Parte, Capitolo, Capoverso
1 1, 2 | altra passando, venuti a dire della volgar lingua, con
2 1, 3 | solamente vicina si dee dire che ella sia, ma natìa e
3 1, 4 | conciede, come si potrà dire che ad alcun popolo, avente
4 1, 4 | vero quello che io ho udito dire alcuna volta, che la nostra
5 1, 5 | si trovarono, bisognerà dire che male ha fatto qualunque
6 1, 5 | latinamente, allui si potrà dire quello che a' Romani si
7 1, 5 | quello che a' Romani si solea dire, i quali allo scriver greco
8 1, 6 | conosciuto. Tanto vi posso io ben dire, che io questo che esso
9 1, 6 | esso dice, ho già udito dire a degli altri, e sopratutto
10 1, 7 | come, non si può errare a dire che, essendo la romana lingua
11 1, 7 | sia cosa che io ho udito dire più volte che gl'italiani
12 1, 7 | De' Provenzali non si può dire così; anzi se ne leggono,
13 1, 7 | nella Provenza, e posso dire che io cresciuto mi sono
14 1, 9 | Toscana: sì come si può dire delle sestine, delle quali
15 1, 10, 1| e Riparare, quando vuol dire stare e albergare, e Gioire
16 1, 10, 1| famigliarissima, volendo dire che alcuno non curasse di
17 1, 10, 1| curasse di che che sia, dire che egli lo poneva in non
18 1, 10, 3| i provenzali in vece di dire pur un poco, in quel verso,
19 1, 10, 3| non giamai. Oltra che il dire, Avìa, Solìa, Credìa, che
20 1, 11 | uso della Cicilia. E per dire del Petrarca, avenne alle
21 1, 11 | egli pose Onde, in vece di dire con la quale; e quest'altra: ~
22 1, 11 | Io amo meglio, in vece di dire io voglio più tosto. Il
23 1, 11 | in parte. E come che il dire in Ispagna paia dal latino
24 1, 11 | o pure alquanti modi del dire presero dalla Provenza i
25 1, 13 | rispose lo Strozza - a dire che io libro alcuno del
26 1, 14 | ma io non so ancora se dire si può, che ella sia veramente
27 1, 14 | lingua, perciò che non si può dire che sia veramente lingua
28 1, 14 | Perciò che se io volessi dire che la fiorentina lingua
29 1, 14 | ogni stemperata maniera di dire ne' loro ragionamenti portando,
30 1, 14 | se voi al Bembo vi farete dire, perché è, che messer Pietro
31 1, 15 | fratello: - Egli si potrebbe dire in questa sentenza, messer
32 1, 15 | persone. Molte guise del dire usano i toscani uomini,
33 1, 15 | quistione. Ma io non voglio dire ora, se non questo: che
34 1, 15 | si potrebbe per aventura dire che ella fosse. Perciò che
35 1, 15 | onorati scrittori, sicuramente dire si può, messer Ercole, la
36 1, 16 | aventura quello che io ho udito dire più volte, che a questi
37 1, 16 | molte di quelle maniere del dire vi si parano, mal grado
38 1, 17 | egli si debba per questo dire che il vostro scrivere in
39 1, 17 | del loro, ché si potrebbe dire, messer Carlo, che noi scriver
40 1, 17 | si potrebbe per aventura dire, che biasimo meritasse colui,
41 1, 18 | suoi poemi usa modi del dire in tutto lontani dall'usanze
42 1, 18 | tra noi. Per la qual cosa dire di loro si può, che essi
43 1, 18 | loro. Perché, se volete dire, Giuliano, che agli scrittori
44 1, 18 | modi e molte figure del dire similmente nuove al volgo,
45 1, 18 | Potrassi egli per questo dire che i libri dell'opere della
46 1, 19 | XIX ~ Ora mi potreste dire: cotesto tuo scriver bene
