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Giovanni Pascoli
Primi poemetti

IntraText - Concordanze

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10-catti | cauta-galli | galop-nitid | nitri-ritro | ritte-tegli | telar-zolla

     Componimento, verso
501 17, 69 | cauta, su per i molli terrapieni~ 502 14, 38 | ode in disparte, e qualche cavalletta~ 503 14, 24 | le cavallette il lor campanellino.~ 504 34, 8 | susciti vivo sopra il suo cavallo~ 505 23, 19 | vuoto cavò dalla sua liscia spola.~ 506 28, 26 | coi riccioluti càvoli, che sono~ 507 44, 56 | E il Cecco è fiero? E come va l'Assunta?» ~ 508 29, 18 | e tu cedi i tuoi chicchi alla sua 509 37, 37 | invisibile. Sé dentro sé cela.~ 510 13, 30 | tutti celesti; tutto era imbevuto~ 511 20, 11 | e d'altra vita: un'aria celestina~ 512 44, 198| in quel celliere della vòlta bassa,~ 513 40, 3 | come percossi cembali di rame.~ 514 21, 179| E il ceneraccio, al prato!... Odimi. Il 515 33, 15 | cennar con fiamme piccole, infinite.~ 516 44, 183| può comprare, a pochi cents, chi vuole,~ 517 21, 182| Ma vedrai, nella ceppa, che tra tutti~ 518 33, 2 | v'urge, tra i ceppi della terra nera~ 519 44, 8 | erano, sotto la cerata ombrella~ 520 21, 88 | cercando in alto ciò che m'era morto:~ 521 35, 17 | E poi nell'ira del cercar suo vano~ 522 3, 13 | Cantò: «Maria cercava il suo figliuolo.~ 523 45, 141| Alpe azzurra ne rimbomba in cerchio,~ 524 37, 17 | apersi, cerco i due penduli capi~ 525 | certe 526 23, 35 | fredda scorreva tra cerulee bolle;~ 527 9, 27 | che riguardava tra un cespuglio raro,~ 528 43, 228| E cessò il vento e il fragor d'acqua 529 17, 61 | ero con le cetonie verdi. Il vento~ 530 44, 114| stendo... Oh yes, vende checche, candi, scrima... ~ 531 | checché 532 13, 81 | chiama i rettori del suo vicinato;~ 533 13, 100| si chiamano e rispondono tranquilli~ 534 33, 13 | Lontano io vedo voi chiamar con mite~ 535 43, 179| ché dai fossi chiamava acqua la rana.~ 536 45, 70 | In questa casa che tu bad chiamavi,~ 537 45, 180| vi chiamerà l'antica madre, o genti,~ 538 23, 4 | MammaRosa chiamò «non ci si mette~ 539 4, 12 | inginocchiata nel chiaror del fuoco,~ 540 44, 129| Will you buy... per Chicago e Baltimora, ~ 541 44, 73 | a chicken-house» «un piccolo luì...»~ 542 45, 224| Chiedeano i bimbi con vocìo di festa:~ 543 13, 82 | chiede la messa della sua chiesetta;~ 544 16, 60 | un fanciullo. «Quello» io chiesi «in faccia~ 545 18, 4 | Avea chiesto perdono a chi perdona~ 546 1, 13 | Rosina!». E già taceva la chiesuola~ 547 35, 29 | tra un aliare come di chimere.~ 548 31, 47 | non vista, sopra voi si chini~ 549 37, 45 | le va fremendo tra la chioma folta.~ 550 21, 39 | chiotti, per darle briga... Erano 551 18, 116| chiuda!» E volge gli aperti occhi 552 44, 33 | dentro, buio come a chiuder gli occhi. ~ 553 20, 49 | Oh! te felice che chiudesti gli occhi~ 554 29, 7 | siepe che il passo chiudi co' tuoi rami~ 555 45, 204| Ioe, bona cianza!...» «Ghita, state bene!...