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1 1, 1 | mestiero si disputò e si disse. Il che a voi, Monsignore, 2 1, 2 | discosto, un buon fuoco, disse messer Ercole, il quale 3 1, 2 | accostiamo. Accostiamvici - disse Giuliano - ché questo rovaio, 4 1, 2 | dintorno; il che fatto, disse messer Ercole a Giuliano: 5 1, 2 | e disonorata scherniva, disse: - Io non so per me quello 6 1, 3 | vilissime case. - E come, - disse messer Ercole - stima egli 7 1, 3 | mio fratello: - Così è - disse il Magnifico - senza fallo 8 1, 4 | messer Carlo e Giuliano, - disse lo Strozza - che la volgare 9 1, 6 | buona pezza s'era taciuto, disse: - Io non so già quello 10 1, 6 | prenda errore. - E perché - disse lo Strozza - prende egli 11 1, 7 | Ercole: - Ben veggo io - disse - che troppo dura impresa 12 1, 7 | queste parole traponendosi disse subitamente il Magnifico - 13 1, 7 | infino al tempo di Dante si disse. De' Provenzali non si può 14 1, 8, 1| incontanente seguendo, così disse: - Se a messer Carlo e a 15 1, 8, 1| Allora mio fratello: - A me - disse - essere grave non può, 16 1, 8, 1| segua. - E per me altresì, - disse messer Ercole - che non 17 1, 10, 1| Petrarca medesimo, quando e' disse:~Per una donna ho messo~ 18 1, 10, 1| Guisa e Uopo Come Uopo? - disse messer Ercole - non è egli 19 1, 10, 1| il quale nel suo Inferno disse: Più non t'è uo' ch'aprirmi ' 20 1, 10, 1| Dottare e Dottanza, che si disse eziandio Dotta; sì come 21 1, 10, 1| eziandio Dotta; sì come la disse il medesimo Dante in quei 22 1, 10, 3| toscana; perciò che e Alma disse più sovente che Anima, e 23 1, 11 | vece di sono, quando e' disse:~Fuor tutti i nostri lidi~ 24 1, 11 | tutti il Boccaccio, il qual disse, Non ha lungo tempo, e Quanti 25 1, 11 | simili termini, non una volta disse, ma molte. Et è ciò nondimeno 26 1, 11 | sì come fuggì Dante, che disse: Non isperate mai veder 27 1, 11 | cielo; e il Petrarca, che disse: Per iscolpirlo imaginando 28 1, 12 | riscossosi, ad essi rivolto disse: Voi avete detto non so 29 1, 13 | sorridendo: - Egli si par bene disse - che voi non abbiate un 30 1, 13 | fanno dimora. - E in Roma - disse il Magnifico - fanno dimora 31 1, 13 | dico, quella lingua, - disse da capo mio fratello che 32 1, 13 | scrive. - Buona somiglianza - disse il Magnifico seguendo le 33 1, 13 | questa parte? - Rispose - disse mio fratello - che oltra 34 1, 14 | messer Trifone al Calmeta, - disse il Magnifico - in ciò che 35 1, 14 | nodo più forte, Giuliano, - disse lo Strozza - che voi dite? - 36 1, 14 | che ella non sia lingua? - disse messer Ercole - non si parla 37 1, 14 | ha scrittore. Già non si disse alcuna delle cinque greche 38 1, 14 | Ercole: - A questo modo - disse si potranno per aventura 39 1, 14 | messer Ercole aspettare, disse: - Hallo fatto per quella 40 1, 15 | adunque la fiorentina lingua - disse lo Strozza più gentile e 41 1, 15 | sia che la vostra? Allora disse mio fratello: - Egli si 42 1, 15 | Giuliano, del vostro parlare, disse lo Strozza - e, come io 43 1, 16 | Egli par bene da una parte, disse - messer Federigo, che per 44 1, 19 | latina lingua, sì come si disse pur dianzi, era agli antichi 45 1, 