47 1, 19 | noi. Né fie per questo che dire si possa, che noi ragioniamo
48 1, 19 | scrive, a' morti si debba dire che egli scriva più che
49 1, 19 | oltra non fa pensiero di dire egli, sarà per aventura
50 1, 19 | Né io altresì voglio dire più oltra, - rispose il
51 2, 2 | comperazione di quella di poco nata dire si può, così tosto si debba
52 2, 3 | Giuliano verso gli altri così a dire: - Io non so, se la gran
53 2, 3 | Cicerone; per la qual cosa dire si può che essi migliori
54 2, 4 | materia o suggetto, che dire vogliamo, del quale si scrive,
55 2, 5 | taciuto avesse quello che dire acconciamente non si potea,
56 2, 5 | voluto pigliar fatica di dire con più vaghe e più onorate
57 2, 5 | onorate voci quello che dire si sarebbe potuto, chi pensato
58 2, 5 | stare che non togliesse a dire di ciò che dire non si potesse
59 2, 5 | togliesse a dire di ciò che dire non si potesse acconciamente,
60 2, 5 | rimutava, infino attanto che dire meglio non si potesse a
61 2, 6 | dovette pensare, che il dire De' quai nutriva il core
62 2, 6 | piena; aggiuntovi che il dire Sospiri, più compiuta voce
63 2, 6 | che Sospir; così volle dire più tosto, come si legge,
64 2, 6 | maggiore opera, colui si potrà dire che nello sciegliere delle
65 2, 7 | che si son dette o sono a dire, ho altra volta, dando alla
66 2, 8 | così. Potea il Petrarca dire in questo modo il primo
67 2, 8 | modo. Perché meglio fu il dire, come egli fe', che se egli
68 2, 8 | verso della medesima canzone dire così: Fra la vana speranza
69 2, 8 | Diemme e Aprilla dovendo dire dirittamente Mi diè e La
70 2, 9 | non sodisfate; non voglio dire poco amorevole, che non
71 2, 9 | messer Federigo facesse dire il rimanente, et esso stringendone
72 2, 9 | per altro, lietamente a dire si dispose, e cominciò: -
73 2, 9 | perciò che le cose, che dire si convengono, sono di qualità,
74 2, 10 | della U; sì come si vede nel dire Orto e Popolo, nelle quali
75 2, 10 | forma chell'altre, e nel dire Opra, in cui medesimamente
76 2, 10 | spaziosa se n'esce, che nel dire Ombra e Sopra, e con più
77 2, 10 | questo medesimamente si può dire: perciò che nelle voci Gente,
78 2, 10 | dell'altre. Perciò che nel dire, Zafiro, Zenobio, Alzato,
79 2, 10 | si vede poscia essere nel dire Bellezza, Dolcezza. Perché
80 2, 10 | Bellezza, Dolcezza. Perché dire si può che ella sia più
81 2, 10 | tutte delle lettere, torno a dire, che secondamente che ciascuna
82 2, 11 | canzoni chiamate, si vede che dire si può. Con ciò sia cosa
83 2, 11 | ballate si chiamano, si può dire, le quali quando erano di
84 2, 12 | possa. Nondimeno egli si può dire che non sia bene generalmente
85 2, 13 | mi prega, perch'io voglio dire~d'un accidente, che sovente
86 2, 14 | Capitolo XIV ~ Ora a dire del numero passiamo, facitore
87 2, 14 | ragionando degli accenti, dire di loro non voglio quelle
88 2, 14 | accento, sono sì leggiere, che dire si può che in luogo d'una
89 2, 15 | sì come sarebbe stato il dire: Debita cosa è l'essere
90 2, 15 | compassione agli afflitti, dire così: L'avere compassione
91 2, 15 | quali mutamenti, benché dire si possa che la disposizione
92 2, 15 | voci, e l'armonia, il che a dire è tanto, quanto sarebbe
