abaia-amava | amavi-avend | aveni-carbo | carca-contr | contu-disco | discr-facil | facul-giugn | giuli-inghi | ingin-lucen | lucid-nabuc | nacqu-passa | passe-prodi | produ-riebb | rifa-scabr | scacc-somme | sonag-tapin | tarda-usarn | usaro-zuffo
grassetto = Testo principale
Canto, ottava grigio = Testo di commento
2521 18, 17 | terra intorno, il populo discresce.~Il fiato tuttavia più se
2522 42, 19 | sanguigno,~il conte, e medicar discretamente;~e confortollo con parlar
2523 18, 51 | ai supplìci~darsi e alla discrezion di questi cani.~State saldi,
2524 37, 4 | lingua,~formando in voce o discrivendo in carte~(quantunque il
2525 38, 27 | poi che la grossezza gli discuoia~di quello umor che già gli
2526 46, 103| signore ogni successo;~per non disdirsi, non più l'arme prese,~che
2527 19, 73 | ferir ne l'altro campo;~non disegnavan di Marfisa forte,~stimando
2528 39, 3 | signor pagani~troppo par disegual esser la zuffa:~troppo è
2529 4, 20 | fallo.~Più colpi tuttavia diserra al vento,~e quinci e quindi
2530 8, 40 | acciò di me ti sazii e ti disfami?~che dar ti posso omai più,
2531 25, 16 | rincrebbe,~che 'l suo giardin disfar vide con esso.~Che strazio
2532 30, 9 | case e tante accese,~che disfe' più che 'l terzo del paese.~
2533 40, 78 | tra lor s'ebbono detti,~si disfidaro, e vennero agli effetti.~
2534 26, 75 | e sul destrier salito;~e disfidato contra il Saracino~venne
2535 28, 59 | almen mi cinge,~lasciami disfogar tanto desire;~ch'inanzi
2536 32, 36 | potendo sofferire,~fu forza a disfogarlo, e così a dire:~
2537 23, 7 | dicea) m'ha dal mio amor disgiunta:~almen ci avessi io posta
2538 13, 8 | che di vista ancor fummo disgiunti;~che gli animi restâr sempre
2539 1, 76 | tien stretto.~Del ronzin disgravato la donzella~lascia la groppa,
2540 19, 104| c'han da te ricevut'oggi,~disian novanta femine vendetta:~
2541 18, 133| Marfisa, che questa~via disiava, compagnia lor fece.~Marfisa
2542 36, 17 | palpitante cor Ruggiero aspetta,~disiderosa farselo prigione,~e pensa
2543 3, 41 | foci,~dove abitan le genti disiose~che 'l mar si turbi e sieno
2544 42, 85 | I duo che mostran disiosi affetti~che la gloria di
2545 21, 20 | ogni difesa e schermo~gli disipa Fortuna con nuova arte:~
2546 10, 6 | vanno~dai venti in aria disipate e sparse,~tosto che tratta
2547 9, 50 | per trarlo di prigione ho disipati:~né mi resta ora in che
2548 43, 183| satisfar potendo a' suoi disiri;~di non partirsi quindi
2549 11, 18 | dargli morte l'elmo gli dislaccia;~e fa sì che Ruggier lo
2550 41, 98 | dato di piglio;~e glie l'ha dislacciato già davante,~e tenta col
2551 3, 27 | dal patrio valor non si dislunga!~Costui sarà, che per giusta
2552 4, 42 | felice.~Scesero il monte, e dismontaro in quella~valle, ove fu
2553 33, 103| Dismontò il duca Astolfo alla gran
2554 42, 41 | labbia;~non può la lingua disnodar parola;~la bocca ha amara,
2555 25, 81 | faccia d'aiutarlo, è suo disnore.~Quanta gli sarà infamia,
2556 37, 28 | Lo spettacolo enorme e disonesto~l'una e l'altra magnanima
2557 26, 116| la spalla;~e in modo lo disordina e sbarraglia,~che fa che
2558 12, 76 | verso il conte vien fremendo~disordinata, e tagli e punte mena;~ma
2559 29, 23 | quella che 'l ver da la bugia dispaia,~e che può dotte far le
2560 12, 58 | Angelica veduto,~che gli dispare, e la cavalla punge.~L'elmo,
2561 16, 46 | furo in arme et in virtù dispàri;~che l'un via passa, e l'
2562 12, 51 | donzella, quando~da lor disparve, seguitata avesse:~sì che
2563 38, 88 | vanno,~con senno i passi dispensando et arte.~Ecco si vede incominciar
2564 43, 180| cerimonie, e raccontarvi tutti~i dispensati manti oscuri e persi,~gli
2565 39, 10 | tormenta, s'affligge e si dispera,~schiattisce indarno, e
2566 14, 72 | concia;~né del tuo aiuto disperar possiamo,~qualor di tua
2567 45, 4 | regno e sue vittorie,~né disperarsi per Fortuna avversa,~che
2568 36, 48 | guerriere abbaglia,~che fan da disperate la battaglia.~
2569 32, 46 | arme, che volea inferire~disperazione e voglia di morire.~
2570 20, 3 | perché nei futuri anni si disperga,~e perché, odiose lingue,
2571 33, 34 | quale appresso andar rotta e dispersa~si vede, e morta, e nel
2572 22, 51 | Quella ch'a piè rimase, dispettosa,~e di vendetta ingorda e
2573 27, 121| giglio:~importune, superbe, dispettose,~prive d'amor, di fede e
2574 39, 2 | vittoria aspira:~mena de l'azza dispettoso e fiero;~quando alle braccia
2575 21, 70 | prima l'avea a noia e a dispiacere,~or l'odia sì che non la
2576 46, 60 | indugio ad abbracciarlo,~né dispiccar se gli sapea dal collo.~