~ 556 8, 18 | e la gente, ciarlando per la via,~ 557 15, 45 | tutto un ciarlare. Sono intorno al nido~ 558 17, 44 | Bianco e ciarliero. Ad or ad or, col suono~ 559 16, 24 | ciclopico. Pensava. Il suo pensiero~ 560 15, 53 | qualche cesto d'assenzio e di cicuta...~ 561 33, 11 | ciechi di ignave radiche! - poi 562 1, 7 | Raspava una gallina sopra il ciglio~ 563 39, 3 | Cigolava per l'erta la corriera.~ 564 1, 22 | pasceva in alto in mezzo al cilestrino.~ 565 29, 22 | ella i ciliegi popolosi miete.~ 566 9, 28 | improvvisa cantò la cinciarella.~ 567 7, 25 | ch'elle frullano azzurre cinciarelle.~ 568 44, 3 | veniva su da Cincinnati, Ohio.~ 569 15, 65 | rosso, cui cinge il bosso e l'albaspina.~ 570 18, 13 | Il cingolo a tre nodi dalla vita~ 571 28, 6 | da un po' non sente cinguettar gli uccelli!~ 572 44, 74 | mice and rats» «che goda a cinguettare,~ 573 15, 1 | Galleggia in alto un cinguettìo canoro.~ 574 25, 18 | esili nonne, con una gran ciocca~ 575 21, 133| da noi li avesti cioccatelle e ciocchi!~ 576 23, 11 | casa, quel ciocco (dov'è mai?) del pero~ 577 25, 11 | sul greto tra i ciottoli e le ghiaie, ~ 578 1, 25 | nel concio nero, un ciottolo, una stilla.~ 579 31, 7 | A sé videro nuovi occhi, cipigli~ 580 28, 23 | con le cipolle di cui fo la resta~ 581 31, 35 | che ne circonda, e a' silenzi cupi~ 582 13, 9 | che dian quei cirri e cumuli di fuoco...~ 583 43, 174| Poi mise fuori ciuffi code fiocchi~ 584 25, 22 | frullando giù col filo nella cócca. ~ 585 4, 31 | stringea le còcche, e v'infilava il braccio. ~ 586 21, 9 | che la brinata non gliele cocesse.~ 587 43, 174| Poi mise fuori ciuffi code fiocchi~ 588 24, 17 | Li coglierete quando il sole sfiora~ 589 1, 18 | coglieva d'una spiga d'amorino,~ 590 21, 1 | E Viola tornò per coglitora,~ 591 21, 122| Non ne so nulla. So che i coglitori~ 592 45, 214| il mi' cognato...» «Oh yes». «Un bel passaggio~ 593 44, 140| per il gran coke, e si rià, poor fellow!~ 594 | colla 595 44, 107| il vento che scendea dai colli~ 596 45, 217| ridea nel sole sopra le colline.~ 597 21, 112| che si colma la botte del buon vino,~ 598 7, 14 | per gl'infiniti muti colonnati,~ 599 7, 19 | a colonne di pino e d'albogatto.~ 600 40, 8 | sfuma nel buio, e si colora in giallo;~ 601 3, 17 | Tra il colpeggiar del pettine sonoro~ 602 18, 110| quei colpettini al grande uscio del cielo.~ 603 45, 97 | Ieri si colse malva ed erbe more.~ 604 21, 105| mondinelle; tu le sai, n'hai colte.~ 605 38, 40 | che solo odora quando è colto».~ 606 43, 83 | Disse, e comandò l'acqua. Essa al comando~ 607 38, 14 | Quando al vespro del mio combattuto~ 608 20, 24 | la sua cometa per il ciel turchino.~ 609 17, 24 | posa su quella della sua compagna;~ 610 2, 22 | è in filo,» gli dicea, «compare!»~ 611 37, 41 | o si compiange della mia querela!~ 612 18, 46 | piccina. Era composta, era coperta.~ 613 18, 23 | dormivano, composte, accomodate,~ 614 44, 143| Un uomo compra tutto. Anche, l'alloggia!»~ 615 44, 183| può comprare, a pochi cents, chi vuole,~ 616 18, 67 | Tornò, comprese. Avea bussato il Santo.