93 2, 15 | vede potere, molto più è da dire che ella possa nel verso;
94 2, 15 | potrete. Ma passiamo oggimai a dire del tempo, che le lettere
95 2, 16 | messer Federigo, prima che a dire d'altro valichiate, fatemi
96 2, 16 | in lunga, come sarebbe a dire Alìtano e Termìnano; il
97 2, 16 | naturalmente si dovrebbe dire Uccìdonosi, Ferìsconosi;
98 2, 17, 1| più magnifico lo rende il dire Campo, che o Caldo o Casso
99 2, 17, 1| delle altre parti si potrà dire della gravità, per le altre
100 2, 17, 2| E per dire ancora di questo medesimo
101 2, 17, 6| quantunque ancora di loro dire si può, che elle non istanno
102 2, 18 | tra le usate, non si può dire quanto risvegli alcuna volta
103 2, 18 | niuna maniera e figura del dire usare perpetuamente si conviene
104 2, 18 | volesse. Bene si può questo dire che di quelle, la variazione
105 2, 19 | quantunque del Boccaccio si possa dire, che egli nel vero alcuna
106 2, 20 | compiutamente. Onde io torno a dire, che se gli uomini con le
107 2, 20 | crederei potere ancor io dire affermatamente così esser
108 2, 20 | nel processo del parlare a dire di Dante e del Petrarca
109 2, 20 | questa openion sono. Ma se dire il vero si dee tra noi,
110 2, 22 | altre; che io non vi potrei dire, quanto diletto io piglio
111 2, 22 | aiutate; ché io non voglio dire altramente -. A queste parole
112 3, 1 | chiari, che più agevole è a dire quanto essi agli antichi
113 3, 1 | grandemente, quanto si dee dire che egli maggiormente porre
114 3, 2 | ciò mestiero avea, a cui dire convien di cose sì poco
115 3, 2 | più perché il Magnifico di dire non si rimanesse se essi
116 3, 4, 1| mio fratello così prese a dire: - Egli non si pare che
117 3, 5 | mio fratello dette, che il dire di messer Federigo raffermavano,
118 3, 5 | meno dette. In maniera che dire si può terminatamente così,
119 3, 5 | Cittate le Cittati, che dire si sogliono alle volte nel
120 3, 7 | stato hanno altramente, dire si può che le voci del maschio
121 3, 7 | ne' figliuo', in vece di dire Crudeli e Figliuoli. Né
122 3, 8 | e tranquillo, in vece di dire Molestia e Tranquillità;
123 3, 8 | altrove, troppa, in vece di dire, troppo più che altrove;
124 3, 8 | era più molta, in vece di dire molto più; ma ne' prosatori
125 3, 9 | forse pensando a quello che dire appresso dovea; a cui messer
126 3, 9 | ci ragionate quello, che dire se ne può e bene è che messer
127 3, 9 | envoglia nel verso, in vece di dire La invoglia Lo invio. Nel
128 3, 10 | medesima Ri, e tanto è a dire Raccogliere quanto sarebbe
129 3, 11 | miei figliuoli, in vece di dire De i buoni A i buoni Da
130 3, 11 | questi usurai, in luogo di dire: A casa delle buone femmine,
131 3, 11 | ebbe Gismonda, in vece di dire: La mercé di Dio, e la metà
132 3, 12 | verisimile, che così si possa dire il mortaio di pietra, come
133 3, 12 | parole ancora questo medesimo dire, Recatosi suo sacco, più
134 3, 13, 1| Ma passiamo a dire di quelle voci, che in vece
135 3, 13, 2| si convenga più tosto il dire Ferir me, che Ferir mi? -
136 3, 14 | ché se mi si conciede il dire Onorarme, perché non debbo
137 3, 14 | perché non debbo io poter dire eziandio Onorarte? Nondimeno