2577 14, 111| integri e saldi,~e muri dispiccati con molt'opra,~tetti di
2578 12, 54 | prima v'ebbe gli occhi,~si dispiccò da Orlando, e disse a lui:~-
2579 31, 21 | S'odon lor colpi dispietati e crudi~intorno rimbombar
2580 15, 51 | porta;~che così ha nome il dispietato mostro~ch'orna la sua magion
2581 38, 1 | vi dà gran noia, e avete displicenza~poco minor ch'avesse Bradamante;~
2582 18, 162| uscîr poi de le grotte~a dispogliargli e a devorar la notte.~
2583 25, 58 | essendo ambe nel letto dispogliate,~coi torchi accesi che parea
2584 17, 75 | perché de' beni lor son dispogliati?~Perché Ierusalem non riavete,~
2585 43, 193| miracolo grande et evidente,~si dispon di lasciar Macon da canto,~
2586 39, 63 | era la patria; e quando~si disponesse di voler gustarlo,~avria
2587 28, 53 | mortal di povertade;~sì ch'a disporlo fu cosa leggiera,~che desse
2588 46, 35 | ch'esser tuo sempre io mi disposi.~
2589 18, 172| Così disposti, messero in quel loco~le
2590 29, 14 | abondanza tutto 'l mondo,~non disprezzate un perpetuo contento,~un
2591 33, 27 | con tanto ardir, che par disprezzi il fuoco~che d'ogn'intorno
2592 6, 67 | davante;~e forse ben, che disprezzò quel modo,~perché virtude
2593 12, 92 | grotta scese,~finiron le dispùte e le parole.~Orlando a salutarle
2594 7, 66 | Ruggier di sé notizia vera,~e dissegli a che effetto venuta era;~
2595 31, 13 | Dissel tra sé, ma non che fosse
2596 6, 77 | a man destra preso,~gli dissero: - Signor, le virtuose~opere
2597 25, 63 | s'adempia, mi schiuda e disserre:~né più le domando un ch'
2598 11, 11 | drappi rozzi aviluppossi,~dissimil troppo ai portamenti gai,~
2599 5, 49 | vedean chiare alla luna;~né dissimile essendo anch'io d'aspetto~
2600 41, 4 | come di sopra io vi dicea)~dissimulato avea quanto era forte,~per
2601 28, 72 | petto, e pianger gli occhi,~disson tra lor: «Come potremo avere~
2602 27, 96 | questa impresa molto il dissuade,~dicendogli che mal conveniente~
2603 36, 51 | Poi che da Bradamante si distacca,~corre alla spada, e con
2604 29, 48 | L'acqua gli fece distaccare in fretta.~Orlando è nudo,
2605 42, 78 | ch'era nel mezzo per ugual distanza:~vedeva, e parimente veduta
2606 18, 167| alloggiamenti,~quando la Notte fra distanzie pari~mirava il ciel con
2607 15, 103| ch'a costui più l'animo distempre:~pensilo ognun, ne li cui
2608 8, 5 | arrestar fece pensiero;~e distendendo il braccio manco, disse:~-
2609 10, 76 | faceano,~alla marina se distenderanno,~dove aspettati per solcar
2610 3, 21 | che la potea capir tutta distesa,~et avea un palmo ancora
2611 10, 76 | informi pienamente,~io ti distinguerò tutta la gente.~
2612 11, 1 | dal mel non sì tosto si distolga,~poi che gli n'è venuto
2613 2, 27 | volentier cosa; poi che fu distolto~di gir cercando il bel viso
2614 27, 113| come Ruggier, che possa distornarlo,~e che non ha da far altro
2615 30, 81 | ne le guerre più, che non distorni~alcun tanto Ruggier, che
2616 2, 52 | Ruggier del grave colpo si distorse,~e 'l suo destrier più rinculò
2617 46, 31 | mai dal nodo tuo non mi districo,~ma fin allora ch'avrei
2618 40, 32 | e con la face ardente~a distrugere il popul mal condotto.~Omicidio,
2619 3, 33 | i sudditi, tal danno,~e distruggendo il bel paese ausonio,~che
2620 41, 66 | poi con la cognata forte~distruggerà Pontieri a ferro e a fuoco;~
2621 22, 20 | error si fêro inante,~per distruggere il duca accesi e fieri.~
2622 8, 54 | tutto il marin gregge,~che distruggon non sol pecore e buoi,~ma
2623 17, 90 | Fuggesi al fine, e gli ordini disturba,~ridendo intorno a·llui
2624 6, 79 | per tutto il giardino,~va disturbando or questa cosa or quella.~
2625 21, 68 | contra ognun che venisse a disturbarla.~
2626 9, 94 | accidenti a nascere hanno~per disturbarle, de' quai le novelle~all'
2627 38, 87 | il suo re viene o manda a disturbarlo,~che né suo guerrier più,
2628 4, 32 | frutto;~ma tu sei giunto a disturbarmi il tutto.~
2629 33, 85 | acciò che la battaglia disturbasse.~
2630 9, 43 | Prima ch'altro disturbo vi si metta,~tolto quel
2631 42, 39 | per la risposta,~molto gli disuase Malagigi~di più Angelica
2632 29, 74 | corde rallentate~al canto disugual rendano il suono,~fia meglio
2633 4, 67 | Son fatti in questa legge disuguale~veramente alle donne espressi
2634 13, 76 | sdegni,~e cerchi far con disusata trama~che sia morto da lei
2635 12, 21 | Questo era un nuovo e disusato incanto~ch'avea composto
2636 25, 21 | né posso ricordarmi dove.~Ditemel voi, se vi ritorna a mente,~
2637 14, 59 | Mandricardo di sua bocca ditta,~van dolcemente a consolare
2638 19, 22 | una piaggia amena;~fosse dittamo, o fosse panacea,~o non
