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Pietro Bembo
Prose della volgar lingua

IntraText - Concordanze

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501 2, 3 | sapevano tutti quanto egli era canoro e gentile. Lasciommi appresso 502 3, 17 | donna canterà, s'io non cant'io. dove in questi, Credendo 503 2, 17, 3| et ebbi ardir, cantando, di dolermi~d'amor, di lei, 504 2, 11 | cose materiali e grosse si cantassero in quella maniera di rime, 505 3, 17 | sue ballate: Qual donna canterà, s'io non cant'io. dove 506 2, 17, 5| oggi mi disarmo,~con stil canuto avrei fatto, parlando,~romper 507 3, 32, 1| Credetti, dicesse nella canzona, che così comincia: ~Assai 508 1, 10, 2| egli levò dagli altri del canzonier suo, sì come non degni della 509 3, 31 | Escono di questa regola Godei Capei Potei e Vidi e Providi, 510 2, 20 | acconcia e malagevole a caper nel verso, egli molto spesso 511 2, 18 | delle quali nelle prose può capere, gran maestro fu, a fuggirne 512 2, 11 | che il piacere, in quanto capevoli ne sono quei pochi versi; 513 3, 46 | tuttavia non è nostra voce, o Capia, se come Cape, che nostra 514 3, 46 | nostra voce è, ma Sappia e Cappia si dice, e le altre altresì, 515 3, 75, 1| ghiaccio, ond'io solea gir carco.~ 516 1, 13 | ciascuno di noi sa, molti cardinali vi sono, quale spagniuolo, 517 3, 71 | Sì, tu mi credi con tue carezze infinte lusingare.~ 518 3, 72, 2| occhi suoi ti fur dolcicari.~ 519 1, 4 | latina lingua contentarci, caricare ci siamo voluti di soverchio 520 3, 22 | questo catalano con un suo carico navicò in Alessandria, e 521 1, 8, 1| sarebbe, messer Federigo, carissimo, che voi ci diceste quali 522 3, 8 | sì come Caro in vece di Caristia, che dissero: Nel detto 523 1, 11 | dispiacere a queste mie carni, che, facendo loro agio, 524 3, 76 | formata dallo andar la terra carpendo, cioè prendendo, dal Petrarca 525 3, 76 | una cotal maniera di voci: Carpone, quello dimostrante, che 526 3, 51 | Calerà e antichissimamente Carrebbe, in vece di Calerebbe. ~ 527 3, 3 | che non avea quella de' Cartaginesi negli antichi tempi altresì. 528 2, 8 | voci alquanto languide e cascanti, che ora sono leggiadrette 529 2, 6 | tronca, quale in molte parti cassa e mutata più volte, io lessi 530 2, 17, 1| dire Campo, che o Caldo o Casso dicendosi, non si renderà. 531 3, 22 | Boccaccio: Anzi mi pregò il castaldo loro, quando io me ne venni, 532 3, 11 | città, Degli abitanti, Delle castella, Del vivere, Del morire; 533 3, 18 | Boccaccio: Egli era in questo castello una donna vedova, e altrove, 534 1, 8, 2| fama, che non solamente Catalani, che vicinissimi sono alla 535 3, 22 | guari tempo, che questo catalano con un suo carico navicò 536 3, 23, 1| colei,~che fu da' piè di Caton già sopressa;~e nel Boccaccio, 537 3, 37 | lanterna, ebber veduto il cattivel d'Andreuccio, nelle quali 538 3, 71 | veggendolo assalire, sì come cattivo, niuna cosa al suo aiuto 539 3, 25, 2| Ciascheduno anticamente Catuno si disse. Ma queste due 540 2, 18 | Dirò adunque della terza causa, generante ancor lei in 541 2, 1 | ancora che Dio fatte ha, e le cause e gli effetti loro e il 542 3, 7 | il Boccaccio, che disse Cava' nella sua Teseide. Come 543 3, 76 | frugando e stimolando; e Cavalcione, che è lo star sopra uomo 544 3, 74, 1| mandarono in Lombardia mille cavalieri tra due volte; e il Boccaccio: 545 3, 7 | Quelli, vi si lascia, e in Cavalli la lasciò il Boccaccio, 546 3, 37 | veduta l'ebbe e Né ebbe guari cavato, dopo le quali parole, altre 547 3, 67 | Punto in vece di Niente, e Cavelle, voce ora del tutto romagnuola, 548 3, 32, 1| comincia: ~Assai cretti celare,~ciò che mi convien dire.~ 549 3, 14 | Duolmi, Valme, Dolersi, Celarse, Stassi, Fasse, si leggono 550 1, 11 | che già riguardevole fu e celebrata, è ora, come diceste, di 551 3, 1 | ancora i loro inchiostri celebrati non gli avessero, di maniera 552 3, 21 | non ceni, se tu ti vuoi cenare, e Io non so se voi vi conosceste 553 3, 79 | tutti insieme lietamente cenarono. E poscia al fuoco per alquanto 554 3, 21 | io mi sono, e Deh che non ceni, se tu ti vuoi cenare, e 555 2, 17, 2| fera le vestigia sparse~cercai per poggi solitari et ermi,~ 556 1, 1 | e ad altre genti passar cercano, che sono sempre e in ogni 557 3, 73, 1| gli orecchi levati io non cercassi di sapere chi fosse il sonatore.