138 3, 15 | bene, e Vi e Ve parimente dire si può, Farvi, Darve; o
139 3, 15 | quelle maniere poscia del dire, alle quali Mi e Ti si danno,
140 3, 16 | volta le sia, ciò si dee dire che per inavertenza sia
141 3, 16 | cosa che le prose usano il dire Essi nel primier caso, e
142 3, 17 | Oltre che in questo modo di dire, Ciò che non è lei, il verbo
143 3, 17 | somiglianti. E tanto è a dire, Credendo, che io fossi
144 3, 17 | l suo amante, in vece di dire Tra sé e 'l suo amante,
145 3, 18 | serva, non si può perciò ben dire quale parte di parlare ella
146 3, 19, 1| vece di Lui s'è preso a dire Li, e Le in vece di Lei
147 3, 19, 1| Diedeli e Diedegli, in vece di dire Diede allui, e Diedele,
148 3, 19, 1| allui, e Diedele, in vece di dire Diede allei, e Preselo e
149 3, 19, 1| 'l dissi mai, in vece di dire Se io il dissi; e Amor l'
150 3, 19, 1| Amor l'inspiri, in vece di dire La inspiri; e O chi l'affreni,
151 3, 19, 1| chi l'affreni, in vece di dire Lo affreni; ~Né mostrerolti,~
152 3, 19, 1| detto questo, passare a dire altro; e mio fratello con
153 3, 19, 1| all'una guisa e all'altra dire si può; che così si può
154 3, 19, 1| si può; che così si può dire, Vedetevel voi, e Io te
155 3, 19, 1| ella? O pure puoss'egli dire a qual maniera l'uom vuole
156 3, 19, 1| saprei, se non questa: che il dire, Tal la mi trovo al petto,
157 3, 20 | Io - tornò qui a dire mio fratello - tanto credo
158 3, 20 | Aprilla Dipartille, in vece di dire La aprì e Le dipartì. Questo
159 3, 20 | raddoppiano, ché non si potrebbe dire Quetaìmmi Ricorderaìtti
160 3, 20 | allo 'ncontro, perciò che Dire' non è compiuta voce, ma
161 3, 20 | altramente si sarebbe potuto dire -. ~
162 3, 21 | bastanza detto ciò che di dire intendeva, senza altro.
163 3, 21 | in questi luoghi si dice, dire eziandio senza quella voce
164 3, 23, 2| delle quali propriamente dire si può che in vece di nomi
165 3, 23, 2| si può così propriamente dire di quelle che l'hanno accanto.
166 3, 24 | quantunque usino i Toscani di dire Egli stessi, più tosto che
167 3, 25, 1| che ti piace, in vece di dire: Fa quello che ti piace;
168 3, 27 | XXVII ~ Ma passisi a dire del verbo, nel quale la
169 3, 27 | Valiamo Leggiamo si dee dire. Semo e Avemo, che disse
170 3, 27 | fiata, nelle quali si potrà dire che ella, non come natìa,
171 3, 30 | ale né piume in vece di dire Potiènomi, e degli altri;
172 3, 31 | Non così semplicemente dire si può, che quella della
173 3, 32, 1| celare,~ciò che mi convien dire.~
174 3, 32, 2| detta voce saperete di dover dire. E così né più né meno Risi
175 3, 34 | Delle quali voci tutte dire si può, che a quelle di
176 3, 34 | nondimeno più nuovo pare a dire Dolfe, con ciò sia cosa
177 3, 34 | scritture; il che è più tosto da dire che un fine sia, per la
178 3, 35 | medesimamente si dice, come che Dire paia voce della quarta maniera;
179 3, 35 | fiorentina lingua, e non da Dire si forma; sì come Fecero
180 3, 36 | il Boccaccio, in vece di dire Era convenuto. Ora tra queste
181 3, 36 | tra queste due usanze di dire, Io feci e Io ho fatto,
182 3, 36 | poco. Ché se io volessi dire d'aver scritti alcuni fogli,