2639 24, 106| entro gli adizza,~e fuor divampa un grave incendio d'ira.~
2640 10, 98 | è ch'a quel parlare ella divegna~quale è di grana un bianco
2641 18, 147| questo mal germe, che maggior divenga. -~
2642 43, 40 | Divenimmo ambi di color di morte,~
2643 20, 139| così tosto Zerbino umil diventa,~e vien bramoso di sapere
2644 43, 144| la sua istoria un poco;~e diventar gli fece a un tratto il
2645 39, 27 | cima,~tutte in un tratto diventaro navi~di differenti qualitadi,
2646 44, 23 | cavalli loro~tutti in un tempo diventaron sassi;~sì che, come venîr,
2647 43, 103| né vo' che mai più povero diventi,~ma quanto spendi più, che
2648 28, 39 | il viso;~e quale in nome, diventò giocondo~d'effetto ancora,
2649 36, 73 | ribella,~e battezzossi, e diventògli sposa.~Narrò come Beltramo
2650 19, 2 | muteriano insieme.~Questo umil diverria tosto il maggiore:~staria
2651 25, 83 | giunge,~che 'l dubio cor diversamente inchina.~Gli era l'aviso
2652 40, 55 | quivi,~ch'a' suoi le spoglie dividea e i captivi.~
2653 19, 105| la pugna seguir vogli o dividere,~o farla all'uno o all'altro
2654 36, 56 | percossa orrenda~gli mena per dividergli la testa.~Leva lo scudo
2655 22, 32 | bella,~che più che rosa ne divien vermiglia;~e poi di su la
2656 43, 60 | avea,~de le future cose divinando,~che spesso conferir seco
2657 22, 40 | ròcca gli ha fatto ambedui~divisamente chiudere in distretto:~né
2658 44, 76 | muoia, e sia d'Augusto, Divo;~e tor, se non l'inganna
2659 11, 54 | la pietra brulla~avea da divorar l'orca marina.~Guarda, e
2660 17, 38 | parci,~ch'affamato ritorni a divorarci.~
2661 17, 4 | da boschi oltramontani a divorarne.~Di Trasimeno l'insepulto
2662 8, 44 | mandi alcuna fera~che mi divori, e non mi tenga in strazii.~
2663 37, 38 | sì amiamo,~aspro e lungo divorzio da noi fanno,~come piace
2664 18, 183| il corno.~Medoro in ciel divotamente fisse~verso la Luna gli
2665 8, 47 | alquante ragion belle e divote;~e pon l'audaci man, mentre
2666 15, 100| Mentre avean quivi l'animo divoto,~a perdonanze e a cerimonie
2667 8, 45 | e venne a lei fingendo divozione~quanta avesse mai Paulo
2668 43, 153| ascoser di Biserta,~e quivi divulgâr la cosa certa.~
2669 22, 93 | non tacque~la vaga Fama, e divulgollo in breve;~e di rumor n'empì,
2670 33, 101| Nubia il camin tenne~tra Dobada e Coalle in aria a filo.~
2671 43, 114| la morte.~Facea nascer le doble a diece a diece,~filze di
2672 24, 51 | Intanto lungo la corrente doccia~vider venire un pastorello
2673 43, 10 | mio mal vegghi, e te ne dogli meco:~e ti dirò il principio
2674 35, 70 | pria~che sul duro terren ti doglian l'ossa.~Ritorna, e di' al
2675 43, 155| riccamata ella, e poi se ne dogliesse.~
2676 17, 51 | come è commune instinto,~dogliuta sol de la mia trista sorte:~
2677 3, 62 | inanzi non accade.~Statti col dolcie in bocca, e non ti doglia~
2678 14, 1 | perduta la campagna,~più si doleano i Saracin, per molti~principi
2679 2, 61 | così sia.~Non hai di che dolerti di me, poi~ch'io tel predìco,
2680 39, 11 | mano,~ramaricate s'erano e dolute,~e n'avean molto sospirato
2681 24, 23 | terra ritrovai costui.~Gli domandai che de la donna fusse,~che
2682 19, 108| avea fatto battaglia:~e si domandan l'un con l'altro il nome,~
2683 20, 9 | I cavallier domandano a Guidone,~com'ha sì pochi
2684 16, 77 | venuto~del re Sobrino a domandare aiuto.~
2685 34, 18 | un dì col re si strinse~a domandargli in premio de le spoglie~
2686 23, 32 | darle noia chi venisse,~né a domandarla pur dove ne gisse.~
2687 23, 118| fraude a se stesso;~che senza domandarne, è chi ne parla.~Il pastor
2688 19, 51 | inginocchiaro tutti i naviganti,~e domandaro il mar tranquillo e pace~
2689 18, 102| Tra lor si domandaron di lor via:~e poi ch'Astolfo,
2690 28, 58 | di tornare a Valenza, e domandarti~al padre tuo per moglie,
2691 4, 72 | Poi ch'ella fu di nuovo domandata~chi l'avea tratta a sì infelice
2692 18, 129| armeno;~e se voi me l'avesse domandate,~l'avreste avute, o vostre
2693 23, 12 | e si fôr l'uno a l'altro domandati~con molta affezion de l'
2694 45, 78 | prende o non uccide~il suo domandator, presa ella resta.~Era già
2695 3, 39 | suo valor, che signor lui~domanderanno i populi a una voce.~Vedi
2696 20, 41 | umanitade i cori umani,~non vi domanderò la vita in dono,~che i prieghi
2697 6, 55 | fe' al meglio che seppe; e domandolli~poi se via c'era, ch'al
2698 25, 75 | favello.~Gli de' mandar domane al Maganzese~nei confin
2699 20, 71 | intorno allo steccato~sarà domani in sul teatro ascesa,~io
2700 2, 7 | Vedendo il Saracin ch'a domar questa~bestia superba era