~ 558 2, 15 | quello adoperato, che si cercava. E se vorremmo ancora, senza 559 2, 17, 1| Umana cosa è l'avere; sì la cercò egli per alquante altre 560 3, 1 | spazio delle loro carte o cere la forma di quelli rapportano, 561 | certe 562 | certi 563 1, 19 | dopo 'l secolo di Giulio Cesare e d'Augusto e dopo quella 564 3, 54 | altrove, Avuto lui Milano e Chermona, più grandi signori della 565 1, 10, 1| Caendo molto anticamente, e Chesta. Quantunque Uopo s'è alcuna 566 2, 4 | piane, dimesse, popolari, chete; se di mezzana tra queste 567 1, 3 | vedendo gli altri star cheti, così rispose: - Io mi credo 568 3, 25, 2| feminilemente si dice, così Cheunque neutrale sentimento ha in 569 2, 18 | composti, che io regolate chiamai; con ciò sia cosa che non 570 3, 70, 1| solo per voce che si dice chiamando che che sia; o per quella 571 2, 11 | altro, tale maniera di rime chiamarono alcuni Catena; delle quali 572 2, 13 | solea. La qual canzone chi chiamasse per questa cagione alquanto 573 3, 9 | essere vi credete quella, che chiamaste ieri articoli, del Signorso 574 1, 7 | scrittori, esso nondimeno si chiamava ciciliano, e ciciliano scrivere 575 2, 11 | d'una stanza, vestite si chiamavano, e non vestite quando erano 576 1, 13 | Calmeta lingua cortigiana si chiami. Chiama, dico, quella lingua, - 577 1, 12 | come che tutte volgari si chiamino, pure tra esse molta differenza 578 3, 1 | Achille pervenne, fortunato il chiamò, così alto e famoso lodatore 579 3, 1 | che niuna arte può bella e chiara compiutamente essere senza 580 1, 17 | Perciò che, come si vede chiaramente in ogni regione e in ogni 581 1, 13 | piglierebbe, ogni volta che le chiavi di S. Pietro venissero a 582 2, 9 | messer Ercole, questo da voi chiedente, non sodisfate; non voglio 583 1, 20 | vostra presenza onorato, vi chieggo di ciò perdono. Non per 584 3, 28, 1| Fier in vece di Fiere e Chier in vece di Chiere dicendo; 585 1, 1 | bontà le bisogne di santa Chiesa trattando, vi pigliate continuo, 586 2, 3 | aria da mano manca veniva, chinando a poco a poco il suo volo, 587 2, 10 | dal Si latino, la E più chinata esce che non fa quella dell' 588 3, 76 | che è l'andare con le mani chinate, abbracciando e pigliando; 589 3, 22 | moglie a M. Ricciardo di Chinzica, il quale, sappiendo dove 590 3, 12 | che disse Dante, e Tra le chiome de l'or, che disse il Petrarca; 591 3, 16 | croce morire, quando con un chiovo e quando con due i piè gli 592 2, 8 | che non ogni parte che si chiuda con alquante voci, s'acconviene 593 3, 28, 1| io dissi, le dette voci chiudono. Esce di regola la terza 594 | Ciascheduno 595 1, 8, 2| letto canzoni: Lanfranco Cicala e messer Bonifazio Calvo 596 2, 3 | se pure alcuna virtù de' cieli o forse delle nostre anime, 597 3, 6 | che io dissi: le Fila, le Ciglia, le Ginocchia, le Membra, 598 3, 20 | nome di Tisbe aperse il ciglio~Piramo in su la morte, e 599 2, 3 | mi parea che bianchissimi cigni s'andassero sollazzando; 600 3, 4, 2| di questa maniera: Ecco Cin da Pistoia, Guitton d'Arezzo, 601 3, 3 | Sentiere Destriere Cavaliere Cinghiare Scolare e somiglianti. Termina 602 3, 69 | picciol tempo ho io perduto cinquecento fiorin d'oro e una sorella!. 603 3, 44 | Né credo già ch'Amor in Cipro avessi,~o in altra riva 604 3, 73, 2| Solamente quel nodo,~ch'amor circonda a la mia lingua, quando~ 605 3, 58 | Per le contrade e luoghi circonstanti; se non che Dattorno è alcune 606 3, 5 | consonante loro ultima, nella D, Cittade e Cittadi dicendo. Il che 607 3, 5 | ultima, nella D, Cittade e Cittadi dicendo. Il che tutto adiviene 608 3, 36 | avevi ben consigliati i tuoi cittadini e somiglianti. E questo 609 3, 5 | di cui sono i diritti, la Cittate le Cittati, che dire si 610 3, 5 | i diritti, la Cittate le Cittati, che dire si sogliono alle 611 1, 1 | particolare e domestico, o qual civile commodità della vita può 612 1, 19 | e Tranquillo e Lucano e Claudiano e tutti quegli scrittori, 613 3, 68, 1| seguente, mutatosi il vento, le cocche, ver ponente vegnendo, fer 614 | Cogli 615 3, 10 | ciò sia cosa che alla voce Cogliere la particella Ri si , 616 3, 38 | Sofferrò in vece di Dolerò Coglierò Ponerò Venirò Salirò e Menerò 617 3, 45 | non teme che 'l marito la colga, Coloro stimano che noi 618 | colle 619 3, 12 | corona dello alloro, Le colonne del porfido, e d'altra parte: 620 2, 13 | saldo,~così vestisse d'un color conforme,~forse tal m'arde 621 2, 5 | diversi sembianti e quasi colori è la umana favella, ma se 622 3, 54 | operata malizia né esser colpevole, volle lei presente vedere 623 2, 5 | l'unghie la scabbia,~come coltel di scardova le scaglie.