abban-cerch | cerco-empie | emulo-insta | insti-pahli | paia-rinvi | ripe-subit | succe-zuffa
grassetto = Testo principale
Canto, ottava grigio = Testo di commento
1503 1, 23| veder se alcun dì valore instilli~In lor la rimembranza, e
1504 4, 14| O le orecchie talor per instituto,~Con più d'ingegno o men,
1505 5, 46| molti,~Altri schiacciati insucidaro il piano.~Poscia gli estremi
1506 8, 44| rivolte~Fur da più d'un amico intelligente.~Ma di tali scritture ivi
1507 7, 12| Certo esser dee che dalla intelligenza~De' bruti a quella dell'
1508 1, 8 | tornando, ogni sospetto~Intempestivo e vano esser comprese,~Osò
1509 6, 5 | bisogno era dell'arte~D'intendere o parlar per via di carte.~
1510 7, 30| d'intorno~A terra e mare intenebrando il giorno.~
1511 5, 38| il piano~Dover fra poco e intenebrar parea,~Come nebbia talor
1512 7, 17| A Dedalo torniamo ed all'intenso~Desio che il mosse a ricercar
1513 5, 7 | umore~Quasi e rettificar l'intenzione~Destinato da lor novo signore~
1514 | inter
1515 7, 16| La question delle bestie interamente~Lasciar da banda per lo
1516 6, 10| com'ei volle, al popolo interdetto,~Se di licenza special munito~
1517 6, 18| congiurasser contro i lustri interi:~Ma non sostenne poi che
1518 4, 22| contento e pien di mali~L'interminato stuol degli animali.~
1519 8, 24| Atto un prurito della parte interna.~Però, del conte la dimanda
1520 3, 45| che la credenza eccede,~Interpongo l'altrui, non la mia fede.~
1521 5, 20| Quanto al proposto affar, che interrogato~Capo per capo avria la nazione,~
1522 8, 27| dimandar figura e stile,~Interrogò gli spirti a qual partito~
1523 8, 42| Per tal modo la via m'era interrotta,~La leggenda che in quella
1524 4, 32| in Topaia il suo ritorno,~Interrotto il concorso ed acchetato~
1525 3, 36| troni?~Tutto ciò fra coloro intervenia,~E da me volentier si passa
1526 6, 37| il capo, e con la vista intesa~Mirando inverso l'uscio,
1527 4, 34| già per le mie rime avete intesi.~Soscriver non sapea, nè
1528 5, 19| nessun tornan tutt'uno,~Se intier l'ammazzi, non ammazzi alcuno.~
1529 3, 33| ira umana~La più vivace ed intima fontana.~
1530 4, 28| fosse o de' soggetti,~S'intitolò, non di Topaia, come~Propriamente
1531 1, 23| gran nome suol far di fango intriso?~
1532 4, 36| Nel superbo castel furo introdotti,~Dove l'insegna cor piantata
1533 6, 38| pellegrin con modo assai cortese~Introdusse in dorati appartamenti,~
1534 4, 10| bella~Parravvi alquanto inusitata e strana,~Non d'altronde
1535 7, 22| effetto~Che queste d'ali inusitate some~Di quell'altre non
1536 2, 39| cervel nè fronte,~Sicuri, invariabili, impietriti~Quanto il corallo
1537 7, 30| smodati pini~Sorgean diluvi inver gli eterni scanni~Da eccelsissimi
1538 6, 37| la vista intesa~Mirando inverso l'uscio, innanzi a quello~
1539 2, 26| Era quel re, per quanto investigando~Ritrovo, un della terza
1540 3, 27| trista,~E quel miglior che invia con braccio forte~Il primo
1541 6, 9 | nome e color d'ambasciatore~Inviogli il baron Camminatorto~Faccendier
1542 6, 1 | Meta al fuggir le inviolate schiere~Di Topaia ingombràr
1543 3, 43| sferza, e baston forse, l'invita;~O come augello il vol subito
1544 8, 31| Ed a congiure sceniche invitato~Chiusi sempre gli orecchi
1545 6, 16| Pure a futuri eccidi amaro invito~O ricevere o dar con faccia
1546 2, 5 | soccorso~L'uno e l'altro, invocando, era ricorso;~
1547 5, 41| invocherei la musa~Se non che l'invocarla or più non s'usa.~
1548 1, 4 | piè, che finalmente~Giunse invocata la francese aita;~Tale i
1549 5, 41| prima oscuro,~Qui volentieri invocherei la musa~Se non che l'invocarla
1550 1, 36| che sopra in testimonio invoco,~Alla tedesca poesia diè
1551 8, 46| Voi, leggitori miei, l'involontario~Mancamento imputar non mi
1552 7, 18| in quelli ancor pareano involte,~Come, non saprei dir, ma
1553 3, 30| chiuso in monacali abiti involto~Gode prima che morto esser
1554 4, 46| Questi poichè con involute e vaghe~Risposte ebbe gran
1555 1, 43| da qualunque~Filosofale ipocrisia lontano,~E schietto in somma
1556 3, 14| assai, ma d'altri danni~L'ipocrita canaglia, onde sospira~L'
1557 1, 42| profittare a quel sempre sostenne~Ipotesi, sistemi e sentimento;~E
1558 8, 7 | Sferze fischiar nè rettili iracondi,~Non si vedevan barche e
1559 2, 19| principio, onde ai mortali~Più d'iride o d'olivo o d'altro segno~
1560 1, 30| implacato, indi la rabbia,~E l'ironico riso ond'altri offende~Lei
1561 3, 8 | Trevi la città, che con iscena~D'aerei tetti la ventosa
