua chi là, tutti
250 27, 19 | parte è il caso occulto,~s'aduna insieme ogni nazion di fatto,~
251 8, 24 | aduneria lo stuolo;~e ch'adunato il troveria il figliuolo.~
252 20, 14 | stato,~d'uomini e d'arme adunazion faceano;~fêro con bon stipendio
253 42, 9 | nel legno suo col graffio adunco.~Orlando sopra lui non si
254 8, 24 | dovesse~mentre ch'insieme aduneria lo stuolo;~e ch'adunato
255 38, 12 | bianco Scita all'Etiope adusto~riverir fai la tua candida
256 18, 179| che non saria tra lor l'aere entrato.~Medoro ad ambi
257 29, 56 | veggiàn talora~farsi d'uno aeron, farsi d'un pollo,~quando
258 7, 56 | la forma d'Atlante se gli affaccia~colei, che la sembianza
259 40, 16 | con arcieri,~che levi d'affacciarsi ogni ardimento;~sì che passin
260 17, 38 | suono di sentirlo parci,~ch'affamato ritorni a divorarci.~
261 26, 60 | dove il cavallo e sé molto affannando,~s'aiuta, quanto può, con
262 41, 35 | ove sul letto~la lasciaro affannata e tremebonda.~Portava intanto
263 37, 32 | torti:~et obliando ogn'altro affar che avieno,~e senza che
264 36, 64 | seguisse,~tenertene lontan m'affaticai:~né ostare al fin potendo
265 35, 20 | gli altri varii augelli~s'affaticano tutti per trar fuori~de
266 1, 18 | Poi che s'affaticâr gran pezzo invano~i duo
267 35, 72 | né voglia con voi altri affaticarme,~ch'avete poca esperienzia
268 37, 1 | industria non può dar Natura,~affaticate notte e dì si sono~con somma
269 44, 83 | guerriero,~di qua e di là s'affaticava invano~per riparare a un
270 29, 27 | avesson forza, come~ben m'affaticherei con tutta quella~arte che
271 37, 24 | prove~di ritornare in luce m'affatico;~ma de le diece mancanmi
272 27, 68 | così ardente:~poi molto affaticossi per disporre~che per quella
273 8, 71 | tutto in un loco, e non l'afferma mai:~qual d'acqua chiara
274 2, 47 | lor narrai,~con lacrime affermando il dolor mio.~Quei, lor
275 43, 136| con scongiuri il negro ad affermare~che sua è la casa, e ch'
276 30, 81 | giorni avea Ruggier tolto, et affermato~l'avea ad Ippalca poi con
277 32, 101| quanto nieghi~la parte o affermi, e sue ragioni alleghi.~
278 16, 10 | Dopo, accordando affettuosi gesti~alla suavità delle
279 21, 35 | costei più non gli abbia affezione.~Ecco Fortuna, al mal propizia,
280 35, 16 | cigni i nomi tolle;~e quelli affige intorno al simulacro~ch'
281 35, 7 | frasca;~e l'artefice l'oro affinar suole,~in che legar gemma
282 44, 11 | che far si debba questa affinitade;~il che speran ch'approvi
283 18, 100| destrier già mosso;~quando, affissando l'occhio più vicino,~conosciuto
284 46, 16 | esso~Nicolò Amanio in me affissar le ciglia;~Anton Fulgoso
285 10, 97 | ne' begli occhi gli occhi affisse,~de la sua Bradamante gli
286 17, 61 | amante~la può veder come s'affliga e piagna;~che le va misto
287 27, 64 | che getti fuoco;~e più l'afflige il caso e lo martira,~poi
288 1, 41 | frutto né fiore,~perché affliger per lei mi vuo' più il core?~
289 1, 47 | amorosa doglia fa penarlo,~affligger, lamentare e dir parole~
290 30, 1 | emende.~Lasso! io mi doglio e affligo invan di quanto~dissi per
291 17, 13 | gridi e feminil lamenti:~l'afflitte donne, percotendo i petti,~