~ 624 3, 64, 1| mandato, che avendole il coltello e 'l veleno posto innanzi, 625 3, 22 | per tutti i libri del suo Coltivamento della villa, e Guido Giudice 626 3, 46 | alla guisa delle voci che comandano, si diano eziandio le terze 627 3, 72, 2| ella non è posta; così: E comandolle che più paroleromor 628 3, 64, 2| dimostrare. Sono Benché e Comeché quello stesso; ma questa 629 1, 18 | oratori e compositori di comedie o pure di cose che al popolo 630 3, 32, 1| nella canzona, che così comincia: ~Assai cretti celare,~ciò 631 2, 2 | Dante infino ad esso fu, cominciando, molti rimatori incontanente 632 1, 11 | consonante stia dietro, cominciano, come fanno queste. Il che 633 3, 39 | le voci che, quando altri commanda e ordina che che sia, si 634 3, 39 | queste due voci ordinanti e commandanti, come io dico, nel tempo 635 3, 39 | più, con ciò sia cosa che commandare a chi presente non è, propriamente 636 3, 54 | di dire Avendola mirata e commendata, e così Messosi le mani 637 1, 15 | che in questa dettando e commentando. - Ma perché è, - rispose 638 1, 1 | domestico, o qual civile commodità della vita può essere a 639 2, 19 | in ogni voce dimorando, commuove altrui ad assentire a ciò 640 1, 1 | tutte le cose acconce a commuovere gli umani animi, che liberi 641 2, 12 | ciascuna rima è dalla sua compagna rima per sette versi lontana, 642 3, 68, 2| Boccaccio: Egli entrò co' suo' compagni in una casa, e quella trovò 643 1, 7 | di far sua la parte del compagno procaccia e quella negli 644 2, 7 | o con due, le più volte comparando; dove, a dispor bene, non 645 2, 7 | bisogna una voce spesse fiate comparare a molte voci, anzi molte 646 3, 26 | Tale e Quale, non quando comparazione fanno, ma quando fanno partigione; 647 3, 65 | che frate Rinaldo nostro compare ci venne in quella. Il che 648 2, 15 | Debita cosa è l'essere compassionevole a' miseri, il numero di 649 3, 35 | egli in altre voci ancora, Comperar Domandar Diliberar, in vece 650 3, 66 | verso di sé, disse, ciò è a comperazion di sé. Nel qual luogo si 651 3, 40, 1| disposta per picciol preggio a compiacere a qualunque uomo, senza 652 2, 14 | giusta si ricevano: Già non compié di tal consiglio rendere; 653 3, 20 | in compiute. E perciò che compiendole, come io ora fo, e fuori 654 2, 9 | cose poi, che empiono e compiono queste due parti, son tre, 655 3, 70, 2| dilettanza,~né gioia aver compita,~se 'l tempo non m'aita~ 656 3, 32, 1| Dissi Compiuto, perciò che Compito, che più leggiadramente 657 1, 18 | scritture loro dettano e compongono più figurate e più gentili; 658 3, 41 | voce sola e propria, ma compongonsene due, in quella guisa che 659 2, 11 | ciascuno è più a grado, e compor di loro la prima stanza; 660 2, 11 | che essi non usassero di comporle con più che due rime, perciò 661 1, 13 | delle quali tutte formare e comporne una terminata e regolata 662 2, 4 | ogni maniera di scrivere comporsi medesimamente di due parti: 663 2, 15 | scritture. Volle il medesimo compositore versar dolcezza in queste 664 2, 7 | del parlare, congiunta e composta bene stia. È bisogno dopo 665 2, 18 | di poemi di quelle rime composti, che io regolate chiamai; 666 3, 64, 2| il Boccaccio: Il perché comprender si può, alla sua potenza 667 2, 17, 6| altro ragionarne sopra, il comprendeste abastanza; scemando con 668 2, 1 | alle private persone e alle comunanze de' popoli e alle nazioni 669 3, 61 | assai sovente s'è detta; è Comunquemente quello stesso, ma detta 670 1, 18 | siano intesi, io il vi potrò concedere non in tutti, ma in alquanti 671 3, 40, 1| son sì duri. Il che non si concederebbe per aventura agevolmente 672 2, 10 | concedono al verso, che non si concederebbono alla prosa. Oltre a queste, 673 1, 4 | Io son contento di concedervi, messer Carlo e Giuliano, - 674 2, 16 | nelle loro somiglianti, ci concedesse che quattro sillabe dovessero 675 3, 32, 1| verso, e Conceduto, che ha Concedetti, con ciò sia cosa che Concesso, 676 1, 4 | della greca; pure che mi concediate ancor voi, quello che negare 677 2, 10 | cose, le quali tutti si concedono al verso, che non si concederebbono 678 3, 54 | Tacco, assai leggiadramente, Concedutogliele il Papa, in vece di dire 679 2, 3 | disusata maniera soavissimi concenti e dolcezze -. Allora disse 680 3, 78 | altra si pone in luogo di concessione, e tanto a dir viene quanto 681 3, 32, 1| Concedetti, con ciò sia cosa che Concesso, che alcuna volta si legge, 682 3, 13, 1| saetta in quello stato, Conchiuse, te essere solo colui, nel 683 1, 20 | di dipartirvi -. E così conchiuso per ciascuno che il seguente 684 3, 47 | pone alle volte senza la condizion seco avere, non vi si pon 685 3, 73, 2| Ma tornando alla Se condizionale, dico che ella, posta col 686 3, 69 | costui, dove voleva essere condotto, e come il menasse, era 687 3, 16 | quando con due i piè gli conficca in quella. Né solamente 688 1, 13 | leggi ha, suoi termini, suoi confini, ne' quali contenendosi 689 2, 13 | così vestisse d'un color conforme,~forse tal m'arde e fugge,~ 690 1, 2 | soffiato, acciò fare ci conforta. - Perché levatisi, e messer 691 2, 3 | ingegno. Perché io il saperei confortare, che egli a sé stesso non 692 2, 7 | quale ordine gli accozzino e congiungano tra loro; appresso considerano 693 3, 13, 1| verbo si pongono, vicini e congiunti ad esso, né segno di caso 694 2, 9 | ancora che sono con queste congiuntissime e mescolatissime; se voi 695 2, 8 | sì come è: Che m'hanno congiurato a torto incontra; dove Incontra 696 3, 18 | Vedendo la donna queste cose, conobbe che egli erano dell'altre 697 3, 32, 2| Strinsi, che ha Stretto, e Conobbi, che ha Conosciuto, e Nocqui, 698 3, 48 | gli avea tratta ancora la conocchia.