Parte, Capitolo, Capoverso
1 2, 14 | sillabe non istanno sott'uno accento comunemente, quando si pone
2 2, 14 | perciò che giunto che all'accento e il suono, egli quivi si
3 2, 14 | sillabe, per la giacitura dell'accento, sono sì leggiere, che dire
4 2, 14 | di questa sola maniera d'accento, e non d'altra; là dove
5 2, 14 | per questo che non si dà l'accento all'ultima sillaba, anzi
6 2, 14 | toglie, e lasciasi lei all'accento della penultima; e così
7 2, 15 | peso che accresce loro l'accento, come s'è detto. Ragioniamo
8 2, 15 | non per lo essere un solo accento levato del suo luogo in
9 2, 16 | comunemente non istanno sott'uno accento più che tre sillabe. Non
10 2, 16 | istanno elleno sott'un solo accento quattro sillabe in queste
11 2, 16 | sotto 'l governo d'un solo accento. È il vero che, perciò che
12 2, 16 | sillabe dovessero d'uno accento contentarsi, che non era
13 2, 16 | state siano paghe d'un solo accento; sì come in questa voce,
14 2, 16 | sillabe al governo d'un solo accento. Basti, che non se ne commette
15 3, 3 | e posegli oltre acciò l'accento sopra la sillaba del mezzo,
16 3, 13, 1| dissi, e quando essi sotto l'accento del verbo si ristringono,
17 3, 13, 1| altra voce sotto quello accento medesimo si sta dopo essi.
18 3, 13, 2| io dissi che il Me ha l'accento sopra esso e non si regge
19 3, 13, 2| Federigo - che l'uno ha l'accento e l'altro non l'ha, come
20 3, 13, 2| dirsi, egli s'usa di por l'accento sopra essi in questa guisa,
21 3, 14 | verbo si pongono e sotto l'accento di lui, senza da sé averne,
22 3, 14 | verbo, e avesse nondimeno l'accento da sé, sì come del Me e
23 3, 15 | rima, quando ella sotto l'accento si sta del verbo, che si
24 3, 20 | vocale finiente posta, dall'accento di lui si regge, e il verbo
25 3, 20 | si regge, e il verbo ha l'accento sopra l'ultima sillaba.
26 3, 20 | ieri messer Federigo, l'accento, posto sopra l'ultima sillaba
27 3, 20 | medesima ragione v'è dell'accento che è in quelle. - E così
28 3, 20 | in altre somiglianti, l'accento che io dissi, ma egli non
29 3, 20 | ché bisognerebbe levarne l'accento del suo luogo, vuole l'usanza
30 3, 28, 1| la seguita, si regge dall'accento medesimo del verbo. Non
31 3, 28, 1| segue, non si regge dall'accento del verbo, ciò si vede che
32 3, 31 | altra voce le si dà che dall'accento di lei si regga, e Dilibera'
33 3, 33 | I posta, termina e con l'accento sopra esse, Udì Sentì; se
34 3, 34 | quelle di loro solamente l'accento sopra l'ultima sillaba sia
35 3, 34 | maniera poscia si dà la I e l'accento medesimamente sopra essa,
36 3, 34 | verso. Dissi che si dà l'accento sopra essa, forse perciò
37 3, 34 | loro sillaba, che è la O, l'accento pure nel suo luogo rimase.
38 3, 38 | porta seco, e ciò è d'aver l'accento sempre sopra l'ultima sillaba,
39 3, 40, 1| vi stia appresso e dall'accento si regga di lei; sì come
40 3, 43 | E, e l'altra, lo avere l'accento, che sopra la I dell'antipenultima
41 3, 49 | ciò aviene per cagion dell'accento, che rinforza la sillaba;
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