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Pietro Bembo
Prose della volgar lingua

IntraText - Concordanze

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1003 1, 11 | Io amo molto meglio di dispiacere a queste mie carni, che, 1004 3, 71 | massimamente in caccia, sì non disponea le sue virtù al reggimento 1005 1, 12 | scrivere volgarmente mi disponessi, sicuramente a molto strano 1006 2, 3 | ho, che messer Ercole si disponga allo scrivere e comporre 1007 2, 1 | tutte esso facitor di loro e disponitore e conservator Dio. Perciò 1008 2, 7 | volte comparando; dove, a dispor bene, non solamente bisogna 1009 3, 75, 2| e fassene Disama Disface Dispregio Disonore e infinite altre; 1010 3, 17 | per antica usanza odia e disprezza.~Con ciò sia cosa che al 1011 3, 71 | in atto di sdegno e di disprezzo, e di tutto il contrario 1012 3, 63 | delle raccontate novelle disputando. Dall'una delle quali ne 1013 1, 20 | tutto tenendosi, delle quali disputato avete, ma dell'una e dell' 1014 1, 1 | quanto acciò fa mestiero si disputò e si disse. Il che a voi, 1015 2, 19 | dal lor canto. La quale a dissegnarvi e a dimostrarvi bene e compiutamente, 1016 3, 13, 1| medesimamente così, Diedemi, Dìsseti, Amarmi, Onorarti. Il che 1017 3, 56, 2| non fare l'una dall'altra dissomigliante: Chi qua con una, e chi 1018 1, 12 | vede essere, e molto sono dissomiglianti l'una dall'altra. Per la 1019 3, 64, 2| che tra duo contrari mi distempre.~ 1020 1, 14 | componimenti in lingua attica distendeano che in altra, sì come in 1021 3, 12 | come saper si possa questa distinzion fare ne' nostri ragionamenti. 1022 3, 70, 2| vedrà 'l dolore,~che 'l distrugge, i' mi vanto~ched e' ne 1023 2, 9 | maggiore) sete senza fallo disubediente, poscia che a messer Ercole, 1024 2, 9 | malagevolmente per la loro disusanza cadono sotto regola, in 1025 3, 6 | si dicono nel latino, le Dita, le Letta, le Risa, e simili; 1026 2, 22 | raccontarci delle vostre voci, ma ditecene ancora, e sponetecene dell' 1027 3, 37 | Laonde, se egli non vi grava, diteci che differenza il così dire 1028 3, 57, 2| costà, quando e' disse: Ditel costinci, se non l'arco 1029 1, 20 | così caminando far chiaro, ditemi: quando alcun fosse, il 1030 3, 20 | diceste, perché la sillaba ne divenga più piena: Dàlle Sortille 1031 1, 5 | quanta ad essi è bastato per divenire famosi e illustri, non quanta 1032 2, 17, 1| in qual modo egli grave diveniva; per cagione di quel tempo 1033 3, 22 | sappiendo dove ella è, va e diventa amico di Paganino; raddomandagliele, 1034 3, 56, 2| si dicesse: Senza che tu diventerai molto migliore e più costumato 1035 2, 3 | Muse passando, quasi cigno divenuto, nuovi canti mandar fuori, 1036 2, 12 | che nella canzone Qual più diversa e nova si vegga una sola 1037 1, 13 | fanno dimora medesimamente diversissime genti pure di corte. Perciò 1038 3, 24 | Esso stesso; forse per la diversità de' fini, che è in quelle 1039 3, 3 | lingue in più parti si suole dividere, di loro in questa, partitamente 1040 2, 4 | queste voci poscia, così divise e partite, altre parti hanno 1041 2, 4 | altre parti hanno e altre divisioni sotto esse, che tutte da 1042 3, 46 | dire Avendo molto spesso, e Dobbiendo in vece di dire Dovendo 1043 3, 28, 1| Doglio Tengo e simili, non Dogli Tenghi, ma Duoli Tieni si 1044 3, 70, 1| per quell'altra che è di doglianza principio: O quanto è oggi 1045 1, 7 | istiamo. Ma lasciando le doglianze adietro, che sono per lo 1046 3, 39 | secretissima guardiana delle mie doglie; che To' più gravemente 1047 3, 29 | Doglio e Toglio ché Sagliono Dogliono Togliono e Salgono Dolgono 1048 2, 3 | maniera soavissimi concenti e dolcezze -. Allora disse mio fratello: - 1049 2, 10 | le sue compagne lettere dolcissima. Allo 'ncontro la R aspera 1050 1, 8, 2| Bonifazio Calvo e, quello che dolcissimo poeta fu e forse non meno 1051 1, 10, 2| suo lago~resti, perch'io dolendo tutto smago.~ 1052 3, 38 | la terza altresì, Amerà Dolerà e l'altre. Era di necessità 1053 3, 33 | Amasti, Tiene Tenesti, Duole Dolesti, Legge Leggesti. E dissi 1054 3, 34 | tempo, nel quale Dolfi e Dolfero eziandio alcuna volta dagli 1055 3, 45 | Doglia e Toglia e Scioglia, Dolga e Tolga e Sciolga si son 1056 3, 45 | di questa guisa, Tolgano Dolgano e simili. Né è rimaso che 1057 3, 29 | toscanamente, perciò che e Salgo e Dolgo e Tolgo nelle prime loro 1058 3, 29 | Dogliono Togliono e Salgono Dolgono Tolgono s'è detto; e queste 1059 3, 40, 2| fosse chi fargli, per tutto dolorosi pianti udiremmo, dove Chi 1060 3, 34 | Passao Mostrao Cangiao Toccao Domandao dissero ne' loro versi; 1061 3, 35 | altre