~Il che si fa più chiaro 699 3, 45 | dove Conoschi disse e non Conosca; e ancora, ~Pria che rendi~ 700 3, 18 | e se io favello, e' mi conosceranno. Èssi eziandio detto Ei 701 3, 21 | cenare, e Io non so se voi vi conosceste Talano; e sopra tutte nella 702 2, 9 | queste due medesime parti conosciate, come e quanto sono differenti 703 3, 70, 1| quanto è oggi cotal vita mal conosciuta; o ancora per quella che 704 3, 1 | adietro stati, ora dal mondo conosciuti non sarebbono, se gli altrui 705 2, 3 | giudicio, e a quale segno si conoscono le buone volgari scritture 706 1, 10, 3| prima di lui. Anzi egli Conquiso, che è voce provenzale, 707 1, 10, 3| provenzale, usò molte volte; ma Conquistato, che è toscana, non giamai. 708 1, 1 | mestiero affine che tu il consegua, ma oltre acciò ancora il 709 3, 13, 2| schietti soavi a tempo ignudi~consente or voi, per arricchir me 710 3, 2 | Il che detto e dagli due consentito, più perché il Magnifico 711 1, 13 | propria maniera s'erano conservate continuo, il che avea fatto 712 2, 1 | di loro e disponitore e conservator Dio. Perciò che e con le 713 2, 4 | Carlo, che voi dite che da considerar sarebbono, - disse lo Strozza - 714 2, 15 | per quella degli accenti considerata, alquanto vaglia a generar 715 3, 75, 1| si può quanto diligente consideratore, eziandio delle minute cose, 716 2, 7 | questo, che per loro si consideri queste parti medesime in 717 3, 70, 2| e altrove, Fu da' medici consigliato, ched egli andasse a' bagni 718 3, 14 | giamai. Perciò che Dolermi, Consolarme, Duolmi, Valme, Dolersi, 719 3, 14 | antichi, posto come io dico, Consolarti, Salutarti, e non altramente. 720 1, 5 | scriverà; e saremo a credere constretti che di tante e così differenti 721 2, 5 | fonde la sua facultate, Consuma o Disperde avrebbe detto, 722 2, 17, 2| cor dagli amorosi vermi~fu consumato, e 'n fiamma amorosa arse,~ 723 1, 3 | alcuno e opera vi spenda e consumi, del latinamente scrivere 724 1, 18 | mantovano Virgilio, e scrive a contadini, invitandogli ad apparar 725 1, 18 | scrive in modo che non che contadino alcuno, ma niuno uomo più 726 1, 11 | fonti ha,~e ancora:~Che s'al contar non erro, oggi ha sett'anni,~ 727 2, 1 | altra è il considerare e il contemplare, non pur le cose che gli 728 2, 1 | nazioni giovamento, e per la contemplazione diviene l'uom saggio e prudente 729 2, 1 | buone opere e alle belle contemplazioni la penna mancasse, né si 730 1, 13 | suoi confini, ne' quali contenendosi valere se ne può chiunque 731 3, 30 | Avièno Morièno Servièno e Contenièno e Ponièno e, quel che disse 732 1, 4 | essempio della latina lingua contentarci, caricare ci siamo voluti 733 3, 79 | fare ciò che esso volea si contentarono. E messe le tavole, e data 734 2, 16 | dovessero d'uno accento contentarsi, che non era una sillaba 735 2, 20 | stato avesse, scrivendo, contenuta, che non è stato, così larga 736 3, 59 | non avendomi ancora quella contessa veduto, ella s'è innamorata 737 1, 20 | lingua, delle quali io niuna contezza avea, m'ha posto in disio 738 2, 11 | chiamiamo per questo, che continuamente in otto versi il loro componimento 739 2, 12 | in una stanza medesima si continuasse. Rendono adunque, come io 740 2, 12 | si passi, framette tra la continuata rima alquanto spazio, e 741 1, 7 | frall'altre settanta anni continui ci dimorarono. Successero 742 1, 7 | lo avere avuto ardire di contrapormi, che di vergogna se averrà 743 | Contro 744 1, 2 | parlandone, e in questo tra sé convenendo, che bene era lo scrivere 745 3, 49 | secondo che altrui o la convenenza o la necessità trae e porta 746 2, 7 | che di dottissimo poeta convenevoli ad ascoltare, e già da voi, 747 2, 2 | quale lingua scrivere più convenevolmente si può e più agevolmente, 748 2, 9 | che le cose, che dire si convengono, sono di qualità, che malagevolmente 749 2, 15 | più naturale e proprio e conveniente luogo hanno sempre, che 750 2, 9 | che io tacere quanto si conveniva non ho potuto, che io di 751 3, 36 | Boccaccio, in vece di dire Era convenuto. Ora tra queste due usanze 752 1, 1 | in ogni parte molti, non converrebbe che, per intendere essi 753 3, 34 | leggiadria. E se Penté e Converté nel medesimo Dante si leggono, 754 3, 34 | si formano, e Pentei e Convertei hanno, o almeno aver debbono, 755 3, 34 | che elle da Pentere e da Convertere, verbi della terza maniera, 756 2, 13 | delle voci a suo modo, ma conviengli bene spesso servire al bisogno 757 3, 34 | Aperse, e Coprì in vece di Coperse, si legga nel verso. Dissi 758 2, 3 | tutta d'erbe e di fiori coperta infino all'acqua, che purissima 759 2, 14 | piacevolezza servono, abastanza coperte e vestite. Questa, per lo 760 1, 15 | vi sia, e ciò è che allei copia e ampiezza non mancano. 