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grassetto = Testo principale
Parte, Capitolo, Capoverso grigio = Testo di commento
1503 1, 12 | vi gravo. - Di nulla ci gravate, - rispose il Magnifico -
1504 3, 11 | fa sentir nel cor troppa gravezza;~e il Petrarca, che disse
1505 2, 13 | altra del medesimo poeta gravissima. La quale, quando io il
1506 3, 40, 1| poche forze sottoporre a gravissimi pesi, m'è di questa infermità
1507 2, 9 | in ciò la fatica mi sia gravosa, che non è, dove io a qualunque
1508 2, 2 | nel quale uno tutte le grazie della volgar poesia raccolte.
1509 2, 11 | dalle rime; le quali rime graziosissimo ritrovamento si vede che
1510 1, 6 | pensiamo di scrivere e comporre grecamente, che niuno è che a questo
1511 1, 13 | oltra che le lingue della Grecia eran quattro, come esso
1512 3, 60, 1| Avanti senza essa: Avendo un grembiule di bucato innanzi sempre
1513 2, 3 | come io era. Ma questi in grembo del padre cangiata forma,
1514 3, 7 | vocal primiera, e fassene Greve nel verso.~
1515 3, 55, 2| romano, per tema risposono in gridando che sì, e in Dante medesimo,
1516 3, 54 | i vestimenti, cominciò a gridar forte. Nel qual modo di
1517 3, 74, 1| altrove: E già tra per lo gridare e per lo piagnere e per
1518 3, 55, 2| Vescovo, che fu di Vinegia; e gridò tre volte al popolo, se
1519 3, 1 | publicamente e privatamente guardate e tenute care, e gli archi
1520 2, 6 | e da simili, chi più si guarderà, a' buoni avertimenti dando
1521 3, 43 | vece di Avriano Sariano, e Guarderiéno e Gitteriéno e per aventura
1522 3, 31 | quando e' disse: I' die' in guardia a san Pietro, e altrove,~
1523 3, 39 | la quale è secretissima guardiana delle mie doglie; che To'
1524 2, 4 | Io non voglio che voi guardiate, messer Carlo, - disse lo
1525 3, 50 | maniera; e fu egli in ciò più guardingo ne' suoi versi, che Giovan
1526 3, 43 | beltà? ch'ancor non men' guardrei~io, che ne porto ne lo core
1527 3, 70, 2| andasse a' bagni di Siena, e guarrebbe senza fallo. Sono ancor
1528 1, 8, 2| o Francese o Fiamingo o Guascone o Borgognone o altramente
1529 2, 20 | gentili alcuna volta mutando e guastando, e talora, senza alcuna
1530 1, 7 | poco noi stessi; mercé del guasto mondo, che, l'antico valore
1531 1, 17 | si cangia il vestire, il guerreggiare, e gli altri costumi e maniere
1532 1, 7 | tre contendere così pronti guerrieri e così spediti. Pure perciò
1533 1, 10, 1| Sono ancora provenzali Guiderdone e Arnese e Soggiorno e Orgoglio
1534 1, 3 | voi ancora dolcezza veruna gustata dello scrivere e comporre
1535 2, 10 | non può aver luogo. La H, perciò che non è lettera,
1536 3, 75, 2| Giovan Villani disse. E haccene eziandio alcuna, in cui
1537 3, 20 | suso alcun letticello, e Hacci Vacci e simili -. Appena
1538 3, 50 | ciò sia cosa che in esse Hae e Vae e Seguie e Cosie si
1539 3, 20 | Quetàimi e Levàimi e Faràine e Hàimi, sono le compiute voci.
1540 3, 28, 1| ultima, quando e' disse: Haiti tu sentito stamane cosa
1541 1, 14 | Ercole aspettare, disse: - Hallo fatto per quella cagione,
1542 3, 20 | ciò che disiderato hai, e hami straziata quanto t'è piaciuto;
1543 | han
1544 3, 1 | e architetto altresì; e hannolo sì diligentemente fatto,
1545 3, 28, 1| questo verbo Ha, e fecerne Have, per aventura da' Napoletani
1546 1, 8, 2| poeti ancora si leggono, e hogli già letti io, che non ne
1547 2, 2 | assai famoso ancora egli, e Iacopo Alaghieri, figliuol di Dante,
1548 1, 7 | donnescamente. Deh voglia Idio, - a queste parole traponendosi
1549 1, 8, 2| molta, e tra tutti gli altri idiomi di quelle parti di gran
1550 3, 21 | che il marito mio andasse iermattina a Genova, o ancora: O se
1551 2, 19 | sono rozze, e per grandi le ignave, e ripiene di dignità le
1552 1, 11 | quale in quest'altra voce Ignavo si muta nel contrario di
1553 2, 14 | consonanti e di vocali o sono ignude e povere molto, o di quelle
1554 3, 13, 2| Diti schietti soavi a tempo ignudi~consente or voi, per arricchir
1555 3, 3 | alcuna volta detto Imago e Image da' migliori poeti. Ma tornando
1556 1, 11 | che disse: Per iscolpirlo imaginando in parte. E come che il
1557 3, 3 | che s'è alcuna volta detto Imago e Image da' migliori poeti.