1562 4, 10| diritta e sana~Ch'a priori in iscola ancor s'appella,~Appo cui
1563 8, 35| sempre il nostro polo.~D'isole sparso il liquido elemento~
1564 3, 38| semplice alfin, come in Ispagna,~Lo statuto de' topi o carta
1565 8, 10| vero,~Non che il prisco Israele, il dotto Omero.~
1566 3, 39| Quel che, se in verso non istesse male,~Avrei chiamato costituzionale.~
1567 2, 17| aveva ogni linguaggio~Per istudio e per pratica imparato,~
1568 3, 23| ragioni.~Ma ributtò l'eroe con istupendo~Valor le vili altrui persuasioni,~
1569 3, 13| straniero~Mostrare ancor l'italica grandezza.~Lor sia data
1570 1, 30| vorrebbe in vita~Ch'all'italico onor prestare aita.~
1571 5, 29| somiglianti eroi de' lor maggiori~Iterar ne' consigli e tutto il
1572 | IV
1573 2, 12| pianura,~Vide quel che sebbene iva cercando,~Voluto avria che
1574 2, 5 | novi troiani alloggiamenti~Ivan per l'ombre della notte
1575 6, 17| sere~Cantando arie sospette ivano a schiere.~
1576 2, 24| di verginella~A cui con labbro abbominoso orrendo~Le orecchie
1577 7, 2 | Simile a quel che fece il laberinto.~Che il medesimo fosse antiche
1578 1, 27| quantunque doma,~Serva, lacera segga in isventura,~Ancor
1579 5, 45| punte acerbissime feriti~E laceri in più parti il petto e
1580 3, 1 | riveder, chi con dirotte~Lacrime chiama il suo fratello spento,~
1581 6, 13| traditore,~Mal sicure da' ladri esser le vie~Per tutta la
1582 8, 16| Son laggiù nel profondo immense file~
1583 7, 36| sospirando~Si volse indietro e si lagnò del bando.~
1584 8, 5 | sonar catene~S'ode e un lamento pauroso e strano,~Discender
1585 5, 30| suo col proprio effetto.~Lampeggiavan per tutte le fucine~Lancioni,
1586 5, 43| par del vento, al par del lampo~Fin dove narra la mia storia
1587 7, 23| macchina vantar del padre Lana,~E il globo aerostatico
1588 5, 30| Lampeggiavan per tutte le fucine~Lancioni, armi del capo, armi del
1589 7, 28| Ombra stampava la deserta landa;~E la terra premean dall'
1590 3, 41| grado in grado insin che langue~Il regio umor negli ultimi
1591 1, 32| Giovare ai corpi tremuli e languenti.~Facil negozio fu questo
1592 2, 9 | destino,~A cui con lo splendor languido e scemo~Parea la luna far
1593 6, 12| provvedimenti~Fu l'industria languir per tutto il regno,~Crescer
1594 7, 49| Sol quelle figure~Che la lanterna magica dipinge,~Così le
1595 2, 24| elezioni udendo,~Il casto lanzo, al par di verginella~A
1596 6, 39| di quei vecchi,~Fette di lardo e confetture e torte,~Tutto
1597 2, 36| attendesse~A guardar se più larghi o se più tondi~Fosser che
1598 6, 23| Più d'un ministro e re largo conforto~Gli porse di promesse,
1599 7, 31| allor nè con sua riva~Il Lario l'abbellia nè quel di Garda,~
1600 8, 7 | discendeva in compagnia~Di molte larve i sotterranei fondi.~Senza
1601 6, 31| effetto~Che innanzi l'alba lascerebbe il pelo.~Ciò pensando, e
1602 7, 16| delle bestie interamente~Lasciar da banda per lo più si vede~
1603 4, 4 | son da poi che la mammella~Lasciàr, d'erbe e di vermi esser
1604 1, 47| E sebben lassa la persona, e molto~Di posa
1605 6, 3 | vento sollevando~Sedean lassù nell'alto esploratori,~Visto
1606 7, 40| Altissima in sul mar da tutti i lati~Quest'isola sorgea con tali
1607 8, 43| Valacca, provenzal, greca e latina,~
1608 7, 37| ancor meridiano,~Sopra tutti latissimo oceano.~
1609 7, 40| Ove con tal furor, con tai latrati~Davano e sparse rimbalzavan
1610 1, 22| quello che padre~È d'ogni laude, altero sentimento~Colpa
1611 1, 24| Trasimeno~Estranio peregrin lava le membra,~Perchè la strage
1612 6, 38| Ad un bagno il menò dove lavollo~Dalla mota egli stesso e
1613 5, 5 | men grosso~Che se qualche lavor de' nostri artisti,~Come
1614 1, 15| rimaneva una figliuola,~Leccamacine detta, a Rodipane~Sposata,
1615 5, 19| impostura~È cosa verso lor lecita e pia,~E quelli soppiantar
1616 2, 29| personale,~Qual patto o lega, o qual errore alfine~Avesse
1617 2, 2 | orti; e nelle stalle~Sonar legami e scalpitar cavalle.~
1618 1, 34| entrambi i mondi,~E giornali leggea più di dugento;~Al cui studio
1619 8, 46| mai perfetto in qualche leggendario~Troverò quel che in parte
1620 4, 39| che sapesse il popol tutto~Leggere e computar per disciplina,~
1621 1, 15| O con agio in Omero il leggerete.~
1622 6, 8 | Ma trovar non potendo di leggeri~Chi per sangue a regnar
1623 8, 34| Ocean le volubili facelle,~Leggermente quel mar che non ha lito~