292 46, 94 | segue, lo conforta~ne l'afflizion, gli è nel periglio scorta.~
293 15, 4 | sopra venti~si ritrovâr ne l'affocata buca,~che v'erano discesi
294 8, 44 | Se l'affogarmi in mar morte non era~a tuo
295 41, 46 | tanto Ruggier nel mar, che v'affogassi.~
296 20, 96 | andare,~messesi a nuoto et affogate in mare.~
297 19, 59 | dicea) che inanzi il mar m'affoghi,~ch'io senta mai di servitude
298 10, 80 | mar quella barchetta che s'affonda.~Vedi il marchese di Barclei;
299 26, 111| frettoloso a vietar che non affonde~i verdi paschi e la sperata
300 42, 29 | essendo ai Mori ogni vigore affranto:~tra i vincitori era rimaso
301 16, 50 | assale, e fori e squarci e affrappi;~che non più si difende
302 10, 13 | dar fine al disio, tanto l'affrena,~che par ch'adori Olimpia,
303 9, 92 | lasso!~ch'al venir mio non affrettai più il passo. -~
304 25, 6 | ad or ad or in modo egli affrettava,~che nessun tempo d'indugiar
305 6, 2 | secondo al primo eccesso,~affrettò il mal che potea differire,~
306 11, 31 | arreco,~se con quel mostro ad affrontar mi vegno. -~Gittar fe' in
307 2, 24 | pena di seguir rimane,~per affrontarsi col signor d'Anglante:~tanto
308 44, 93 | Greco~non lasciò mai che s'affrontasse seco.~
309 27, 59 | battaglia il cavallier s'affronte. -~- Più dolce suon non
310 40, 4 | fatto,~Annibal e Pier Moro e Afranio e Alberto,~e tre Ariosti,
311 40, 44 | nocchieri giace~tra gli Afri e di Vulcan l'alta fornace.~
312 39, 25 | infinito~da non gli far sette Afriche difesa;~e rammentando come
313 15, 30 | là l'Europa, e di qua l'Afro aprico,~sarà vittorioso
314 35, 27 | Omero Agamennón vittorioso,~e fe' i Troian
315 37, 14 | spegnersi la sete~al fonte d'Aganippe andate, e vanno;~e ne ritornan
316 43, 11 | ruina~le mura andâr de l'agenoreo draco.~Quivi nacque io di
317 10, 37 | fin che la vela empiesse agevol òra;~ch'un fiato pur non
318 41, 49 | del voto~crescersi forza e agevolarsi il nuoto.~
319 13, 37 | famiglia il ladro.~Con quell'agevolezza che si vede~gittar la canna
320 27, 14 | contrade~fe' lor la scorta e agevolò le strade.~
321 23, 64 | sia messo,~sente dentro aggelarsi, e triema alquanto:~ma tosto
322 19, 29 | languisce~di nuova febbre, or agghiacciata, or calda.~Di giorno in
323 24, 67 | core~fendere in mezzo all'agghiacciato petto.~Zerbin pien d'ardimento
324 1, 41 | Pensier (dicea) che 'l cor m'aggiacci et ardi,~e causi il duol
325 15, 19 | dove bolle o dove il mar s'aggiaccia;~ma perché qui davante si
326 17, 81 | oricalchi~levare a salti et aggirar cavalli.~Ciascuno, o bene
327 24, 99 | indi oscura polve in cielo aggire,~indi gli arbori svella
328 42, 65 | un gran miracol parve;~s'aggirò intorno, e disse: - Ove
329 43, 158| di corno~Menade corse, et aggirossi intorno.~
330 8, 33 | eremita per diversa strada~aggiugnerà la donna ovunque vada.~
331 14, 72 | nostra vita sconcia:~ma se vi aggiugni di tua grazia il dono,~nostra
332 16, 39 | fu, com'è in proverbio, aggiunger sproni~al buon corsier che
333 3, 40 | troppo,~come al bel regno aggiungeran Favenza,~e con maggior fermezza