voci ancora, Comperar Domandar Diliberar, in vece delle 1062 3, 69 | Mentre: E come io il volea domandare chi fosse, e che avesse, 1063 3, 74, 1| condizionalmente posta: E que' mi domandaro per la verità di cavalleria, 1064 3, 26 | chiamare il siniscalco, e domandato qual gridasse, ciò è Chi 1065 3, 70, 2| nelle sue canzoni: Di che domandi amor, sed egli è vero; e 1066 3, 11 | pigliarsi del bene, quando Domeneddio ne manda altrui; della qual 1067 3, 40, 1| vivendo tante ingiurie fatte a Domenedio, che per farnegli io una 1068 1, 3 | una propria e naturale e domestica, che è la volgare, istrana 1069 3, 24 | prose, che l'hanno per loro domestiche e famigliari molto, ma alle 1070 2, 17, 1| Del verso è ella propria e domestichissima, e stavvi ora per via di 1071 1, 1 | qual bisogno particolare e domestico, o qual civile commodità 1072 1, 13 | il Magnifico: - E quale domine lingua cortigiana chiama 1073 1, 7 | parte de' nostri dolci campi donando, e alla compagnia del governo 1074 3, 42 | questa, che ci sopravene, donar, Giuliano, al vostro ragionamento, 1075 3, 20 | Giuliano, a quelle voci donate, che si son dette. Ma io 1076 3, 67 | mostrare~quella ferita, dond'io vò dolente;~e il Boccaccio 1077 3, 57, 1| messer Federigo ci ragionò, e Donde, che poetica voce è più 1078 1, 1 | producitrice e de' suoi doni sopra esse dispensatrice, 1079 3, 70, 2| disse: ~Che vadi a lui, e donigli membranza~del giorno, ched 1080 1, 10, 1| Rimembrare, Assembrare, Badare, Donneare, dagli antichi Toscani detta, 1081 1, 7 | potuto intendere a ragionare donnescamente. Deh voglia Idio, - a queste 1082 2, 10 | la qual sola delle tre doppie, che i Greci usano, hanno 1083 3, 64, 1| ella sopra quel veron si dorma? E poco da poi: E oltre 1084 3, 53 | vale come se dicesse Si dorrà, perciò che Rimarrà, del 1085 3, 38 | richiesta a questo tempo, Dorrò Corrò Porrò Verrò Sarrò 1086 1, 10, 1| Guari e Sovente e Altresì e Dottare e Dottanza, che si disse 1087 1, 18 | più che di città, se non dotto grandemente e letterato, 1088 2, 20 | lo aver Dante molta più dottrina e molte più scienze per 1089 | dov' 1090 1, 19 | sì come diceste che non doveano il Petrarca e il Boccaccio 1091 3, 31 | Dovetti, che ha eziandio Dovei nel verso, i quali oltre 1092 3, 72, 1| Nastagio stata non fosse, dovendosi per lo diritto più tosto 1093 2, 3 | tanto più volentieri ci si doverà, quanto ce ne invita il 1094 1, 1 | E pure è ciò cosa, a cui doverebbono i dotti uomini sopra noi 1095 1, 5 | solamente senza pietà e crudeli doveremmo essere dalle genti riputati, 1096 3, 63 | volle prender cagione di doverla mettere in parole. È Per 1097 3, 27 | portata, che mestier non fa a doverlovi in poche parole far chiaro. 1098 2, 20 | per sé necessariissimo a doverne essere il componente lodato 1099 2, 6 | core.~Poi come quegli che dovette pensare, che il dire De' 1100 3, 31 | quest'altri, Sedetti Temetti Dovetti, che ha eziandio Dovei nel 1101 3, 61 | si legge alcuna fiata, e Dovunque molto spesso. È oltre acciò 1102 3, 45 | ancora, ~Pria che rendi~suo dritto al mar,~dove Rendi, in vece 1103 1, 10, 3| dell'altre ancora, sì come è Drudo e Marca e Vengiare, Giuggiare, 1104 1, 19 | Ercole nondimeno s'è de' suoi dubbi risoluto a bastanza -.~ 1105 2, 21 | come sovente~per le cose dubbiose altri s'avanza;~o pure ancora:~ 1106 3, 73, 2| maniera: ~S'io esca vivo de' dubbiosi scogli,~e arrive il mio 1107 3, 8 | di Macerato, Macero; e di Dubbioso, Dubbio; e di Cercato, Cerco; 1108 3, 33 | cosa niuna della quale tu dubiti.~ 1109 3, 63 | cotanto desiderato. Et è Duecotanto e Trecotanto, che sono Due 1110 3, 33 | Ama Amasti, Tiene Tenesti, Duole Dolesti, Legge Leggesti. 1111 3, 20 | truova ne' poeti alle volte dupplicata di lei la prima lettera, 1112 3, 7 | Pensier Primier e Amar e Dur, che una volta disse il 1113 1, 17 | e le favelle non sempre durano in uno medesimo stato, anzi 1114 3, 8 | dura in vece di Per lunga durata, alcuna volta si disse. 1115 1, 1 | perciò che a più largo e più durevole fine si piglia per noi, 1116 2, 13 | possono non generare alcuna durezza e asprezza. Ma, tornando 1117 2, 20 | immonde e brutte, ora le durissime usando, e allo 'ncontro 1118 3, 55, 1| altro:~E se l'ardor fallace~durò molt'anni in aspettando 1119 1, 11 | uomini, ve n'ebbe già uno, et Ebbevi di quelli, e altri simili 1120 3, 3 | si vede la lingua degli Ebrei non avere, e come si legge 1121 | Eccetto 1122 | ed 1123 1, 6 | alcuna memoria negli antichi edifici e nelle sepolture, sì come 1124 3, 1 | teatri e gli altri diversi edificii, che in alcuna loro parte 1125 3, 50 | di questo stesso verbo, Ee, che disse Dante, e Mee 1126 2, 1 | fatte ha, e le cause e gli effetti loro e il loro ordine, e 1127 2, 11 | i Greci ragionano nelle egloghe loro, il nome delle canzoni 1128 1, 10, 1| Per una donna ho messo~egualmente in non cale ogni pensiero.