1624 5, 3 | morte il seggio resta~Che legittimamente era tenuto,~Nè la succession
1625 5, 10| quel ch'è bastardo,~Che legittimità, cosa volante,~Vien dal
1626 7, 33| di mano in mano~Fenicii legni qua e là per l'acque.~Anche
1627 7, 40| quella stanza~Mai notator nè legno ebbe speranza.~
1628 8, 6 | Bastata a questo gli saria la lena.~
1629 4, 7 | dì quanto all'effetto:~Sì lento è il suo cammin per quelle
1630 5, 29| avreste tutti gli oratori,~Leonidi, Temistocli e Cimoni,~Muzi
1631 7, 15| creata mole,~Nè con modo men lepido o men franco~Si ripeton
1632 4, 34| discare a' suoi paesi;~Ma lesse e confermò con la sua mano~
1633 2, 19| Propria insegna ed onor di letterati~Essendo dal principio, onde
1634 3, 7 | lieto in su la manca scorso~Leva d'un sasso alle scoscese
1635 7, 42| non porse altro mortale,~Levando gli occhi alla feral montagna~
1636 8, 44| molte biblioteche e molte~Di levante si trova e di ponente,~Che
1637 2, 11| molto star che all'orizzonte~Levasse il re degli anni alta la
1638 6, 26| affogar corse periglio,~E levò supplicando all'etra il
1639 7, 4 | solitario in villa~A condur vita libera e tranquilla.~
1640 3, 27| grandezza intenti~Lor patria liberando oppressa e trista,~E quel
1641 4, 12| Se libere le menti e preparate~Fossero
1642 3, 29| imprigionati in suo potere~Nè liberi sa far, nè ritenere.~
1643 2, 46| rane accommiatato, il calle~Libero prese, e il campo ebbe alle
1644 6, 40| incominciò, siccome Enea~Nelle libiche sale, il peregrino.~Al dirimpetto
1645 1, 43| Trattabil sempre, e, se dir lice, umano;~Poco d'oro, e d'
1646 6, 10| popolo interdetto,~Se di licenza special munito~A ciò non
1647 4, 40| gli piacque a ciaschedun liceo,~Con più dote che mai per
1648 8, 16| file~Di seggi ove non può lima o scarpello,~Seggono i morti
1649 7, 25| o letto~D'acque palustri limaccioso e molle~Ove ad altre città
1650 8, 22| ciascun giorno dal terrestre limo~Discendon topi al mondo
1651 3, 8 | adima;~Pur siede in vista limpida e serena~E quasi incanto
1652 5, 40| sopra io ricordai,~Ch'or limpido e brillando al chiaro giorno~
1653 2, 17| Com'or si dice, aveva ogni linguaggio~Per istudio e per pratica
1654 7, 29| Vesuvio e Mongibello,~E di liquide pietre ignei torrenti~Al
1655 8, 35| polo.~D'isole sparso il liquido elemento~Scoprian passando,
1656 7, 43| montagna etnea,~Tornito e liscio e fra quell'ombre cave~Un
1657 8, 34| Leggermente quel mar che non ha lito~Sferzavan l'aure fuggitive
1658 8, 28| Come un liuto rugginoso e duro~Che sia
1659 3, 3 | nome anche ritiene,~Là 've Livio e Neron per la campagna~
1660 4, 9 | il divino~Senno avea di locarlo avuto cura:~Perchè se al
1661 3, 35| stato~Ode o presume udir, loda o rigetta,~E si consiglia
1662 5, 23| del popol suo con molte lodi,~Morte imprecando a quelle
1663 6, 33| e bello a dismisura,~Con logge intorno intorno e con veroni,~
1664 7, 31| festiva~La veneta pianura e la lombarda,~Nè tanti laghi allor nè
1665 7, 44| Dalle balene ai piccioli lombrici,~Alle pulci, agl'insetti
1666 4, 2 | Che son per vetustà da noi lontane~Tanto che come appar da
1667 1, 13| granchi risvegliar, benchè lontani,~E chetamente andavan discorrendo~
1668 7, 49| aure oscure~Del suo foco la lucciola si tinge,~E spariscono al
1669 1, 40| gigante,~La statua colossal di Lucerniere,~Antico topolin filosofante,~
1670 6, 31| Vide molto di lungi un lumicino,~
1671 8, 19| Quale il tempo può far con lunghi danni,~Ma col brando alla
1672 6, 31| ognor cammino,~Vide molto di lungi un lumicino,~
1673 8, 13| breve uman viaggio~In modi e luoghi incogniti immortale~Dopo
1674 6, 18| Gli congiurasser contro i lustri interi:~Ma non sostenne
1675 5, 12| saran consorti~Di render lustro al tuo real cappello,~Ma
1676 8, 23| Addimandò se la vergogna e il lutto~Ove il popol de' topi era
1677 7, 38| pianura~Videro un segno d'una macchia bruna,~Qual pare a riguardar,
1678 7, 23| molte che l'età nascose~La macchina vantar del padre Lana,~E
1679 3, 9 | ch'io favello,~Del polito macigno in sul cacume~Fondato solidissimo
1680 2, 4 | Era maggio, che amor con vita infonde,~
1681 | maggiore
1682 2, 12| Non sol per sè, ma parte e maggiormente~Perchè pria del creduto
1683 7, 49| quelle figure~Che la lanterna magica dipinge,~Così le menti assottigliate
1684 3, 38| statuto de' topi o carta magna,~
1685 7, 16| impudente~Dissimulazione e mala fede,~E conchiuder la sua
1686 8, 8 | tentata~La non può mai che malagevolmente,~E per l'uso de' morti apparecchiata~