1558 2, 19 | che ridicule sono, e le imbellettate vaghe, e le insiepide dolci,
1559 3, 70, 1| che 'l porco gli era stato imbolato. Dissesi oltre acciò la
1560 3, 60, 1| Petrarca dicesse:~Ratto, come imbrunir veggio la sera,~sospir del
1561 1, 10, 3| trapassamento. Fu in queste imitazioni, come io dico, molto meno
1562 1, 10, 2| sentimento e quasi dalla primiera immagine, e ponsi ancora semplicemente
1563 3, 60, 2| Spacciatamente e In fretta. Et è Immantenente e Incontanente altresì;
1564 2, 20 | non usate e rozze, ora le immonde e brutte, ora le durissime
1565 1, 12 | qual cosa, come io dissi, impacciato mi troverei, che non saperei,
1566 3, 52 | ugualmente, Ardisco Nutrisco Impallidisco e degli altri; con ciò sia
1567 3, 42 | che il dire di Giuliano s'impedisca: ottimamente fate -. E così
1568 2, 6 | strepitanti; e tarde e ratte, e impedite e sdrucciolose, e quando
1569 3, 64, 1| delle prose, e alcuna volta Imperciò che; et è Però che del verso,
1570 1, 7 | e queste troncamente e imperfettamente pigliando, e noi apprendendo
1571 3, 8 | formano; sì come si forma Impiegato Disagiato Ingombrato, alquante
1572 3, 9 | che medesimamente di molta importanza non può essere, gli usi
1573 1, 6 | senato o ne' grandi uomini, impossibile tuttavia pure sarebbe, che
1574 3, 39 | il tuo e mio signore t'ha imposto; e nel suo Filocolo: Te'
1575 2, 21 | stimo, e in questo modo inalzandolo:~Sì vedrem chiaro poi, come
1576 2, 10 | affine di potere alquanto più inalzare i suoi versi in quella maniera;
1577 2, 8 | ascoltate, egli subitamente lo inalzava, il che gli accresceva dignità.
1578 3, 16 | ciò si dee dire che per inavertenza sia stato detto, più che
1579 3, 70, 1| temprasse l'arsura che m'incende,~beato venir men.~Mandasi
1580 3, 8 | ancora più anticamente; e di Inchinato, Inchino, e per aventura
1581 3, 8 | anticamente; e di Inchinato, Inchino, e per aventura dell'altre;
1582 3, 11 | danno alle voci, e le voci incominciano da consonanti: A piè de'
1583 3, 3 | verrà, vi ragionerò. E per incominciar dal Nome, dico che, sì come
1584 1, 7 | da quel tempo, nel quale incominciarono i Barbari ad entrare nella
1585 3, 9 | come se ella da vocale incominciasse Gli sbanditi Gli sciocchi
1586 2, 11 | incominciando, si chiude e compie la incominciata. E perciò che questi terzetti
1587 1, 1 | cure che, con la vostra incomparabile prudenza e bontà le bisogne
1588 3, 58 | aprile in l'ora prima,~è incorrettamente scritto, perciò che deesi
1589 2, 19 | sono poco meno che vane, e indarno s'adoperano, se ancora questa
1590 3, 66 | dimostra che movimento e Indietro e Allo 'ndietro e Al di
1591 3, 30 | cosa che bene si lascia indifferentemente, per chi vuole, adietro
1592 1, 18 | molte volte che dettano e indirizzano a' non dotti. Scrive delle
1593 1, 15 | scrittori di tempo in tempo indirizzata, è ora in guisa e regolata
1594 2, 13 | naturalmente di gravità indizio; la qual dimora, perciò
1595 2, 2 | purgata dalla ruggine degl'indotti secoli per adietro stati,
1596 1, 7 | mostra che ella sia per indugiarsi lungo tempo, in maniera
1597 2, 13 | aviene per questo, che ogni indugio e ogni dimora nelle cose
1598 1, 2 | ritornar più, se non in quanto infermo e con poca vita il ritrovasse,
1599 3, 8 | da sé si reggono, Santà e Infertà in vece di Sanità e Infermità
1600 2, 3 | e ogni cosa d'intorno, d'infinito diletto parea ripieno. E
1601 3, 71 | mi credi con tue carezze infinte lusingare.~
1602 3, 28, 1| Amor, ma tu allor più m'informe~a seguir d'una fera, che
1603 1, 13 | inispagnuolita, incontanente s'infranceserebbe, e altrettanto di nuova
1604 2, 19 | dello stile; il che nasce, ingannandoci la vicinità e la somiglianza
1605 2, 20 | Nella qual cosa essi s'ingannano; perciò che il suggetto
1606 2, 8 | egli potrà per aventura non ingannarsi, come che io non v'abbia
1607 1, 5 | altrui opera ricevuto, s'ingegna accrescere autorità in molte
1608 1, 18 | ragionare traponendo, s'ingegnasse di farle parlare con le
1609 3, 36 | ramaricati, Coloro si sono ingegnati, e somiglianti. E questi
1610 1, 6 | investigando e scuole fondando e ingegni sollevando, s'è molt'anni
1611 1, 1 | preso, di cui molti vaghi e ingeniosi componimenti in molte maniere
1612 2, 11 | medesimamente regolate le sestine, ingenioso ritrovamento de' provenzali
1613 3, 12 | tutti di fronda di quercia inghirlandati, che disse il Boccaccio;
1614 3, 1 | a questo dì a noi dalla ingiuria delle nimiche nazioni e
1615 3, 40, 1| caso: Io ho vivendo tante ingiurie fatte a Domenedio, che per
1616 3, 64, 1| aveggia,~quanto mia laude è ingiuriosa a voi;~la qual voce tuttavia
1617 3, 8 | essi alle volte dissero Ingombro Sgombro; e in vece di Macerato,
1618 3, 68, 1| che è Tagliare il gozzo, e Ingozzare, e altre. Come che Lapo
1619 1, 13 | che s'era oggimai cotanto inispagnuolita, incontanente s'infranceserebbe,
1620 3, 59 | contessa veduto, ella s'è innamorata di me. È oltre acciò da
1621 3, 66 | dimostra: Per mezzo i boschi inospiti e selvaggi. La qual si disse
1622 2, 19 | quella arte altro non c'insegna, e ad altro fine non s'adopera,
1623 2, 1 | essempio gioverebbono né con l'insegnamento, se non in picciola e menomissima
1624 2, 8 | raccolta, di quelle che c'insegnano questo giudizio -.~
1625 3, 23, 1| volta che elle si danno alle insensibili cose, e Lui altresì; sì
1626 2, 19 | imbellettate vaghe, e le insiepide dolci, e le stridevoli soavi.