2701 33, 43 | quei villan brutti,~che domator de' principi, e difesa~si
2702 42, 25 | le querele~che pur troppo domestiche le furo,~tornò a sua usanza
2703 28, 88 | mercede,~se gli fanno i domestici suoi guerra:~la notte e '
2704 13, 57 | colonne~de case illustri e di domìni egregi;~che men degne non
2705 41, 41 | per questo che i perduti~dominii a racquistar s'abbian per
2706 36, 70 | marina,~venne in Sicilia e dominò Messina.~
2707 17, 2 | Domiziano e l'ultimo Antonino;~e tolse
2708 26, 92 | fe' più che Iobbe,~poi che domò la sua superbia fiera;~e
2709 45, 62 | caro; e gli fu più fiate,~donando e visitandolo, cortese.~
2710 21, 59 | meno~di quel che domandò, donargli, dopo~ch'avesse con mortifero
2711 8, 68 | stigi!~fra mille morti, per donarle aiuto,~cercato avrian gli
2712 19, 38 | sostenne,~avendo disegnato di donarlo~alla regina sua di ch'io
2713 34, 16 | volere il suo amor tutto donarme,~stimando meritar per suo
2714 18, 129| avenga ch'a Grifon già l'ho donate,~ho tanta fede in lui, che
2715 35, 25 | con verità anteporre:~ma i donati palazzi e le gran ville~
2716 16, 36 | Se donavan gli antiqui una corona~a
2717 22, 45 | tornar forza la speranza~colà dond'era già tutta fuggita;~ma
2718 3, 34 | mille oblighi mercede~gli donerà l'Apostolica sede.~
2719 19, 77 | ornollo,~et a Marfisa Norandin donollo.~
2720 42, 82 | Mirò Rinaldo a lume di doppieri~le donne ad una ad una e
2721 10, 85 | Porta in azzurro una dorata sbarra~il conte d'Ottonlei
2722 17, 129| Il Sole a pena avea il dorato crine~tolto di grembio alla
2723 18, 54 | ch'avea in terra messo~Dorchin, passato ne la gola, e Gardo,~
2724 9, 61 | Giunge Orlando a Dordreche, e quivi truova~di molta
2725 14, 16 | Follicon d'Almeria, con Doriconte,~Bavarte e Largalifa et
2726 14, 11 | tutti gli altri inante~di Dorifebo van con la bandiera.~Dopo
2727 14, 22 | gente d'Esperia Soridano,~e Dorilon ne vien con quei di Setta;~
2728 17, 76 | ogni vizio fetida sentina,~dormi, Italia imbriaca, e non
2729 10, 20 | la meschina~Olimpia, che dormì senza destarse,~fin che
2730 20, 105| che sicuri senza~timor dormian, gli fe' pigliar nel letto;~
2731 32, 91 | quei che ne l'alloggiamento~dormiano ad agio, fêsse egli l'ascolta;~
2732 20, 81 | ch'eran mezzo nudi.~Altri dormiro, et altri stêr vegghianti,~
2733 8, 61 | terra~la sfortunata Angelica dormiva,~smontaro alquanti galeotti
2734 45, 80 | questi colpi ancor, so, ti dorrai.~
2735 10, 8 | che, di donne, serve~vi dorrete esser fatte; e da voi tolto~
2736 45, 40 | potea.~Oh quanto, quanto si dorria più molto,~s'ella sapesse
2737 32, 25 | Melissa insieme~dolermi, e mi dorrò d'essi in eterno,~che dimostrare
2738 10, 80 | un pin ne l'onda.~Quel di Dorsezia è conte, e quel d'Antona,~
2739 19, 41 | smontar giù dei montani dorsi;~e costeggiando a man sinistra
2740 22, 50 | giostrò con Pinabel ch'era dotato~di poca forza e di superbia
2741 7, 44 | corte;~e come mago di somma dottrina,~ch'usar sapea gl'incanti
2742 5, 11 | inganni discoperti~esser doveanmi a mille segni certi.~
2743 27, 70 | punto~era il destrier, come doveasi a punto.~
2744 7, 63 | che sì chiari eroi~esser dovessen dei nipoti tuoi.~
2745 34, 84 | credea che dramma manco~non dovessero averne, e quivi denno~chiara
2746 7, 62 | e tante~anime belle aver dovesson pondo,~che chiare, illustri,
2747 32, 23 | subito oppressi?~Perché dovev'io usar ripari e schermi~
2748 17, 74 | Dove abbassar dovrebbono la lancia~in augumento de
2749 28, 81 | l'altrui bramosi, vanno.~Dovriano amar, volendo essere amati,~
2750 37, 19 | quanto onore a Vittoria è più dovuto,~che di Lete e del rio che
2751 43, 11 | mura andâr de l'agenoreo draco.~Quivi nacque io di stirpe
2752 41, 43 | ti vedi in preda~di quel dragon che l'anime devora,~che
2753 11, 4 | matina~tolse di servitù di Dragontina;~
2754 13, 38 | schiaccia,~gittato sopra un gran drapel di biscie,~che dopo il verno
2755 13, 17 | dui altri, e ne scendea un drapello,~se i primi scesi l'avesser
2756 46, 12 | Tolomei,~e Paulo Pansa e 'l Dresino e Latino~Iuvenal parmi,
2757 26, 57 | tutta rivoltosse,~sì come drittamente a lui venisse;~e quel che
2758 13, 79 | Lo cercò tutto per vie dritte e torte~invan di su e di
2759 45, 76 | al capo, al petto~mena dritti e riversi, e mille e mille,~
2760 37, 98 | sostenea sul dosso.~A quella si drizzâr con gran baldanza,~ch'esser
2761 16, 89 | parte,~e vêr la piazza fa drizzare i segni;~che 'l pagan s'
2762 20, 106| di costor più dica.~Passò Druenza, il Rodano e la Sonna,~e
2763 43, 188| e che non denno dubitare, andando~a ritrovar quel