1687 8, 9 | chiome;~E fuggiti da ognuno e maledetti~Sarian per giunta da' parenti
1688 7, 34| Polar che avvampa in ciel maligno e nero,~Nè di perigli pien
1689 5, 6 | D'ire o per non so qual malinconia,~Onde spenta riman la monarchia,~
1690 4, 4 | Contenti son da poi che la mammella~Lasciàr, d'erbe e di vermi
1691 3, 7 | il guardo lieto in su la manca scorso~Leva d'un sasso alle
1692 8, 46| leggitori miei, l'involontario~Mancamento imputar non mi dovete.~Se
1693 8, 45| abbandonar l'istoria mia,~Tutti mancando in fin, siccome ho detto,~
1694 8, 42| condotta~La storia mia qui mancano, e se bene~Per tal modo
1695 8, 26| principal governo,~Visto poco mancar che non ridesse~Di sè l'
1696 3, 40| sua radice i tanti frutti~Mancàr, fuggendo a regioni estrane~
1697 2, 7 | ramuscelli~Spargea luce manchevole e digiuna,~Nè manifeste
1698 6, 35| allato,~Che il Cesari chiamò mandar pel prete,~E sentendosi
1699 2, 35| scemo era di peso,~O le si mangia un animal più forte,~Ch'
1700 2, 42| munito entro le mura.~Da mangiare e da ber giusta la sete~
1701 2, 35| buon contrappeso,~O che, mangiate, ne divien di sorte~Che
1702 7, 13| mortale,~Che senta e pensi manifestamente,~Perchè non possa il nostro
1703 2, 7 | manchevole e digiuna,~Nè manifeste l'ombre a questi e quelli~
1704 5, 8 | Che i più capaci del real mantello~Proponessero a' piè de'
1705 2, 35| tempo steso,~E l'equilibrio mantenervi salvo~Quinci col deretan
1706 5, 1 | Colei che sola in vita ancor mantiene,~Caduti tutti gli altri
1707 4, 26| Incoronato fu come si debbe~E il manto si vestì di pel di gatto,~
1708 1, 13| gran parte e con le mani,~Maravigliando pur di quell'orrendo~Esercito
1709 3, 9 | solidissimo castello,~Ch'al margine affacciato oltre il costume~
1710 5, 36| Quando varcata a piè fu la marina.~Coperto era sì lunge ogni
1711 1, 10| buono esplorator, cui le marine~Caverne rimuggìr con tutto
1712 3, 1 | spento,~Altri il padre o il marito, altri la prole,~Altri del
1713 2, 20| strascinaro~Al General di quei marmorei lanzi,~Gente nemica al camminare
1714 7, 5 | Vario splendea tra l'oro il marrocchino,~Nello studio cioè, che
1715 3, 31| da quel dì che il nostro marte~Costantin, pari ai più nefandi
1716 6, 37| Zampa facea del sassolin martello.~Crederete che fuor mettesse
1717 7, 43| D'un metallo immortal massiccio e grave~Quel monte il dosso
1718 3, 15| soggiorno,~Là dove consistea massimamente~Il regno e il fior della
1719 3, 6 | d'ogni natura.~Sopra un masso ritondo era il castello~
1720 3, 21| popolo raccorre,~E le gravi materie e capitali~Del reggimento
1721 8, 36| nasceva e ratto~Si spandeva il mattin sui monti eoi,~Quando là
1722 7, 5 | che molto innanzi era il mattino,~E levato il condusse ove
1723 2, 10| a poco~Cedendo, al tempo mattutin diè loco.~
1724 5, 37| Era il tempo che l'ore mattutine~Cedono al mezzodì le vie
1725 1, 41| Non molto lunga età, saria matura~L'alta sorte che a lui dava
1726 3, 27| è colà che s'appresenti~Maurizio di Sassonia alla tua vista,~
1727 7, 8 | avendo eletto,~Di fisiche e meccaniche dottrine~Preso aveva in
1728 | medesimo
1729 2, 10| delle stirpi e degl'imperi~Medicina efficace intera e presta~
1730 3, 44| in antico esser tenuto,~Memore ognor di quando appiè del
1731 8, 7 | precipitar quivi la via~Mena ai più ciechi abissi e più
1732 4, 5 | vita naturale e primitiva~Menan, come fin qui furon creduti,~
1733 4, 24| patisce,~A cui forse il menàr quei casi in parte~Che seguitando
1734 7, 19| Dunque menarlo all'immortal soggiorno~De'
1735 1, 46| rischio: in campo ostil, mendico~D'ogni difesa, andar fra
1736 3, 17| noma~Ninive e Babilonia e Menfi e Roma.~
1737 6, 38| i denti,~Ad un bagno il menò dove lavollo~Dalla mota
1738 1, 28| Nè Roma pur, ma col mental suo lume~Italia inerme,
1739 7, 12| coscienza,~Ed a se stesso in sè mentir non vuole,~Certo esser dee
1740 4, 1 | accolto~Ch'essere io deggia o menzognero o stolto,~
1741 3, 35| accolto, o lettori, in sul mercato~Un infinito popolo m'aspetta,~
1742 3, 14| E mercè s'abbia non di riso e d'
1743 3, 14| Scacciando ognun, su i mercenari scanni;~Razza a cagion di
1744 5, 2 | non sono,~T'hanno ai ben meritati onori assunto.~Ma re fare
1745 8, 43| Siriaca, caldaica, egiziana,~Mesogotica, sassone e gallese,~Finnica,
1746 1, 46| parer di ciascheduno, eletto~Messagger dell'esercito al nemico.~
1747 7, 26| fortuna non già, Sparta e Messene;~Nè quell'altra era ancor
1748 4, 43| ritornando eran già stanchi~Più messi, e nulla ancor si conchiudea,~
