SCENA X
Sanguino, Barra, Marca, Corcovizzo, Gioan Bernardo, Carubina, Bonifacio
SANGUINO
Olà, olà, alto: la corte! Che rumori son questi?
BONIFACIO A l'altra! Siate li ben venuti, signori;
vedete che io mi sono incontrato con quest'uomo vestito di mia foggia,
caminando con mia moglie: viene a farne violenza. Io mi querelo di lui.
GIOAN BERNARDO Tu hai mentito, scelerato; e ti provarrò
per questo vestimento che porti, che tu sei un falso.
SANGUINO - Che diavolo: son dui gemini che fanno a
questione.
BARRA - Questi tre, insieme con la femina, faranno dui
in carne una.
MARCA - Credo che cercano chi de lor dui è esso, per
essere il marito de la femina.
SANGUINO Questa deve essere qualche sollenne imbroglia:
menatele priggioni tutti, tutti.
GIOAN BERNARDO Signore, non dovete menar in priggione
altro che costui, non me.
SANGUINO - Via, via, sciagurato, tu sarrai il primo.
GIOAN BERNARDO Di grazia, signor Palma, non mi fate
questo torto, perché son persona onorata: io son Gioan Bernardo pittore, omo da
bene.
CORCOVIZZO Signor capitano, vedete che non mostra
differenza l'uno dall'altro.
CARUBINA Signor capitan Palma, viva la verità: questo
stravestito è mio marito messer Bonifacio; quest'altro è messer Gioan Bernardo.
Questa è la verità che non si può ascondere.
GIOAN BERNARDO E per confirmazione, vedete si quella
barba è la sua.
BONIFACIO Io confesso che è posticcia; ma lo ho fatto
per certo disegno per cose che passano tra me e mia moglie.
CORCOVIZZO - Ecco la barba cqua di questo uomo da bene
nelle mie mani.
SANGUINO Dimmi, uomo da bene, è la barba tua questa?
BARRA - Signor sì, è la sua: per che l'have comprata.
SANGUINO - Adesso conoscemo che costui è falso: menate
dumque lui preggione con la femina. Et a voi, messer Gioan Bernardo, da parte
della Gran Corte de la Vicaria comandiamo che domani, ad ore quattordici,
doviate trovarvi avante il giodice ordinario per la informazione di questo
fatto: sotto pena di cento cinquanta scudi.
GIOAN BERNARDO - Io non mancarrò, signore Palma: sa
vostra Signoria che questo non lo deve nisciuno cercare più di me, al quale è
fatta ingiuria; e mi protesto per le ribalderie che può aver commesse costui
sotto questo abito.
SANGUINO La giustizia non mancarrà.
CARUBINA - Et io misera ancora debbo esser vituperata
et andar priggione, per aver voluto apprendere questo scelerato di mio marito?
GIOAN BERNARDO - Signore capitano: io risponderrò, e vi
dono assicuranza per questa madonna, la quale conosco onoratissima, benché sii
sua moglie; e lei non è partecipe in questo fatto.
SANGUINO - Voi vi dovereste contentare che lasciamo
vostra persona. Costei non andava insieme con suo marito?...
GIOAN BERNARDO - Signor sì.
SANGUINO ... dumque verrà insieme con lui.
CARUBINA Ma io non ero consapevole: io lo ho cercato e
ritrovato in fallo; et ora me ne venevo dalla casa della signora Vittoria,
riprendendolo per questo maldetto fatto; e si ve piace, sarrà cqui tutto il
mondo che non vi dirrà cosa che m'incolpi: andiamo dalla signora Vittoria, e
gli altri di sua casa.
GIOAN BERNARDO Vi assicuro, signor, che non è errore
dal canto di madonna; e si vi fusse, io mi dono ubligato ad ogni satisfazzione
per lei. A me basta solo, e fo instanzia, che costui vada in preggione
solamente: e da madonna Carubina io non pretendo altro; e di nuovo vi priego
che la lasciate andare.
SANGUINO - Par che apertamente non costa delitto dal
canto suo: la rimetto a vostra preciaria; con questo, che ad voi... come vi
chiamate?
CARUBINA - Carubina, al servizio di vostra Signoria.
SANGUINO ... a voi madonna Carubina, da parte della
Gran Corte della Vicaria facciamo comandamento che domani, ad ore quattordeci,
vi doviate trovare avant'il giodice ordinario per la informazione di questo
fatto: sotto pena di sessanta scudi.
CARUBINA - Sarrò ubedientissima, secondo il mio devere.
BONIFACIO - Vi accorgerrete, messer Gioan Bernardo, che
io non vi ho tanto offeso, quanto vi pensate.
GIOAN BERNARDO - Tutto se vedrà.
SANGUINO Or su andiamo, non più dimora; videte che non
fugga; depositatelo con quel mastro di scola: per che poi le menarremo in
corte.
BONIFACIO - Di grazia legatemi: fate ancor questo
piacere a mia moglie et ad messer Gioan Bernardo.
SANGUINO Fate pur che non fugga. Via, bona notte.
GIOAN BERNARDO - Buona notte e buon anno a vostra
Signoria, signore capitano, e la compagnia.
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