~ 1129 1, 1 | e quanto è malagevole lo eleggere e trarne quello essempio, 1130 3, 64, 1| perché ella così tosto non eleggeva, le diceva villania. Et 1131 3, 3 | famiglie che così finiscono, Elisei Cavalcanti Buondelmonti, 1132 3, 70, 2| sia cosa che più alquanto empie la sillaba e falla più graziosa 1133 2, 9 | l'altra di queste parti empié maravigliosamente, in maniera 1134 3, 28, 1| di nuovo una vocale, per empierlane di più quel tanto: Doglio 1135 1, 19 | ragionare con quello d'Ennio o di quegli altri, che furono 1136 3, 66 | cosa che non riscontro, ma entramento dimostra: Per mezzo i boschi 1137 3, 28, 1| nella penultima sillaba, non entran di nuovo queste vocali né 1138 2, 19 | passare si può più oltra entrando nell'austerità dello stile; 1139 2, 18 | Ma della varietà che può entrar nel verso, quanto ne sia 1140 1, 7 | incominciarono i Barbari ad entrare nella Italia e ad occuparla, 1141 3, 42 | lumi accesi nella camera entrarono e, quelli sopra le tavole 1142 3, 74, 1| Intra alcuna volta altresì: Entrato in tra le ruine. Quantunque 1143 3, 15 | Ne, o ne' versi che ella entri o nelle prose; la seconda 1144 3, 68, 2| medesimo Boccaccio: Egli entrò co' suo' compagni in una 1145 3, 9 | nondimeno è sempre la E: L'envio L'envoglia nel verso, in 1146 3, 9 | è sempre la E: L'envio L'envoglia nel verso, in vece di dire 1147 | eravate 1148 2, 17, 1| leggessi giamai: Fior', frond', erb', ombr', antr', ond', aure 1149 3, 72, 2| ancora, Acciò che egli senza erede, né essi senza signore rimanessero. 1150 1, 7 | straniere nazioni, e la eredità a sé lasciata dirittamente 1151 2, 17, 2| cercai per poggi solitari et ermi,~ 1152 2, 18 | possono i Latini, i quali eroicamente scrivono, fuggire che di 1153 2, 21 | meritevole d'aver luogo negli eroici componimenti. - Come una 1154 3, 70, 1| e ora si dice: Oi mondo errante, e uomini sconoscenti di 1155 3, 12 | mio fratello - e puovisi errar di leggiere, e dicovi più, 1156 2, 13 | alquanto dura, forse non errerebbe soverchio. Ma egli tale 1157 1, 11 | ancora:~Che s'al contar non erro, oggi ha sett'anni,~che 1158 3, 12 | messer Ercole non vi possa error prendere, sponetegliele 1159 3, 51 | non si può ben dire che escano, come che essi, nella voce 1160 1, 13 | infinite, se ne genera et escene questa che io dico, la quale 1161 2, 20 | Bembo e di messer Federigo essaminassero gli scrittori, essi sarebbono 1162 1, 3 | in quelle maestrevolmente essercitandosi, non curano se essi ragionar 1163 3, 14 | state e Paionmivi dolci et Essertici a bisogno altresì. Ma, tornando 1164 3, 64, 2| venuto a stare alquanto con essovoi. Et è Nonché, la quale, 1165 2, 18 | vi ragionai, perciò che estimando egli che la loro piacevolezza, 1166 1, 11 | Per le quali cose, quello estimar si può, che io, messer Ercole, 1167 2, 18 | stato diligente il Petrarca, estimare più tosto si può, che isprimere 1168 1, 8, 2| adunque la provenzale favella estimata e operata grandemente, sì 1169 1, 6 | che dirittamente giudichi, estimerà giamai. E se noi al presente 1170 3, 17 | valentissimo uomo fama, estimò costui dovere essere ottimo 1171 | Esto 1172 2, 13 | dolce tempo de la prima etade,~che nascer vide et ancor 1173 2, 17, 3| rime erano scarse~in quella etate a pensier novi e 'nfermi.~ 1174 1, 18 | sia cosa che ciascuno la eternità alle sue fatiche più ama, 1175 3, 20 | Vedrassi, vi si dice sempre, et Etti Faratti Dinne e Dienne nelle 1176 3, 23, 1| dicevano: Ciò fu il fortissimo Ettore, che disse Guido Giudice, 1177 1, 6 | maestri e libri di tutta l'Europa e di tutta l'Asia cercando 1178 3, 16 | egli fa Adamo maschio et Eva femina; e allui medesimo, 1179 3, 20 | di consonante vi sta: et evvi, oltre acciò, l'aere più 1180 3, 57, 1| son fatto a molta gente exempio, e Di ch'io veggio 'l mio 1181 3, 73, 2| scogli,~e arrive il mio exilio ad un bel fine,~ch'i' sarei 1182 2, 10 | canzoni, nelle quali egli pose Experto, Extremo, e altre simili 1183 2, 10 | quali egli pose Experto, Extremo, e altre simili voci, ciò 1184 3, 34 | con ciò sia cosa che la F non sia lettera di questo 1185 2, 10 | suono appresso rende la F. Spesso medesimamente e pieno, 1186 2, 2 | componimenti; e Guido Ghisilieri e Fabrizio bolognesi e Gallo pisano 1187 3, 8 | in vece di Scarsità; e Faccendo molesto alla città, quando 1188 3, 57, 1| piacer fare, dove tu a lei facci un gran servigio, il che 1189 3, 78 | medesimo Boccaccio: Via faccialevisi un letto tale, quale egli 1190 3, 67 | la comperazione si fa: Sì facciam noi meglio che tutti gli 1191 3, 13, 1| Tengasel bene a mente, e Facciasegli buoni esso, e somiglianti. 