1749 8, 4 | ridisse, e fecegli coraggio,~E messol dentro al sempiterno orrore,~
1750 8, 6 | Ch'ai topi per veder non è mestiere;~Nè minacciando gia, che
1751 3, 10| ai topi non molto esser mestieri~Vede ciascun di noi nella
1752 6, 1 | Meta al fuggir le inviolate schiere~
1753 4, 29| non ponesse mente~A questo metafisico trovato,~E creder che costui
1754 7, 43| D'un metallo immortal massiccio e grave~
1755 1, 24| non sembra:~E notar nel Metauro anco potria~Quegli e Spoleto
1756 6, 37| martello.~Crederete che fuor mettesse il gatto,~Ma disceso ad
1757 2, 1 | Più che mezze oramai l'ore notturne~Eran
1758 5, 37| l'ore mattutine~Cedono al mezzodì le vie del mondo,~Quando
1759 2, 17| Tal ch'era nelle lingue un Mezzofanti.~
1760 3, 15| Città dal tramontano al mezzogiorno,~O rare assai fra quelle
1761 7, 26| terren l'adeguaro Argo e Micene,~Non le rivali due, d'onor
1762 7, 45| Microscopici o in tutto anche nascosti~
1763 6, 32| partito:~E così fatto più d'un miglio a guazzo,~Si ritrovò dinanzi
1764 3, 27| oppressa e trista,~E quel miglior che invia con braccio forte~
1765 8, 15| ogni popol più rozzo e più milenso,~D'ogni mente infingarda
1766 5, 36| di numero di fanti~A un milione e mezzo era vicina.~Serse
1767 3, 17| per isventura,~Ma di più milioni aver compita~Color la quantità
1768 8, 6 | veder non è mestiere;~Nè minacciando gia, che in quella impresa~
1769 8, 6 | quella impresa~Vedeva il minacciar nulla valere,~E pur volendo,
1770 3, 19| Ch'ogni estremo parea che minacciasse.~
1771 2, 5 | felici eventi~Arrecar da Minerva, al cui soccorso~L'uno e
1772 4, 27| delle culte genti,~Chi le sa ministrar, sufficienti.~
1773 7, 45| che de' maggiori allato~I minori per ordine son posti.~Della
1774 7, 2 | anni non so di Creta o di Minosse:~Il Niebuhr li diria se
1775 5, 38| mano in mano~Con prestezza mirabile crescea~Tanto che tutto
1776 1, 9 | mar si scopria, qual chi mirare~Crede suo scampo, gridàr,
1777 2, 30| Sputò, mirossi intorno e si compose~Il
1778 7, 7 | in un lungo ragionar si mise.~
1779 2, 16| morti,~Se in difesa de' miseri e cattivi~Non giungeva il
1780 4, 24| si creda e non natura~La miseria che il topo oggi patisce,~
1781 6, 6 | indizio, insegna o motto~Di mista monarchia fu sparso al vento,~
1782 2, 4 | cuculo cantar s'udia lontano,~Misterioso augel, che per profonde~
1783 4, 7 | costretto~Il gener nostro a misurare in pria,~U' son cent'anni
1784 3, 29| infedel nè pio, crudo nè mite,~Non dell'iniquo amante
1785 6, 16| Perchè di congiurar correa la moda,~E disegnar pericoli e sconquasso~
1786 3, 24| quale~Non ha l'antica e la moderna istoria~Altro da somigliar
1787 7, 17| dritto senso~I topi anche moderni io pongo avanti.~A Dedalo
1788 8, 13| il breve uman viaggio~In modi e luoghi incogniti immortale~
1789 1, 7 | i crini~Fra gli orecchi molcendo al buon soldato.~Era il
1790 2, 18| parolette e con ragioni~A molcer cominciò quei ferrei petti,~
1791 1, 31| Roma là sotto l'eccelse moli,~Pigmeo, la fronte spensierata
1792 1, 22| Voci qui gir chiamando ogni momento:~Così di nazion quello che
1793 3, 30| uno erede;~Poi chiuso in monacali abiti involto~Gode prima
1794 4, 29| avanti a questo~Da libri e da monete è manifesto.~
1795 7, 29| Come or fuman Vesuvio e Mongibello,~E di liquide pietre ignei
1796 4, 16| più le spiace e che più monta, ~Esser quella in sostanza
1797 2, 30| dell'incrostata gente;~E con montana gravità rispose~In questa
1798 1, 37| trita,~Dando tonni al poder, montoni al mare;~Gran fatica, e
1799 7, 43| fra quell'ombre cave~Un monumento sepolcral parea:~Tali alcun
1800 1, 41| assai pensoso,~Filosofo morale, e filotopo;~E natura lodò
1801 1, 35| universali~Politici, economici e morali.~
1802 8, 12| somma non morir colui che more,~Perch'un rozzo del tutto
1803 1, 14| sostener nessuno eletto~Avea morendo, e non lasciato erede~Cui
1804 2, 9 | lontan, vedere o morto~O moribondo qualche topolino,~Alcun
1805 4, 8 | Quanta nascer convenne, e che morisse~Prima che a civiltà si pervenisse.~
1806 1, 2 | sfera,~Vedi un nugol di mosche atro, importuno,~Il bel
1807 1, 30| difende.~E chi maggior pietà mostra che n'abbia,~E di speme
1808 6, 45| veron condusse il conte~Mostrando il tempo placido e tranquillo.~
1809 3, 13| di terra allo straniero~Mostrare ancor l'italica grandezza.~
1810 6, 17| parlando della lor congiura,~Mostraronsi ogni giorno, e poi le sere~
1811 8, 26| Arrossito saria, se col rossore~Mostrasse il topo il vergognar, di