2764 26, 89 | disse a lei, che già non dubitasse~che non s'avesse a ricovrar
2765 29, 67 | Non dubitate già ch'ella non s'abbia~
2766 6, 9 | per questo la più parte dubitava~di non pigliar questa difesa
2767 3, 32 | suggiughi,~e vesta di Spoleti il ducal manto.~Ecco che 'l sangue
2768 43, 112| derata,~che di pagar dieci ducati o venti.~Torna alla donna,
2769 27, 115| s'era tolto dal sentiero:~ducento miglia errò tra piano e
2770 6, 15 | figliuola il fa consorte.~La duchea d'Albania ch'al re tornava~
2771 14, 19 | piangean morto il negro Dudrinasso.~Guida Brunello i suoi di
2772 18, 47 | Claudio dal Bosco, Elio e Dulfin dal Monte,~e con la spada
2773 5, 4 | Cotali esser doveano i duoi ladroni~che Rinaldo cacciò
2774 10, 106| sprazzo in tal modo ha a durare,~teme sì l'ale inaffi all'
2775 19, 43 | minaccie e l'ire;~e già durato era tre dì lo sdegno,~né
2776 44, 10 | lustri,~sarà più bello, e durerà (secondo~che Dio m'inspira,
2777 3, 66 | Carlo e il re Agramante,~non dureresti contra il negromante;~
2778 43, 49 | oro, che né i marmi~né 'l durissimo acciar sta alla contesa?~
2779 25, 49 | Fiordispina gran notizia ebb'io,~ch'in Siragozza e già
2780 25, 37 | disegno,~speronne il fine, et ebbelo, come odo:~Pasife ne la
2781 | ebbero
2782 25, 64 | Ebbile a pena mia domanda esposta,~
2783 43, 134| intelletto:~non sapea se fosse ebbro, o se sognassi,~o pur se '
2784 18, 178| spada di Medoro anco non ebe;~ma si sdegna ferir l'ignobil
2785 34, 63 | constituì a difesa degli Ebrei:~
2786 6, 63 | reggea,~perché egli era ebro, e tenea il ciglio basso;~
2787 23, 135| parecchi,~come fosser finocchi, ebuli o aneti;~e fe' il simil
2788 26, 43 | e ben convien che molti ecceda in questo,~e nessun prima,
2789 19, 107| quanto apparea fuora,~non eccedeva i diciotto anni ancora.~
2790 13, 55 | e di Ruggier doveano gli eccellenti~principi e gloriosi semidei.~
2791 10, 60 | giudicar puossi~qual de le due eccellenze maggior fossi.~
2792 38, 12 | cominciò con grata voce:~- Eccelso, invitto e glorioso Augusto,~
2793 23, 26 | questo o più gagliardo,~eccetti Brigliador, soli, e Baiardo.~
2794 24, 108| soccorso a venir presto,~l'eccidio suo conosce manifesto.~
2795 16, 39 | parlare espedito e chiara voce~eccitar quei magnanimi baroni~Rinaldo,
2796 46, 96 | egli presente~tanto agli Ecclesiastici soccorre,~che 'l fuoco estingue
2797 33, 39 | Felsina soccorre,~e 'l campo ecclesiastico sgombiglia:~e l'uno e l'
2798 4, 4 | occhi e le ciglia,~come l'ecclisse o la cometa sia.~Vede la
2799 23, 106| adorno~coi piedi storti edere e viti erranti.~Quivi soleano
2800 33, 118| debiti a lui;~a lui le chiese edifica e gli altari. -~Così parlando,
2801 4, 31 | La bella ròcca solo edificai~per tenervi Ruggier sicuramente,~
2802 20, 21 | ripa al mar poi sento~ch'edificâr la terra di Tarento.~
2803 4, 28 | negromante, et a che effetto~edificasse in quel luogo selvaggio~
2804 24, 92 | monastero~ricchissimo era, e di edificio bello:~e per portarne il
2805 15, 27 | nuove città sotto i cesarei editti,~e regni in Oriente sì remoti,~
2806 7, 48 | adoperarlo,~per trar del regno effeminato e molle~il caro amante,
2807 45, 18 | si duole,~e così bene et efficace parla;~né dai piedi levar
2808 20, 100| e Rodi, e giù per l'onda egea~da sé vede fuggire isole
2809 46, 59 | Quale il canuto Egeo rimase, quando~si fu alla
2810 4, 55 | si possa in qualche fatto eggregio~l'uom dimostrar, se merta
2811 21, 57 | madre uccise e il sacro Egisto,~e che l'ultrice Furie ebbe
2812 9, 2 | sono al mio ben languido et egro,~sano e gagliardo a seguitare
2813 21, 25 | mio fratello, debole et egroto,~senza sospetto se ne gìa
2814 11, 79 | pena, ch'al delitto andasse eguale.~
2815 42, 87 | Uno elegante Castiglione, e un culto~
2816 35, 72 | che fuor de la schiera~elegga un cavallier che sia par
2817 42, 44 | tempo era perduto:~et ora eleggerebbe un giorno corto~averne solo,
2818 46, 92 | gli squadra:~questi meste elegie, quel versi lieti,~quel
2819 43, 181| e che dai sacerdoti ebbe eleisonne~e gli altri santi detti
2820 34, 80 | suo dottor ch'importe.~- L'elemosina è (dice) che si lassa~alcun,
2821 29, 15 | appresso,~che bollita con elera e con ruta~ad un fuoco di
2822 25, 59 | poter far meglio, andare elessi.~
2823 42, 92 | fiume ove sudâr gli antiqui elettri.~
2824 3, 34 | quando fu pianto il fabuloso elettro,~e Cigno si vestì di bianche
2825 12, 3 | fosse stato Orlando pare~all'Eleusina dea, come in disio,~non
2826 27, 37 | in capitulo sedea~a nuova elezion degli ufficiali;~e di veder
2827 42, 91 | non so se di Parnasso o d'Elicona.~Beatrice appresso a questo