19 | quelle che si son dette, - disse a questo messer Federigo 46 1, 20 | ascoltando, niente parlato avea, disse: - Lo avermi voi tutti oggi 47 1, 20 | consiglio. - Sicuramente - disse lo Strozza - così è stato 48 1, 20 | facesse di questa, - Dunque, - disse mio fratello - poscia che 49 1, 20 | dimorando ragionato aveano, disse lo Strozza: - Se di questo 50 1, 20 | non le mescolasse? - Io - disse mio fratello - il loderei, 51 2, 2 | primo libro raccolte, si disse. Perciò che con quale lingua 52 2, 2 | de' quali nel primo si disse.~ 53 2, 3 | esso m'addomandi, come ci disse ieri di voler fare. E medesimamente 54 2, 3 | possa, usiamo. Usiamo, - disse incontanente messer Federigo - 55 2, 3 | concenti e dolcezze -. Allora disse mio fratello: - Se allo 56 2, 3 | troppo più m'onorate, - disse a queste parole lo Strozza - 57 2, 3 | brievemente rispondere, - disse mio fratello - che ella 58 2, 4 | considerar sarebbono, - disse lo Strozza - per chi volesse 59 2, 4 | parte quelle medesime, - disse mio fratello - che si considerano 60 2, 4 | guardiate, messer Carlo, - disse lo Strozza - quello che 61 2, 5 | di molto. Che quando e' disse: Biscazza, e fonde la sua 62 2, 6 | verso lo Strozza rivolto, disse: - O quanto è vero, messer 63 2, 8 | incontra; dove Incontra disse il medesimo poeta, più tosto 64 2, 9 | guardando: Io volea or ora - disse - a messer Ercole rivolgermi 65 2, 9 | cose, messer Federigo, - disse lo Strozza - che voi dite 66 2, 13 | Provenzali, come ieri si disse, che l'usarono assai sovente. 67 2, 16 | Capitolo XVI ~      Allora disse lo Strozza: - Deh, se egli 68 2, 16 | altra, Portàndosenela, che disse il Boccaccio: E se egli 69 2, 16 | egli sta sopra. - E come, - disse messer Ercole - non se ne 70 2, 19 | messer Carlo primieramente ci disse, che valeva a trarne il 71 2, 20 | veggendo ognuno starsi cheto, disse: - Se a queste cose tutte, 72 2, 20 | questo giudicio -. Allora disse messer Ercole: - Se io questi 73 2, 20 | cose appunto son quelle, - disse allora mio fratello - sopra 74 2, 21 | Io, senza dubbio alcuno - disse lo Strozza - mi persuado, 75 2, 21 | Magnifico: - Egli è ben vero - disse - che delle voci di questa 76 2, 21 | Fantin e Fantolin, che egli disse più volte, e Fra, in vece 77 2, 21 | componimenti. - Come una voce, - disse messer Ercole - o in qual 78 2, 21 | Moglieta e Da Signorso; sì come disse Dante in quel verso, e come 79 2, 21 | volte. Così è, Giuliano, - disse incontanente messer Federigo. - 80 2, 21 | che ad uopo gli veniva, disse Avanzare, fuggendo la bassezza 81 2, 22 | attentamente ascoltato l'avea, disse: - Deh, se il cielo, Giuliano, 82 2, 22 | questo non dee egli rimanere, disse mio fratello, a queste parole 83 2, 22 | in grado. Vengasi pure, - disse il Magnifico - e ragionisi, 84 3, 2 | quali negli altri libri si disse, per fornire il ragionamento, 85 3, 2 | al fuoco a seder postisi, disse messer Federigo al Magnifico: - 86 3, 3 | caso; sì come fe' Dante che disse Grando, e il Petrarca che 87 3, 3 | Grando, e il Petrarca che disse Pondo e altre, e il Boccaccio 88 3, 3 | Boccaccio che Spirante turbo disse. Oltra che s'è alcuna volta 89 3, 3 | della femina, quando e' disse: Giudice della Podésta di 90 3, 4, 1| parole rispondendo, così disse: - Queste voci, messer Ercole, 91 3, 4, 2| voci. - Niuna licenza, - disse allora acciò framettendosi 92 3, 4, 2| sì come da loro maestri, disse Lupo degli Uberti in un 93 3, 6 | il Boccaccio, quando e' disse: Messo il capo per la bocca 94 3, 6 | con tutta la spalla; e non disse l'una delle braccia o altramente. 