1192 | facciate 1193 3, 21 | detta: Il che come voi il facciavate, voi il vi sapete, e somiglianti; 1194 | Faccio 1195 2, 3 | corona delle loro schiere facendogli. Della qual cosa maravigliandomi 1196 1, 20 | amendue le mescolasse e facessene una sua, non lo lodereste 1197 | facessimo 1198 1, 12 | tra tante forme e quasi facie di volgari ragionamenti, 1199 2, 1 | ordine, e sopra tutte esso facitor di loro e disponitore e 1200 2, 14 | dire del numero passiamo, facitore ancora esso di queste parti, 1201 2, 2 | dopo questi stati, nell'una facultà e nell'altra, molti scrittori. 1202 2, 5 | Biscazza, e fonde la sua facultate, Consuma o Disperde avrebbe 1203 3, 22 | Alessandria, e portò certi falconi pellegrini al Soldano, e 1204 3, 55, 1| quest'altro:~E se l'ardor fallace~durò molt'anni in aspettando 1205 3, 25, 1| menar sua vita~su per l'onde fallaci;~o Colei la quale:~Se chi 1206 3, 28, 1| bocca continuo. Falla e Falle, che si legge parimente 1207 1, 10, 2| Dilettanza e Piacenza e Valenza e Fallenza e molte altre voci di questa 1208 3, 38 | loro canzoni, e messer Cino Falliraggio Avraggio Morraggio Saraggio 1209 1, 17 | assai sovente, e Bellore e Fallore e Lucore e Amanza e Saccente 1210 1, 20 | messer Ercole, della vostra falsa openione di dipartirvi -. 1211 3, 25, 1| villa allogata tutta la sua famiglia, chi qua e chi , e quello 1212 1, 8, 1| che già essere mi soleano famigliarissime, m'è alla memoria rimasa, 1213 1, 11 | i nostri lidi~ne l'isole famose di Fortuna~due fonti ha,~ 1214 1, 5 | essi è bastato per divenire famosi e illustri, non quanta per 1215 3, 68, 2| fuor solamente da questa fanciulla. La qual particella si disse 1216 2, 13 | altre, quasi donna tra molte fanciulle, o pure come reina tra molte 1217 3, 72, 3| vaga di sé medesma andar mi fane~colà dov'ella è vera;~e 1218 3, 55, 1| dire la particella In, e fannone In andando In leggendo, 1219 3, 14 | Dansi, Fansi, e non Danse o Fanse, che sarebbe vizio; solo 1220 3, 10 | Appellare, si giugne la R, e fansene le dette voci; onde ne viene, 1221 3, 71 | Guiglielmo; e ancora, Egli è la fantasima, della quale io ho avuta 1222 3, 71 | è che vago e gentile: Il fante di Rinaldo, veggendolo assalire, 1223 2, 21 | arei voluto, sì come sono Fantin e Fantolin, che egli disse 1224 2, 21 | voluto, sì come sono Fantin e Fantolin, che egli disse più volte, 1225 3, 20 | che Quetàimi e Levàimi e Faràine e Hàimi, sono le compiute 1226 3, 20 | medesimo Boccaccio, che disse: Farane un soffione alla tua servente, 1227 | faranno 1228 2, 15 | loro solamente l'ordine, e farassi così: Ogni ufficio mio, 1229 3, 20 | si dice sempre, et Etti Faratti Dinne e Dienne nelle prose. 1230 3, 19, 1| parimente Il: Cieco non già, ma faretrato il veggo. È oltre acciò 1231 | farla 1232 | farlo 1233 3, 40, 2| donna, che sapeva a cui farlosi, in vece di dire A cui il 1234 3, 13, 1| l verbo e loro, Darlomi, Farloti, Darallemi, Farolleti. Perciò 1235 3, 14 | prigione, Il suono incomincia a farmisi sentire. Dartimi o Farsimi 1236 | farne 1237 3, 40, 1| fatte a Domenedio, che per farnegli io una ora sulla mia morte, 1238 3, 72, 1| quando si pon due volte: Non farnetico no, Madonna, e Non son mio 1239 3, 13, 1| Darlomi, Farloti, Darallemi, Farolleti. Perciò che qualunque volta 1240 3, 60, 1| uno, che ha pegno il mio farsetto. Sono Tosto, e alcuna volta 1241 3, 14 | farmisi sentire. Dartimi o Farsimi non si dicono, ma diconsi 1242 3, 13, 1| n'escon sempre, Darmelo, Fartelo e Sassel chi n'è cagion, 1243 1, 16 | lingua nella culla e nelle fascie apparata, che noi dagli 1244 3, 14 | Dolersi, Celarse, Stassi, Fasse, si leggono nel Petrarca, 1245 2, 14 | penultima sillaba, agevolmente fastidiscono e sazievoli sono molto, 1246 3, 6 | Ginocchia, le Membra, le Fata, le Peccata, e quella che 1247 3, 4, 1| questo picciol dubbio e fategliele chiaro -. Perché il Magnifico, 1248 | fatemi 1249 1, 6 | anni con molta diligenza faticato; ma se noi, dico, questa 1250 1, 5 | greco si davano, che essi si faticavano di portare alberi alla selva. 1251 1, 18 | ciascuno la eternità alle sue fatiche più ama, che un brieve tempo. 