2828 29, 29 | tal che Parnasso, Pindo et Elicone~sempre Issabella, Issabella
2829 18, 47 | Mirforda,~Claudio dal Bosco, Elio e Dulfin dal Monte,~e con
2830 35, 28 | parte odi che fama lascia~Elissa, ch'ebbe il cor tanto pudico;~
2831 42, 86 | Elissabetta l'una, e Leonora~nominata
2832 24, 84 | morire, allora il minor mal s'elleggia. -~
2833 37, 53 | santo ospizio ogni ragione ellesse,~più tosto che patir che '
2834 13, 68 | sarà da la Bontà divina~elletta madre a parturir la bella~
2835 41, 64 | Troiani, in lor signor fia elletto;~e poi da Carlo, a cui sarà
2836 25, 13 | Conciederò che non trovasse elmetti,~ma ben di ferro assai cuffie
2837 38, 19 | L'imperator, che non meno eloquente~era, che fosse valoroso
2838 14, 3 | voi, per onorati doni,~l'else indorate e gl'indorati sproni.~
2839 34, 31 | persona mia potrà fruire,~s'emendando il suo error, l'antiquo
2840 16, 4 | Grifone,~che non si può emendare, e il suo error vede,~vede
2841 37, 58 | colpa, e ciò che può, fa d'emendarla.~Ma tutto è invano: quanto
2842 38, 5 | effetti avea con Ruggier poi~emendato ogni error dei maggior suoi.~
2843 34, 2 | il fetore e l'ingordigia emerse,~ch'ad ammorbare Italia
2844 46, 4 | al sacro speco:~veggo te, Emilia Pia, te, Margherita,~ch'
2845 39, 14 | svellono i sassi e gli arbori eminenti~da l'alte ripe, e portan
2846 4, 68 | l'altro giorno aperse l'emispero,~Rinaldo l'arme e il suo
2847 43, 93 | collo Argia,~e di lacrime empiendogli la faccia,~ch'un fiumicel
2848 27, 29 | bussoni, timpani moreschi~empieno il ciel di formidabil suoni:~
2849 17, 42 | uomini, siene certo; et empieranne~di quattro, il giorno, o
2850 10, 37 | legnetto~fin che la vela empiesse agevol òra;~ch'un fiato
2851 35, 21 | inerti e vili,~nati solo ad empir di cibo il sacco,~portano
2852 17, 32 | vòto; ~un suo capace zaino empissene anco,~che gli pendea, come
2853 26, 24 | contrario alla persona.~E forse emulazion tra lor nascea,~per quella
2854 3, 27 | superbi Roman l'orgoglio emunga,~che 'l terzo Otone e il
2855 42, 37 | amor le lasciò il cor sì emunto,~ch'indi ebbe lui più che
2856 12, 1 | montagna Etnea~al fulminato Encelado le spalle,~la figlia non
2857 18, 185| offerse,~e nuda in braccio a Endimion si diede.~Con Parigi a quel
2858 34, 59 | trovò compagnia,~che prima Enoch, il patriarca, v'era;~eravi
2859 3, 32 | Azzi, altri Ughi,~ambi gli Enrichi, il figlio al padre a canto;~
2860 32, 2 | cosa in un'altra in modo entrai,~che mal di Bradamante mi
2861 28, 55 | solazzi~in ogni terra ove entran peregrini;~e la fanciulla
2862 43, 161| potrei stata sì presta,~ch'entrando in mezzo, il colpo t'avrei
2863 17, 46 | l'irsuta pelle, e tutto entrarve~lo fe'; ch'ella è sì grande
2864 34, 5 | Astolfo si pensò d'entrarvi dentro,~e veder quei c'hanno
2865 34, 4 | ritenne,~ove esse erano entrate in una grotta.~L'orecchie
2866 3, 22 | del gran profeta l'ossa,~entravan l'ombre, poi ch'avean tre
2867 34, 46 | bestie c'han sì ingorde l'epe,~raguna sassi, e molti arbori
2868 23, 129| fonte~dove Medoro insculse l'epigramma.~Veder l'ingiuria sua scritta
2869 42, 21 | potesson far quella battaglia equestre.~Alla quale obiezion così
2870 40, 50 | ricchi e di gente, e quei d'equino gregge,~Persi e Caldei (
2871 21, 13 | donde noi semo,~e si fece d'Eraclio cavalliero,~ch'allor tenea
2872 17, 118| Eragli meglio andar senz'arme e
2873 5, 64 | Erane amante, e perché le sue
2874 | Erasi
2875 17, 57 | Tutti eravam sì intenti al caso nostro,~
2876 | eravate
2877 10, 81 | Vigorina;~il can quel d'Erbia; un orso quel d'Osonia.~
2878 8, 61 | dove fra sterpi in su l'erbosa terra~la sfortunata Angelica
2879 26, 51 | Ippoliti da Este,~un altro Ercule, un altro Ippolito anco,~
2880 26, 51 | Duo Erculi, duo Ippoliti da Este,~un
2881 19, 21 | carte,~che 'l patre ai figli ereditario il dia),~si dispose operar
2882 10, 87 | bandiera;~et ha il conte d'Erelia a destra mano,~che porta
2883 34, 30 | che mai~si trovasse ne l'eremo alcun santo.~Mi cadde a'
2884 20, 35 | un altare alla Vendetta eresse;~e dato all'un de' dieci
2885 15, 23 | imperial nel verde lito eretti:~veggio altri a guardia
2886 3, 11 | ciel lo bandisca o che ve l'erga,~secondo che sarà corvo
2887 34, 39 | in Nemea, in Tracia, in Erimanto,~alle valli d'Etolia, alle
2888 17, 21 | con ciò che d'India e d'eritree maremme~di perle aver si
2889 1, 33 | scure,~per lochi inabitati, ermi e selvaggi.~Il mover de
2890 17, 99 | terra getta~duo di Damasco, Ermofilo e Carmondo.~La milizia del
2891 10, 69 | sentiero,~come, schivando Erode, i Magi fêro.~