~ 617 44, 99 | E qui Beppe soggiungea compunto:~ 618 13, 56 | Vanno; e nell'aria concava e serena~ 619 18, 93 | nelle pallide conche d'alabastro~ 620 44, 137| è il gallo sopra il tuo concime. ~ 621 1, 25 | nel concio nero, un ciottolo, una stilla.~ 622 39, 71 | Anzi, a San Mauro s'era già condotto;~ 623 45, 157| Lavora dove l'uomo ti conduce;~ 624 29, 33 | pur, siepe, immobile al confine,~ 625 42, 18 | non tanta». «Or nulla ci conforta,~ 626 8, 35 | tra la confusa romba delle chiese.~ 627 44, 160| yes! filare! Assai mi ci confusi~ 628 12, 12 | ed un confuso tremito di doppi.~ 629 45, 176| picconi, in riva all'Obi, al Congo, al Gange.~ 630 20, 38 | mia: le conosco tutte all'improvviso,~ 631 2, 17 | E per due giorni consegnava il grano~ 632 44, 95 | freddo!» Un bianco borracciol consunto~ 633 34, 2 | che vede e splende, che contempla e crea,~ 634 13, 40 | tutti: sua madre. Come era contenta!~ 635 6, 2 | siedono su la porca assai contenti.~ 636 43, 6 | in quel contorno, che fa dir: Qui piove!~ 637 35, 25 | Un istante; e volta le contorte~ 638 15, 68 | mezzo un fico, nudo già, contorto.~ 639 | contro 640 12, 15 | coperte un po' dalle campane a festa!~ 641 22, 25 | nude! coperti i campi, alberi, tetti!~ 642 43, 66 | c'era, coperto d'ellera e d'alloro.~ 643 43, 48 | l'olio avrebbe empito i coppi.~ 644 29, 29 | vino ho nel tino, olio nel coppo -~ 645 2, 37 | altri via via copriva la sementa.~ 646 5, 22 | sperso il villano dalla corba alzata;~ 647 15, 21 | un fragrar di corbezzole e di more.~ 648 12, 31 | le brevi corna della fronte bruta;~ 649 7, 20 | Nera tra i lecci vola una cornacchia.~ 650 17, 39 | Maria, la vostra voce in coro;~ 651 12, 50 | sui riccioli bruni il suo corollo.~ 652 43, 89 | Ché la Corsonna a lui correa pel fosso~ 653 8, 11 | correan le foglie: non s'udia per 654 25, 39 | il tuo corredo già nascea, di sposa. -~ 655 29, 27 | sì mi correggi e guidi per il pioppo;~ 656 12, 69 | ma la corrente un po' l'urta, e lo scalza~ 657 39, 3 | Cigolava per l'erta la corriera.~ 658 39, 88 | s'è corso prima! O Schiuma, ecco Bellaria! ~ 659 15, 20 | di foglie, di corteccia e di rugiada;~ 660 14, 10 | Non garrirà di passeri il cortile,~ 661 44, 156| O ferraietto, corto e maledetto!~ 662 26, 31 | brillò; si cosse e si mangiò la cena; ~ 663 35, 32 | con le deserte costellazioni~ 664 12, 24 | una selva, il monte; la costiera~ 665 43, 213| calcio, perché faccia il costo, ~ 666 | costoro 667 31, 29 | sospesa; e buoni oltre il costume~ 668 24, 28 | in odore di spigo e di cotogno.~ 669 21, 137| che il laveggio ora o le cotte~ 670 4, 14 | fin che fu cotto; e lo staccò bel bello, ~ 671 21, 161| ovine ácquide, avanzi di covate~ 672 21, 17 | Menami alle covette della strada,~ 673 21, 116| E vidi tante creature bionde~ 674 2, 7 | credei sentire. Poi, sentii ier 675 23, 24 | credete, a me». Rispose ella: «E 676 17, 17 | io ci credeva che non mai, Rachele,~ 677 35, 11 | sfogli - se n'ode il crepitar leggiero -~ 678 35, 34 | io n'odo il crepito arido tra canti~ 679 14, 35 | Secca una pina crepitò? Lontano~ 680 15, 39 | il crepuscolo indugia? e nel sereno~ 681 21, 190| Questo novello come cresce ardito!