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Giordano Bruno
Candelaio

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  • ATTO PRIMO
    • [SCENA XIV]
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[SCENA XIV]
Sanguino, Marta

    SANGUINO - (cantando). Chi vooo spazzacamin? Chi vòl conciare stagni, candelier, conche, caldare?
    MARTA - Che buon'ora è, Sanguino? è egli cosa nuova che tu sei pazzo? che canti per mezzo le strade? quale delle due è l'arte tua?
    SANGUINO - Non so: o l'una o l'altra. E voi non sapete?
    MARTA - Se non me dite, non so altro.
    SANGUINO - Son servitor, discepolo e compagno di vostro marito, il quale o è un spazza-camino, o ver ripezza-stagni, tacconeggia-padelle o risalda-frissore. Si non mel credi, guardagli il viso e miragli le mani. Che diavolo fa egli? Tenetelo forse appeso al fumo come le salciche, e come mesesca di botracone in Puglia?
    MARTA - Ahi me lassa: per lui sarò mostrata a dito; ogni poltrone me darrà la baia. Intendi, Sanguino? questo a dirlo a lui, e non a me.
    SANGUINO - Se dice che nostro Signore sanò tutte altre sorte de infirmità, ma che giamai volse accostarsi ad pazzi.
    MARTA - E però via, ch'io non voglio accostarmi a te, pazzacone.
    SANGUINO - pure accòstati a lui, madonna cara: e guàrdati di porgerli la lingua, che la minestra ti saprà di fumo.




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