Parte, Capitolo, Capoverso
1 1, 5 | Perciò che se a questa regola dovessero gli antichi uomini
2 1, 12 | è il parlar latino d'una regola e d'una maniera; onde io
3 1, 13 | apprendere con certa e ferma regola sì che se ne valessino gli
4 2, 3 | in che modo e con qual regola hass'egli a fare questo
5 2, 4 | generalissima e universale regola è in ciascuna di queste
6 2, 8 | prosa, perciò che ella alla regola delle rime o delle sillabe
7 2, 9 | loro disusanza cadono sotto regola, in modo che pago e sodisfatto
8 2, 11 | numero, non s'usa più certa regola che il piacere, in quanto
9 2, 12 | io assegnare alcuna ferma regola vi ci possa. Nondimeno egli
10 2, 13 | scrittore sotto così ristretta regola di rime, non può fare o
11 2, 16 | per l'altra strettezza e regola altresì. A' Greci e a' Latini
12 2, 19 | ha, colui che scrive, la regola dell'arte insieme con la
13 2, 20 | senza alcuna scielta o regola, da sé formandone e fingendone,
14 3, 5 | suole fornire, con una cotal regola, che porta che tutte le
15 3, 5 | alquante voci, che sotto regola non istanno, tolte così
16 3, 6 | non giamai. Con la qual regola si vede che parlò il Boccaccio,
17 3, 12 | leggiadria in sé, che di regola che dare vi se ne potesse.
18 3, 14 | medesimamente ciò fare, e servasi la regola già detta, eziandio con
19 3, 16 | prose, nelle quali questa regola si serva continuo; ma nel
20 3, 19, 1| Questo conoscimento, e questa regola, Giuliano, come si fa ella?
21 3, 19, 1| che niuna differenza o regola non vi sia? Differenza v'
22 3, 19, 1| luogo, che ad un altro. Ma regola e legge che porre vi si
23 3, 27 | usa sempre una medesima regola con esso lui. Anzi egli,
24 3, 27 | medesima, da cui piglia regola tutto il verbo; sì come
25 3, 28, 1| dalla primiera. Di che altra regola dare non vi si può, se non
26 3, 28, 1| dette voci chiudono. Esce di regola la terza voce del verbo
27 3, 31 | usanza. Escono di questa regola Godei Capei Potei e Vidi
28 3, 32, 1| sono, conoscere, una cotal regola dare, messer Ercole, vi
29 3, 34 | Coprire; le quali voci sotto regola non istanno, come che Aprì
30 3, 35 | ha in sé una necessità e regola e non più; che ella sempre
31 3, 35 | La terza non così d'una regola si contenta; perciò che
32 3, 35 | Stare, fuori della detta regola solamente escono, che io
33 3, 39 | tuttavia fuori si sta di questa regola, che ha Sappi, e Avere che
34 3, 44 | nel vero è fuori d'ogni regola e licenziosamente detta,
35 3, 44 | Dovrebbe essere, per la regola che la S si raddoppia in
36 3, 45 | Nella qual guisa questa regola dar vi posso: che tutte
37 3, 45 | Sofferire esce di questa regola che ha Sofferi. Doglia e
38 3, 45 | scrittori non hanno cotesta regola seguitata. Perciò che non
39 3, 45 | egli si pare, che cotesta regola non abbia in ciò luogo -.
40 3, 45 | della quale detto avete, la regola, che io vi recai, non tenga.
41 3, 45 | chiunque sotto la detta regola più tosto si rimanesse -. ~
42 3, 46 | dell'altre. Il quale uso e regola pare che venga per rispetto
43 3, 48 | tuttavia da sapere, che ferma regola è di questa maniera di dire,
44 3, 48 | detto. Perciò che egli niuna regola osservò, che bene di trascendere
45 3, 50 | questo de' verbi, che sotto regola non istanno, non fa lungo
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