~ 682 21, 70 | di del Rio. Di crescevo sdutto,~ 683 14, 44 | ogni cresta dei monti; una vetrata~ 684 13, 35 | Sfiorava il sole tuttavia le creste,~ 685 43, 147| che con la loro falce e la crinella~ 686 13, 70 | Il sessantino ha messo i crini, mette~ 687 14, 9 | le montagne, una sottil criniera.~ 688 1, 19 | e mondava dal secco i crisantemi.~ 689 40, 12 | la verde luce i picchi di cristallo.~ 690 18, 10 | E ora avanti il Cristo morto solo,~ 691 14, 34 | Che è? Crocchiava un ghiro sul nocciuolo?~ 692 43, 110| rondinella ed è fiorito il croco.~ 693 16, 36 | la Gorgona crollò, vacillò; poi~ 694 17, 21 | anima d'un oblìo dolce e crudele.~ 695 13, 46 | tutte le case. Col cucchiaio in mano~ 696 21, 80 | mi cuccò tutto per filo e per segno!~ 697 45, 159| vigile come femmina che cuce,~ 698 29, 25 | che si sente il cucùlo alla pendice,~ 699 13, 95 | si culla al suono delle sue campane.~ 700 44, 22 | Maria cullata dall'andar su lento~ 701 13, 9 | che dian quei cirri e cumuli di fuoco...~ 702 8, 27 | i bimbi sazi ricevea la cuna,~ 703 12, 53 | conca l'acqua discende alla cunetta,~ 704 2, 15 | poi col paniere; e cuoce fare in vano~ 705 45, 69 | battere d'ali e battere di cuori!~ 706 43, 84 | rimbombò cupa, e mosse il vento, e il 707 31, 35 | ne circonda, e a' silenzi cupi~ 708 43, 222| e viene il freddo, e cupo il vento geme;~ 709 11, 49 | albero morto, che non curi il mite~ 710 44, 52 | del focolare, curva, sfatta, smunta.~ 711 21, 119| io li vedeva curvi bianchi tristi~ 712 22, 33 | L'orbaco...». «». Lei prese il ramoscello,~ 713 29, 8 | al ladro dormi-'l-dì; ma dài ~ 714 44, 124| straniero in bocca, a guadagnar danari~ 715 43, 79 | l'armi che dànno anche al tuo re la vita. ~ 716 44, 208| danza dei licci, e di tenere in 717 21, 39 | chiotti, per darle briga... Erano i cardi.~ 718 21, 180| è marcio, e non può darsi che ributti. ~ 719 37, 9 | saper m'è dato. Il filo del pensiero~ 720 | davanti 721 44, 151| ITALY allora s'adirò davvero!~ 722 39, 47 | Soltanto l'ombra sua, lunga e deforme,~ 723 45, 133| dietro mormorare odono: DEGO!~ 724 31, 18 | d'ombre più dense; vaghe ombre, che pare ~ 725 35, 32 | con le deserte costellazioni~ 726 38, 19 | ma questa è il buio a chi desìa vedere, ~ 727 15, 9 | ché già desina all'ombra il carrettiere. ~ 728 9, 34 | che s'era desta e che piangea. Pian piano~ 729 37, 14 | desto, più non lo so, né saprò 730 13, 25 | e di ragioni dette con mistero:~ 731 43, 2 | Di tuo tu devi aver già l'armi, nuove,~ 732 18, 74 | come allora: e devìa dalla sua strada~ 733 13, 9 | che dian quei cirri e cumuli di fuoco...~ 734 21, 187| tu dica: È come il padre; anzi più 735 21, 81 | E io restai pulito e dicapato,~ 736 45, 113| i figli che... diceano addio, col canto.~ 737 13, 4 | Si dicevano Ave! Ave! le chiese,~ 738 17 | 17. DIGITALE PURPUREA~ ~ 739 45, 167| Siedono a lungo qua e digiuni;~ 740 21, 189| cardo... Oh! tuo zio!... Digli: ~ 741 21, 194| Diglielo!... su... Viola! Violetta!