SCENA XI
Mamfurio solo
Ne
gli adagiani Erasmi, dico ne gli Erasmi adagiani (io sono allucinato), voglio
dire ne gli erasmiani Adagii, ve n'è uno tra gli altri il qual dice: «A
toga ad pallium». Questo adimpiendosi in me ipso, mi fa che questo
giorno sii nigro signandus lupillo. O caelum, o terras, o maria Neptuni:
dopo essermi stati tolti di mano i danaii da un vilissimo fure, sotto pretesto
di volermi essere ufficiosi tre altri me si sono offerti e presentati; li quai,
non inquam dexteritate, sed sinisteritate quadam, lasciandomi sovr'il
dorso un depilato palliolo, proque capitis operculo un capiziolo vetusto
(che versus centrum et in medio, prae nimii sudoris densitudine appare
incerato, vel inpiceato, vel coriceato, vel coriaceo, seu
di cuoio), con il mio pileo, la mia toga magisterial han toltami. Proh deûm
atque hominum fidem, èccome delapso a patella ad prunas. Mi han
persuaso con il dire «Venite nosco, ché vi farrem trovare il fure»: sono con
essi loro bona fide andato, sin quando gionti ad di certe (ut facile
crediderim) meretricule il domicilio, dove entrati mi fecero rimaner
nell'atrio inferior dicendomi «È ben che noi prima entriamo ad prevenirlo, a
fin che non paia che ex abrupto con la tua presenza vogliamo
confonderlo: però aspettate cqui, che tosto da alcun di noi sarrete chiamato
per decernere co la minor excandescentia che si potrà quod ad
restitutionem attinet»; or avendo io per un grand'intervallo di tempo
aspetato deambulando, pensando a gli argumenti coi quali io dovevo
confonder costui, tandem non essendo ver'un che mi chiamasse, per certe
scale asceso in alto, toccai del primo cubiculo porta: dove mi fu risposto che
andasse oltre, perché ivi non era, né vi era stato altro che que' domestici
presenti. Aliquantolum progressus, batto l'uscio di un altro abitaculo
il qual era nella medesma stanza: dove mi fu parimente risposto da una vetula
dicendomi s'io volevo far ivi ingresso, che altro non v'era che certe minime
contemnendae iuvenculae; a cui dicendo che di altro fantasma avevo
ingonbrato il cerebro, ulterius progressus mi ritrovo fuor della casa
che avea l'altra uscita in un'altra platea. All'or de necessitate
consequentiae io conclusi: «Ergo forte sono eziamdio stato da
costoro deceputo, conciossia cosa che domus ista duplici constat exitu et
ingressu»; e di bel nuovo ritornato dentro, percunctatus sum, si ivi
dentro fusse altro receptaculo in cui quei potessero esser congregati; mi fu in
forma conclusionis detto: «Amico mio, si sono entrati per quella porta, son
usciti per questa; si son entrati per questa, sono usciti per quella». Tunc
statim temendo qualch'altro soccorso o consiglio simile a i preteriti, mi
sono indi absentato, e (iuxta del pitagorico simbolo la sentenza) le vie
populari fuggendo e per i diverticoli andando, aspetto il tempo da tornar in
casa: quandoquidem adesso, per de gli eunti e redeunti la frequenza,
temo (con di mia reputazione il preiudicio) incidere in qualch'un che mi
conosca in questo indecentissimo abito. Expedit che in istum angulum
mi retiri in questo mentre, ché veggio appropiar un paio di muliercule.
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