1812 4, 17| Esser queste si fosse o no mostrato,~Le conseguenze lor non
1813 2, 22| s'altri il disciogliesse,~Mostrerebbe il mandato e le patenti.~
1814 1, 41| che il suo famoso~Poter mostri quaggiù formando il topo;~
1815 7, 7 | inoltre e il dizionario~Mostrogli della topica favella,~E
1816 6, 38| menò dove lavollo~Dalla mota egli stesso e riscaldollo.~
1817 1, 31| corpo dondolando;~E con suoi motti par che si consoli,~La rimembranza
1818 5, 36| ne' sembianti~Da Topaia movea la cittadina~Falange che
1819 2, 9 | sopra tutto e disconforto~Moveagli, a ciascun passo in sul
1820 2, 43| quindici dì, nè dal suo canto~Moveria l'oste; e quel passato invano,~
1821 5, 35| insino allor bene albergati~Movevan quei dalla petrosa scorza~
1822 5, 13| veder nel regno vostro~Che movimento o cosa nova accade,~Tosto
1823 7, 47| cavalli,~Ostriche, seppie, muggini ed ombrine,~Oche, struzzi,
1824 3, 2 | con ammirabile struttura~Murata dentro d'una roccia viva,~
1825 2, 14| servi alla terribil vista,~E muro non avria, non vallo o fosso~
1826 5, 41| volentieri invocherei la musa~Se non che l'invocarla or
1827 7, 36| Reliquie lor le scole ed i musei~Soglion l'ossa serbar disotterrate.~
1828 1, 40| Lascio il museo, l'archivio, e delle fiere~
1829 5, 28| storia, come ho detto, è muta.~Se vi paresser frasche,
1830 8, 13| parte alcuna~Gli esercizi mutati o la fortuna.~
1831 8, 21| Sì mutato d'ognuno era il sembiante,~
1832 7, 46| radendo l'aria intenti e muti~Spirti d'ogni maniera, e
1833 5, 29| Leonidi, Temistocli e Cimoni,~Muzi Scevola, Fabi dittatori,~
1834 5, 43| al par del lampo~Fin dove narra la mia storia appresso.~
1835 5, 40| poggio che innanzi anco narrai~Alto ed eretto, e quanti
1836 4, 24| in parte~Che seguitando narran queste carte.~
1837 4, 8 | tal d'umana gente,~Quanta nascer convenne, e che morisse~
1838 8, 36| Già di rincontro a lor nasceva e ratto~Si spandeva il mattin
1839 1, 22| Il ranocchin per certo al nascimento,~Come Annibale, Arminio
1840 7, 6 | famelici, ed un cantico~Per nascita reale in foglio atlantico.~
1841 6, 12| usure, impoverir le genti,~Nascondersi dal Sol qualunque ingegno,~
1842 8, 18| la discesa, il ver non vi nascondo,~Ma come vide quel funereo
1843 7, 23| Udiam fra molte che l'età nascose~La macchina vantar del padre
1844 7, 45| Microscopici o in tutto anche nascosti~All'occhio uman quanto si
1845 1, 39| e sì squisita,~Con oro, nastri ed ogni circostanza,~Ch'
1846 7, 28| terra premean dall'acque nata~Le piramidi in questa o
1847 1, 23| sotto il cui nome~Faccia ai nati colei che partorilli~A tanta
1848 8, 11| crede sol ma d'ogni gente~Natii quantunque antica o pellegrina.~
1849 4, 5 | qual come in propria ed in nativa~I padri de' lor padri eran
1850 6, 38| paese~Dei topi i veri e naturali accenti.~E vedutol così
1851 6, 29| pianure~Erano intorno, e come navicella~Vota fra l'onde, senza alcuna
1852 7, 7 | E più d'un altro libro necessario~A drittamente esercitarsi
1853 8, 37| che parve di poi tra le nefande~Bestie un granchio più ver
1854 3, 31| marte~Costantin, pari ai più nefandi esempi,~Donò col nostro
1855 3, 25| fatti e probità d'ingegno,~Negar non vo nè vo tacer che sia~
1856 8, 24| estinto un animal risivo,~Anzi negata gli è per legge eterna~La
1857 3, 43| subito avvalla~Dalle altezze negate alla sua vita,~Ed alla fida
1858 | negl'
1859 2, 44| poche rane ebbe vedute~Per negozi nel campo allor venute.~
1860 1, 32| tremuli e languenti.~Facil negozio fu questo secondo,~Perchè
1861 8, 23| statuto,~lI brutto inganno dei nemici, e il brutto~Galoppar dell'
1862 3, 33| tuoi pari di tempo e de' nepoti,~Altro mai non portò vivo
1863 1, 2 | farsi di lor la piaggia nera:~Quale spesso in parete,
1864 5, 32| dubitato fu se al maggior nerbo~De' granchi che verrebbe
1865 3, 3 | ritiene,~Là 've Livio e Neron per la campagna~Sparser
1866 7, 34| emisfero~Che per l'artiche nevi e per l'aurora~Polar che
1867 7, 29| flagello;~Fumavan l'Alpi, e la nevosa schiena~Solcavan fiamme
1868 7, 2 | di Creta o di Minosse:~Il Niebuhr li diria se vivo fosse.~
1869 3, 17| con Topaia oggi si noma~Ninive e Babilonia e Menfi e Roma.~
1870 | no
1871 3, 34| escludendo, ai Batavi bandisce.~Nobile esempio e salutar, che al
1872 3, 22| per le molte~Parentele sue nobili e potenti,~E perchè de'
1873 3, 11| case e di taverne~Copre la nobilissima ruina,~Al tremolar di pallide
1874 1, 23| colei che partorilli~A tanta nobiltà, lavar le chiome?~A veder