1627 2, 9 | di questo peso -. Perché instando con messer Ercole mio fratello,
1628 3, 73, 1| alcun suono di qualunque instrumento, quantunque io sapessi lui
1629 2, 22 | lingua, a chi appresa l'ha e intendela, che ad appararla: il che
1630 3, 64, 3| nella penna e nondimeno intendendolavi: Giovan Villani: Però che
1631 2, 4 | in ciò di gran lunga meno intendente, che per aventura non istimate.
1632 1, 13 | dottissimo e sopra tutto intendentissimo delle volgari cose, questa
1633 3, 23, 2| Questo; e chi ciò dicesse, intenderebbesi Questa cosa, e non Amore,
1634 3, 21 | bastanza detto ciò che di dire intendeva, senza altro. Tuttavia egli
1635 3, 41 | del quale noi ragionare intendiamo, così: Avere amato Aver
1636 3, 72, 1| col Sì: Ch'or sì or no s'intendon le parole. Dicesi ancora
1637 1, 20 | Strozza, che buona pezza assai intentamente quello che s'era ragionato
1638 3, 74, 1| latinamente, Interrompere Interdetto nel verso e Intervenuto
1639 3, 74, 1| nel verso e Intervenuto Interponendosi nelle prose, è tale volta
1640 3, 74, 1| volte posta latinamente, Interrompere Interdetto nel verso e Intervenuto
1641 3, 74, 1| Interrompere Interdetto nel verso e Intervenuto Interponendosi nelle prose,
1642 1, 2 | aventura se io udita l'avessi, intesa non l'averei, se la stagione
1643 2, 19 | che se ne ritarderebbe e intiepidirebbe il calore del componente,
1644 3, 74, 2| Tramettere, che parimente Intramettere si disse; ora dalla Trans
1645 1, 10, 3| Giuggiare, Approcciare, Inveggiare e Scoscendere, che è rompere,
1646 1, 6 | tutta l'Asia cercando e investigando e scuole fondando e ingegni
1647 3, 9 | vece di dire La invoglia Lo invio. Nel numero del più è l'
1648 1, 7 | alla compagnia del governo invitandole, ce ne spogliamo volontariamente
1649 2, 22 | allo scrivere volgarmente invitato, convenevole cosa è, Giuliano,
1650 3, 77 | truova la borsa, voce d'invito e da sollecitare altrui
1651 1, 2 | mio fratello a desinare gl'invitò seco; sì come quegli uomini,
1652 3, 9 | verso, in vece di dire La invoglia Lo invio. Nel numero del
1653 2, 10 | Zafiro, Zenobio, Alzato, Inzelosito e simili, ella è semplice,
1654 2, 2 | essere fermata, per non ir più innanzi. Per la qual
1655 3, 56, 1| Costà: Pur là su non alberga ira né sdegno.~
1656 3, 50 | escono; sì come esce Vo, che Ire e Andare ha per voce senza
1657 1, 10, 1| ancora e rozza e povera, iscaltrirono e arricchirono dell'altrui.
1658 1, 11 | Petrarca, che disse: Per iscolpirlo imaginando in parte. E come
1659 1, 20 | ringraziandovi, che avete con isconcio di voi il mio natale dì
1660 3, 66 | vale Di rincontro e Per iscontro, e Affronte, contraria di
1661 1, 1 | somigliantemente che io posso, in iscrittura recandovi, nel quale per
1662 2, 5 | necessità non istringa e non isforzi lo scrittore, dalla qual
1663 1, 10, 1| Talento e Tenzona e Gaio e Isnello e Guari e Sovente e Altresì
1664 3, 22 | d'arme niuno v'era nell'isola che quello valesse che egli;
1665 1, 11 | tutti i nostri lidi~ne l'isole famose di Fortuna~due fonti
1666 2, 10 | quest'altri. Puri e snelli e ispediti poi sono il B e il D. Snellissimi
1667 2, 10 | purissimi il P e il T, e insieme ispeditissimi. Di povero e morto suono,
1668 1, 15 | più dolce, più vago, più ispedito, più vivo; né elle tronche
1669 1, 11 | fuggì Dante, che disse: Non isperate mai veder lo cielo; e il
1670 1, 11 | sono Istare, Ischifare, Ispesso, Istesso e dell'altre, che
1671 1, 13 | openion sua là dove io era isponea, come ciò potesse essere,
1672 3, 24 | Desso e Dessa, per voce più ispressa, e nelle prose e nel verso.