95 3, 6 | antichi, o pure Dante, che disse Corpora e Ramora, dalla 96 3, 6 | Latora e Biadora e Tempora disse.~ 97 3, 7 | caso e in ciascun numero si disse, come che Pare si sia alcuna 98 3, 7 | numera, i Due, che Duo si disse più spesso e più leggiadramente 99 3, 7 | Diece più anticamente si disse, e Trenta e Cento e gli 100 3, 7 | Amar e Dur, che una volta disse il Petrarca, Miglior Piggior; 101 3, 7 | in vece di Peregrini, che disse Dante: Ma noi sem peregrin 102 3, 7 | offeso; e il Boccaccio, che disse: Con le tue armi e co' crude' 103 3, 7 | medesima O, di cui sopra si disse, ma ancora tutta intera 104 3, 7 | lasciò il Boccaccio, che disse Cava' nella sua Teseide. 105 3, 8 | durata, alcuna volta si disse. Usarono eziandio alquante 106 3, 8 | come pose il Boccaccio, che disse: E subitamente fu ogni cosa 107 3, 8 | Tutto, e perciò così si disse Ogni cosa pieno, come se 108 3, 9 | veggendolo star cheto, disse: - Io non so già, se voi, 109 3, 9 | Signorso ragionandoci di cui si disse, Il La Li Le e gli altri; 110 3, 9 | Dunque non si lascino, disse il Magnifico - se pare, 111 3, 9 | S, accompagnata come si disse, il Petrarca non diede mai 112 3, 11 | particella si fa, di cui si disse, che si suole alle volte 113 3, 11 | il quale nelle sue prose disse: Al colei grido, Per lo 114 3, 11 | gravezza;~e il Petrarca, che disse medesimamente nelle sue:~ 115 3, 12 | quercia inghirlandati, che disse il Boccaccio; e dirvi sopra 116 3, 12 | quistione. - Anzi, sì fa, - disse incontanente mio fratello - 117 3, 12 | dimora, che volentieri, e disse: - La ragione della differenza, 118 3, 12 | Gherardo Nerbonese, che disse il Boccaccio, e A la miseria 119 3, 12 | miseria del maestro Adamo, che disse Dante, e Tra le chiome de 120 3, 12 | Tra le chiome de l'or, che disse il Petrarca; e Guido Giudice 121 3, 12 | Petrarca; e Guido Giudice ancor disse più volte, Il vello dell' 122 3, 12 | fece assai sovente; ché si disse: Come la neve al sole e 123 3, 12 | eziandio al Petrarca, quando e' disse: I' dicea fra mio cor: perché 124 3, 12 | caduto da cintola; e qui disse il Boccaccio Da cintola, 125 3, 13, 1| come che Io eziandio I' si disse nel verso, ogni volta che 126 3, 13, 1| si scrivono, Mi diede, Ti disse, finienti nella I; se dopo 127 3, 13, 1| Sassel chi n'è cagion, che disse il Petrarca, e Tengasel 128 3, 13, 2| messer Federigo: - E perché - disse - è egli, Giuliano, che 129 3, 13, 2| regge. - Ora perché è egli - disse messer Federigo - che l' 130 3, 13, 2| con la voce Me; e però e' disse Per arricchir me, e non 131 3, 14 | nel suo ragionar rientrò e disse: - Cade sotto le dette regole 132 3, 14 | muta nel Boccaccio, che disse: E questo chi che ti se 133 3, 15 | Vi, vegnente dal Voi, si disse: Tu non ce ne potresti