1875 6, 39| Fatto questo, di noci e fichi secchi~Un pasto
1876 1, 44| militar furore~Gli amichevoli nodi avesse infranti:~E com'arse
1877 6, 21| altre vie,~E torsi quella noia un giorno elesse,~E gentilmente
1878 7, 4 | generàr lasciato erede,~E noiato non so per qual ragione~
1879 | Nol
1880 1, 21| appo i ranocchi~Terribile a nomar sia Rubatocchi.~
1881 6, 6 | trasformato o rotto.~Chi statuto nomava o parlamento~In carcere
1882 3, 33| giorni o ne' remoti.~Tu nominato ogni benigno volto~Innaspri
1883 3, 38| costituzione,~Com'oggi il nominiamo, o s'accostasse~A quel di
1884 2, 7 | ad una ad una;~Le stelle nondimen tutte copria,~E desiata
1885 | nondimeno
1886 6, 29| via~Il topo or qua or là notando gia.~
1887 4, 30| sossopra. A ciò dunque ovviando~Notate che costui Rodipan primo,~
1888 7, 40| appressarsi a quella stanza~Mai notator nè legno ebbe speranza.~
1889 6, 26| campagna un lago or divenuta~Notava o sdrucciolava a ciascun
1890 8, 5 | in mano,~Che con tremule note in senso audace~Parlando,
1891 4, 30| costui Rodipan primo,~E il notin gli eruditi e i filotopi,~
1892 4, 36| giorni tornàr, liete le notti,~Ch'ambo sovente illuminar
1893 2, 1 | Più che mezze oramai l'ore notturne~Eran passate, e il corso
1894 2, 4 | presso che umano,~E qual notturno spirto erra e confonde~Il
1895 4, 41| ciascun giorno~Vedevi il loco novamente adorno.~
1896 7, 31| abbellia nè quel di Garda,~Nuda era e senza amenità nessuna~
1897 3, 7 | scoscese spalle,~Bianco, nudato d'ogni fior, d'ogni erba,~
1898 1, 2 | la dorata sfera,~Vedi un nugol di mosche atro, importuno,~
1899 5, 39| principali~Quel di che il bianco nugolo era segno,~Che dai passi
1900 7, 15| nostro amor partecipare i numi.~
1901 4, 36| allegria~Dell'acquistata nuova monarchia.~
1902 4, 42| Vendite nuove ed utili officine~Similmente
1903 4, 42| commodità far cittadine,~Nuovi teatri il popolo raccorre,~
1904 8, 11| Quei dogmi ond'ella si nutrì bambina~Veri non crede sol
1905 6, 17| pelame del muso e le basette~Nutrian folte e prolisse oltre misura,~
1906 1, 32| questo secondo,~Perchè topi a nutrir tutto è fecondo.~
1907 5, 47| Se in topi anche sii tu nutrita e culta.~Alla bellezza tua
1908 4, 4 | d'erbe e di vermi esser nutriti,~Temon l'aure, le frondi,
1909 1, 43| quantunque~Ne' maneggi nutrito, e cortigiano;~Popolar per
1910 1, 32| Fosse la notte; e poi di nutritura~Giovare ai corpi tremuli
1911 7, 43| grave~Quel monte il dosso nuvoloso ergea,~Nero assai più che
1912 8, 2 | e dell'andata~La cagione obbliava ed il ritorno.~Ma Dedalo
1913 1, 19| Avrian posto in eterna obblivione.~
1914 2, 25| discaccia~Scandalo o mostro obbrobrioso e novo,~Tor si fe quindi
1915 1, 38| sopra citato,~Non eran gli obelischi ancora in piede,~Nè piramide
1916 2, 19| Leccafondi in sul naso avea gli occhiali,~Arme che in guerra mai
1917 1, 7 | nubi, e rubiconda~La parte occidentale, e il mar senz'onda.~
1918 8, 22| all'imo~Essendo quel che occorso era da poi.~Ben ciascun
1919 5, 47| nota e chiara o ti ritrovi occulta,~Sempre si prostra: e non
1920 8, 30| Fuggia, vivendo a più potere occulto,~Trattar le ciance come
1921 5, 40| boscosi ed eminenti~Tutti fero occupar dalle lor genti.~
1922 8, 16| immantinente~Da più novi occupata è la seguente.~
1923 8, 34| splendean per l'infinito~Ocean le volubili facelle,~Leggermente
1924 7, 47| seppie, muggini ed ombrine,~Oche, struzzi, pavoni e pappagalli,~
1925 1, 22| Come Annibale, Arminio odi leggiadre~Voci qui gir chiamando
1926 1, 33| Poscia mestier gli parve all'odiato~Esercito spedir subito un
1927 3, 5 | Accusar non potea se non l'odore.~
1928 1, 30| l'ironico riso ond'altri offende~Lei che fra ceppi, assisa
1929 5, 15| disdicevol patto~Che tutti offender sembra i dominanti~Combatterà
1930 3, 23| Confortandolo giano ed offerendo~Se pronti a sostener le
1931 6, 42| erbe attive e pronte~Quegli offerì, ma ricusolli il conte.~
1932 5, 11| topi in onta~Compagnia t'offerisce utile e pronta.~
1933 7, 19| soggiorno~De' topi estinti offerse al peregrino~Dedalo, acciò
1934 6, 19| giovinastri andando in frotte~Offrian sè per la patria a morir
1935 1, 4 | Per più di cento miglia offrìr le spalle.~
1936 2, 19| mortali~Più d'iride o d'olivo o d'altro segno~Di pace
1937 4, 9 | al ciel non vogliam fare oltraggio,~Civile ei nasce, e poi
1938 7, 47| Ostriche, seppie, muggini ed ombrine,~Oche, struzzi, pavoni e
1939 1, 7 | occidentale, e il mar senz'onda.~