1673 3, 65 | sospirando. E questo sentimento ispresse egli e disse eziandio con
1674 3, 78 | volte si dicono per maggiore ispression del loro sentimento, e l'
1675 2, 18 | voci, tra quelle di loro isquisitissimamente cercate vederne una tolta
1676 3, 48 | che nella prima voce non istà, ma si piglia dopo lei,
1677 2, 13 | i suoi versi, da uno per istanza in fuori, ha interi, e le
1678 3, 64, 1| certo in questa casa non istarai tu mai più. E questa medesima
1679 1, 11 | alla toscana) sì come sono Istare, Ischifare, Ispesso, Istesso
1680 1, 7 | ella crescesse e venisse in istato. Del come, non si può errare
1681 1, 13 | che se ne generava, non istava ferma, anzi, a guisa di
1682 3, 4, 1| questi simili avenendosi, non istea sospeso, scioglietegli questo
1683 3, 63 | niega, Non ha guari Non istette guari, non è tuttavia, che
1684 1, 7 | staremmo vie meglio che noi non istiamo. Ma lasciando le doglianze
1685 1, 13 | le genti della Italia non istiano in contesa tra loro, dà
1686 2, 1 | maggioranza delle scritture, istimando per aventura, sì come nelle
1687 2, 17, 6| piacevolezza; se io non istimassi, che voi dalle dette cose,
1688 2, 4 | intendente, che per aventura non istimate. Né voglio ancora che separiate
1689 1, 15 | mancamento di scrittori, istimo essere avenuto perciò che
1690 1, 7 | sollecitati, sì come potete nelle istorie aver letto ciascuno di voi,
1691 1, 3 | domestica, che è la volgare, istrana e non naturale l'altra,
1692 2, 5 | massimamente dove la necessità non istringa e non isforzi lo scrittore,
1693 3, 1 | loro parte sono in piè, con istudio cercando, nel picciolo spazio
1694 1, 11 | la qual voce nondimeno italiana è più tosto, sì come dal
1695 2, 2 | Alfani, Ser Brunetto, Notaio Jacomo da Lentino, Mazzeo e Guido
1696 3, 37 | quantunque io, poscia che io jersera vi lasciai, sopra le cose,
1697 3, 37 | perder ancora~ebbe un altro lacciuol fra l'erba teso,~nelle quali
1698 3, 4, 1| in queste due, Animali e Lacciuoli sono, delle quali le due
1699 1, 10, 2| sanguinoso corso del suo lago~resti, perch'io dolendo
1700 3, 69 | e che avesse, et ecco M. Lambertuccio; né meno si legge in vece
1701 1, 10, 2| si portasse, e sì come è Landa e Miraglio e Smagare che
1702 1, 8, 2| ho io già letto canzoni: Lanfranco Cicala e messer Bonifazio
1703 3, 52 | e Pere e Pera e Nutre e Langue e per aventura dell'altre. ~
1704 3, 44 | che è paruta voce troppo languida il così dire, e per questo
1705 3, 70, 2| ched io il vidi a scudo e lanza.~Come che ciò si legga non
1706 3, 37 | poscia che io jersera vi lasciai, sopra le cose, che io oggi
1707 3, 4, 1| sarà nel calo~e ancora,~Lasciala tal, che di qui a mill'anni~
1708 3, 28, 1| ne fecero, più al verso lasciandolane che serbandola a sé, il
1709 3, 79 | passata, gli tre, mio fratello lasciandone, si tornarono alle loro
1710 3, 64, 3| invece di Più che, quasi lasciandovisi la Più nella penna e nondimeno
1711 3, 15 | esse la lettera del mezzo lasciano adietro, la prima ad un
1712 2, 12 | componesse così, più per lasciarne una fatta alla guisa, come
1713 2, 20 | così magnifica pigliandola, lasciarsi cadere molto spesso a scrivere
1714 2, 14 | sillaba, anzi se le toglie, e lasciasi lei all'accento della penultima;
1715 1, 7 | nazioni, e la eredità a sé lasciata dirittamente in quistion
1716 2, 3 | belle acque accordatasi si lasciava da loro portare, poco movendosi;
1717 3, 15 | veggendoci, non ci faccia luogo e lascici andare. Da' poeti ella non
1718 2, 3 | egli era canoro e gentile. Lasciommi appresso a questo il sonno;
1719 3, 72, 3| che così hanno: E dice, lassa, che sarà di mene? Il che
1720 1, 10, 3| Petrarca. Pure usò Gaio e Lassato e Sevrare e Gramare e Oprire,
1721 2, 13 | l'orme~fôran de' miei piè lassi~per campagne e per colli,~
1722 3, 6 | che nelle sue novelle e Latora e Biadora e Tempora disse.~
1723 3, 48 | mi si rechi, che disse: Latrando lui con gli occhi in giù
1724 1, 3 | nascevano e quella insieme col latte dalle nutrici loro beeano
1725 3, 16 | Petrarca: ~Morte biasmate, anzi laudate lui,~che lega e scioglie,~
1726 3, 64, 1| non m'aveggia,~quanto mia laude è ingiuriosa a voi;~la qual
1727 3, 12 | mano in seno, Levatasi la laurea di capo, Egli mi trarrà
1728 1, 3 | spesa, a marmi e ad oro lavorati e risplendenti, procacciano
1729 2, 12 | perseverando lo incominciato lavoro menare a fine. Le quali
1730 3, 31 | Signor, questa donna è quello leale e fedel servo, del quale
1731 3, 16 | biasmate, anzi laudate lui,~che lega e scioglie,~o pure: Poi
1732 3, 18 | adopera che un cotale quasi legamento leggiadro e gentile di quelle
1733 3, 35 | questa guisa, Amaste Valeste Legeste Sentiste, e non altramente.