far 134 3, 16 | e da' poeti, sì come si disse dal Petrarca: ~Morte biasmate, 135 3, 16 | vede nel Boccaccio, il qual disse: Ma egli fa Adamo maschio 136 3, 16 | luogo di Colui, quando e' disse: Si vergognò di fare al 137 3, 16 | in quella vece, quando e' disse nel suo Convito: Dunque 138 3, 16 | canzoni. Quellino eziandio disse una volta Giovan Villani 139 3, 17 | Federigo, ad esso rivoltosi, disse: - Egli si par bene, Giuliano, 140 3, 17 | appo il Petrarca, quando e' disse:~E ciò che non è lei,~già 141 3, 17 | diede il Boccaccio, che disse: Io non ci fu' io, e ancora, 142 3, 17 | nella novella di Lodovico disse: Credendo egli che io fossi 143 3, 17 | egli che io fossi te, e non disse, che io fossi tu, che la 144 3, 17 | fosse creduto lui, e non disse, che fosse creduto egli. 145 3, 17 | voce Sé, di cui dianzi si disse; sì come si pose dal Boccaccio 146 3, 18 | fosse, e il Petrarca, che disse: Or quando egli arde il 147 3, 19, 1| su 'l capo mi tomi,~che disse Dante; e Che 'l cor m'avinse, 148 3, 19, 1| proprio albergo felse, che disse il Petrarca; e Dirolti e 149 3, 19, 1| Dicolti e Vedetelvi voi, che disse il Boccaccio -. Volea il 150 3, 20 | che in altro? - Fassi - disse il Magnifico - ogni volta 151 3, 20 | che messer Federigo così disse: - Egli è il vero che quelle 152 3, 20 | quale e Quetami e Levami disse, ma ancora nel nostro medesimo 153 3, 20 | medesimo Boccaccio, che disse: Farane un soffione alla 154 3, 20 | Riguardò è voce compiuta, si disse Riguardolla; allo 'ncontro, 155 3, 21 | solo nel Boccaccio, che disse: Dio il sa, che dolore io 156 3, 21 | ancora nel Petrarca, il qual disse: E qual è la mia vita, ella 157 3, 21 | parimente si fa, ché si disse: Io mi rimarrò giudeo, come 158 3, 21 | nella Si, con la qual si disse: Io sono stato più volte 159 3, 21 | in molti de' suoi versi disse come in questi: Bastavasi 160 3, 21 | il Petrarca medesimamente disse: Beata s'è che può beare 161 3, 22 | particelle Ci, che Ce eziandio si disse, e nella Vi alcuna volta, 162 3, 22 | medesimo Boccaccio, che disse: Natural ragione è di ciascuno 163 3, 23, 1| nomi ancor Quelli, che si disse medesimamente Quei nel verso, 164 3, 23, 1| tuttavia di rado, che poi si disse più spesso nelle prose. 165 3, 23, 1| non molto usato, che si disse alcuna rara volta Cotestui 166 3, 23, 1| il fortissimo Ettore, che disse Guido Giudice, e Ciò erano 167 3, 23, 1| vaghissime giovani, che disse il Boccaccio e Ciò furon 168 3, 23, 1| amore che Guido Guinicelli disse. Ma tornando alle voci Colui 169 3, 23, 1| quale, ragionando di lino, disse: Nella costui seminazione 170 3, 23, 1| Dante, che di rena parlando, disse: ~Non d'altra foggia fatta, 171 3, 23, 1| sopressa;~e nel Boccaccio, che disse: Lei d'una testa morta novellando. 172 3, 23, 1| altr'ieri messer Federigo ci disse. Come che eziandio Stamattina 173 3, 23, 2| Magnifico seguir più oltre, disse: - Deh a voi non gravi, 174 3, 23, 2| di Questa cosa, quando e' disse: ~Ancor, e questo è quel 175 3, 24 | Giuliano seguitando così disse: - Sono medesimamente nel 176 3, 24 | vece di Colui, del qual si disse, s'è alcuna volta detto 177 3, 25, 1| neutralmente posta, si disse alcuna volta Il che dal 178 3, 25, 1| si vede nel Petrarca, che disse: Fra magnanimi pochi, a 179 3, 25, 1| Boccaccio, il qual medesimamente disse: O ritornavi mai chi muore? 