Canto, ottava
1 1, 5 | Passata era la notte, e il dì secondo~
2 1, 7 | molcendo al buon soldato.~Era il ciel senza nubi, e rubiconda~
3 1, 10| rimuggìr con tutto il lido:~Ch'era d'intorno intorno ogni confine~
4 1, 14| Morto nella battaglia era, siccome~Nel poema d'Omero
5 1, 16| diploma~Prova che lunga pezza era già valica~Che fra' topi
6 1, 33| Contra lor nella zuffa s'era messo;~Se ignaro delle rane,
7 1, 34| Era nel campo il conte Leccafondi,~
8 1, 34| profondi~Pensieri e di dottrina era un portento:~Leggi e stati
9 1, 39| La biblioteca ch'ebbe, era guernita~Di libri di bellissima
10 1, 39| non erano abbastanza.~Ed era ben ragion, che in quella
11 1, 40| E il portico, nel quale era a vedere,~Con baffi enormi
12 1, 42| penne~Ratte de' giornalisti era contento:~E profittare a
13 1, 44| ambasciatore~Del proprio re, s'era condotto, avanti~Che tra'
14 1, 45| il qual di stima~Tenuto era da tutti in su la cima.~
15 2, 4 | Era maggio, che amor con vita
16 2, 5 | uno e l'altro, invocando, era ricorso;~
17 2, 12| Perchè pria del creduto era presente.~
18 2, 17| di tutti quanti,~Tal ch'era nelle lingue un Mezzofanti.~
19 2, 21| Brancaforte quel granchio era nomato,~Scortese a un tempo
20 2, 21| effetto,~Rispose che venuto era legato~Del proprio campo,
21 2, 21| e ben legato e stretto~Era più che mestier non gli
22 2, 26| comandasse quel che gli aggradia.~Era quel re, per quanto investigando~
23 2, 27| stato~Della sedia vacante era l'eletto~Del campo ad accettar
24 2, 27| punto~Facesse quel che gli era prima ingiunto.~
25 2, 35| porte~Che dimagrando scemo era di peso,~O le si mangia
26 2, 46| d'oro giammai sazio non era,~Nè si dava al re lor veruno
27 3, 2 | Era Topaia, acciò che la figura~
28 3, 2 | una roccia viva,~La qual era per arte o per natura~Cavata
29 3, 5 | bastanti~Del loco ove Topaia era fondata,~La qual per quattro
30 3, 6 | Sopra un masso ritondo era il castello~Forte di sito
31 3, 17| Di Statistica ancor non s'era udita~La parola a quei di
32 3, 31| Far gran cose di nulla era vostr'arte,~Nulla far di
33 3, 44| Soggetto infra soggetti era vissuto:~Al popol in comun
34 3, 44| non del cielo, al regno era venuto,~Riconoscente; e
35 4, 26| Nella cui punta il mondo era ritratto,~Perchè credeva
36 4, 31| Non era il festeggiar finito ancora~
37 4, 34| ranocchio che allor gli era scrivano.~
38 4, 44| De' prenci di quel tempo era tenuto,~Nemico ostinatissimo
39 4, 44| statuto,~Che il poter ch'era in lui senza riserbo~Partir
40 5, 3 | resta~Che legittimamente era tenuto,~Nè la succession
41 5, 15| Tornando la città qual era innanti.~Questa presso che
42 5, 16| solea~Che stil de' granchi era cangiare aspetto~Secondo
43 5, 36| fanti~A un milione e mezzo era vicina.~Serse in Europa
44 5, 36| piè fu la marina.~Coperto era sì lunge ogni sentiero~Che
45 5, 37| quiete amabile e giocondo.~Era il tempo che l'ore mattutine~
46 5, 39| di che il bianco nugolo era segno,~Che dai passi nascea
47 5, 43| Di che principio ai topi era quel giorno.~
48 5, 45| D'aste e d'armi diverse era confitta,~
49 6, 3 | Se non era che quei che per nefando~
50 6, 3 | fuori,~Indovinàr quel ch'era, e fatti arditi~I serragli
51 6, 5 | posta,~E sempre che bisogno era dell'arte~D'intendere o
