Parte, Capitolo, Capoverso
1 1, 2 | rivoltosi, seguitò: Anzi fie bene che ancor noi vi ci accostiamo.
2 1, 2 | questo tra sé convenendo, che bene era lo scrivere volgarmente
3 1, 3 | non da sé solo posto, ma bene in rispetto e in comperazione
4 1, 5 | rispose: - Egli vi sarà bene, messer Ercole, da me e
5 1, 5 | se ne questioni. È dunque bene, messer Ercole, confessare
6 1, 7 | affermavano che egli dicea bene, ciascun di loro a queste
7 1, 7 | essersi preso da altri, bene tra sé sono di ciò in piato
8 1, 8, 2| egli si fosse, il quale bene scrivere e specialmente
9 1, 11 | E pure nella I si cangiò bene spesso: Istimare, Istrano
10 1, 11 | e fatica si possono ora bene intendere le loro antiche
11 1, 13 | sorridendo: - Egli si par bene disse - che voi non abbiate
12 1, 13 | corte, di strane nazioni bene spesso, e molto tra sé differenti
13 1, 13 | che niuna di queste è, ma bene ha in sé molte parti e molte
14 1, 13 | parole di mio fratello - e bene paragonata; ma che rispose
15 1, 14 | Capitolo XIV ~ - Bene e ragionevolmente, sì come
16 1, 16 | mio fratello: - Egli par bene da una parte, disse - messer
17 1, 16 | appariamo. Ma d'altra non so io bene, senza fallo alcuno, che
18 1, 16 | eziandio per questo, che quando bene ancora voi, per meglio sapere
19 1, 18 | secondo che parea loro che bene lor mettesse a poter piacere
20 1, 18 | di loro si può, che essi bene hanno ragionato col popolo
21 1, 18 | che agli scrittori stia bene ragionare in maniera, che
22 1, 18 | grandemente e letterato, può bene e compiutamente intendere
23 1, 18 | non giudicano che alcuno bene scriva, perché egli alla
24 1, 18 | piacere, quanto egli scrive bene; ché del popolo non fanno
25 1, 18 | caso. È adunque da scriver bene più che si può, perciò che
26 1, 19 | dire: cotesto tuo scriver bene onde si ritra' egli, e da
27 1, 19 | sempre, Giuliano, ma sì bene ogni volta che migliore
28 1, 20 | messer Carlo, il quale fie bene che noi lasciamo. - Me non
29 1, 20 | e questi altri posso io bene avere occupati e disagiati
30 1, 20 | rimanervi, che egli potrebbe bene avenire che io muterei sentenza,
31 2, 3 | ciò sia cosa che egli può bene avenire che alcuno viva,
32 2, 5 | acconciamente, ma, tra le cose dette bene, se alcuna minuta voce era,
33 2, 7 | comparando; dove, a dispor bene, non solamente bisogna una
34 2, 7 | comporre il possano che bene stia, o per lo lungo o attraverso
35 2, 7 | parlare, congiunta e composta bene stia. È bisogno dopo questo,
36 2, 7 | prime opere, udito, ciò bene mi metterà in questo, che
37 2, 8 | le vane speranze; e fece bene, che quantunque il mutamento
38 2, 9 | non arò che me stesso. E bene mi sta, poscia che io tacere
39 2, 9 | Perciò che egli può molto bene alcuna composizione essere
40 2, 12 | si può dire che non sia bene generalmente framettere
41 2, 13 | suo modo, ma conviengli bene spesso servire al bisogno
42 2, 15 | effetto che ad esso mettea bene che si traesse. Le quali
43 2, 18 | parti richieste allo scriver bene; e ciò è la variazione non
44 2, 18 | cercare la piacevolezza, non è bene tutte le parti, che la ci
45 2, 18 | nulla altro non volesse. Bene si può questo dire che di
46 2, 19 | piacevolezza, che empiono il bene scrivere, aggiugnerne ancora
47 2, 19 | senza la quale possono bene aver luogo e la gravità
48 2, 19 | dissegnarvi e a dimostrarvi bene e compiutamente, quale e
49 2, 19 | volte non pate dimora. Ma bene può sempre, e ad ogni minuta
50 3, 1 | dir volesse, che egli, se bene molto maggiori cose facesse,
51 3, 1 | diligentemente cercando, a saper noi bene e leggiadramente scrivere
52 3, 6 | Tormento, il Sospiro, il Bene, il Male, il Lume, il Fiume,
53 3, 9 | quello, che dire se ne può e bene è che messer Ercole intenda.
54 3, 9 | lascia, e ciò è nel verso bene spesso, e tale altra non
55 3, 11 | continuo: Io ho disio di bene, Tu ti puoi credere uno
56 3, 11 | Diede lor credere, Fece lor bene; e a quell'altra Altrui:
57 3, 11 | gran senno a pigliarsi del bene, quando Domeneddio ne manda
58 3, 13, 1| il Petrarca, e Tengasel bene a mente, e Facciasegli buoni
59 3, 15 | secondo che alla rima mette bene, e Vi e Ve parimente dire
60 3, 17 | rivoltosi, disse: - Egli si par bene, Giuliano, che la natura
61 3, 17 | Tra le quali parole se bene v'è il verbo Creduto, egli
62 3, 19, 1| e La e Lo, si leva loro bene spesso la vocale, quando
63 3, 20 | questa maniera: Egli v'è bene, in quelle voci che voi
64 3, 22 | dallui veduto. Perché fie bene che voi, messer Ercole,
65 3, 25, 1| questa sola, Alcuno: Chi fa bene, e chi fa male, cioè Alcuno
66 3, 25, 1| fa male, cioè Alcuno fa bene, e alcun male; e tale altra
67 3, 25, 1| Alcuno il quale: È chi fa bene, et è chi fa male; o pure
68 3, 26 | scrittori, quando vogliono o bene lor mette di levarle, Tal
69 3, 28, 1| ncontro un'altra i poeti bene spesso in questo verbo Ha,
70 3, 30 | parte; con ciò sia cosa che bene si lascia indifferentemente,
71 3, 40, 1| si pone in vece di nome bene spesso nel numero del meno:
72 3, 42 | ragionamento, che rimane a dirsi. - Bene avete pensato, messer Ercole -
73 3, 45 | mi riconoschi e Guardando bene che tu veduto non sii e
74 3, 45 | nello scrivere la usasse; ma bene loderei più, chiunque sotto
75 3, 48 | niuna regola osservò, che bene di trascendere gli mettesse,
76 3, 49 | termine, suole la lingua bene spesso pigliar quelle, che
77 3, 53 | lingua e non più. Perciò che bene si dice Amante Tenente Leggente
78 3, 56, 1| a fornir quello che così bene avete, Giuliano, tanto oltre
79 3, 56, 2| e più costumato e più da bene là, che qui non faresti,
80 3, 61 | che io perciò altro che bene albergassi. Et è Oggimai
81 3, 72, 1| ancora che ella si dice bene spesso soverchiamente; e
82 3, 75, 2| che quando si fa men che bene, si pecca, e Misagio, che
83 3, 78 | altra intere; sì come Ben bene, che è delle prose, e Pian
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