2892 13, 65 | abbia suggetto~degno, ch'eroica e chiara tuba cante.~Le
2893 46, 92 | versi lieti,~quel canta eroici, o qualche oda leggiadra.~
2894 18, 157| alloggiamenti i segni invia,~ch'eron serrati d'argine e di fossa,~
2895 22, 33 | incantamenti,~mentre che fur negli errabondi tetti,~tra lor non s'eran
2896 38, 38 | si versa il caso mio; ch'errai~a lasciar d'arme l'Africa
2897 34, 12 | Dafne, ch'or s'avvede quanto~errasse a fare Apollo correr tanto.~
2898 20, 25 | accorta, e ch'avea meno errato:~amato avea Falanto, e a
2899 31, 44 | Né Brigliadoro men, ch'errava sciolto~intorno all'arme,
2900 23, 19 | contrada~pratica molta; et erreranno insieme.~Pur andare a ventura
2901 28, 100| E chiama intenzione erronea e lieve,~e dice che per
2902 7, 76 | venir manco,~che dal corpo esalata esser parea.~Lo tolse, e
2903 23, 127| petto mio men la sua pena esali.~Amor che m'arde il cor,
2904 38, 67 | Rinaldo che esaltar molto si vede,~che Carlo
2905 42, 59 | l'alta sua bontà sempre esaltarlo.~
2906 23, 29 | la virtude, i modi d'esso~esaltato l'avea fin sopra i dèi.~
2907 35, 7 | Tanta esaltazione e così presta,~non fortuìta
2908 33, 29 | starsi cheta,~che non s'esalti e non si levi in cielo,~
2909 17, 2 | immonda e bassa plebe,~et esaltò all'imperio Massimino;~e
2910 23, 51 | imputato ad esso.~Altra esamina in ciò non si facea:~bastava
2911 20, 49 | dignissimo è, per Dio, che s'esaudisca.~Così in contrario avrà
2912 14, 74 | la giusta orazion fosse esaudita~del populo cristian che
2913 40, 12 | Dato restauro a' corpi esausti e vòti,~abbracciandosi insieme
2914 8, 59 | numer de le loro è meno esausto:~ma perché il vento ognor
2915 32, 4 | si perdona.~Intanto gravi esazioni e spesse~tutte hanno le
2916 7, 15 | dove né nodo appar, né vena escede.~Si vede al fin de la persona
2917 11, 67 | coprir la stola,~fur di tanta escellenzia, ch'anteporse~a quante n'
2918 8, 62 | Oh troppo cara, oh troppo escelsa preda~per sì barbare genti
2919 7, 60 | proprie laudi,~e l'opre escelse a chi t'ha il cielo eletto,~
2920 45, 105| che a riaver Ruggiero~et escluder Leon, né la più onesta~né
2921 34, 2 | la quiete in tal modo s'escluse,~ch'in guerre, in povertà
2922 14, 79 | dove sono i parlari in modo esclusi,~che 'l Silenzio, ove cantano
2923 28, 36 | appresso:~et or gli parve che escusabil fosse.~Non era colpa sua
2924 20, 121| conoscer sua beltade,~per escusar la tua somma viltade.~
2925 26, 90 | disse,~e la pregò che l'escusasse a pieno.~Ne la memoria Ippalca
2926 22, 79 | prigione, era da farme~queste escuse, e non ora, che son tarde.~
2927 43, 1 | O esecrabile Avarizia, o ingorda~fame
2928 44, 68 | però che Bradamante, ch'eseguire~vorria molto più ancor,
2929 26, 47 | qui non aver né paragon né esemplo. -~
2930 10, 79 | serpi assozia:~è del conte d'Esenia; e la ghirlanda~in campo
2931 4, 21 | E poi che esercitata si fu alquanto~sopra il
2932 43, 135| fattezze, qual si pinge Esopo,~d'attristar, se vi fosse,
2933 45, 60 | a questo cede,~il qual l'esorta a non mancar di fede.~
2934 37, 32 | che li prieghi o che gli esorti~la donna afflitta a far
2935 10, 9 | Sol la prima lanugine vi esorto~tutta a fuggir, volubile
2936 40, 20 | guerra;~e facea insieme espedir lance e scale,~ogni apparecchio
2937 27, 25 | che male erano preste~ad espedire e sgombrar loro il calle.~
2938 46, 139| dibatte sì, che viene~ad espedirsi col braccio migliore;~e
2939 3, 23 | so veder quando abbia da espedirti;~che non basta una notte
2940 45, 62 | Leone, e lo pregò che l'espedisse:~
2941 27, 102| che non l'avrebbe Apolline espedite.~Commincia il re Agramante
2942 46, 88 | quel re possente faccia espedizione,~Ippolito gli è appresso,
2943 33, 80 | tempre sì perfette,~per tante esperienzie sì sicure,~che ben poteano
2944 1, 7 | spesso erra!~Quella che dagli esperii ai liti eoi~avea difesa
2945 3, 25 | onor de l'arme e del paese esperio:~per costui contra barbari
2946 3, 46 | il signor, di cui non so esplicarme~se fia maggior la gloria
2947 27, 84 | parte il tutto espone,~et esponendo s'arrossisce in volto,~quando
2948 43, 36 | seco.~I miei prieghi le espongo, indi il malvagio~stimulo
2949 27, 68 | fe' Agramante la cagione esporre~di questa nuova lite così
2950 30, 33 | tanto leggiera~non meno esporvi alla medesma sorte.~Fu natural
2951 20, 12 | Sono altri esposti, altri tenuti occulti~da
2952 5, 36 | ch'ebbe il vero Ariodante esposto~de la mercé ch'aspetta a
2953 4, 67 | disuguale~veramente alle donne espressi torti;~e spero in Dio mostrar
2954 34, 22 | Io non ti potre' esprimere il gran danno~ch'Alceste