180 3, 25, 1| ritornavi mai chi muore? Disse il monaco: sì, chi Dio vuole; 181 3, 25, 2| Ciascheduno anticamente Catuno si disse. Ma queste due ultime un' 182 3, 26 | vece di Chi, sì come la disse il Boccaccio: Laonde fatto 183 3, 27 | Crio, in vece di Credo, disse. Né solamente di questa 184 3, 27 | dire. Semo e Avemo, che disse il Petrarca, non sono della 185 3, 28, 1| come fe' il Petrarca, che disse:~Ahi crudo Amor, ma tu allor 186 3, 28, 1| sì come l'altr'ieri si disse. Pongo, che della terza 187 3, 28, 1| vocale ultima, quando e' disse: Haiti tu sentito stamane 188 3, 28, 1| dal medesimo Boccaccio si disse nelle novelle: Dunque tôi 189 3, 29 | Sagliente su per le scale, che disse il Boccaccio, più toscane 190 3, 29 | che in vece di Possono disse alcuna volta il Petrarca, 191 3, 29 | di Debbono alle volte si disse. Il che può aver ricevuto 192 3, 30 | Contenièno e Ponièno e, quel che disse il Petrarca, Come veniéno 193 3, 30 | nel numero del meno si disse. Al qual tornando, dico 194 3, 31 | Feci, che Fei eziandio si disse nel verso; nella qual licenza 195 3, 31 | piè il Petrarca, quando e' disse: I' die' in guardia a san 196 3, 31 | ragionò nelle prose, il qual disse: Ma io mi posi in cuore 197 3, 31 | fa, che Dolfi eziandio si disse. Solamente Volli la sua 198 3, 32, 2| in vece di Smarrito, che disse Bonagiunta e messer Cino 199 3, 32, 2| Petrarca ancora; e Pentuta, che disse il Boccaccio nelle sue Novelle 200 3, 32, 2| Mordei eziandio Morsi si disse, è perciò che Morduto e 201 3, 34 | come ha la prima di cui si disse, perciò che e Volle e Volse 202 3, 35 | vedete. Né vi muova ciò, che Disse nella terza voce del numero 203 3, 35 | questa da Facere, del qual si disse, e non Fare, altresì. Diedero 204 3, 35 | altre, che Giovan Villani disse. Né mancò poi che eziandio 205 3, 35 | vede nel Boccaccio, il qual disse: Fer vela e Dier de' remi 206 3, 35 | e Piacquen e Mossen, che disse il Petrarca, non sono toscane.~ 207 3, 36 | Pianti altresì. Ho visto, che disse il Petrarca, in vece di 208 3, 36 | quale era convenuta vivere disse il Boccaccio, in vece di 209 3, 38 | il suo ragionar seguendo, disse: - Nel tempo che è a venire, 210 3, 39 | antico. Leggesi in Dante, che disse:~Dimandal tu, che più te 211 3, 39 | Ricevilo; e nel Boccaccio, che disse nelle novelle: Te', fa compiutamente 212 3, 39 | che To' più gravemente disse il Petrarca: To' di me quel 213 3, 39 | dire in quel modo, e come disse il Boccaccio, Or non far 214 3, 40, 1| come hanno in Torre, che si disse Tor via in vece di Torre 215 3, 40, 1| mutarono nel Petrarca, che disse: E chi noi crede venga egli 216 3, 40, 1| Credere nelle sue terze rime disse. Ponsi questa voce del verbo, 217 3, 40, 2| Chi fargli medesimamente disse, ciò è Chi gli facesse; 218 3, 41 | dire Aver voluto; sì come disse il medesimo Boccaccio: E 219 3, 42 | del suo ragionar ritenuto, disse: - Io, Signori, dalla catena 220 3, 42 | io m'era di ciò aveduto, disse lo Strozza, - ma tuttavia 