~ 742 37, 27 | lunga ombra che non mai dilegua~ 743 38, 16 | le avrei non meno dileguar veduto.~ 744 38, 15 | dilegueranno, io penserò che, vere,~ 745 16, 34 | pomici, all'ombra dileguò di Dante.~ 746 17, 33 | salgono melodie, dimenticate,~ 747 30, 22 | dimenticato; e scricchiolava il suolo~ 748 30, 14 | ronfava. La lucerna ora dimessa~ 749 45, 131| indifferenti al tacito diniego;~ 750 43, 212| Lo ronca, lo dirada, gli ripone~ 751 18, 115| dirglielo: «Madre, c'è uno laggiù: ~ 752 25, 31 | diritta e lunga, simile a una strada,~ 753 17, 71 | erba. Sorridi? E dirmi sentia: Vieni!~ 754 9, 1 | Nella notte scrosciò, venne dirotta~ 755 44, 5 | Pioveva, prima adagio, ora a dirotto,~ 756 12, 53 | conca l'acqua discende alla cunetta,~ 757 44, 119| Il tramontano discendea con sordi~ 758 11, 42 | due verdi e un gialleggiar discordi;~ 759 43, 163| come quell'altra che disfà le vite:~ 760 30, 9 | faceva e disfaceva una mannella.~ 761 38, 4 | Ma del dolore che quaggiù dispensa~ 762 33, 4 | Voi vi torcete come chi dispera,~ 763 33, 5 | alberi schiavi! Dispergendo al cielo~ 764 23, 13 | ragazzi, io mi struggo, io mi dispero,~ 765 10, 13 | Disperò sui tramonti, e su le aurore~ 766 5, 36 | dissero; e in mezzo alla preghiera 767 11, 78 | ch'ora distilli il glutine di morte.~ 768 13, 51 | passo: intorno suona il disuguale~ 769 31, 9 | ne' tenui diti si trovò gli artigli,~ 770 16, 39 | scogli divelta, e tra un sottil vapore~ 771 21, 98 | empii di me: ma mi sentii diverso.~ 772 29, 35 | dici un divieto acuto come spine;~ 773 2, 33 | Forza di Dore, le divincolanti~ 774 44, 178| gemer le doccie e ciangottar le grotte.~ 775 6, 22 | gli domandò della sudata caccia.~ 776 24, 27 | la soave domenica, piegato~ 777 43, 104| e lo domò col maglio e col martello.~ 778 38, 7 | è destino, per di più mi dona,~ 779 29, 38 | come la fede che donai con gli ori,~ 780 14, 23 | su la radura: dondolano appena~ 781 8, 32 | A nanna, il bimbo! e dondoli, il paiuolo!~ 782 12, 12 | ed un confuso tremito di doppi.~ 783 37, 22 | addormentata. Oh! non credo io che dorma~ 784 29, 8 | irsuti al ladro dormi-'l-dì; ma dài ~ 785 38, 30 | Piansi, non piango: io dormirò: sia pace!»~ 786 43, 168| Dormite il sonnellino d'oro! È gente~ 787 7, 18 | La gran reggia doventa una gran macchia~ 788 18, 86 | doveva fare: il cielo era già rosso:~ 789 39, 8 | brecce di ville borghi città, drago~ 790 16, 30 | nebbia, appena. Or Egli dritto stante,~ 791 41, 8 | e chi lo volge al dubbio d'una voce,~ 792 34, 11 | Tra mille, tra duemila anni, tra poco,~ 793 3, 15 | monti io l'ho veduto: o duolo!~ 794 5, 27 | nei duri solchi quella gente in riga~ 795 26, 24 | legna verde, e per il solco duro~ 796 | Ebbene 797 15, 56 | d'un ebbro in mezzo una sua muta strage.~ 798 12, 77 | Il terzo giorno... «Ecché tu piangi, sciocca?~ 799 | Eccolo 800 45, 37 | L'una tripudia, e i mille echi ridesta~ 801 15, 62 | dove è già la pietosa edera ascesa, ~ 802 18, 19 | Forse qualche educanda. Una ch'ha sete,~ 803 41, 1 | Un lampo ad or ad or s'effonde,~ 804 15, 37 | apre nei campi il fior dell'elianto.