1940 3, 42| che l'adombra,~Dopo breve ondeggiar tosto col piede,~Gridando,
1941 6, 19| sagge e d'opre e di voleri onesti,~Di comandare altrui sempre
1942 5, 11| Ma il poco onesto e non portabil patto~Che
1943 5, 9 | onde teco il gener tuo s'onora,~Non della elezion solo
1944 4, 1 | per avventura,~Leggitori onorandi e leggitrici,~Cagionato
1945 8, 38| Alfin del conte alle onorate imprese~Fausto evento pregando
1946 8, 40| venir fece palese.~Quegli onorollo assai, ma nulla udire~Volle
1947 2, 28| com'ei l'avviso ottenne,~L'opere seguitàr concordi e pronte;~
1948 4, 12| questa più che a quella opinione,~Se natura chiamar d'ogni
1949 5, 32| torrente rapido e superbo~Opporsi a mezza via fosse il migliore,~
1950 3, 27| intenti~Lor patria liberando oppressa e trista,~E quel miglior
1951 6, 10| ognun: perchè i re granchi~D'oppugnar l'abbiccì non fur mai stanchi.~
1952 8, 32| Tale oracolo avuto alle superne~Contrade
1953 2, 1 | Più che mezze oramai l'ore notturne~Eran passate,
1954 8, 40| imprese.~Cercollo il conte orando ammorbidire,~Ma tacque il
1955 3, 27| libertade acquista,~Egmont, Orange, a lor grandezza intenti~
1956 6, 14| Subito poi che l'orator fu giunto~Cui de' topi il
1957 5, 29| Udito avreste tutti gli oratori,~Leonidi, Temistocli e Cimoni,~
1958 2, 22| qual nome~Assunte avesse l'oratorie some.~
1959 1, 37| vita,~Contro il fallace oraziano canto,~A studio, per uscir
1960 5, 15| conclusione~Ebbe del capitan l'orazione.~
1961 8, 15| inerudita:~Il non poter nell'orba fantasia~La morte immaginar
1962 7, 11| dovere, andando~Per tutto l'orbe, a qualche segno esterno,~
1963 7, 21| fa motto~Di quello onde l'ordigno era formato,~Non degl'ingegni
1964 4, 8 | colpa anzi innocente,~Per ordin primo e natural suo fato~
1965 6, 12| Lascio molti e molti altri ordinamenti~Del saggio nunzio, e sol
1966 2, 28| aspettando egli sostenne~Quel che ordinasse del poter la fonte,~Al cui
1967 5, 20| che quel che da lei fosse ordinato~Faria come per propria elezione,~
1968 1, 1 | vincitor furo abbattuti~Gli ordini, e volte invan l'opre leggiadre,~
1969 2, 36| Leccafondi,~Ma qual nume ordinò che presedesse~All'equilibrio
1970 6, 20| sentimento, almen grato l'orecchio~Al dolce suon che lui nel
1971 7, 20| avean fatta simile discesa~Orfeo, Teseo, la Psiche, Ercole,
1972 6, 44| Già l'aere s'imbiancava in oriente~E di più stelle il raggio
1973 2, 11| potea molto star che all'orizzonte~Levasse il re degli anni
1974 2, 8 | la valle e per lo monte~L'orme che dianzi, di fuggir costretto,~
1975 5, 5 | de' nostri artisti,~Come orologio da portare indosso~O cosa
1976 5, 36| Dall'altra parte orrenda ne' sembianti~Da Topaia
1977 7, 47| Cervi, bufali, scimmie, orsi e cavalli,~Ostriche, seppie,
1978 6, 35| di cangiar periglio,~D'osare e di picchiar prese consiglio.~
1979 6, 24| sopra il suo capo accolto~Oscurò delle stelle ogni barlume,~
1980 1, 8 | Intempestivo e vano esser comprese,~Osò gridare a' suoi compagni
1981 3, 6 | architettura,~Collegi senza fine ed ospedali~Vòti sempre, ma grandi oltre
1982 8, 8 | è ragion farvisi altrui~Ostacolo al calar ne' regni bui.~
1983 8, 45| Di cavalli o di rote all'osteria~Restar sia forza, o qual
1984 1, 7 | granchiolini,~Nè d'armi ostili indizio in alcun lato.~Soli
1985 4, 44| tempo era tenuto,~Nemico ostinatissimo ed acerbo~Del nome sol di
1986 7, 47| scimmie, orsi e cavalli,~Ostriche, seppie, muggini ed ombrine,~
1987 8, 46| intanto,~E finiscasi qui l'ottavo canto.~
1988 2, 28| cui voler, com'ei l'avviso ottenne,~L'opere seguitàr concordi
1989 7, 23| E il globo aerostatico ottien fede~Non per udir ma perocchè
1990 7, 28| primi per virtù gli onori ottiene.~
1991 7, 4 | dritto vede,~In general son ottime persone,~Ridotto s'era solitario
1992 | otto
1993 | ovvero
1994 4, 30| Andar sossopra. A ciò dunque ovviando~Notate che costui Rodipan
1995 1, 45| che per gli altri tosto~D'ovviar s'ingegnasse a novo male,~
1996 7, 41| finia,~Che quel funereo padiglione eterno~Copria de' bruti
1997 2, 18| Che da compagni mai nè da padroni~Appreso non avean sì dolci
1998 2, 42| bisogno a lor natura~E doppia paga avran per ciascun giorno~
1999 8, 46| se ancor legger vorrete.~Paghi del buon desio restate intanto,~
2000 6, 39| Tutto di tal sapor che paglia e stecchi~Parve al conte
2001 7, 27| appariano a mano a mano.~Pagodi nella Cina, ed alla pura~
2002 8, 43| e tibetana,~Indostanica, pahli e giapponese,~Arabica, rabbinica,
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