1252 1, 11 | agevole e usata, che nella faticosa e disusata altrui. Perché 1253 1, 1 | parlare che per altro, è faticoso e malagevole come si vede. 1254 1, 12 | nondimeno ad un modo volgarmente favellano i napoletani uomini, ad 1255 2, 9 | potuto, che io di quello favelli che men vorrei. Né crediate 1256 1, 12 | della Italia sono comprese, favellino e ragionino volgarmente, 1257 3, 18 | potrei io star cheto? e se io favello, e' mi conosceranno. Èssi 1258 3, 20 | nel Voi, che si dice Vi: Favvi Sovvi Puovvi Dievvi, e somiglianti; 1259 3, 30 | Petrarca in questa voce Fea, detta in vece di Facea, 1260 3, 28, 1| spesso in questo verbo Ha, e fecerne Have, per aventura da' Napoletani 1261 3, 31 | Stetti Diedi Feci, che Fei eziandio si disse nel verso; 1262 1, 19 | Augusto e dopo quella monda e felice età stati sono infino a 1263 2, 2 | volgare; et è successa così felicemente, che già in essa, non pur 1264 2, 3 | porterà quel suo rarissimo e felicissimo ingegno. Perché io il saperei 1265 3, 19, 1| avinse, e proprio albergo felse, che disse il Petrarca; 1266 3, 11 | dire: A casa delle buone femmine, e di questi usurai; e Non 1267 2, 3 | parrà che sia, ma ancora fenice, in maniera per lo cielo 1268 3, 35 | guisa dell'altre. Denno e Fenno e Piacquen e Mossen, che 1269 2, 3 | sole, che purissimo gli ferìa, ricevendo, si diportavano; 1270 3, 52 | Fiere dissero in vece di Ferisce, e Pato e Pate in vece di 1271 3, 28, 1| che Vieni e Viene fa, e Ferisco, che fa Fiere e Fiede, e 1272 2, 16 | dovrebbe dire Uccìdonosi, Ferìsconosi; il che perciò che dicendo 1273 2, 16 | queste voci, Uccìdonsene, Ferìsconsene, ella così si piglia per 1274 2, 16 | Quando io dico, Uccìdonsi, Ferìsconsi, non sono lunghe in queste 1275 3, 67 | nolle tema mostrare~quella ferita, dond'io vò dolente;~e il 1276 2, 20 | quali principalmente si fermano, messer Ercole, tutti quelli 1277 2, 19 | altresì in ciascuna voce fermarsi, a considerare se la riceve 1278 2, 2 | così tosto si debba essere fermata, per non ir più innanzi. 1279 3, 25, 1| cotali, Colui il quale:~Chi è fermato di menar sua vita~su per 1280 1, 12 | e gli occhi in una parte fermi e fissi tenendo, non gli 1281 2, 13 | accidente, che sovente è fero,~et è sì altero, che si 1282 2, 7 | ultimamente queste funi o questi ferri o questi legni, se sono 1283 3, 7 | sillaba, Destro Silvestro Ferrigno Sanguigno, e somiglianti. 1284 1, 19 | delle preziose vene del loro fertile e fiorito secolo si traeva, 1285 3, 32, 2| Feruto, in vece di Ferito, e Feruta, per voce che da sé si regge, 1286 3, 32, 2| della sua Vita Nuova; e Feruto, in vece di Ferito, e Feruta, 1287 1, 8, 2| che ciascuno, o Francese o Fiamingo o Guascone o Borgognone 1288 3, 9 | Per, Per lo petto Per li fianchi. Usasi l'uno ancora dopo 1289 2, 13 | rimembra)~a lei di far al bel fianco colonna;~erba, e fior, che 1290 3, 50 | Sarà e Fia e Saranno e Fiano; e poi nel tempo che corre, 1291 1, 2 | vento di tramontana, il cui fiato si sente rimbombare tuttavia. - 1292 3, 1 | sia cosa che e Mirone e Fidia e Apelle e Vitruvio, o pure 1293 3, 70, 1| dice sempre nel verso: O fido sguardo, or che volei tu 1294 3, 50 | sono parimente voci Fie e Fieno, Sie e Sieno, in vece delle 1295 3, 7 | vero, che Fier in vece di Fiero, e Leggier in vece di Leggieri, 1296 3, 7 | medesimo Petrarca: ~Qua' figli mai, qua' donne,~furon materia 1297 3, 7 | ancora, Ne' padri e ne' figliuo', in vece di dire Crudeli 1298 2, 2 | egli, e Iacopo Alaghieri, figliuol di Dante, molto, non solamente 1299 3, 64, 3| vita non ebbe che una sola figliuola. ~ 1300 2, 21 | Mòglieta, e alcuna volta Figliuòlto, e così d'alcune altre; 1301 1, 18 | dettano e compongono più figurate e più gentili; e Virgilio 1302 3, 39 | t'ha imposto; e nel suo Filocolo: Te' la presente lettera, 1303 2, 1 | queste vie dagli antichi filosofi lodata, che ancora la quistion 1304 2, 20 | delle sette arti e della filosofia e, oltre acciò, di tutte 1305 | finalmente 1306 2, 20 | regola, da sé formandone e fingendone, ha in maniera operato, 1307 2, 18 | ascolta; senza che in tanti finimenti e rientramenti di ragionari, 1308 3, 72, 3| solo per aggiunta e quasi finimento ad altra voce, forse affine 1309 3, 15 | dette voci posta, in E le fa finire similmente: Me ne rendo 1310 3, 32, 2| parimente Piansi Spensi Finsi nella detta voce saperete 1311 3, 32, 2| questa maniera, Pianto Spento Finto, parimente Piansi Spensi 1312 3, 67 | tutto.