761 2, 17, 4| Quel foco è spento, e 'l copre un picciol marmo.~Che se 762 3, 34 | Aprì in vece d'Aperse, e Coprì in vece di Coperse, si legga 763 3, 34 | e Aperse ha, e il verbo Coprire; le quali voci sotto regola 764 1, 17 | Lucore e Amanza e Saccente e Coralmente, senza risguardo e senza 765 3, 77 | fatto baco e ancora nel suo Corbaccio: Quivi, secondo che tu puoi 766 2, 10 | si sente quasi lunato e cornuto nelle parole. Alquanto spesso 767 1, 18 | come si fa dinanzi alle corone de' giudici, o altramente 768 2, 15 | quanto sarebbe dare a' corpi lo spirito e l'anima. La 769 3, 6 | o pure Dante, che disse Corpora e Ramora, dalla qual voce 770 2, 3 | con piacevole lentezza correndo, la bagnava. E per tutto 771 3, 38 | richiesta a questo tempo, Dorrò Corrò Porrò Verrò Sarrò e Merrò 772 1, 13 | sì come fiumi al mare vi corrono e allaganvi d'ogni parte, 773 1, 17 | gran parte la prima dura corteccia del pedal suo. Laonde Dante, 774 1, 13 | ciò sia cosa che parlare cortigiano è quello che s'usa nelle 775 3, 50 | esse Hae e Vae e Seguie e Cosie si leggono. Quantunque Die 776 3, 71 | qual Così si disse ancora Cosifattamente nelle prose. Né solo in 777 2, 10 | del Boccaccio: Se tu di Costantinopoli se'. Dove si vede che nel 778 | Costì 779 3, 56, 2| diventerai molto migliore e più costumato e più da bene , che qui 780 2, 14 | di loro non voglio quelle cotante cose che ne dicono i Greci, 781 3, 23, 1| disse alcuna rara volta Cotestui quantunque Cotesti si dica 782 3, 28, 1| Tôi in vece di Togli e Cre' in vece di Credi e Suo' 783 1, 1 | secondo arcivescovo di Salerno creato, e da messer Ercole Strozza 784 3, 55, 2| popolo assai se ne turbasse, credendosi avere Papa romano, per tema 785 3, 66 | Perché la gente mei me lo credesse; e messer Cino: Dunque sarebbe 786 1, 20 | lasciando questo da parte, se io credessi che voi, fatto chiaro di 787 1, 13 | Ma egli nulla di ciò gli credette, né gliele fece buono in 788 1, 10, 3| che il dire, Avìa, Solìa, Credìa, che egli usò alle volte, 789 3, 40, 1| e il Boccaccio, il quale Credre in vece di Credere nelle 790 3, 27 | nelle lor canzoni, i quali Creo e Veo, in vece di Credo 791 2, 2 | tuttavolta che il grande crescere della lingua a questi due, 792 1, 7 | e tenner piè, così ella crescesse e venisse in istato. Del 793 1, 16 | perciò che voi ci nascete e crescete, a voi pare di saperlo abastanza, 794 3, 8 | molesto alla città, quando cresciea, e Che infino a que' tempi 795 1, 7 | Provenza, e posso dire che io cresciuto mi sono in quella contrada. 796 3, 1 | si leggessero, della loro creta o scarpello o pennello o 797 3, 27 | Bologna oltre a questi, che Crio, in vece di Credo, disse. 798 2, 20 | oltre acciò, di tutte le cristiane cose maestro ha voluto mostrar 799 3, 66 | comperazione: E se li re cristiani son così fatti re verso 800 1, 13 | Così quinci a poco, se il cristiano pastore, che a quello d' 801 3, 41 | le raccontava la vita di Cristo. Al tempo, che a venire 802 3, 16 | umana generazione sopra la croce morire, quando con un chiovo 803 1, 10, 3| che è rompere, e Bieco e Croio e Forsennato e Tracotanza 804 1, 13 | accettava le sue ragioni, tutto cruccioso e caldo si dipartì -.~ 805 3, 72, 1| romper no l'imagine aspra e cruda; o ancora quando si pon 806 3, 7 | disse: Con le tue armi e co' crude' roncigli e ancora, Ne' 807 3, 28, 1| Petrarca, che disse:~Ahi crudo Amor, ma tu allor più m' 808 1, 1 | Giuliano de' Medici, fratel cugin vostro, che è ora Duca di 809 1, 16 | fatica quella lingua nella culla e nelle fascie apparata, 810 1, 3 | non dalle nutrici nelle culle, ma da' maestri nelle scuole, 811 3, 12 | altri: Nel vestimento del cuoio, Nella casa della paglia, 812 2, 14 | sempre sono gli accenti che cuoprono le voci d'una sillaba; il 813 3, 78 | tututta gli apro, e ciò che 'l cuor desia;~e in altri suoi versi 814 1, 3 | maestrevolmente essercitandosi, non curano se essi ragionar non sanno 815 1, 10, 1| volendo dire che alcuno non curasse di che che sia, dire che 816 3, 21 | petto, et era male stata curata, gli era rimasa una fistola; 817 1, 1 | grandemente, e tra le grandi cure che, con la vostra incomparabile 818 3, 50 | rima, Tue Piue Sue Giue Dae Stae Udie Uscie, e alla 819 3, 20 | sillaba ne divenga più piena: Dàlle Sortille e somiglianti. 