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Giordano Bruno
Candelaio

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  • ATTO V
    • SCENA XXII
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SCENA XXII
Messeri Scaramuré, Gioan Bernardo, Corcovizzo, Ascanio, Sanguino, [Barra]

    SCARAMURÉ Toccamo la porta (, , ).
    CORCOVIZZO Chi è ?
    SCARAMURÉ Amici. Avisate il signor capitano che noi siamo cqua.
    CORCOVIZZO Or ora, messer mio.
    SCARAMURÉ - Questo è Corcovizzo: adesso mi par che si faccia chiamar non so se Cappino o che diavolo d'altro nome. Io ho udito chiamar Panzuottolo o quell'altro o costui.
    GIOAN BERNARDO Ah! ah! ad un bisogno il pedante e messer Bonifacio le sapranno conoscere: son mascherati di barba anch'essi?
    SCARAMURÉ Tutti: che in vero questa mi par essere una comedia vera. Al pedante non manca altro che la barba; messer Bonifacio, si se la vuole attaccare, l'ha. Questi dui si conoscono tra loro, ma non sanno che gli altri ancora sono mascherati.
    ASCANIO - Manca sol che madonna Carubina porti la sua maschera.
    SANGUINO Voi siete cqua? la moglie non l'avete condotta? Avertite che senza lei non si farrà nulla.
    SCARAMURÉ - Signor, la è in camino, viene: adesso adesso sarrà presente.
    SANGUINO Aspettate dumque, che verremo con quest'uomo a basso.
    SCARAMURÉ Tenetevi su la vostra per un poco di tempo.
    GIOAN BERNARDO - Lascia guidar il fatto mio ad me.
    SANGUINO Siate il benvenuto, messer Gioan Bernardo.
     [GIOAN BERNARDO] - Vostra Signoria sia il molto ben trovato: subito che ho inteso da messer Scaramuré che vostra Signoria mi dimandava, mi son alzato di letto, e venuto come di posta, dubitando che non si fusse scoperta qualche cosa che quel malfattore sotto la mia forma abbia commessa.
    SANGUINO Il malfattore, il Malefacio, eccolo cqua presente. Ma in nome del diavolo, io non vi ho mandato a chiamare; ma questo messer Scaramuré lui ha tanto pregato ch'io aspettasse un poco da menar costui priggione in Vicaria, e che questo sarrebbe stato di vostra satisfazzione, sapendo altre cose che passano circa il negocio del stravestimento di costui. Io sì per farvi piacere, sì anco mosso dalle preghiere di messer Scaramuré, oltre dalle lacrime e contrizzione di questo povero peccatore, vi ho aspettato; ma non vi ho mandato a chiamare.
    BONIFACIO Misericordia per amor de Dio!
    GIOAN BERNARDO Messer Scaramuré, voi non m'avete chiamato da parte del signor capitano, con dirmi che mi dimanda per cose che molto importano circa il nostro negocio, che mi avete fatto montar la pagura da le calcagne? Come mi fate questi tradimenti? è questa l'amicizia? è questo il zelo ch'avete dell'amor mio? Avete studiato e, come mi par, studiate di faurire et aggiutare con mio pregiudizio questa pessima conscienza di omo. Signor capitano, io mi querelo ancor di costui, che ha abusato del mio nome et intenzione parlando con vostra Signoria; et have abusato dell'autorità e nome di vostra Signoria facendomi aver questo disaggio di venir sin cqua e fastidir tante persone.
    BONIFACIO Misericordia per l'onor de Dio e di nostra Donna!
    SANGUINO Piano, piano: veggiamo si questa cosa si può accomodare; veggiamo si l'è tanto criminale. Poi che voi siate cqua, pensate bene a quel che fate, non vi lasciate trasportar dalla còlera.
    GIOAN BERNARDO - La cosa non si potrà acomodar giamai dal canto mio; anzi, dopo' che la giustizia arrà fatto il suo corso, credo che la cosa non sarrà finita tra me e lui.
    SCARAMURÉ - Messer Gioan Bernardo mio, quello che io ho fatto e fo, non credo che sia con interesso de l'onor vostro: tutte volte che si trovarrà errore che di notte sii stato commesso come in persona vostra, siamo cqua tanti testimonii per farli cascare sopra messer Bonifacio; ma non essendovi passate altro che certe levità, non so per che causa che passa tra lui e sua moglie, dovete quietarvi.
    GIOAN BERNARDO - Si è dumque stravestito per farmi esser stimato ch'io fusse insieme con sua moglie, per confondere lei e me: per ponerci in pena della vita. Non sapete voi che cerca di cangiarla, et ad me di farmi il peggio che puote?
    BONIFACIO Non piaccia a Dio: e perché questo a voi, messer Gioan Bernardo mio? Perdonatime, vi priego: misericordia per le cinque piaghe di nostro Signore.
    GIOAN BERNARDO - Non tanti baciamenti di piedi, vi priego.
    BARRA - Tutto il mondo è re e papa alla devozion di costui solamente in questa occasione: si Dio li farrà grazia, apresso farrà un casocavallo a tutti.
    SANGUINO Su su, abbiate pietà al meno sin tanto che non costi che lui non abbia fatto altro errore che questo. Vedi che deve esser stato qualch'altro intrico: sua moglie ancora era stravestita da un'altra; non era in suo proprio abito, come mi dice costui: però non è verisimile che per quel mezzo vi volesse confondere.
    SCARAMURÉ Oltre che, era sua moglie in abito di una donna la qual senza suspizione alcuna sempre prattica con messer Gioan Bernardo. Su su, messer Gioan Bernardo mio: io ancor vi priego che abbiate la misericordia de Dio avanti gli occhii. Io sapevo bene che voi non sareste venuto sin cqua s'io non vi parlavo in quel modo; ancora ho eccesso a riguardo del signor capitano: stimando certo che non me ne sarreste nemici, essendo che è per far misericordia e carità ad uno, senza far torto ad un altro.
    BONIFACIO Messer Gioan Bernardo mio, io mi offero obligato a tutte pretensione et interessi, che vi si potessero avvenire. Messer Gioan Bernardo, obligatevi, vi priego, questa povera anima di Bonifacio: il quale si voi volete sarrà svergognatissimo. L'onor mio è in vostra mano; non potrò negar giamai che per vostra mercé io ho il mio onore: si me fate questa grazia... uh, uh, uh, uh...
    SANGUINO Oh ben, bene: eccola sua moglie.




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