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Giordano Bruno
Candelaio

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  • ATTO V
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SCENA X
Sanguino, Barra, Marca, Corcovizzo, Gioan Bernardo, Carubina, Bonifacio

    SANGUINO Olà, olà, alto: la corte! Che rumori son questi?
    BONIFACIO A l'altra! Siate li ben venuti, signori; vedete che io mi sono incontrato con quest'uomo vestito di mia foggia, caminando con mia moglie: viene a farne violenza. Io mi querelo di lui.
    GIOAN BERNARDO Tu hai mentito, scelerato; e ti provarrò per questo vestimento che porti, che tu sei un falso.
    SANGUINO - Che diavolo: son dui gemini che fanno a questione.
    BARRA - Questi tre, insieme con la femina, faranno dui in carne una.
    MARCA - Credo che cercano chi de lor dui è esso, per essere il marito de la femina.
    SANGUINO Questa deve essere qualche sollenne imbroglia: menatele priggioni tutti, tutti.
    GIOAN BERNARDO Signore, non dovete menar in priggione altro che costui, non me.
    SANGUINO - Via, via, sciagurato, tu sarrai il primo.
    GIOAN BERNARDO Di grazia, signor Palma, non mi fate questo torto, perché son persona onorata: io son Gioan Bernardo pittore, omo da bene.
    CORCOVIZZO Signor capitano, vedete che non mostra differenza l'uno dall'altro.
    CARUBINA Signor capitan Palma, viva la verità: questo stravestito è mio marito messer Bonifacio; quest'altro è messer Gioan Bernardo. Questa è la verità che non si può ascondere.
    GIOAN BERNARDO E per confirmazione, vedete si quella barba è la sua.
    BONIFACIO Io confesso che è posticcia; ma lo ho fatto per certo disegno per cose che passano tra me e mia moglie.
    CORCOVIZZO - Ecco la barba cqua di questo uomo da bene nelle mie mani.
    SANGUINO Dimmi, uomo da bene, è la barba tua questa?
    BARRA - Signor sì, è la sua: per che l'have comprata.
    SANGUINO - Adesso conoscemo che costui è falso: menate dumque lui preggione con la femina. Et a voi, messer Gioan Bernardo, da parte della Gran Corte de la Vicaria comandiamo che domani, ad ore quattordici, doviate trovarvi avante il giodice ordinario per la informazione di questo fatto: sotto pena di cento cinquanta scudi.
    GIOAN BERNARDO - Io non mancarrò, signore Palma: sa vostra Signoria che questo non lo deve nisciuno cercare più di me, al quale è fatta ingiuria; e mi protesto per le ribalderie che può aver commesse costui sotto questo abito.
    SANGUINO La giustizia non mancarrà.
    CARUBINA - Et io misera ancora debbo esser vituperata et andar priggione, per aver voluto apprendere questo scelerato di mio marito?
    GIOAN BERNARDO - Signore capitano: io risponderrò, e vi dono assicuranza per questa madonna, la quale conosco onoratissima, benché sii sua moglie; e lei non è partecipe in questo fatto.
    SANGUINO - Voi vi dovereste contentare che lasciamo vostra persona. Costei non andava insieme con suo marito?...
    GIOAN BERNARDO - Signor sì.
    SANGUINO ... dumque verrà insieme con lui.
    CARUBINA Ma io non ero consapevole: io lo ho cercato e ritrovato in fallo; et ora me ne venevo dalla casa della signora Vittoria, riprendendolo per questo maldetto fatto; e si ve piace, sarrà cqui tutto il mondo che non vi dirrà cosa che m'incolpi: andiamo dalla signora Vittoria, e gli altri di sua casa.
    GIOAN BERNARDO Vi assicuro, signor, che non è errore dal canto di madonna; e si vi fusse, io mi dono ubligato ad ogni satisfazzione per lei. A me basta solo, e fo instanzia, che costui vada in preggione solamente: e da madonna Carubina io non pretendo altro; e di nuovo vi priego che la lasciate andare.
    SANGUINO - Par che apertamente non costa delitto dal canto suo: la rimetto a vostra preciaria; con questo, che ad voi... come vi chiamate?
    CARUBINA - Carubina, al servizio di vostra Signoria.
    SANGUINO ... a voi madonna Carubina, da parte della Gran Corte della Vicaria facciamo comandamento che domani, ad ore quattordeci, vi doviate trovare avant'il giodice ordinario per la informazione di questo fatto: sotto pena di sessanta scudi.
    CARUBINA - Sarrò ubedientissima, secondo il mio devere.
    BONIFACIO - Vi accorgerrete, messer Gioan Bernardo, che io non vi ho tanto offeso, quanto vi pensate.
    GIOAN BERNARDO - Tutto se vedrà.
    SANGUINO Or su andiamo, non più dimora; videte che non fugga; depositatelo con quel mastro di scola: per che poi le menarremo in corte.
    BONIFACIO - Di grazia legatemi: fate ancor questo piacere a mia moglie et ad messer Gioan Bernardo.
    SANGUINO Fate pur che non fugga. Via, bona notte.
    GIOAN BERNARDO - Buona notte e buon anno a vostra Signoria, signore capitano, e la compagnia.




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