52 6, 6 | parlamento~In carcere dai lanzi era condotto,~Che del parlar
53 6, 7 | Leccafondi che noto era per vero~Amor di patria
54 6, 8 | contratto,~Se per dritto non era almen per fatto.~
55 6, 11| di sopra i regni bui.~Ed era ben ragion, che chiaramente~
56 6, 11| cui~La lor sopra ogni casa era eminente~Non altro avea
57 6, 14| Cui de' topi il governo era commesso~Dal re de' granchi,
58 6, 16| soda~Massime all'età verde era gradito,~Perchè di congiurar
59 6, 19| giammai nè dì nè notte~Non era il tetto suo d'alcun di
60 6, 21| ancor poco temesse,~Pur com'era mestier che molte spie~Con
61 6, 23| Com'esule e com'un ch'era discaro~Al re granchio,
62 6, 29| Già ristato era il nembo, ed alle oscure~
63 6, 30| sottentrata allo spavento~Era l'angoscia del presente
64 6, 30| Solo e già stanco, e tutto era bagnato.~Messo s'era da
65 6, 30| tutto era bagnato.~Messo s'era da borea un picciol vento~
66 6, 31| salita a mezzo il cielo~Non era ancor, sentiva egli in effetto~
67 6, 32| passando avanti~Che immobile era quello e stabilito,~E di
68 6, 33| Grande era questo e bello a dismisura,~
69 6, 36| Troppo quel che picchiava era piccino,~Nè facil da veder
70 6, 42| E conchiudendo, siccom'era usato,~Raccontò le speranze
71 6, 44| di più stelle il raggio era sparito,~E il seren puro
72 6, 44| Quasi sgombro dall'acque era il terreno,~E il soffio
73 7, 4 | ottime persone,~Ridotto s'era solitario in villa~A condur
74 7, 5 | sapore~Recò che molto innanzi era il mattino,~E levato il
75 7, 5 | cioè, che intorno intorno~Era di libri preziosi adorno.~
76 7, 7 | vario~Alle lingue schiavone era sorella.~Indi fattol sedere,
77 7, 10| Sempre in ciò che poteva era cortese.~Ma dopo aver così
78 7, 10| Un desiderio in cor gli era spuntato~Che l'avea per
79 7, 21| Di quello onde l'ordigno era formato,~Non degl'ingegni
80 7, 26| Non era Troia allor, non eran quelle~
81 7, 26| Messene;~Nè quell'altra era ancor che poi le stelle~
82 7, 26| la sua fama Atene,~Vòto era il porto, e dove or peregrina~
83 7, 27| Di commerci e di danze era frequente.~
84 7, 28| Poco Italia a quel tempo era abitata,~Italia ch'al finir
85 7, 29| Sparsa era tutta di vulcani ardenti,~
86 7, 30| Non era ai due volanti peregrini~
87 7, 31| Nè già, come al presente, era festiva~La veneta pianura
88 7, 31| abbellia nè quel di Garda,~Nuda era e senza amenità nessuna~
89 7, 33| parte aggiunto al gaditano~Era il lido ove poi Cartago
90 7, 39| involta~Un'isola o piuttosto era sepolta.~
91 8, 8 | Senza custode alcuno era l'entrata~Ed aperta la via
92 8, 21| Sì mutato d'ognuno era il sembiante,~E sì tra lor
93 8, 22| Essendo quel che occorso era da poi.~Ben ciascun giorno
94 8, 23| lutto~Ove il popol de' topi era caduto~Sgombro sarebbe per
95 8, 27| Per far dell'ignominia ov'era involta~La sua stirpe de'
96 8, 30| Era questi un guerrier canuto
97 8, 31| Infermo egli a giacer s'era trovato~Quando il granchio
98 8, 31| cattivo cittadin chiamato~Era talor dai fuggitivi eroi,~
99 8, 34| buio a riveder le stelle.~Era notte e splendean per l'
100 8, 41| altra compagnia~Tornato era agli assalti, ed a quel
101 8, 41| qui recitar creduto io m'era.~
102 8, 42| bene~Per tal modo la via m'era interrotta,~La leggenda
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