1734 3, 30 | adietro la V e dirsi, Volea Leggea Sentia; come che il Petrarca
1735 3, 30 | Leggeano Sentiano, ma Soleamo Leggeamo Sentiamo non giamai. Et
1736 3, 30 | terza voce, e dicesi Soleano Leggeano Sentiano, ma Soleamo Leggeamo
1737 3, 35 | sillaba, Amammo Valemmo Leggemmo Sentimmo, né altramente
1738 3, 27 | sta. Ché non Amamo Valemo Leggemo, ma Amiamo Valiamo Leggiamo
1739 3, 53 | bene si dice Amante Tenente Leggente Ubidiente e Amato Tenuto
1740 2, 4 | le temperate con alcuna leggera, e così allo 'ncontro queste
1741 3, 18 | parole, che senza grazia si leggerebbono, se si leggessero senza
1742 3, 43 | propriamente vi sta, Amerei Vorrei Leggerei Sentirei; come che alcuna
1743 2, 14 | precedenti, ella porge alle voci leggerezza, perciò che, come io dissi,
1744 2, 18 | rilegge, tanto altri più di leggerle e di rileggerle divien vago;
1745 3, 44 | così, Amessate Volessate Leggessate Sentissate, il che è in
1746 2, 9 | grave o piacevole non si leggesse. Dove il Petrarca l'una
1747 2, 9 | di capevole ingegno, né leggeste giamai o udiste dir cosa
1748 3, 33 | Tenesti, Duole Dolesti, Legge Leggesti. E dissi ancora per lo più,
1749 3, 30 | si dicono, Amava Valeva Leggeva Sentiva, che medesimamente
1750 3, 30 | questa, Amavate Valevate Leggevate Udivate; ma ella altra mutazione
1751 3, 30 | voce questa, Amavi Valevi Leggevi Sentivi; della quale eziandio
1752 2, 8 | e cascanti, che ora sono leggiadrette e gentili. Cadono altresì
1753 3, 1 | quanto più uno, che altro, leggiadri scrittori ha de' fatti e
1754 3, 48 | le regole, ma ancora le leggiadrie della lingua, disse: Ardendo
1755 3, 27 | Leggemo, ma Amiamo Valiamo Leggiamo si dee dire. Semo e Avemo,
1756 3, 46 | richiesta a questa voce, Legga Leggiate, Segga Seggiate; come che
1757 3, 30 | prima voce di questo numero, Leggiavamo Venavamo e similmente dicendo.~
1758 3, 30 | essere, nella A, Vedavate Leggiavate Venavate, quasi per lo continuo;
1759 2, 10 | ne 'l fa uscire. Debole e leggiero e chinato e tuttavia dolce
1760 3, 27 | che dalla mia, e Leggo, Leggio; e Veggo, Veggio, traponendovi
1761 2, 7 | o questi ferri o questi legni, se sono troppi lunghi,
1762 2, 20 | giardino trovatici, che lentamente spaziando e di cose dilettevoli
1763 2, 3 | purissima e alta, con piacevole lentezza correndo, la bagnava. E
1764 2, 2 | Brunetto, Notaio Jacomo da Lentino, Mazzeo e Guido Giudice
1765 3, 35 | termina poscia così, Volsero Lessero e simili, alla terza loro
1766 3, 55, 2| qual disse, parlando di letame: Ma il vecchio l'ha tutto
1767 3, 6 | nel latino, le Dita, le Letta, le Risa, e simili; come
1768 1, 18 | non dotto grandemente e letterato, può bene e compiutamente
1769 3, 20 | fresco, e Porrovvi suso alcun letticello, e Hacci Vacci e simili -.
1770 2, 18 | affettando. Perciò che là dove al lettore con la nostra fatica diletto
1771 3, 20 | penultima; perciò che Quetàimi e Levàimi e Faràine e Hàimi, sono
1772 3, 20 | Dante, il quale e Quetami e Levami disse, ma ancora nel nostro
1773 3, 18 | una sillaba, e poscia E', levandole ancora la vocale ultima,
1774 3, 34 | voci della quarta maniera levandosi, come io dico, l'ultima
1775 3, 26 | vogliono o bene lor mette di levarle, Tal Qual Quel e simili,
1776 3, 27 | Tengo sono della Toscana. Levaronne i poeti alcuna volta, in
1777 3, 38 | eziandio in alquanti verbi levarsene la detta sillaba, raddoppiando
1778 3, 38 | prima voce di questo tempo, levarsi via la vocal loro e dirsi
1779 3, 30 | Facea, più che una vocal ne levasse. Il quale uso non è stato
1780 3, 73, 1| ammaestrato, che con gli orecchi levati io non cercassi di sapere
1781 1, 2 | fare ci conforta. - Perché levatisi, e messer Federigo altresì,
1782 2, 15 | lo essere un solo accento levato del suo luogo in essi versi,
1783 1, 8, 2| lingua gran fatto non ha, levatone la provenzale.~
1784 3, 77 | le bolle, che 'l bollor levava,~e altrove:~La spada di
1785 3, 47 | averò desinato, quando tu ti leverai. E questa voce tuttavia,
1786 3, 60, 1| Se noi dinanzi non gliele leviamo, e le altre si diano al
1787 3, 65 | veggio lei più presso farsi,~levomi per pigliarla, e per tenerla,~
1788 1, 16 | da fanciullo nelle buone lezioni avezzo, così ragionate ora,
1789 1, 7 | quanto ella di servaggio liberandosi ha potuto intendere a ragionare
1790 1, 1 | commuovere gli umani animi, che liberi sono, è grande la forza
1791 2, 19 | molto più largo e spazioso e libero è, che quello del verso.
