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Giordano Bruno
Candelaio

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  • ATTO SECONDO
    • SCENA VI
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SCENA VI
Pollula, Barra

    POLLULA - A dio, messer Barra.
    BARRA - Ben venuto, cor mio: onde venite, dov'andate?
    POLLULA - Vo cercando messer Bonifacio per donargli questa carta.
    BARRA - Che cosa l'è, si può vedere?
    POLLULA - Non è cosa ch'io possa tener ascosta a voi. È una epistola amatoria, la quale maestro Mamfurio gli ha composta, che lui vuole inviare non so a chi sua inamorata.
    BARRA - Ah! ah! ah! alla signora Vittoria: veggiamo che cosa contiene.
    POLLULA - Legete voi, to'.
    BARRA -«Bonifacius Luccus D. Vittoriae Blancae S. P. D. Quando il rutilante Febo scuote dall'oriente il radiante capo, non sì bello in questo superno emisfero appare, come alla mia concupiscibile il tuo exilarante volto, tra tutte l'altre belle, pulcherrima signora Vittoria...». - Che ti ho detto io? non ho io divinato?
    POLLULA - Leggete pur oltre.
    BARRA - «... Laonde maraviglia non fia, né sii anco ver uno ch'inarcando le ciglia, la rugosa fronte increspi, nemo scilicet miretur, nemini dubium sit...». - Che diavolo di modo di parlar a donne è questo? lei non intende parole per gramatico, ah! ah!
    POLLULA - Eh di grazia sequite.
    BARRA - «... nemini dubium sit, si l'arcifero puerulo con quell'arco medesmo, la di cui piaga ha sentito lo in varie forme cangiato gran monarca Giove, divum pater atque hominum rex, hammi negli precordii penetrato con del suo quadrello la punta, il vostro gentilissimo nome indelebilmente con quella sculpendovi. Però per le onde stigie (giuramento a i celicoli inviolando)...». - Vada in bordello questo becco pedante, con le sue cifre; e questo grosso modorro che potrà donar ad intendere con questa lettera? Bonifacio vuol far del dotto: e lei non crederà che sii cosa sua. Oltre che mi par una dotta coglioneria quel che cqui si contiene. To', io ne ho letto pur troppo, non ne voglio veder più. Si costui non have altro batti-porta che questa pìstola, non ce l'attacca questa settimana.
    POLLULA - Cossì credo io: le donne voglion lettere rotonde.
    BARRA - Ideste de gli carlini; e vogliono il ritratto de lo re. Andiamo avanti, che voglio dirti un poco a lungo; e questo negocio lo farai dopoi.
    POLLULA - Andiamo.




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