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Giordano Bruno
Candelaio

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  • ATTO TERZO
    • SCENA V
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SCENA V
Lucia, Scaramuré

    LUCIA - Dove malviaggio è andato costui? Mi castroneggia un castrone: aspettavo da lui una certa risoluzione.
    SCARAMURÉ - Oh, adio Lucia, dove dove?
    LUCIA - Cerco messer Bonifacio, che ora ho lasciato con voi: credevo che mi aspettasse cqua.
    SCARAMURÉ - Che volete da lui?
    LUCIA - Per dirvela come ad amico, la signora Vittoria gli manda a chieder di danari.
    SCARAMURÉ - Ah, ah, io so, io so: adesso la scaldarà e gli darrà de l'incenso: de danari ne ha dati ad me per non aver occasione di darne a lei.
    LUCIA - Come diavolo può esser questo?
    SCARAMURÉ - La signora Vittoria dimanda troppo: e lui con mezza duzena di scudi, se la vuole attaccare a chiave et a catene.
    LUCIA - Ditemi come passa la cosa.
    SCARAMURÉ - Andiamo insieme a trovar la signora Vittoria; e raggionaremo con lei et ordinaremo qualche bella matassa, a fin che io rimanghi col credito con questo babuino: e facciamo qualche bella comedia.
    LUCIA - Voi dite bene; massime che non è bene di raggionar cqui: veggo venir di gente.
    SCARAMURÉ - Ecco il magister: leviamoci da cqua.




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