221 3, 42 | pensato, messer Ercole - disse apresso messer Federigo. - 222 3, 43 | me, se io volessi e, come disse il Boccaccio, Che ciò che 223 3, 43 | levò messer Cino, il quale disse:~E chi conosce morte, od 224 3, 43 | Vorrebbe e Abitrebbe, che disse il Petrarca in vece di Abiterebbe, 225 3, 43 | prose. Poria poscia, che disse il Petrarca in vece di Potria, 226 3, 43 | alcuna volta quello che si disse che aveniva nelle voci del 227 3, 43 | dicendosi; e quello che disse Dante:~Chi volesse~salir 228 3, 43 | medesimamente nel verso si disse, e Potrei si disse e nel 229 3, 43 | verso si disse, e Potrei si disse e nel verso e nelle prose, 230 3, 45 | quando mio fratello così disse: - Egli sicuramente pare 231 3, 45 | conoschi,~dove Conoschi disse e non Conosca; e ancora, ~ 232 3, 45 | Renda, medesimamente e' disse; e ciò fece egli, se io 233 3, 46 | Steano e Deano per loro si disse; come che Dei eziandio, 234 3, 48 | Operandol te da niuno si disse giamai. Né voglio io a questa 235 3, 48 | da Dante mi si rechi, che disse: Latrando lui con gli occhi 236 3, 48 | leggiadrie della lingua, disse: Ardendo lei, che come ghiaccio 237 3, 49 | qual luogo Ad onorare si disse, in vece di dire Ad essere 238 3, 50 | che non così troncamente disse il Petrarca. Quantunque 239 3, 50 | per li numeri. Fue, che disse il medesimo Petrarca, in 240 3, 50 | questo stesso verbo, Ee, che disse Dante, e Mee e ad infinite 241 3, 50 | Die, in vece di , non disse di questa maniera; e fu 242 3, 50 | verbo, di cui l'altr'ieri si disse, che vale quanto Sarebbe, 243 3, 50 | Saria quello stesso, che si disse spesse volte Sarie nelle 244 3, 50 | dirittamente ne viene Abbo, che disse Dante, e degli altri antichi; 245 3, 50 | poeta nelle medesime canzoni disse più d'una volta. Dalla Ho, 246 3, 50 | del passato Ei, quando e' disse:~Or foss'io morto, quando 247 3, 51 | So, che alcuna volta si disse Saccio, sì come si disse 248 3, 51 | disse Saccio, sì come si disse dal Boccaccio in persona 249 3, 51 | alcuna volta Sape, di cui si disse, per terza voce, e Sapere 250 3, 51 | questi tempi. Esce Fo, che si disse ancora Faccio da' poeti, 251 3, 51 | Faccio da' poeti, sì come la disse messer Cino, di cui ne viene 252 3, 51 | tutte da Facere, di cui si disse, voce senza termine usata 253 3, 52 | così, Ardischi, come si disse; e nella terza parimente 254 3, 54 | di dire, perciò che egli disse eziandio così, nella novella 255 3, 54 | diede Giovan Villani, che disse: Incontanente, lui morto, 256 3, 54 | medesimo Boccaccio, che disse: Voi dovete sapere, che 257 3, 55, 1| udendo che egli si tacea, disse: - Voi m'avete col dir dianzi 258 3, 55, 2| Pietro Crescenzo, il qual disse, parlando di letame: Ma 259 3, 55, 2| e in Giovan Villani, che disse: E fatto il detto sermone, 260 3, 55, 2| medesimo, che nel suo Convito disse: Quanta paura è quella di 261 3, 55, 2| Giovan Villani, il qual disse: Con levando ogni grandissime 262 3, 56, 1| a ragionare rientrando, disse: - Resterebbe, oltra le 263 3, 56, 1| stato giamai. - Così è - disse appresso messer Federigo, 264 3, 56, 1| a sodisfargli, seguitò e disse: - Sono voci da tutte le 265 3, 56, 1| , sì