~Leggesi eziandio Fiore, la qual particella posero 1313 2, 3 | Ercole, dalle romane alle fiorentine Muse passando, quasi cigno 1314 3, 74, 2| valeva altro che dugento fiorini; ciò è tutto ciò che v'era. 1315 1, 19 | vene del loro fertile e fiorito secolo si traeva, col piombo 1316 1, 12 | voi di che pensavate così fissamente? - Io pensava, - diss'egli - 1317 1, 12 | occhi in una parte fermi e fissi tenendo, non gli ascoltava, 1318 3, 21 | curata, gli era rimasa una fistola; o pure in quest'altre parole, 1319 3, 23, 1| parlando, disse: ~Non d'altra foggia fatta, che colei,~che fu 1320 2, 20 | essere poscia la state sì di foglie e di pampini e di viticci 1321 1, 8, 2| quella lingua piacevolissimo, Folchetto, quantunque egli di Marsiglia 1322 1, 14 | e comunque gli porta la folle e vana licenza, che essi 1323 3, 68, 1| e amor for misura è gran follore; e da Francesco Ismera che 1324 1, 18 | rispose: - Debole e arenoso fondamento avete alle vostre ragioni 1325 1, 6 | e investigando e scuole fondando e ingegni sollevando, s' 1326 2, 20 | Cosmico molto parea che si fondasse sopra la magnificenza e 1327 2, 5 | quando e' disse: Biscazza, e fonde la sua facultate, Consuma 1328 3, 43 | volesse~salir di notte, fôra egli impedito~d'altrui, 1329 2, 13 | dorme;~men solitarie l'orme~fôran de' miei piè lassi~per campagne 1330 3, 68, 1| lor prose. Leggesi Fuor e Fore e Fora e Fuori, le quali 1331 2, 2 | Gianni, Francesco Ismera, Forese Donati, Gianni Alfani, Ser 1332 3, 3 | Giudice della Podésta di Forlimpopoli, sì come gli aveano altri 1333 2, 11 | loro, il nome delle canzoni formando e pigliando dalle mandre; 1334 2, 20 | scielta o regola, da sé formandone e fingendone, ha in maniera 1335 1, 7 | similmente delle loro, se ne formasse in processo di tempo e nascessene 1336 3, 44 | dirsi, ella si raddopiasse e formassesi così, Amessate Volessate 1337 3, 66 | togliendosi, dalla quale s'è formato il nome et èssi detto Ritroso 1338 3, 61 | sentimento più somigliante alla formazion sua, e più in ogni modo 1339 3, 28, 1| mostra che questa voce si formi e generi dalla prima, ma 1340 3, 51 | più tosto è da dire che si formino. Escono Riedi e Riede, da' 1341 2, 18 | generarsene la sazietà, egli lo fornì con questa voce, Soavi, 1342 3, 56, 1| voi farete cortesemente, a fornir quello che così bene avete, 1343 2, 10 | delle loro composizioni fornirono senza essa. E se il Petrarca 1344 3, 17 | queste due voci Lui e Lei fornisca di ragionarvi, non voglio 1345 3, 4, 1| tutti i nomi del maschio forniscano, i quali nel numero del 1346 1, 8, 1| d'avere la sua risposta fornita; laonde il Magnifico, incontanente 1347 3, 36 | fogli, che io testé avessi forniti di scrivere, io direi Io 1348 2, 18 | che se il verso tutto si forniva con voci, e per conto delle 1349 3, 77 | pose sempre dagli antichi. Forsi, che poi s'è detta alcuna 1350 3, 23, 1| che dicevano: Ciò fu il fortissimo Ettore, che disse Guido 1351 3, 1 | sepoltura d'Achille pervenne, fortunato il chiamò, così alto e famoso 1352 3, 68, 2| quest'altra Via, e formasene Forviare, voce solamente delle prose, 1353 3, 44 | Aves in vece di Avessi e Fos in vece di Fossi dicendo:~ 1354 3, 44 | Andassen Temprassen Addolcissen Fossin Avessin, che nel Petrarca 1355 3, 64, 2| morte della battaglia, tutto fossono pochi, si ridussono ov'è 1356 3, 31 | die' per colonna~de la sua frale vita,~dove Die', in vece 1357 1, 7 | altresì, i quali una volta frall'altre settanta anni continui 1358 2, 12 | che all'altra si passi, framette tra la continuata rima alquanto 1359 3, 4, 2| licenza, - disse allora acciò framettendosi messer Federigo - che nuova 1360 2, 12 | non sia bene generalmente framettere più che tre, o quattro, 1361 2, 18 | molte sillabe lunghissime, frametterne alquante corte giugne grazia 1362 1, 11 | nulla scrivono o lo fanno francesemente, se sono Italiani nella 1363 1, 7 | Con ciò sia cosa che e Francesi e Borgognoni e Tedeschi 1364 3, 8 | Infermità dicendo. Lasso e Franco e Stanco e per aventura 1365 3, 75, 1| Infra si toglie, e fassene Frastornare, e ciò è Adietro alcuna 1366 1, 2 | cardinale de' Medici suoi fratelli, per la venuta in Italia 1367 2, 21 | pose più d'una volta, e Fratelmo ancora. E dicovi più, che 1368 2, 21 | Signor suo e Signor tuo; e Fratèlmo, in luogo di Fratel mio; 1369 3, 8 | ripieno, e altrove, Essendo freddi grandissimi, e ogni cosa 1370 1, 1 | Nemorso, e da messer Federico Fregoso, il quale pochi anni appresso 1371 2, 13 | piacevolezza è in questa:~Chiare, fresche e dolci acque,~ove le belle 1372 3, 20 | oltre acciò, l'aere più fresco, e Porrovvi suso alcun letticello, 1373 3, 5 | altre voci, Ala Arma Loda Froda, perciò che e Ale e Arme 1374 3, 5 | che e Ale e Arme e Lode e Frode si sono eziandio nel numero 1375 2, 17, 1| leggessi giamai: Fior', frond', erb', ombr', antr', ond', 1376 3, 5 | medesimamente; perciò che Fronde, non meno che Fronda, si 1377 2, 18 | gravissimo vi recitai: Fior', frondi, erbe, ombre, antri, onde, 1378 3, 76 | e pigliando; e Frugone, frugando e stimolando; e Cavalcione, 1379 3, 76 | abbracciando e pigliando; e Frugone, frugando e stimolando; 1380 2, 21 | veniva, disse Avanzare, fuggendo la bassezza del vocabolo, 1381 2, 13 | l'usarono assai sovente. Fuggilla del tutto il Petrarca; dico, 1382 2, 18 | sazietà, che questo medesimo fuggimento è da vedere che non sazii, 1383 2, 18 | maniera di componimenti fuggir si dee la sazietà, che questo 1384 3, 24 | leggier, che nessun cervo,~fuggîr com'ombra.