820 1, 2 | quale essi erano, alquanto dallor discosto, un buon fuoco, 821 3, 18 | non si vide mai cervo, né damma; e ancora, Orso, e' non 822 3, 8 | voci, col fine del maschio, dandole nondimeno a reggere a voci 823 1, 9 | fosse il ritrovatore Arnaldo Daniello, che una ne fe', senza più; 824 1, 3 | già uditi allui medesimo dannare questo stesso e rimproverargliele, 825 1, 4 | presonzione potremmo essere dannati, poscia che noi nelle lettere 826 2, 20 | logli e d'erbe sterili e dannose mescolato, o ad alcuna non 827 3, 56, 1| movimento dimostrano, e dannosi al luogo, nel quale è colui 828 3, 14 | sempre, Dansi, Fansi, e non Danse o Fanse, che sarebbe vizio; 829 2, 3 | scrivere volgarmente si darà lo Strozza giamai, il che 830 3, 13, 1| loro, Darlomi, Farloti, Darallemi, Farolleti. Perciò che qualunque 831 3, 43 | che ne porto ne lo core un dardo.~in quell'altra poscia, 832 3, 32, 2| altro fine delle due S le darete, Lessi Scrissi e somiglianti. 833 3, 13, 1| giacciono tra 'l verbo e loro, Darlomi, Farloti, Darallemi, Farolleti. 834 3, 13, 1| nella E se n'escon sempre, Darmelo, Fartelo e Sassel chi n' 835 3, 13, 1| senza luce, Io ci tornerò, e darottene tante, che io ti farò tristo.~ 836 3, 31 | Ma io mi posi in cuore di darti quello che tu andavi cercando, 837 3, 14 | incomincia a farmisi sentire. Dartimi o Farsimi non si dicono, 838 3, 15 | parimente dire si può, Farvi, Darve; o pure quando ella si pon 839 3, 23, 2| volar sopra 'l ciel gli avea dat'ali,~dove non si potrebbe 840 2, 7 | sgrossamenti udite, raccontando, datene di ciò a voi stesso la colpa 841 1, 5 | quali allo scriver greco si davano, che essi si faticavano 842 3, 60, 1| dovesse. Ante e Avante e Davante, che alcuna volta si dissero, 843 3, 46 | verbi Stia e Dia, Stea e Dea s'è detto quasi per lo continuo 844 3, 46 | Diano medesimamente Steano e Deano per loro si disse; come 845 3, 29 | sempremai morire a questo modo?. Debbe, che la diritta voce è, 846 3, 46 | altre altresì, e così Abbia Debbia Faccia Taccia, Abbiamo Debbiamo 847 3, 46 | Debbia Faccia Taccia, Abbiamo Debbiamo Facciamo Tacciamo e dell' 848 3, 7 | che v'hanno la L, e dicesi Debil vista, Sottil fiamma, nel 849 2, 15 | come sarebbe stato il dire: Debita cosa è l'essere compassionevole 850 2, 19 | delle altre opere, ma nel Decamerone ancora, nondimeno quelle 851 1, 2 | Dio mercé, ora papa Leon decimo e Signor mio, a voi ha l' 852 3, 27 | qual voce dirittamente non Deggo ma Debbo si dice, e Vegno 853 1, 5 | confessare che non le più degne e più onorate favelle siano 854 3, 35 | questa guisa dell'altre. Denno e Fenno e Piacquen e Mossen, 855 2, 6 | oltra il convenevole, o dense e riserrate; pingui, aride; 856 3, 29 | straniera. È più nostra voce Deono, che in vece di Debbono 857 3, 78 | apro, e ciò che 'l cuor desia;~e in altri suoi versi medesimamente, 858 3, 77 | ch'al parer di colui,~che desiando o temendo l'aspetta;~perciò 859 3, 63 | il quale tu hai cotanto desiderato. Et è Duecotanto e Trecotanto, 860 | Dessa 861 | desse 862 3, 8 | Dilibero, in vece di Cercato e Destato e Usato e Vendicato e Dimenticato 863 2, 13 | avria parte del caldo,~e desteriasi Amor dove or dorme;~men 864 3, 33 | queste due , Sta, che Desti e Stesti formano. Dissi 865 3, 59 | senza essa:~Ma poi vostro destino a voi pur vieta~l'esser 866 3, 3 | finiscono, Pensiere Sentiere Destriere Cavaliere Cinghiare Scolare 867 1, 15 | più tosto che in questa dettando e commentando. - Ma perché 868 1, 14 | tosto in lingua fiorentina dettati ha, che in quella della 869 3, 5 | quello del meno, i due fini dettivi della A e della E ha medesimamente; 870 2, 16 | quel verso del Paradiso: Devoto quanto posso a te supplìco; 871 3, 64, 1| egli è così tuo come tu di', ché non ti fai tu insegnare 872 3, 78 | egli vi cape; e, Or via diangli di quello che va cercando; 873 1, 15 | con qual voce i latini dicano quello che da' toscani molto 874 3, 68, 2| altr'ieri messer Federigo dicendoci che era tolta da' Provenzali, 875 1, 13 | comune. Alla qual parte, dicendogli non ha guari messer Trifone 876 3, 78 | lettera la mutarono, Vie dicendolane. Vale ancora spesso, quanto 877 3, 35 | tutto il verbo per lo più da Dicere, la qual voce non è in uso 878 3, 20 | altramente che se le voci si dicesser compiute. Il che si fa medesimamente 879 3, 47 | dicono, o simili che si dicessero, ci ritornano o