334 20, 142| volle~a quel c'ha detto aggiungere parola.~Prima Zerbin le
335 19, 102| non posso concederti che aggiunghi~fuor ch'una notte picciola
336 26, 94 | Aggiungi che sapea ch'era Ruggiero~
337 2, 54 | quel ch'io dico, e non v'aggiungo un pelo:~io 'l vidi, i'
338 44, 1 | calamitadi e nei disagi,~meglio s'aggiungon d'amicizia i petti,~che
339 2, 45 | un nano,~che la speranza aggiunsero al desire;~ma ben fu la
340 33, 73 | quel di voi che temerario aggogna~far di sé in Francia esperienzia
341 23, 84 | pur che la man, dove s'aggraffi, giugna.~Non desideri alcun,
342 16, 27 | saziar si possa.~Dove s'aggrappi con le mani, guarda,~sì
343 36, 30 | valorosa,~a cui mirabilmente aggrava e incresce~che quel di ch'
344 28, 53 | Di molti figli il padre aggravat'era,~e nimico mortal di
345 1, 26 | di lasciar l'elmo anche t'aggrevi,~che render già gran tempo
346 41, 40 | la perdita grande non si agguaglia.~Vincendo voi, poco acquistar
347 37, 109| altra lo morde, altra cogli aghi il punge.~
348 4, 18 | rari,~molto di là dagli aghiacciati mari.~
349 43, 92 | ma ne la villa, ove più agiatamente~viver potrà d'ogni commercio
350 18, 98 | contrade~con non lunghi viaggi, agiati e lenti,~per ritrovarsi
351 35, 49 | concetto avean, sì destro et agil era,~che nel margine estremo
352 33, 79 | trasse,~e si venne a trovare agile e destro.~I spessi e gravi
353 6, 61 | orma;~alcuni son centauri agili et atti;~son gioveni impudenti
354 17, 2 | e diè Mezenzio al populo Agilino,~che fe' di sangue uman
355 2, 30 | intendo,~lascio Rinaldo e l'agitata prua,~e torno a dir di Bradamante
356 20, 10 | altri da contrari venti~furo agitati in mar con troppo tedio),~
357 19, 52 | il rapido corrente~de l'agitato mar ch'in fretta cala,~che
358 37, 27 | nutrir fe' con solenne~cura d'Aglauro, al veder troppo ardita,~
359 1, 76 | maraviglia,~a lei, come un agnel, si fa suggetto.~Intanto
360 28, 40 | il re fece giurar su l'agnusdei.~
361 10, 105| il mastin nel polveroso agosto,~o nel mese dinanzi o nel
362 14, 48 | contra il fuoco~che 'l cauto agricultore insieme accoppia,~quando
363 24, 7 | Gli agricultori, accorti agli altru' esempli,~
364 46, 83 | fu erede.~Da le genti d'Agrippa tolto a lei~nel mar Leucadio
365 42, 55 | brutto serpe in mille nodi agroppa,~e sentir fagli a un tempo
366 5, 38 | veder s'a' piacer miei~son d'aguagliar le ciance che tu pruovi.~
367 34, 15 | non so s'altra mai mi s'aguagliasse:~né ti saprei ben dir, di
368 34, 71 | miriam da queste bande;~e ch'aguzzar conviengli ambe le ciglia,~
369 46, 122| ruote~cader si lascia su le aguzze travi;~fere il pagan Ruggier,
370 10, 29 | fiere tal, che natura armi~d'aguzzi denti e d'ugne da ferire.~
371 37, 108| persona rossa~con un stimulo aguzzo ch'un villano,~che quivi
372 33, 16 | Leon difenda:~l'un doma Aistulfo, e l'altro vince e prende~
373 30, 82 | doni aiuto:~chi tu dovresti aitare, è da te oppressa.~Non so
374 21, 40 | disii, né so s'io potrò aitarmi.~
375 19, 69 | seconda danza;~ma dove non l'aitasse la natura,~con la spada
376 20, 76 | interrotti:~così spero, aiutandoci le spade,~ch'io vi trarrò
377 32, 49 | avesse Rinaldo paladino,~aiutandolo Carlo e Malagigi,~fatto