come Qui, non si disse se non da' poeti. La qual 266 3, 56, 2| l'una Ci e l'altra Vi si disse, Venirci Andarvi e Tu ci 267 3, 57, 2| onde e Da ove, che Dante disse, sono più tosto licenziosamente 268 3, 57, 2| di dire Onde, sì come si disse dal Boccaccio: La donna 269 3, 57, 2| legge, e Dante medesimamente disse:~Ma dove fortuna la balestra,~ 270 3, 57, 2| come che questa non si disse giamai, se non insieme con 271 3, 57, 2| Di quivi alcuna volta si disse. Come che Indi alcuna volta 272 3, 57, 2| che vale quanto Per di , disse Dante Per indi nel suo Inferno, 273 3, 57, 2| nelle sue novelle quando e' disse: Io son certo, che ella 274 3, 57, 2| ciò è Di costà, quando e' disse: Ditel costinci, se non 275 3, 59 | tramutò il Boccaccio, che disse: E da che diavol siam noi 276 3, 60, 1| volte Vicino e Accanto; e si disse ancor Presso. Contraria 277 3, 60, 1| ultimamente Poco dapoi, che si disse più toscanamente Pocostante. 278 3, 60, 1| indi innanzi, la qual si disse alcuna volta Da indi in 279 3, 60, 1| vale quanto Ora, che si disse ancora Testeso alcuna volta 280 3, 60, 2| Prestamente quello stesso, che si disse alcuna volta eziandio Rattamente 281 3, 60, 2| delle prose, che in loro si disse ancora Tantosto. Presto, 282 3, 60, 2| meriggio e Di meriggiana, che disse il Boccaccio: Se alcun volesse 283 3, 62 | fece nome, e Soventi ore disse in questi versi:~Che soventi 284 3, 62 | antichi; alla cui somiglianza disse A tutt'ore il Petrarca. 285 3, 62 | Soventemente; sì come si disse da Pietro Crescenzo: E questo 286 3, 62 | in vece di dir Secondo, disse Secondamente molte volte. 287 3, 62 | fine, che medesimamente si disse dagli antichi Alla perfine 288 3, 63 | di che si parla, che si disse ancora in forma di nome, 289 3, 63 | Guinicelli ne fece nome, e disse: E voce alquanta, che parla 290 3, 63 | il Boccaccio ancora, che disse: Ma io intendo di farvi 291 3, 63 | dal Boccaccio, quando e' disse: Della più bellezza e della 292 3, 63 | de' fatti d'Andreuccio le disse, come avrebbe per poco detto 293 3, 64, 1| come dal Boccaccio, che disse: Che per certo in questa 294 3, 64, 2| volta nel verso. La quale si disse ancora così, Tutto, senza 295 3, 64, 3| novella di Madonna Francesca disse: E, così dicendo, fu tutto 296 3, 65 | non pure ne' sonetti così disse:~E com'io veggio lei più 297 3, 65 | nelle novelle: O marito mio, disse la donna, e' gli venne dianzi 298 3, 65 | quella. Il che imitando disse più vagamente il Petrarca: 299 3, 65 | sentimento ispresse egli e disse eziandio con quest'altra 300 3, 66 | Contro e Contra, che si disse parimenti Incontro e Incontra; 301 3, 66 | inospiti e selvaggi. La qual si disse Per lo mezzo, qualora ella 302 3, 66 | questa voce Per mezzo si disse toscanamente ancora così 303 3, 66 | udite. Quantunque Mei si disse eziandio in vece di Meglio 304 3, 66 | dagli antichi; sì come la disse Buonagiunta: Perché la gente 305 3, 66 | fossi morto. La qual poi si disse Me', non solo dagli altri 306 3, 66 | cavaliere; verso di sé, disse, ciò è a comperazion di 307 3, 67 | che Neente anticamente si disse, e Né mica o pure Non mica, 308 3, 67 | rispondesse, dove di niente disse il Boccaccio, in vece di 309 3, 67 | Momento, si prenda; che si disse ancora Motto, sì come si 310 3, 67 | quale uso messer Federigo ci disse che s'era preso da' Provenzali. 