ci ritornerebbono 880 1, 17 | Boccaccio non sarebbe stato dicevole che eglino si fossero dati 881 2, 2 | Uberti, che assai dolce dicitor fu per quella età senza 882 1, 18 | stato pregiato, che molti dicitori di piazza e di volgo per 883 3, 19, 1| il Petrarca; e Dirolti e Dicolti e Vedetelvi voi, che disse 884 1, 15 | rispose messer Federigo - e dicone quello stesso che messer 885 3, 5 | tolte così da altre lingue, Dido Saffo e simili. E se, in 886 3, 19, 1| Gli s'è detto: Diedeli e Diedegli, in vece di dire Diede allui, 887 3, 19, 1| vece di dire Diede allui, e Diedele, in vece di dire Diede allei, 888 3, 19, 1| parimente Gli s'è detto: Diedeli e Diedegli, in vece di dire 889 3, 13, 1| verbo, medesimamente così, Diedemi, Dìsseti, Amarmi, Onorarti. 890 3, 35 | nel verso e nelle prose, Dieder Disser; e alle volte ancora 891 3, 35 | compiuta voce di Dier, e Diedono, oltre a tutti questi, si 892 2, 8 | Separi e Aviene e Dipartì, e Diemme e Aprilla dovendo dire dirittamente 893 3, 20 | et Etti Faratti Dinne e Dienne nelle prose. Né solo la 894 3, 35 | Giovan Villani altresì. Dierono, che è la compiuta voce 895 3, 31 | che tu andavi cercando, e dietelo; e altrove: Signor, questa 896 3, 20 | dice Vi: Favvi Sovvi Puovvi Dievvi, e somiglianti; tuttavia 897 1, 13 | cose recò il Calmeta in difesa della sua nuova lingua, 898 3, 9 | usi nondimeno di loro e le differenze non sono per aventura da 899 2, 6 | quando nuove. Da questi diffetti adunque, e da simili, chi 900 3, 66 | v'era che da noi fosse 'l diffetto. Sono A lato e A petto, 901 3, 74, 1| la paura e per lo lungo digiuno eravinto, che più avanti 902 3, 46 | meno, in vece di Dia o pure Dii, si truova dal Boccaccio 903 1, 11 | poco meno che sparita e dileguatasi della contrada. Perciò che 904 2, 4 | adornamento ha, o piace e diletta ad un modo. Da sciegliere 905 1, 1 | questa lingua vi piacciono e dilettano grandemente, e tra le grandi 906 2, 20 | lentamente spaziando e di cose dilettevoli ragionando ci diportavamo, 907 2, 18 | buonissime verso di sé e dilettevolissime spesse volte essere a fastidio, 908 3, 31 | accento di lei si regga, e Dilibera'mi in vece di Diliberaimi, 909 3, 31 | e Dilibera'mi in vece di Diliberaimi, e cotali altre senza risparmio 910 3, 35 | ancora, Comperar Domandar Diliberar, in vece delle compiute 911 3, 8 | Vendicato e Dimenticato e Diliberato, dissero. Il che fecero 912 3, 8 | e Vendico e Dimentico e Dilibero, in vece di Cercato e Destato 913 2, 10 | Oltre a queste, molle e dilicata e piacevolissima è la L, 914 2, 18 | un poco aspera tra molte dilicate, e tra le molte risonanti 915 1, 15 | ordinato, hanno più soave e più dilicato il fine, né sono così sciolte, 916 2, 1 | scrivere stati sono grandi e diligenti maestri; infinite ultimatamente 917 2, 12 | questo medesimo ordine, diligentissimamente dallui osservato in tutte 918 3, 8 | que' tempi stavano in molte dilizie e morbidezze e tranquillo, 919 1, 18 | ella discostare se ne dee e dilungare, quanto le basta a mantenersi 920 2, 10 | più che nella O ristretto, dilungate si genera, il che toglie 921 3, 23, 1| seminazione la terra assai dimagrarsi e offendersi si crede; e 922 3, 31 | io poco avanti vi fe' la dimanda. Levasi tuttavia la detta 923 3, 39 | Leggesi in Dante, che disse:~Dimandal tu, che più te li avicini,~ 924 1, 20 | m'ha posto in disio di dimandarvi d'alquante altre, e fare' 925 2, 9 | Federigo - se voi ne 'l dimanderete, che ha le altre dette, 926 3, 18 | giardino, cortesemente gli dimandò chi e' fossero, e ancora, 927 3, 8 | Desto e Uso e Vendico e Dimentico e Dilibero, in vece di Cercato 928 2, 8 | contrari rispetti, è voce dimessa e poco dimostrantesi, vide 929 2, 4 | e volgare, lievi, piane, dimesse, popolari, chete; se di 930 3, 75, 2| altre; ma ancora la Mis, che diminuimento e manchezza dimostra, e 931 3, 14 | lui, senza da sé averne, dimorano, il primiero e il terzo 932 3, 42 | infino all'ora della cena qui dimorarci, e certo sono che messer 933 2, 12 | maravigliosa gravità porge il dimorare a sentirsi che alle rime 934 2, 3 | Arno venuto, volea quivi dimorarsi altrettanto; di che facevano 935 1, 3 | nutrici loro beeano e in essa dimoravano tutti gli anni loro comunemente, 936 1, 2 | fuori della patria vostra dimoravate (il qual cardinale, la Dio 937 1, 3 | tutti noi tutta la vita dimoriamo, il che non aviene del latino. 