~Et è Qualche 1385 2, 18 | la troppa diligenza del fuggirle. Somigliante cura pose molte 1386 2, 18 | capere, gran maestro fu, a fuggirne la sazietà, il Boccaccio 1387 2, 9 | rivolgermi e dirgli che voi fuggivate fatica, perciò che molte 1388 2, 7 | maniera; ultimamente queste funi o questi ferri o questi 1389 3, 59 | fu, che il suo discepolo, furandogliele, se ne fosse potuto arricchire.~ 1390 1, 11 | medesimi le furarono, e più ne furaron quelli, che maggiori stati 1391 1, 11 | molti versi medesimi le furarono, e più ne furaron quelli, 1392 3, 73, 2| fosse da la morte a voi furato,~ciò è se non fosse; e Lapo 1393 3, 50 | s'è detto troncamente, e Furo, che non così troncamente 1394 1, 10, 3| Né queste voci sole furò Dante da' Provenzali, ma 1395 1, 7 | passarono e occuparonla e furonne per più di dugento anni 1396 2, 10 | pieno, ma più pronto il G. Di quella medesima e spessezza 1397 1, 13 | ha guari messer Trifone Gabriele nostro, a cui egli, sì come 1398 1, 10, 2| bastardo e non legittimo, e Gaggio, come che egli di questa 1399 2, 2 | Ghisilieri e Fabrizio bolognesi e Gallo pisano e Gotto mantovano, 1400 3, 25, 2| regge: Chiunque alberga tra Garonna e 'l monte; e Qualunque 1401 2, 1 | Romani, i quali co' Greci garreggiarono della maggioranza delle 1402 3, 65 | battaglia de' topi e delle gatte dipigneva. Ponsi nondimeno 1403 3, 44 | duro cor ch'a mezza state gela;~e altrove,~Così avestù 1404 3, 62 | ghiaccio in foco, e d'ardente geloso;~e Guido Cavalcanti in quest' 1405 2, 4 | più né meno. Tuttafiata generalissima e universale regola è in 1406 2, 15 | del tempo, che le lettere generano, ora lungo, ora brieve nelle 1407 2, 18 | adunque della terza causa, generante ancor lei in comune le dette 1408 2, 13 | mischio, non possono non generare alcuna durezza e asprezza. 1409 2, 18 | troppo cercata e affettata e generarsene la sazietà, egli lo fornì 1410 2, 19 | e quanta gravità abbiano generata e sparsa per gli loro componimenti, 1411 1, 13 | onde quella una che se ne generava, non istava ferma, anzi, 1412 3, 16 | per la salute della umana generazione sopra la croce morire, quando 1413 2, 12 | vicine fossero, senza fallo genererebbono fastidio, quanto ora fanno 1414 2, 10 | ncontro la R aspera ma di generoso spirito. Di mezzano poi 1415 3, 21 | mio andasse iermattina a Genova, o ancora: O se io avessi 1416 3, 3 | propriamente si chiamano, Neri Geri Rinieri e simili. Perciò 1417 2, 16 | in queste voci, Alitano, Germinano, Terminano, Considerano, 1418 3, 57, 2| fortuna la balestra,~quivi germoglia, come gran di spelta~Le 1419 3, 12 | Con la scienza del maestro Gherardo Nerbonese, che disse il 1420 3, 54 | eziandio così, nella novella di Ghino di Tacco, assai leggiadramente, 1421 2, 2 | ora componimenti; e Guido Ghisilieri e Fabrizio bolognesi e Gallo 1422 3, 50 | toscanamente Andrò e Andrei. Gire e Gìa e Gìo e Girei e Gito e simili 1423 2, 18 | e tra molti accenti che giacciano nelle penultime sillabe, 1424 2, 8 | con ogni parte, e meglio giacerà posta prima che poi, o allo ' 1425 3, 60, 2| alcun volesse o dormire o giacersi di meriggiana. ~ 1426 3, 76 | dire Supinamente: Supin giaceva in terra alcuna gente.~ 1427 3, 31 | con la Q apresso termina, Giacqui Tacqui. In quelli che v' 1428 3, 57, 2| medesimamente s'è detto: Perché la Giannetta, ciò sentendo, uscì d'una 1429 3, 6 | le Fila, le Ciglia, le Ginocchia, le Membra, le Fata, le 1430 3, 76 | che si fa sopra cavallo; e Ginocchione, che quello che ella vale 1431 3, 50 | Andrò e Andrei. Gire e Gìa e Gìo e Girei e Gito e simili 1432 1, 10, 1| dire stare e albergare, e Gioire sono provenzali, e Calere 1433 1, 8, 2| uno, che messer Bartolomeo Giorgio ebbe nome, gentile uomo 1434 1, 1 | alquanti anni adietro, in tre giornate, e da esso mio fratello 1435 3, 22 | che né in tornei, né in giostre, né in qualunque altro atto 1436 2, 1 | de' popoli e alle nazioni giovamento, e per la contemplazione 1437 3, 23, 1| e Ciò erano vaghissime giovani, che disse il Boccaccio 1438 2, 14 | tempo e con misura date, giovano, dove, altramente prese, 1439 2, 15 | ordinò nella maniera, che più giovar potesse a trarne quello 1440 2, 19 | si parano dinanzi, e, di giovarci promettendo, ci nuocono 1441 2, 22 | ragioni, quanto ad esso gioverà e sarà in grado. Vengasi 1442 2, 1 | esse né con l'essempio gioverebbono né con l'insegnamento, se 1443 3, 1 | minori posto, e come si vede giovevole e profittevole grandemente, 1444 2, 1 | le scrivesse, elle così giovevoli non sarebbono di gran lunga, 1445 3, 11 | nelle sue:~Il manco piede~giovinetto pos'io nel costui regno.