1792 3, 15 | ne rendo sicuro, Te ne do licenzia, Vi se ne conviene. A volere
1793 2, 11 | hanno e d'altra parte sono licenziose, sì come de' sonetti e di
1794 3, 72, 3| suo poema, nel quale egli licenziosissimo fu, ma ancora nelle canzoni,
1795 3, 72, 1| altrove: Io temo forte che Lidia con consiglio e volere di
1796 1, 10, 3| altro non s'è partita; usò Ligio, che in tutti i provenzali
1797 3, 52 | Capitolo LII ~ Sono, oltre a questi,
1798 3, 53 | Capitolo LIII ~ Deesi, perciò che
1799 1, 13 | era grave, dolce, vago, limato, puro, il che diceva dell'
1800 3, 57, 2| Quinci, Di qua e Da questo, e Linci, Di là, che a questa guisa
1801 1, 17 | figliuoli facessimo il tedesco linguaggio imprendere, più tosto che
1802 3, 23, 1| il quale, ragionando di lino, disse: Nella costui seminazione
1803 3, 2 | portava oltre per queste liquide vie. Ma io sicuramente di
1804 3, 54 | Capitolo LIV ~ È oltre acciò da
1805 3, 59 | Capitolo LIX ~ Sono Poi e Poscia
1806 1, 12 | onore di messer Federigo, lodando la sua diligenza posta nel
1807 1, 5 | molte delle sue composizioni lodandola, e consigliando i romani
1808 3, 26 | un'altra intorno ad essa lodandone, n'avevan ragionato. È ancora
1809 3, 70, 1| l mio ingegno, e 'l mio lodar non sprezze.~Ma leggesi
1810 1, 2 | troviate, perché si debba così lodarla e usarla nello scrivere,
1811 1, 3 | rifiutando che natìa vostra è, lodate e seguitate la strana -.~
1812 3, 1 | chiamò, così alto e famoso lodatore avendo avuto delle sue prodezze;
1813 3, 5 | perciò che e Ale e Arme e Lode e Frode si sono eziandio
1814 1, 20 | facessene una sua, non lo lodereste voi più che se egli non
1815 2, 20 | quanto sarebbe stato più lodevole che egli di meno alta e
1816 1, 19 | lingua o l'antica che si lodi maggiormente, l'onore in
1817 3, 17 | il quale nella novella di Lodovico disse: Credendo egli che
1818 2, 20 | che sia tutto d'avene e di logli e d'erbe sterili e dannose
1819 1, 12 | ad un altro ragionano i lombardi, ad un altro i toscani,
1820 3, 74, 1| Villani: I quali mandarono in Lombardia mille cavalieri tra due
1821 1, 13 | francese, quale tedesco, quale lombardo, quale toscano, quale viniziano;
1822 1, 7 | dimorarono. Successero a' Goti i Longobardi; e questi primieramente
1823 1, 7 | che quelle che vi sono di lontan paese portate. Senza che
1824 1, 9 | eglino si vennero da loro lontanando, in tanto che il Petrarca
1825 1, 7 | quelle de' Barbari tra sé lontanissime, essi a poco a poco della
1826 1, 1 | potete ciò avere dal buon Lorenzo, che vostro zio fu, per
1827 3, 8 | Villani, Per la qual cosa i Lucchesi furono molti ristretti e
1828 3, 13, 1| Vommene in guisa d'orbo senza luce, Io ci tornerò, e darottene
1829 3, 7 | disdegno?~e ancora, Da ta' due luci è l'intelletto offeso; e
1830 1, 17 | sovente, e Bellore e Fallore e Lucore e Amanza e Saccente e Coralmente,
1831 2, 4 | alte, sonanti, apparenti, luminose; se di bassa e volgare,
1832 3, 59 | o pure più rozzamente, Luna e Persona, Cagione e Comune,
1833 2, 10 | delle quali si sente quasi lunato e cornuto nelle parole.
1834 3, 60, 1| Presso. Contraria di cui è Da lunge e Da lungi, che sono del
1835 3, 24 | noi e Con esso le mani e Lungh'esso la camera; medesimamente
1836 3, 62 | toscanamente A bada, cioè A lunghezza e a perdimento di tempo:
1837 2, 7 | questi legni, se sono troppi lunghi, essi gli accorzano, se
1838 1, 18 | è se egli ancora vive, e lunghissimi secoli viverà. Il somigliante
1839 1, 8, 2| un altro, e questi fu di Lunigiana, uno de' marchesi Malespini,
1840 3, 6 | come sono Arcora Ortora Luogora Borgora Gradora Pratora
1841 3, 71 | con tue carezze infinte lusingare.~
1842 3, 55 | Capitolo LV ~
1843 3, 56 | Capitolo LVI ~
1844 3, 57 | Capitolo LVII ~
1845 3, 58 | Capitolo LVIII ~ È Intorno, la quale
1846 3, 60 | Capitolo LX ~
1847 3, 61 | Capitolo LXI ~ Sono Unqua e Mai
1848 3, 62 | Capitolo LXII ~ Leggesi Sovente,
1849 3, 63 | Capitolo LXIII ~ È Del tanto, che
1850 3, 64 | Capitolo LXIV ~
1851 3, 69 | Capitolo LXIX ~ Leggesi Come, non
1852 3, 65 | Capitolo LXV ~ È, oltre a queste,
1853 3, 66 | Capitolo LXVI ~ È Contro e Contra,
1854 3, 67 | Capitolo LXVII ~ Leggesi Al tutto,
1855 3, 68 | Capitolo LXVIII ~
1856 3, 70 | Capitolo LXX ~
1857 3, 71 | Capitolo LXXI ~ Dicesi Non la voce
1858 3, 72 | Capitolo LXXII ~
1859 3, 73 | Capitolo LXXIII ~
1860 3, 74 | Capitolo LXXIV ~
1861 3, 79 | Capitolo LXXIX ~ Con le quali parole
1862 3, 75 | Capitolo LXXV ~
1863 3, 76 | Capitolo LXXVI ~ Dicesi Quando che
1864 3, 77 | Capitolo LXXVII ~ Dicesi Forse, che
1865 3, 78 | Capitolo LXXVIII ~ Sono oltre acciò
1866 1, 16 | dinanzi, che offendono e quasi macchiano le scritture, e queste tutte
1867 2, 5 | più tosto che, sponendolo, macchiarne l'altra scrittura; massimamente
1868 3, 8 | Ingombro Sgombro; e in vece di Macerato, Macero; e di Dubbioso,
1869 3, 8 | e in vece di Macerato, Macero; e di Dubbioso, Dubbio;
1870 1, 3 | favelle ponendo e in quelle maestrevolmente essercitandosi, non curano
1871 2, 1 | Greci garreggiarono della maggioranza delle scritture, istimando
1872 3, 54 | più grandi signori della Magna e di Francia il vennero
1873 3, 25, 1| Petrarca, che disse: Fra magnanimi pochi, a chi 'l ben piace,
1874 2, 20 | stato, così larga e così magnifica pigliandola, lasciarsi cadere