378 7, 75 | finse provar s'in esse era aiutante,~finse provar se gli era
379 29, 7 | altri, ch'un santo lo venne aiutare,~lo trasse al lito con visibil
380 6, 42 | cacciò ne l'acqua a nuoto~per aiutarmi, e quasi si sommerse,~perché
381 20, 22 | cominciaro e ad aver cura~come aiutarsi in tanta lor sciagura.~
382 43, 162| Se pur ad aiutarti i duri fati~avessi avuti
383 1, 46 | il Moro~più quel giorno aiutasse i Gigli d'oro.~
384 9, 46 | di quei miei~che m'aveano aiutata a far l'effetto,~uccise,
385 23, 63 | poi che lo disciolse,~l'aiutava a ripor l'arme sue intorno,~
386 46, 85 | abito giocondo~una regina aiutavano al parto:~sì bello infante
387 45, 41 | gli mette in cor, come l'aiute,~e non lasci perir tanta
388 9, 5 | indosso l'abito arabesco;~et aiutollo in questo parimente,~che
389 3, 7 | venerabil chiesa,~che su colonne alabastrine e rare~con bella architettura
390 35, 2 | viso,~nel sen d'avorio e alabastrini poggi~se ne va errando;
391 33, 120| veder più che la morte.~L'alaccie grandi avean, deformi e
392 37, 8 | cortigian formati:~c'è un Luigi Alaman: ce ne son dui,~di par da
393 46, 138| Come mastin sotto il feroce alano~che fissi i denti ne la
394 33, 100| venne a' confin di Nubia in Albaiada.~Rimase dietro il cimiter
395 20, 76 | mercanti e galeotti,~ch'ad albergarvi sotto a questi tetti~meco,
396 23, 75 | magnanimo desire~non mi credo albergasse in umil core.~Se 'l volermi
397 20, 104| castello il dì seguente,~dove albergati fur cortesemente.~
398 44, 1 | Spesso in poveri alberghi e in picciol tetti,~ne le
399 1, 25 | Con un gran ramo d'albero rimondo,~di ch'avea fatto
400 41, 67 | D'Azzi, d'Alberti, d'Obici discorso~fatto
401 45, 3 | duca mio; che rotto a Santo Albino,~e giunto al suo nimico
402 9, 16 | onde Ingleterra si nomò Albione;~ma il vento, ch'era da
403 23, 36 | darli~converrammi, e in suo albitrio fia la taglia.~Che Rodomonte
404 18, 188| campo si traea nei primi albori.~
405 10, 85 | bizzarra~mira l'insegna d'Alcabrun gagliardo,~che non è duca,
406 6, 59 | dilunga,~e dice ch'ell'è alchimia: e forse ch'erra;~et anco
407 15, 70 | l'argento vide,~che gli alchimisti hanno mercurio detto,~e
408 7, 50 | Credo fusse un Alchino o un Farfarello,~che da
409 10, 20 | terra sparse,~e s'udîr le Alcione alla marina~de l'antico
410 38, 81 | di Cristo; e l'altro è l'Alcorano.~Con quel de l'Evangelio
411 39, 59 | Brandimarte, e il fratel d'Aldabella,~e quel che 'l senno in
412 3, 40 | illustri l'eccellenza:~Obizzo, Aldrobandin, Nicolò zoppo,~Alberto,
413 3, 35 | Dove lascio il fratel Aldrobandino?~che per dar al pontefice
414 39, 30 | che dir non mi bisogna,~d'Alemagna, d'Italia e di Guascogna.~
415 46, 88 | contra Turchi, o contra gli Alemanni~quel re possente faccia
416 43, 172| Italia, il regno franco e l'alemanno.~Oh quanto, quanto il mio
417 18, 77 | camin piega:~resta più sopra Aleppe ricca e piena.~Dio, per
418 46, 14 | Ecco altri duo Alessandri in quel drappello,~dagli
419 18, 174| et entrò dove il dotto Alfeo dormia,~che l'anno inanzi
420 3, 59 | Francesco, il terzo; Alfonsi gli altri dui~ambi son detti.