~ 1446 3, 75, 1| l ghiaccio, ond'io solea gir carco.~ 1447 1, 9 | quella lingua, e sopra tutti Giraldo Brunello, e imitarono, con 1448 3, 50 | toscanamente Andrò e Andrei. Gire e Gìa e Gìo e Girei e Gito 1449 3, 50 | Andrei. Gire e Gìa e Gìo e Girei e Gito e simili sono voci 1450 2, 18 | questi medesimi o altri giri, ora di molte membra comporre, 1451 2, 18 | proprie voci, ora per alcun giro di parole, fa luogo; e questi 1452 3, 21 | quale la lieta fortuna di Girolamo non aveva potuto aprire, 1453 2, 18 | che la ci rappresentano, girsi per noi sempre, senza alcun 1454 3, 50 | Gire e Gìa e Gìo e Girei e Gito e simili sono voci del verso, 1455 3, 11 | danni Con i miei figliuoli; gittandosi tuttavia in questa voce 1456 3, 11 | quasi per lo continuo; e gittasi o pure sottentra nella vocale 1457 3, 30 | alcun verbo s'è da' poeti gittata via la medesima V, et èssi 1458 3, 43 | antipenultima sempre suole giacere, gittato sopra la E, che penultimamente 1459 3, 12 | toglie il più delle volte: Gittatogli il braccio in collo, Le 1460 3, 43 | Sariano, e Guarderiéno e Gitteriéno e per aventura degli altri. 1461 3, 21 | si disse: Io mi rimarrò giudeo, come io mi sono, e Deh 1462 1, 18 | sente piegare. E i dotti non giudicano che alcuno bene scriva, 1463 2, 20 | messer Carlo, stimo io che giudicasse messer Pietro vostro fratello, 1464 1, 6 | niuno, che dirittamente giudichi, estimerà giamai. E se noi 1465 1, 18 | dinanzi alle corone de' giudici, o altramente agli orecchi 1466 2, 19 | libro, le quali egli poco giudiciosamente prese a scrivere, quelle 1467 1, 6 | sempre, Giuliano, per uomo giudiciosissimo ho conosciuto. Tanto vi 1468 1, 15 | che ella da istrano e da giudicioso uomo gli è data. Ma voi, 1469 2, 8 | quelle che c'insegnano questo giudizio -.~ 1470 3, 50 | della rima, Tue Piue Sue Giue Dae Stae Udie Uscie, e alla 1471 1, 10, 3| Drudo e Marca e Vengiare, Giuggiare, Approcciare, Inveggiare 1472 2, 7 | altre guise levandone e giugnendone, gli vanno rassettando in 1473 3, 49 | con essa il verbo Essere giugnendosi, per tutte le sue voci discorrendo, 1474 3, 71 | ella adoperi quasi per un giugner forza al ragionamento; e 1475 3, 64, 2| ancora così, Tutto, senza giugnervi la particella Che: Giovan 1476 3, 75, 1| quali la S nulla può, ma giugnevisi e lasciavisi secondo che 1477 2, 13 | tanto egli a quelle canzoni giunse più di grazia; e meno ne 1478 3, 50 | poeti a molte altre voci giunsero la medesima E, per cagione 1479 3, 26 | nel Petrarca:~E or siam giunte a tale,~che costei batte 1480 2, 9 | dolcezza, gli scherzi, i giuochi, e se altro è di questa 1481 1, 6 | ponga opera, se non per giuoco -.~ 1482 2, 20 | che si può la sua Comedia giustamente rassomigliare ad un bello 1483 1, 15 | dette e ora si dicono le Giustiniane -. E se il Cosmico è stato 1484 3, 7 | donne,~furon materia a sì giusto disdegno?~e ancora, Da ta' 1485 3, 8 | altrove; e ancora, Quella, che giva intorno, era più molta, 1486 1, 18 | specchio e il lume e la gloria de' latini componimenti? 1487 3, 77 | aventura quello stesso. Gnaffe, che disse il Boccaccio 1488 3, 31 | Escono di questa regola Godei Capei Potei e Vidi e Providi, 1489 1, 8, 2| lunga e tranquilla pace godendo e allegra vita menando, 1490 3, 25, 1| avea; e ancora: Vi farei goder di quello, senza il che 1491 1, 7 | nelle piume disidera di godersi, chiama in aiuto di sé, 1492 3, 36 | sentito e le altre; e Amata e Godute e Pianti altresì. Ho visto, 1493 3, 36 | dice: Io ho amato, Tu hai goduto, Giovanni ha pianto, Coloro 1494 3, 68, 1| gozzo si dia; et è Gozzo la gola, onde ne viene il verbo 1495 1, 13 | vento a quella parte si gonfia, ora a questa si china per 1496 2, 13 | colonna;~erba, e fior, che la gonna~leggiadra ricoverse~con 1497 2, 2 | bolognesi e Gallo pisano e Gotto mantovano, che ebbe Dante 1498 3, 61 | Quantunque volte e Quantunque gradi vuol, che giù sia messa. 1499 3, 6 | Arcora Ortora Luogora Borgora Gradora Pratora e altri. Né solamente 1500 1, 10, 3| Gaio e Lassato e Sevrare e Gramare e Oprire, che è aprire, 1501 3, 55, 2| disse: Con levando ogni grandissime prede, in vece di dire Levando. 1502 3, 3 | come fe' Dante che disse Grando, e il Petrarca che disse


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