311 3, 68, 1| Ver me Ver lui; che si disse ancora Inverso da' prosatori. 312 3, 68, 1| Soppidiano e Soppanno, che disse il Boccaccio, Soscritto 313 3, 68, 1| rimatori, e Sorgozzone, che disse il Boccaccio nelle novelle, 314 3, 68, 1| da Guido Orlandi il qual disse: e amor for misura è gran 315 3, 68, 1| da Francesco Ismera che disse: Pensando che 'l partir 316 3, 68, 1| messer Cino, il quale così disse:~Uomo son for misura,~tant' 317 3, 68, 2| fanciulla. La qual particella si disse eziandio In fuori, e dissesi 318 3, 69 | avesse; dove come l'avesse si disse, in vece di dire che l'avesse. 319 3, 69 | di In qualunque modo: E disse a costui, dove voleva essere 320 3, 69 | dal Petrarca altresì, che disse:~O nostra vita ch'è sì bella 321 3, 70, 1| la voce Oimè, che ora si disse, non solo in persona di 322 3, 70, 1| quale O, Overo eziandio si disse; o pure per quell'altra 323 3, 70, 2| come diede Lapo Gianni, che disse:~Né spero dilettanza,~né 324 3, 70, 2| sì come fece Dante, che disse nelle sue canzoni: Di che 325 3, 70, 2| diede il Petrarca, il qual disse:~Ned ella a me per tutto ' 326 3, 70, 2| Gianni degli Alfani, il qual disse:~E se vedrà 'l dolore,~che ' 327 3, 70, 2| nome del dianzi detto Mico, disse: ~Che vadi a lui, e donigli 328 3, 70, 2| diede il Petrarca, quando e' disse:~S'avesse dato a l'opera 329 3, 71 | chi vuole. La qual Così si disse ancora Cosifattamente nelle 330 3, 71 | reame; e il Boccaccio che disse: Che se mio marito ti sentisse, 331 3, 73, 2| lui, che con lei stava, disse:~E tanto gli agradisce il 332 3, 73, 2| fosse; e Lapo Gianni, che disse:~Amor, poiché tu se' del 333 3, 73, 2| fu Francesco Ismera, che disse: Non fosse colpa, non saria 334 3, 73, 2| ancora il Petrarca, il qual disse:~Solamente quel nodo,~ch' 335 3, 73, 2| Giovan Villani, il qual disse: E poco vi fosse più durato 336 3, 74, 1| altro sentimento, che si disse dal medesimo Boccaccio: 337 3, 74, 1| vede eziandio in Dante, che disse:~La mia sorella, che tra 338 3, 74, 2| di dir Tutto; sì come si disse dal Boccaccio: E in brieve, 339 3, 74, 2| parimente Intramettere si disse; ora dalla Trans latina, 340 3, 74, 2| perciò che Translato, che disse il Petrarca, è latinamente, 341 3, 75, 2| Scorrere Sportato e Sporto, che disse il Boccaccio e Sprovato, 342 3, 75, 2| Ben provato Giovan Villani disse. E haccene eziandio alcuna, 343 3, 76 | Ciò che si voglia, che si disse eziandio Che vuole dal Boccaccio 344 3, 76 | oltre a queste Supin, che disse Dante nel suo Inferno, in 345 3, 77 | quello stesso. Gnaffe, che disse il Boccaccio nelle sue novelle, 346 3, 77 | scrittori; sì come è Mai, che disse il Boccaccio: Mai frate 347 3, 77 | Altro vale la Mai, che disse Dante più volte, sempre 348 3, 78 | valere il Boccaccio che disse: Infin vie l'altr'ieri, 349 3, 78 | tratto e Ogni punto, che disse il Boccaccio: E parevagli 350 3, 78 | vede in Giovan Villani, che disse: La notte vegnente la Tussanti,


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