1875 2, 19 | dignità le severe, e per magnifiche le pompose. E, d'altra parte,
1876 3, 1 | ragionevolmente Alessandro il Magno, quando alla sepoltura d'
1877 3, 21 | donne, e Io non so qual mala ventura si facesse a sapere
1878 3, 27 | della lingua v'hanno più di malagevolezza portata, che mestier non
1879 1, 10, 2| e Pesanza e Beninanza e Malenanza e Allegranza e Dilettanza
1880 1, 8, 2| Lunigiana, uno de' marchesi Malespini, nomato Alberto. Fu adunque
1881 3, 6 | Tormenti, i Sospiri, i Beni, i Mali, i Lumi, i Fiumi. Ma dicolo
1882 3, 54 | questa cosa aver operata malizia né esser colpevole, volle
1883 1, 19 | hanno giudicio e così le malvagie cose leggono come le buone,
1884 3, 70, 1| davanti, Or non son io, malvagio uomo, così bella come sia
1885 1, 15 | discostato. La qual povertà e mancamento di scrittori, istimo essere
1886 1, 15 | tronche si vede che sieno e mancanti, come si può di buona parte
1887 3, 2 | osserviate, d'aiutarmi dove io mancassi; affine che per noi a messer
1888 2, 6 | non era ben pieno, ma vi mancava la sua persona, oltra che
1889 3, 75, 2| Mis, che diminuimento e manchezza dimostra, e formasene Misfare,
1890 3, 11 | medesimamente nelle sue:~Il manco piede~giovinetto pos'io
1891 3, 20 | come io ora fo, e fuori mandandolene, le consonanti raggiunte
1892 2, 21 | in questo sentimento di mandare innanzi e far maggiore,
1893 1, 1 | formar si debbano e fuori mandarne le scritture. Il che aviene
1894 3, 74, 1| Giovan Villani: I quali mandarono in Lombardia mille cavalieri
1895 3, 70, 1| incende,~beato venir men.~Mandasi tuttavia alcuna volta eziandio
1896 3, 22 | fosse da ciò, che io gliele mandassi, e io gliele promisi; e
1897 3, 73, 1| modo alcuna volta ella s'è mandata fuori con una sillaba di
1898 1, 13 | pontefice a Roma i loro popoli mandati aveano, e Valenza il colle
1899 3, 64, 1| stato da messer Amerigo mandato, che avendole il coltello
1900 1, 1 | agevolmente alle carte si manderebbe, se niuna differenza v'avesse
1901 2, 11 | formando e pigliando dalle mandre; quantunque alcuna qualità
1902 3, 70, 1| la pose il Boccaccio, O mangiano i morti?, e ora senza essa.
1903 3, 40, 2| questa cena, e non saria chi mangiarla, ciò è Chi la mangiasse;
1904 3, 40, 2| mangiarla, ciò è Chi la mangiasse; e altrove, E se ci fosse
1905 2, 4 | vie più conte sono e più manifeste che a me. Delle altre, che
1906 3, 77 | puoi aver veduto, con suo mantel nero in capo, e secondo
1907 1, 18 | dilungare, quanto le basta a mantenersi in vago e in gentile stato.
1908 3, 45 | che rendi~suo dritto al mar,~dove Rendi, in vece di
1909 2, 3 | facendogli. Della qual cosa maravigliandomi io, e la cagione cercandone,
1910 1, 8, 2| letti de' nostri. Né è da maravigliarsene, perciò che non patendo
1911 3, 39 | Boccaccio, Or non far vista di maravigliarti, né perder parole in negarlo.
1912 3, 63 | quantunque molto di ciò si maravigliasse, in altro non volle prender
1913 3, 64, 1| poco da poi: E oltre acciò maravigliatevi voi, perché egli le sia
1914 2, 18 | egli variando andò in così maravigliosi modi, che quanto più si
1915 2, 1 | frutto rendono, ma ancora maraviglioso diletto apportano alle umane
1916 3, 17 | no 'l porta; e altrove: Maravigliossi forte Tebaldo, che alcuno
1917 1, 10, 3| ancora, sì come è Drudo e Marca e Vengiare, Giuggiare, Approcciare,
1918 1, 8, 2| fu di Lunigiana, uno de' marchesi Malespini, nomato Alberto.
1919 1, 13 | solamente alla pugliese e alla marchigiana o pure alla melanese prepone,
1920 3, 3 | latino, Amore Onore Vergine Margine e questo, che io Genere
1921 1, 13 | ferma, anzi, a guisa di marina onda, che ora per un vento
1922 1, 3 | grandissimi di molta spesa, a marmi e ad oro lavorati e risplendenti,
1923 1, 8, 2| Folchetto, quantunque egli di Marsiglia chiamato fosse, il che avenne
1924 2, 21 | Fratel mio; e Pàtremo e Màtrema, in luogo di Patre mio e
1925 3, 69 | perde agevolmente in un mattino~quel che 'n molt'anni a
1926 2, 2 | Notaio Jacomo da Lentino, Mazzeo e Guido Giudice messinesi,
1927 3, 72, 3| virtù che vole,~vaga di sé medesma andar mi fane~colà dov'ella
1928 2, 14 | scemare. Che sì come le medicine, quantunque elle veneno
1929 2, 20 | e quella sempre nel suo mediocre stato avesse, scrivendo,
1930 3, 50 | Ee, che disse Dante, e Mee e ad infinite somiglianti.
1931 1, 12 | in Roma e in Firenze e in Melano e in questa città e in ciascuna
1932 3, 74, 1| cavaliere tra 'l buon re Meliadus, o 'l Cavaliere senza paura;
1933 2, 3 | ancora egli, strana e dolce melodia rendendo. A questo uccello
1934 3, 70, 2| Che vadi a lui, e donigli membranza~del giorno, ched io il vidi
1935 2, 19 | e quello o quell'altro membro della scrittura, vale a
1936 1, 8, 2| pace godendo e allegra vita menando, come fanno tutte naturalmente,
1937 3, 25, 1| quale:~Chi è fermato di menar sua vita~su per l'onde fallaci;~
1938 3, 18 | Boccaccio: E appresso questo, menati i gentili uomini nel giardino,
1939 2, 12 | quasi pensiamo, sdegnando la mendicazione delle rime in altre voci,
1940 3, 72, 3| dice, lassa, che sarà di mene? Il che si vede medesimamente
1941 3, 38 | Coglierò Ponerò Venirò Salirò e Menerò e Penerò e Sofferirò, e
1942 3, 22 | di me, fate che noi ce ne meniamo una colà su di queste papere;
1943 3, 64, 1| seco nella sua cella la menò che niuna persona se n'accorse.