183 3, 36 | E se io questo volessi dire d'altri, che io di lungo
184 3, 37 | diteci che differenza il così dire abbia da quegli altri, acciò
185 3, 37 | sopra le cose, che io oggi a dire avea, questa notte alquanta
186 3, 37 | perciò che non si può così dire, Io ebbi scritto, Giovanni
187 3, 37 | veramente questo modo di dire si pon dopo alcun'altra
188 3, 38 | Serviraggio, in vece di dire Anciderò e Servirò, che
189 3, 39 | parli, accolo,~in vece di dire Accoglilo, cioè Raccoglilo
190 3, 39 | davanti: Non far così, Non dire in quel modo, e come disse
191 3, 40, 2| fe' ravedere, in luogo di dire Di che potesse onorar la
192 3, 40, 2| cui farlosi, in vece di dire A cui il si faceva; o ancora,
193 3, 41 | voce Andare, che si può dire Se io fossi andato. Là dove
194 3, 41 | potrebbe poscia sciogliere e dire Se io avessi andato dietro
195 3, 41 | in vece semplicemente di dire Aver voluto; sì come disse
196 3, 42 | vuole per niente che il dire di Giuliano s'impedisca:
197 3, 42 | in questa guisa riprese a dire:~
198 3, 43 | forza, il che tanto è a dire, quanto Se tu facessi cosa
199 3, 43 | è una medesima guisa di dire, ma due; e Amassi e Ameresti,
200 3, 44 | Della seconda si può dire, che in tutte le sue voci
201 3, 44 | troppo languida il così dire, e per questo Amaste Voleste
202 3, 46 | e forza. E perciò si dee dire, che non solo in questa
203 3, 46 | continuo, e Abbiendo in vece di dire Avendo molto spesso, e Dobbiendo
204 3, 46 | e Dobbiendo in vece di dire Dovendo alcuna fiata.~
205 3, 47 | desinato; al qual modo di dire la condizione si dà, ché
206 3, 47 | vi s'intende, sì come è a dire Allora io averò desinato
207 3, 47 | somigliantemente; ne' quali modi di dire quella voce Allora, o quell'
208 3, 48 | regola è di questa maniera di dire, che sempre il primo caso
209 3, 48 | altro; perciò che tanto è a dire Lei che, come sarebbe a
210 3, 48 | Lei che, come sarebbe a dire Colei la quale. ~
211 3, 49 | onorare si disse, in vece di dire Ad essere onorato, e poco
212 3, 49 | sarò da lodare, in vece di dire Sarò da essere lodato. Vassi
213 3, 50 | die giudicio, in vece di dire Nel dì del giudicio. Di
214 3, 51 | sono. E questo parimente dire si può di tutte l'altre
215 3, 51 | della Italia, più tosto è da dire che si formino. Escono Riedi
216 3, 51 | e simili, non si può ben dire che escano, come che essi,
217 3, 53 | adietro detto s'era del nome, dire appresso di quelle voci
218 3, 53 | del verbo. Ma egli poco a dire ci ha, con ciò sia cosa
219 3, 53 | ma altramente non si può dire; perciò che questa voce
220 3, 53 | misura, il che tanto è a dire quanto La donna si dolse,
221 3, 53 | Amata tanto è, quanto a dire La quale il marito ama,
222 3, 53 | di ciò dolersi, nel qual dire Amata è in vece di dire
223 3, 53 | dire Amata è in vece di dire La quale il marito amava,
224 3, 54 | commendatola, in vece di dire Avendola mirata e commendata,
225 3, 54 | mani ne' capelli in vece di dire Avendosi le mani ne' capelli
226 3, 54 | qual guisa e maniera di dire, sì come vaga e brieve e
227 3, 54 | passò di questa guisa di dire, perciò che egli disse eziandio
228 3, 54 | Concedutogliele il Papa, in vece di dire Avendogliele il Papa conceduto.