2955 14, 66 | esser certi che più non s'espugna,~se nol fan prima che l'
2956 26, 45 | che prima stato~sarà non espugnabile stimato.~
2957 14, 66 | apparecchio,~sì che Parigi possino espugnare.~Ponno esser certi che più
2958 26, 46 | Sopra ogn'altr'arme, ad espugnarlo, molto~più gli varrà quella
2959 44, 64 | resista.~Non è ricchezza ad espugnarmi buona,~né sì vil prezzo
2960 26, 45 | fiorentin vergogna e scorno~espugnerà il castel che prima stato~
2961 3, 38 | pur che non sia~a tanta essaltazion del bel lignaggio~Morte
2962 14, 84 | citatorie piene e di libelli,~d'essamine e di carte di procure~avea
2963 45, 4 | Si vede per gli essempii di che piene~sono l'antiche
2964 20, 78 | collegio:~ma con costoro essendoci venuta,~non ci vo' d'essi
2965 18, 82 | obbrobriosamente:~e tale infamia essendomi molesta,~né per forza sentendomi
2966 18, 23 | più l'ira il sospinse,~ch'essendone già fuor, vi tornò in mezzo,~
2967 | essendovi
2968 23, 47 | facea solenne~di grandi essequie e di funèbri pompe,~secondo
2969 26, 33 | agli onor divini anco s'estenda,~e sia adorata da la gente
2970 8, 23 | che di quanto sua forza s'estendea,~per utile et onor sempre
2971 41, 3 | presume,~che chi progenerò gli Estensi illustri,~dovea d'ogni laudabile
2972 44, 2 | perché, qual l'apparenze esteriori,~non hanno i cor, non han
2973 20, 89 | finestra e da sublime loco~l'esterrefatta subito famiglia,~che vede
2974 28, 25 | Estimasi il fratel, che dolor abbia~
2975 34, 16 | in Tracia un cavalliero~estimato il miglior del mondo in
2976 12, 78 | cupo,~il numer de l'agnelle estimi il lupo.~
2977 23, 24 | mano~di matre e di fratelli estimò ciancia~verso gli avuti
2978 1, 7 | Il savio imperator, ch'estinguer vòlse~un grave incendio,
2979 43, 178| le forze ch'or giaceano estinte.~Scudi v'erano molti, che
2980 13, 42 | che restar tutti li vide estinti,~fuggì piangendo e con le
2981 20, 26 | ria fortuna avea la gente estrana,~ch'or d'Africa portava,
2982 8, 69 | Troiano;~e venne a tanta estremitade un giorno,~che n'andò quasi
2983 33, 79 | pungesse il cor d'animoso estro,~l'uno e l'altro d'accordo
2984 13, 67 | privi del paterno regno,~esuli andar vedrà in strane contrade,~
2985 37, 23 | conchiudo in somma, ch'ogni etate~molte ha di voi degne d'
2986 16, 65 | e Margano;~ma molto più Etearco e Casimiro~la possanza sentîr
2987 46, 85 | a man piene e spargean d'eterei fiori,~di dolce ambrosia
2988 38, 12 | foce,~dal bianco Scita all'Etiope adusto~riverir fai la tua
2989 12, 1 | là dove calca la montagna Etnea~al fulminato Encelado le
2990 32, 11 | aspettare ella talvolta~pensa ch'Eto e Piròo sia fatto zoppo;~
2991 34, 39 | in Erimanto,~alle valli d'Etolia, alle Numide,~sul Tevre,
2992 3, 3 | grazia al regnator de l'etra.~S'instrumenti avrò mai
2993 43, 149| ritta;~passa gli Ombri e gli Etrusci, e a Roma scende;~da Roma
2994 19, 48 | Sepolcro, alla Vergine d'Ettino,~e se celebre luogo altro
2995 34, 39 | Non fu da Euristeo mai, non fu mai tanto~da
2996 33, 13 | dal Ticino aperto.~Vedete Eutar, che non pur l'ha respinto,~
2997 37, 19 | Bruto,~s'Arria, s'Argia, s'Evadne, e s'altre molte~meritâr
2998 5, 32 | scongiuri,~e posero le man sugli Evangeli:~e poi che di tacer fede
2999 35, 31 | Resti con lo scrittor de l'evangelo~Astolfo ormai, ch'io voglio
3000 33, 98 | Baleariche famose,~e vide Eviza appresso al camin dritto.~
3001 3, 32 | mostrolle Azzo quinto)~onde Ezellin fia rotto, preso, estinto.~
3002 3, 33 | Ezellino, immanissimo tiranno,~che
3003 17, 3 | Atila dirò? che de l'iniquo~Ezzellin da Roman? che d'altri cento?~
3004 15, 57 | Mercurio al fabbro poi la rete invola;~che
3005 9, 91 | o abominoso ordigno,~che fabricato nel tartareo fondo~fosti
3006 14, 4 | chioma~l'aver servato il suo Fabrizio a Roma.~
3007 25, 27 | addormentosse.~Io non credo che fabula si conte,~che più di questa
3008 10, 92 | E vide Ibernia fabulosa, dove~il santo vecchiarel
3009 3, 34 | lume,~quando fu pianto il fabuloso elettro,~e Cigno si vestì
3010 | facciamo
3011 27, 91 | voglia dir ch'io fallo,~facciasi inanzi e dica una parola;~
3012 25, 94 | altro, e guidar quelli~ove faccin che dati in mano al truce~
3013 33, 8 | superba Italia il freno.~Faceal perciò, che più 'l romano
3014 17, 28 | cortine~fra gli arbori tirar facemo lieti.~S'apparechiano i
3015 11, 23 | et un altro esperimento~facendone, e il demonio a' nostri
3016 | facendosi
3017 4, 13 | scale~v'eran, che di salir facesser copia:~e ben appar che d'
3018 | faceste
3019 | facevi
3020 34, 14 | Perché le donne più facili e prone~a creder son, di
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