938 1, 8, 2| figliuolo, ma perché vi dimorò gran tempo. Né solamente 939 1, 17 | non si possono, segno e dimostramento; e questo parlare d'una 940 3, 76 | di voci: Carpone, quello dimostrante, che è l'andare co' piedi 941 2, 8 | rispetti, è voce dimessa e poco dimostrantesi, vide che se egli diceva 942 3, 12 | particelle Da e In, movimento dimostranti, si danno alle voci: Che 943 1, 14 | quale auttore ci recherà per dimostrarci che la sua lingua queste 944 2, 19 | quale a dissegnarvi e a dimostrarvi bene e compiutamente, quale 945 1, 10, 2| Dante molto vago si sia dimostrato di portare nella Toscana 946 2, 8 | alcuna voce, più di vaghezza dimostrerà senza comperazione alcuna 947 3, 56, 1| quasi lume che il camino gli dimostri, per lo quale egli a caminare 948 3, 20 | sempre, et Etti Faratti Dinne e Dienne nelle prose. Né 949 2, 21 | Usasi vie più ne' suoi dintorni, e spezialmente in quel 950 3, 26 | Boccaccio: La novella di Dioneo era finita; e assai le donne, 951 2, 22 | dinanzi fatto aveano, dipartendosi, lasciarono mio fratello. ~ 952 3, 20 | ella è consonante, Aprilla Dipartille, in vece di dire La aprì 953 3, 40, 1| mostrasti; e ancora, I vostri dipartir non son sì duri. Il che 954 1, 19 | fatto che noi pensiamo di dipartirci. - Né io altresì voglio 955 1, 19 | ne va alla patria mia. Il dipartire adunque, messer Federigo, 956 1, 20 | vostra falsa openione di dipartirvi -. E così conchiuso per 957 3, 65 | battaglia de' topi e delle gatte dipigneva. Ponsi nondimeno comunalmente 958 2, 20 | dilettevoli ragionando ci diportavamo, dopo i primi raccoglimenti 959 2, 3 | gli ferìa, ricevendo, si diportavano; da' quali tutti uscire 960 3, 38 | pigliandolesi, e Risapraggio e Diraggio, che pose il Boccaccio nelle 961 3, 7 | peregrin come voi sete, non si direbbon così spesso nelle prose 962 2, 15 | cuore, ogni mio ufficio, noi diremo: O sventuratissimo cuore, 963 2, 9 | messer Ercole rivolgermi e dirgli che voi fuggivate fatica, 964 3, 29 | questo modo?. Debbe, che la diritta voce è, dalle prose rifiutata, 965 3, 5 | le Città, di cui sono i diritti, la Cittate le Cittati, 966 1, 6 | fa, la quale, dalla greca dirivando, non pare che compiutamente 967 1, 18 | intese, o perché essi le dirivano da alcuna usata, o perché 968 3, 70, 1| sguardo, or che volei tu dirme?.~ 969 1, 16 | senza fallo alcuno, che dirmi; e viemmi talora in openione 970 2, 21 | Ercole - o in qual modo? - Dirollovi - rispose il Magnifico, 971 3, 19, 1| che disse il Petrarca; e Dirolti e Dicolti e Vedetelvi voi, 972 3, 75, 2| queste, non solamente la Dis, che quello stesso opera 973 1, 20 | io bene avere occupati e disagiati soverchio, il che se è stato, 974 3, 8 | come si forma Impiegato Disagiato Ingombrato, alquante delle 975 3, 75, 2| pecca, e Misagio, che è Disagio, da Giovan Villani dette; 976 1, 16 | delle volte con l'ossa dure disagiosamente appariamo. Ma d'altra non 977 3, 75, 2| molto adopera, e fassene Disama Disface Dispregio Disonore 978 2, 17, 5| rime armato, ond'oggi mi disarmo,~con stil canuto avrei fatto, 979 1, 1 | come io stimo, non fia discaro, sì perché non solo le latine 980 1, 9 | come sogliono far sempre i discepoli da' loro maestri, che possono 981 3, 34 | che così antico non fu, Discerneo dicesse ne' suoi. Di queste 982 3, 8 | altresì, e Scieverare e Discieverare ancora più anticamente; 983 3, 73, 2| troppo lume avanza,~fosse disciolto, i' prenderei baldanza;~ 984 2, 1 | di tutte le scienze e le discipline e di tutti i modi dello 985 2, 20 | essi non sarebbono tra loro discordanti sì come sono. Ché quantunque 986 1, 8, 2| patendo quelle genti molti discorrimenti d'altre nazioni, e per lo 987 1, 18 | popolo, e costoro non vi si discostano giamai. La lingua delle 988 1, 18 | grandezza; che altramente ella discostare se ne dee e dilungare, quanto 989 1, 9 | quali da questa usanza si discostarono, secondo che eglino si vennero 990 1, 15 | parlare più che mezzanamente discostato. La qual povertà e mancamento 991 1, 2 | essi erano, alquanto dallor discosto, un buon fuoco, disse messer 992 3, 79 | Onde essi, senza molte disdette, di fare ciò che esso volea 993 3, 61 | aver veduto, quantunque disiderava della pazienza della sua 994 3, 43 | Sostenirei e Dilibererei e Disidererei, dicendosi; e quello che 995 3, 2 | manchi, il quale di ciò così disiderosamente ci ha richiesti e pregati -. 996 3, 43 | Sosterrei e Dilibererei e Disiderrei parimente, in vece di Sostenirei 997 2, 21 | m'erano alquanto essere disonoratamente dette, sì mi parea egli 998 2, 5 | egli detto ha con rozze e disonorate, sì sarebbe egli di molto 999 3, 75, 2| Disama Disface Dispregio Disonore e infinite altre; ma ancora 1000 1, 1 | de' suoi doni sopra esse dispensatrice, sì come ha la voce agli 1001 2, 5 | sua facultate, Consuma o Disperde avrebbe detto, non Biscazza, 1002 2, 5 | recarvi le vili o le dure o le dispettose, il che appena mi si lascia


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