421 40, 4 | Ma Alfonsin Trotto il qual si trovò
422 14, 12 | Leone,~Grandonio cura degli Algarbi piglia;~il fratel di Marsilio,
423 38, 35 | re di Fersa e 'l re degli Algazeri,~col re Branzardo a guardia
424 32, 46 | disonesti amori,~da te Ruggiero alienando, uccisa. -~Questi pensieri
425 3, 49 | dagli artigli de l'audace~aligero Leon terrà difesa;~non perché,
426 7, 57 | porsi io dunque li primi alimenti;~t'ho per caverne et orridi
427 12, 48 | fatato,~fuor che là dove l'alimento primo~piglia il bambin nel
428 16, 57 | saettar de li duo campi;~l'alito, il fumo del sudor, la polve~
429 30, 47 | Posti lor furo et allacciati in testa~i lucidi elmi,
430 13, 17 | discosto,~tagliâr la fune, e ci allargamo tosto.~
431 23, 122| Poi ch'allargare il freno al dolor puote~(
432 8, 15 | prima forma.~E quei, poi ch'allargati furo i passi,~tutti del
433 18, 141| nave~le vele all'orza, et allargossi in alto.~Un ponente-libecchio,
434 18, 130| Non bisogna allegar, per farmi fede~che vostre
435 1, 51 | affanno~che lo distrugge alleggierir chi l'ama,~e ristorar d'
436 45, 82 | riposo,~senz'elmo trarsi o alleggierirsi maglia,~sopra un picciol
437 32, 101| o affermi, e sue ragioni alleghi.~
438 14, 2 | che lor poco avanzò di che allegrarsi.~E se alle antique le moderne
439 46, 2 | sponde.~Par che tutti s'allegrino ch'io sia~venuto a fin di
440 35, 80 | quasi certo di vincere, allegrosse;~e le piastre arrecar fece
441 18, 152| tempo al destrier la briglia allenta,~e d'una punta con tal forza
442 15, 36 | intanto ai venti eoi~viene allentando e raccogliendo il morso;~
443 17, 12 | Saracin percuote,~ponno allentar la sanguinosa destra~che
444 10, 37 | Corcate su tapeti allessandrini~godeansi il fresco rezzo
445 9, 37 | cresciutici in corte et allevati~si son con noi da teneri
446 20, 34 | Né uno ancora alleverian, se senza~potesson fare,
447 13, 54 | fretta la guida,~cercando alleviarle tuttavia~con parlar grato
448 27, 18 | prendono la via~per mezzo ove s'alloggiano i cristiani,~gridando Africa
449 32, 26 | vien la speranza~e vi vuole alloggiare in mezzo il petto,~rifrescandole
450 44, 100| era del sol, né sa dove alloggiarse.~Cavalca inanzi, che lucea
451 34, 60 | cavalliero~fu dai santi alloggiato in una stanza;~fu provisto
452 25, 48 | l'anima ci punse;~e come alloggiò seco, e tutto quello~che
453 44, 103| un cavallier di Romania alloggiosse,~che si trovò ne la battaglia
454 5, 73 | volpine.~Ha finto, acciò che m'allontane e cele~fin che l'ira e il
455 25, 96 | apollinei raggi.~Quivi né allòr né mirto si vedea,~né cipressi
456 43, 34 | gli tolse.~Tanto Melissa allosingommi e mulse,~ch'a tor la forma
457 11, 47 | a l'altra face,~e tosto alluma tutta una contrada,~così
458 32, 110| che corse,~e prestamente allumò molta cera,~che splender
459 14, 23 | amico.~E così de la gente d'Almansilla,~ch'ebbe Tanfirion, fe'
460 32, 25 | dei miei dolci, sicuri, almi riposi. -~
