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82 suo
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Pietro Bembo
Prose della volgar lingua

IntraText - Concordanze

bene

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   Parte, Capitolo, Capoverso
1 1, 2 | rivoltosi, seguitò: Anzi fie bene che ancor noi vi ci accostiamo. 2 1, 2 | questo tra sé convenendo, che bene era lo scrivere volgarmente 3 1, 3 | non da sé solo posto, ma bene in rispetto e in comperazione 4 1, 5 | rispose: - Egli vi sarà bene, messer Ercole, da me e 5 1, 5 | se ne questioni. È dunque bene, messer Ercole, confessare 6 1, 7 | affermavano che egli dicea bene, ciascun di loro a queste 7 1, 7 | essersi preso da altri, bene tra sé sono di ciò in piato 8 1, 8, 2| egli si fosse, il quale bene scrivere e specialmente 9 1, 11 | E pure nella I si cangiò bene spesso: Istimare, Istrano 10 1, 11 | e fatica si possono ora bene intendere le loro antiche 11 1, 13 | sorridendo: - Egli si par bene disse - che voi non abbiate 12 1, 13 | corte, di strane nazioni bene spesso, e molto tra sé differenti 13 1, 13 | che niuna di queste è, ma bene ha in sé molte parti e molte 14 1, 13 | parole di mio fratello - e bene paragonata; ma che rispose 15 1, 14 | Capitolo XIV ~      - Bene e ragionevolmente, sì come 16 1, 16 | mio fratello: - Egli par bene da una parte, disse - messer 17 1, 16 | appariamo. Ma d'altra non so io bene, senza fallo alcuno, che 18 1, 16 | eziandio per questo, che quando bene ancora voi, per meglio sapere 19 1, 18 | secondo che parea loro che bene lor mettesse a poter piacere 20 1, 18 | di loro si può, che essi bene hanno ragionato col popolo 21 1, 18 | che agli scrittori stia bene ragionare in maniera, che 22 1, 18 | grandemente e letterato, può bene e compiutamente intendere 23 1, 18 | non giudicano che alcuno bene scriva, perché egli alla 24 1, 18 | piacere, quanto egli scrive bene; ché del popolo non fanno 25 1, 18 | caso. È adunque da scriver bene più che si può, perciò che 26 1, 19 | dire: cotesto tuo scriver bene onde si ritra' egli, e da 27 1, 19 | sempre, Giuliano, ma sì bene ogni volta che migliore 28 1, 20 | messer Carlo, il quale fie bene che noi lasciamo. - Me non 29 1, 20 | e questi altri posso io bene avere occupati e disagiati 30 1, 20 | rimanervi, che egli potrebbe bene avenire che io muterei sentenza, 31 2, 3 | ciò sia cosa che egli può bene avenire che alcuno viva, 32 2, 5 | acconciamente, ma, tra le cose dette bene, se alcuna minuta voce era, 33 2, 7 | comparando; dove, a dispor bene, non solamente bisogna una 34 2, 7 | comporre il possano che bene stia, o per lo lungo o attraverso 35 2, 7 | parlare, congiunta e composta bene stia. È bisogno dopo questo, 36 2, 7 | prime opere, udito, ciò bene mi metterà in questo, che 37 2, 8 | le vane speranze; e fece bene, che quantunque il mutamento 38 2, 9 | non arò che me stesso. E bene mi sta, poscia che io tacere 39 2, 9 | Perciò che egli può molto bene alcuna composizione essere 40 2, 12 | si può dire che non sia bene generalmente framettere 41 2, 13 | suo modo, ma conviengli bene spesso servire al bisogno 42 2, 15 | effetto che ad esso mettea bene che si traesse. Le quali 43 2, 18 | parti richieste allo scriver bene; e ciò è la variazione non 44 2, 18 | cercare la piacevolezza, non è bene tutte le parti, che la ci 45 2, 18 | nulla altro non volesse. Bene si può questo dire che di 46 2, 19 | piacevolezza, che empiono il bene scrivere, aggiugnerne ancora 47 2, 19 | senza la quale possono bene aver luogo e la gravità 48 2, 19 | dissegnarvi e a dimostrarvi bene e compiutamente, quale e 49 2, 19 | volte non pate dimora. Ma bene può sempre, e ad ogni minuta 50 3, 1 | dir volesse, che egli, se bene molto maggiori cose facesse, 51 3, 1 | diligentemente cercando, a saper noi bene e leggiadramente scrivere 52 3, 6 | Tormento, il Sospiro, il Bene, il Male, il Lume, il Fiume, 53 3, 9 | quello, che dire se ne può e bene è che messer Ercole intenda. 54 3, 9 | lascia, e ciò è nel verso bene spesso, e tale altra non 55 3, 11 | continuo: Io ho disio di bene, Tu ti puoi credere uno 56 3, 11 | Diede lor credere, Fece lor bene; e a quell'altra Altrui: 57 3, 11 | gran senno a pigliarsi del bene, quando Domeneddio ne manda 58 3, 13, 1| il Petrarca, e Tengasel bene a mente, e Facciasegli buoni 59 3, 15 | secondo che alla rima mette bene, e Vi e Ve parimente dire 60 3, 17 | rivoltosi, disse: - Egli si par bene, Giuliano, che la natura 61 3, 17 | Tra le quali parole se bene v'è il verbo Creduto, egli 62 3, 19, 1| e La e Lo, si leva loro bene spesso la vocale, quando 63 3, 20 | questa maniera: Egli v'è bene, in quelle voci che voi 64 3, 22 | dallui veduto. Perché fie bene che voi, messer Ercole, 65 3, 25, 1| questa sola, Alcuno: Chi fa bene, e chi fa male, cioè Alcuno 66 3, 25, 1| fa male, cioè Alcuno fa bene, e alcun male; e tale altra 67 3, 25, 1| Alcuno il quale: È chi fa bene, et è chi fa male; o pure 68 3, 26 | scrittori, quando vogliono o bene lor mette di levarle, Tal 69 3, 28, 1| ncontro un'altra i poeti bene spesso in questo verbo Ha, 70 3, 30 | parte; con ciò sia cosa che bene si lascia indifferentemente, 71 3, 40, 1| si pone in vece di nome bene spesso nel numero del meno: 72 3, 42 | ragionamento, che rimane a dirsi. - Bene avete pensato, messer Ercole - 73 3, 45 | mi riconoschi e Guardando bene che tu veduto non sii e 74 3, 45 | nello scrivere la usasse; ma bene loderei più, chiunque sotto 75 3, 48 | niuna regola osservò, che bene di trascendere gli mettesse, 76 3, 49 | termine, suole la lingua bene spesso pigliar quelle, che 77 3, 53 | lingua e non più. Perciò che bene si dice Amante Tenente Leggente 78 3, 56, 1| a fornir quello che così bene avete, Giuliano, tanto oltre 79 3, 56, 2| e più costumato e più da bene , che qui non faresti, 80 3, 61 | che io perciò altro che bene albergassi. Et è Oggimai 81 3, 72, 1| ancora che ella si dice bene spesso soverchiamente; e 82 3, 75, 2| che quando si fa men che bene, si pecca, e Misagio, che 83 3, 78 | altra intere; sì come Ben bene, che è delle prose, e Pian


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