229 3, 55, 1| prepongono a questo modo di dire la particella In, e fannone
230 3, 55, 2| grandissime prede, in vece di dire Levando. Ma voi tuttavia
231 3, 56, 1| massimamente picciola parte a dire restando, se alle già dette
232 3, 56, 2| volta si dice Di qua per dire Di questo mondo, non si
233 3, 57, 2| volta s'è detto in vece di dire Onde, sì come si disse dal
234 3, 57, 2| alcun'altra volta in vece di dire Per la qual cosa: Il quale
235 3, 58 | In quel torno, in vece di dire Intorno a quello, et è Dintorno
236 3, 58 | miei bisogni, in vece di dire Ne i miei bisogni. Il che
237 3, 59 | detto Da che, in vece di dire Dapoi che, non solo nel
238 3, 60, 1| Avanti s'è presa, in luogo di dire In animo, overo in luogo
239 3, 60, 1| animo, overo in luogo di dire Trovato Pensato o somigliante
240 3, 61 | più per un cotal modo di dire, che per altro; sì come
241 3, 61 | Anch'io Anch'ella. Unquemai dire non si dovrebbe, che è un
242 3, 61 | non si dovrebbe, che è un dire quel medesimo due volte;
243 3, 61 | che vuole propriamente dire Quando mai, oltra che si
244 3, 62 | soventemente che puote, in vece di dire quanto spesso puote; sì
245 3, 62 | Et è Per tempo, che vuol dire A buona ora. È Da capo,
246 3, 62 | detta ancora in luogo di dire Da principio. Et è A capo,
247 3, 63 | È Del tanto, che vuol dire quanto Per altrettanto,
248 3, 63 | ciò sì di rado, che appena dire si può che faccia numero.
249 3, 64, 1| vece di Perché, s'usa di dire comunemente: Ché non ti
250 3, 64, 2| tuttavia rade volte, in vece di dire Per la qual cosa: il Boccaccio:
251 3, 64, 2| suggetta; e ancora, in vece di dire Perché ciò sia o pure La
252 3, 64, 2| non mi bisogna, in vece di dire Benché. È Purché, che vale
253 3, 64, 2| solo Giovan Villani usò il dire Tutto, in vece di Tuttoché,
254 3, 64, 3| tanto porta, quanto è a dire: Poco meno che tornato in
255 3, 65 | Parte dai poeti, in vece di dire In parte. È In quella, che
256 3, 65 | parte. È In quella, che vuol dire In quel mezzo, o pure In
257 3, 65 | né che mi far né che mi dire, se non che frate Rinaldo
258 3, 66 | fonti; da cui si tolse a dire Ritrosa donna, e Ritrosìa
259 3, 67 | postutto, forse volendo dire Al possibile tutto. Leggesi
260 3, 67 | il Boccaccio, in vece di dire d'alcuna cosa. Leggesi Punto
261 3, 69 | avesse si disse, in vece di dire che l'avesse. Leggesi ancora,
262 3, 71 | Guiglielmo, in luogo di dire: non si ritenne di correre,
263 3, 72, 1| per lo diritto più tosto dire: che moglie di Nastagio
264 3, 72, 1| questo non faccia, in vece di dire: questo faccia. La qual
265 3, 72, 2| stesso; Perciò che tanto è a dire in quel modo, come se si
266 3, 73, 1| si dice Se non in vece di dire Eccetto; nel qual modo alcuna
267 3, 73, 1| volta Se non, in luogo di dire Solamente: Io non sentiva
268 3, 73, 2| era stancato, in vece di dire: E se poco più durato vi
269 3, 74, 1| Fra sé stesso cominciò a dire, Si mise tanto fra la selva;
270 3, 74, 1| qui ad otto dì, in vece di dire: Di qui ad otto dì; quasi
271 3, 74, 1| detta, sì come sarebbe a dire: Sì per questo e sì per
272 3, 75, 1| stesso varrebbe se s'usasse a dire; sì come s'usa Sgannare
273 3, 75, 2| come Spavento, non si può dire. Dassi a' verbi e ad altre
274 3, 76 | sia; la terza tanto è a dire, quanto Ciò che si voglia,
275 3, 76 | suo Inferno, in vece di dire Supinamente: Supin giaceva
276 3, 77 | così fatto, che per voler dire Per Dio sì o Per Dio no,
277 3, 77 | che Fatti con Dio tanto a dire è quanto Rimanti con Dio.
278 3, 78 | la Tussanti, in vece di dire la Tutti Santi, ciò è la
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