1944 2, 1 | insegnamento, se non in picciola e menomissima parte a rispetto di quel
1945 2, 1 | diletto apportano alle umane menti, vaghe naturalmente sempre
1946 1, 13 | che facendosi in Italia menzione di corte ogniuno dee credere
1947 3, 67 | a me piace,~amor, la tua mercede.~
1948 3, 21 | già, là dove io ho vedute merendarsi le donne, e Io non so qual
1949 3, 60, 2| Sono Da mane e Da sera e Di merigge, che pare dal latino detta,
1950 3, 60, 2| luogo. Dicesi ancora Di meriggio e Di meriggiana, che disse
1951 1, 5 | scriverà, potrà sperare di meritar buona parte di quella grazia
1952 1, 17 | aventura dire, che biasimo meritasse colui, il quale vuole innanzi
1953 2, 21 | volgo usata, e per ciò non meritevole d'aver luogo negli eroici
1954 3, 38 | Corrò Porrò Verrò Sarrò e Merrò e Perrò e Sofferrò in vece
1955 3, 19, 1| primiere tre, sì come si mescola questa, Vedetelvi, e le
1956 1, 20 | non si fa miglior pane per mescolarvi la saggina. Perché io per
1957 1, 20 | facesse in modo che la sua mescolata lingua fosse migliore, che
1958 2, 9 | queste congiuntissime e mescolatissime; se voi medesimo confessato
1959 2, 20 | d'erbe sterili e dannose mescolato, o ad alcuna non potata
1960 1, 1 | Strozza di Ferrara, e da meser Carlo mio fratello in Vinegia
1961 3, 61 | gradi vuol, che giù sia messa. Prendesi ancora in vece
1962 3, 9 | l'uno ancora dopo la voce Messere, che si dice Messer lo frate
1963 2, 2 | Mazzeo e Guido Giudice messinesi, il re Enzo, lo 'mperador
1964 3, 2 | volentieri a questa opera si mettano, veggendo essi da principio
1965 2, 15 | quello effetto che ad esso mettea bene che si traesse. Le
1966 1, 12 | io a latinamente scrivere mettendomi, non potrei errare nello
1967 2, 7 | opere, udito, ciò bene mi metterà in questo, che più agevole
1968 1, 17 | questa del nostro secolo, il metterci a comporre in quella del
1969 3, 44 | sentire~al duro cor ch'a mezza state gela;~e altrove,~Così
1970 1, 15 | suo natìo parlare più che mezzanamente discostato. La qual povertà
1971 2, 4 | medesimamente con voci mezzane e temperate, e le quali
1972 3, 78 | e l'una volta si dicono mezze o tronche, e l'altra intere;
1973 3, 1 | messer Giulio, i vostri Michele Agnolo fiorentino e Rafaello
1974 2, 10 | voci Gente, Ardente, Legge, Miete e somiglianti, la prima
1975 3, 67 | hanno mica buona speranza; e Miga altresì, e Niente alle volte
1976 3, 54 | Aretini, e altrove, Avuto lui Milano e Chermona, più grandi signori
1977 3, 4, 1| Lasciala tal, che di qui a mill'anni~ne lo stato primaio
1978 3, 1 | se, in queste arti molto minori posto, e come si vede giovevole
1979 3, 1 | subitamente dimostra a chi la mira, vede tutto il giorno a
1980 3, 7 | Petrarca, Con voce allor di sì mirabil tempre. Et è poi, che si
1981 2, 15 | veramente Che s'addita per cosa mirabile, e somiglianti. Ne' quali
1982 1, 10, 2| portasse, e sì come è Landa e Miraglio e Smagare che è trarre di
1983 3, 50 | foss'io morto, quando la mirai,~che non ei poi, se non
1984 3, 1 | alcuna nuova opera intendono, mirano in quegli essempi, e di
1985 3, 54 | in vece di dire Avendola mirata e commendata, e così Messosi
1986 3, 1 | Con ciò sia cosa che e Mirone e Fidia e Apelle e Vitruvio,
1987 3, 75, 2| infinite altre; ma ancora la Mis, che diminuimento e manchezza
1988 3, 75, 2| men che bene, si pecca, e Misagio, che è Disagio, da Giovan
1989 2, 13 | in moltitudine e così a mischio, non possono non generare
1990 3, 75, 2| Mispatto altresì e Misleale e Miscredenza dette dal Boccaccio; e alcuna
1991 2, 15 | essere compassionevole a' miseri, il numero di quella sentenza
1992 3, 12 | disse il Boccaccio, e A la miseria del maestro Adamo, che disse
1993 3, 66 | voce che da lei si regga: E misesi con le sue genti a passare
1994 3, 75, 2| manchezza dimostra, e formasene Misfare, che è Peccare e commettere
1995 3, 32, 2| Nocqui, che ha Nociuto, e Misi, che ha Messo per voce che
1996 3, 75, 2| dette; e Mispatto altresì e Misleale e Miscredenza dette dal
1997 3, 75, 2| Giovan Villani dette; e Mispatto altresì e Misleale e Miscredenza
1998 2, 22 | se io ne leggerò, o nel misurare i miei, se io me ne travaglierò
1999 3, 64, 2| Universalmente le femine sono più mobili, e il perché si potrebbe
2000 2, 21 | licenziosamente che a grave e moderato poeta non s'appartiene -.
2001 2, 18 | straniera, e una antica tra le moderne, o nuova tra le usate, non
2002 1, 14 | la sua grande e naturale modestia ritenuto. - E quale è questo
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