Parte, Capitolo, Capoverso
1 1, 1 | creato, e da messer Ercole Strozza di Ferrara, e da meser Carlo
2 1, 4 | Carlo e Giuliano, - disse lo Strozza - che la volgare favella
3 1, 6 | errore. - E perché - disse lo Strozza - prende egli così errore
4 1, 13 | messer Carlo, - rispose lo Strozza - a dire che io libro alcuno
5 1, 14 | forte, Giuliano, - disse lo Strozza - che voi dite? - È diss'
6 1, 15 | fiorentina lingua - disse lo Strozza più gentile e più vaga,
7 1, 15 | Ma perché è, - rispose lo Strozza - che quella lingua più
8 1, 15 | vostro parlare, disse lo Strozza - e, come io stimo, ancor
9 1, 20 | Capitolo XX ~ Allora lo Strozza, che buona pezza assai intentamente
10 1, 20 | Sicuramente - disse lo Strozza - così è stato di me come
11 1, 20 | ragionato aveano, disse lo Strozza: - Se di questo dubbio voi
12 2, 3 | scrivere volgarmente si darà lo Strozza giamai, il che io voglio
13 2, 3 | disse a queste parole lo Strozza - che io non ardisco di
14 2, 4 | considerar sarebbono, - disse lo Strozza - per chi volesse trarne
15 2, 4 | messer Carlo, - disse lo Strozza - quello che della latina
16 2, 6 | trapostosi Giuliano, verso lo Strozza rivolto, disse: - O quanto
17 2, 7 | grava di ciò, rispose lo Strozza - che io a voi do fatica
18 2, 9 | messer Federigo, - disse lo Strozza - che voi dite che messer
19 2, 16 | XVI ~ Allora disse lo Strozza: - Deh, se egli non v'è
20 2, 21 | dubbio alcuno - disse lo Strozza - mi persuado, messer Carlo,
21 2, 22 | Magnifico e tacevasi, quando lo Strozza, che attentamente ascoltato
22 2, 22 | Sì di vero, - rispose lo Strozza - che io ne ho molte udite,
23 3, 42 | di ciò aveduto, disse lo Strozza, - ma tuttavia questo che
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