461 17, 99 | è retta;~del mar grande almiraglio è quel secondo.~Lascia allo
462 6, 55 | il poggio invêr la cima alpestra.~
463 46, 91 | gli orsi affronta sugli alpini sassi,~ora i cingiali in
464 8, 47 | eremita a confortarla~con alquante ragion belle e divote;~e
465 31, 109| che quei da Pontieri e d'Altafoglia~faccia cheti restar, come
466 30, 95 | dentro inferma,~e le fa alterazion patir d'amore.~Rinaldo in
467 34, 15 | quantunque il fasto e l'alterezza nacque~da la beltà ch'a
468 3, 50 | figli del Tindareo cigno,~ch'alternamente si privan del sole~per trar
469 10, 61 | Sopra gli altissimi archi, che puntelli~parean
470 24, 7 | agricultori, accorti agli altru' esempli,~lascian nei campi
471 20, 136| e più vicino~gli occhi alzandogli meglio ne la fronte,~vide
472 41, 34 | d'ogni arnese in punto,~alzano al vento i cavallier le
473 28, 56 | famiglia~lor dieron luogo, alzâr tra lor le ciglia.~
474 11, 55 | occhi non ardisce al viso alzarli.~
475 27, 97 | gli bastasse,~non dovea alzarlo, per non contradire~che
476 2, 49 | corre prima, e poi vediamo alzarse~alla terra vicina un braccio
477 5, 14 | presso al re possa uomo alzarsi),~che me n'avria bon merto,
478 2, 63 | Mompolier e di Narbona porta,~ch'alzato li stendardi di Castella~
479 5, 14 | che veder posso che se n'alzeria~a quanto presso al re possa
480 18, 101| tenne~la man nel guanto, e alzossi la visiera;~e con gran festa
481 43, 19 | bellezza~che fatta l'avria amabil fin ai sassi,~era giunto
482 44, 5 | Trovolli tutti amabili e cortesi,~non de la iniquità
483 41, 77 | il colpo tanto fello,~ch'amaccò l'elmo, e gl'intronò il
484 4, 30 | Agramante;~et io, che l'amai sempre più che figlio,~lo
485 42, 80 | la man destra il corno d'Amaltea~sculto avea lor l'ingenioso
486 1, 20 | Quanto fia meglio, amandola tu ancora,~che tu le venga
487 46, 16 | Tiepoli, e con esso~Nicolò Amanio in me affissar le ciglia;~
488 10, 62 | simil viole,~di gigli, di amaranti o di gesmini.~Altrove appar
489 8, 26 | salsi flutti~il bel Tamigi amareggiando intoppa.~Col gran flusso
490 3, 62 | bocca, e non ti doglia~ch'amareggiare al fin non te la voglia.~
491 30, 87 | avesse grata,~pur di qualche amarezza era turbata:~
492 11, 12 | loda Fillide, o Neera,~o Amarilli, o Galatea fugace;~che d'
493 21, 54 | fin convien che mande~l'amarissimo calice nel gozzo.~Pur finalmente
494 32, 23 | dolermi?~ch'error, se non d'amarti, unqua commessi?~Che maraviglia,
495 7, 70 | pose, ancor che tanto~l'amasse dianzi: e non vi paia strano,~
496 31, 74 | cortese signor, s'unque tu amasti,~di me, ch'amo costui, pietà
497 14, 58 | il vostro amor; che v'ho amat'io:~se per stirpe, di me
498 23, 67 | ancora.~Vede la donna il suo amatore in fronte,~e di subito gaudio
499 14, 99 | ciel le furtive opre~degli amatori a mezza notte scuopre.~
500 37, 45 | diversi dai paterni stili~(ch'amavan forestieri, et eran schivi~
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