~ 805 7, 25 | ch'elle frullano azzurre cinciarelle.~ 806 15, 33 | di qua l'aratro emerge per incanto,~ 807 24, 9 | empiendo di fruscìo l'angolo alpestre.~ 808 12, 48 | Dall'altro, suona, empiendosi al rampollo~ 809 5, 12 | ch'empieva l'aria e percotea nei monti.~ 810 21, 98 | Li empii di me: ma mi sentii diverso.~ 811 12, 35 | Vuole empir della sua gioia il sonoro~ 812 43, 48 | olive, e l'olio avrebbe empito i coppi.~ 813 44, 65 | della capanna empiva l'abituro.~ 814 12, 78 | Sa 'ssai! En bestie, 'un ci han lunari: 815 36, 5 | qui, nel castello arduo ch'entrai?» ~ 816 22, 1 | Ecco l'orbacodisse Dore, entrando~ 817 14, 20 | frullano, entrano, affondano in un pino:~ 818 18, 79 | Egli era, dunque, entrato nel convento~ 819 1, 26 | Ma il sole entrava come in una maglia~ 820 21, 166| poi tutto v'entrerò pezzo per pezzo.~ 821 | entro 822 | eppur 823 | eppure 824 | eran 825 | eravate 826 20, 9 | di campagna, ch'erbose hanno le soglie:~ 827 32, 9 | e di silenziosi eremitaggi.~ 828 45, 172| lagrime; infine, a capo eretto,~ 829 43, 200| un giogo, o squadra un erpice d'avorno,~ 830 35, 36 | Io lo sento, tra le voci erranti,~ 831 35, 28 | nubi rosseggia; tra un errar di tuoni,~ 832 10, 7 | D'allora ha errato. Seco avea soltanto~ 833 10, 29 | dall'error lungo; e nel suo cuore è 834 33, 10 | e non rami! piedi e non errori~ 835 31, 8 | veduti, e l'uno e l'altro, esangue, ~ 836 21, 118| che poi con gli anni, esciti non so donde,~ 837 27, 29 | casa. - Io più, che mai non esco:~ 838 45, 173| escono, poi fuggono, poi: - Sii 839 35, 3 | esercitata dalla tramontana,~ 840 25, 18 | l'esili nonne, con una gran ciocca~ 841 35, 21 | mente, esitando; ma via via più forte,~ 842 | esser 843 9, 20 | nel bosco, nella reggia estiva~ 844 16, 37 | salpava l'eternale àncora, e mosse.~ 845 32, 14 | alterne, eterne. E io laggiù guardai:~ 846 43, 96 | E prima il fabbro fabbricò la vanga~ 847 43, 189| in ogni tua faccenda, o contadino.~ 848 | faccio 849 | facesti 850 32, 7 | in cielo, scheletri di faggi,~ 851 43, 108| Saldo faggio lo stile sia. Tra poco~ 852 16, 26 | Lontani, i falchi sopra il capo austero~ 853 43, 177| Ora tutto ha falciato la frullana.~ 854 43, 195| sciopra, ed esso dice: Io falcio!~ 855 43, 143| Guardando la falciola della luna,~ 856 21, 143| che mugli, mugli tu per fame~ 857 45, 28 | Udite lo squillar d'una fanfara~ 858 | faremo 859 34, 6 | scoprir la bianca faretrata dea!~ 860 21, 130| qua ne' frondai gridando e farfugliando...~ 861 44, 142| Trova un farm. You want buy? Mostra il 862 | farò 863 | farsi 864 | farti 865 13, 84 | che le sue fasce già bagnò, che bagni ~ 866 40, 17 | a frecce, a fasci; e poi palpita, frana~ 867 31, 17 | A letto, il buio li fasciò, gremito~ 868 7, 17 | Or una fata l'ode. Ecco, sia fatto!~ 869 45, 109| con loro... Tanto faticato e pianto!~ 870 | fatta 871 12, 37 | fauci un muglio arrotato, agro, 872 41, 46 | fioco riverberìo d'una favilla.~ 873 21, 162| cinciallegre, e un gran favo di miele.~ 874 44, 1 | A Caprona, una sera di febbraio,~ 875 36 | 36. LA FELICITÀ~ ~ 876 44, 140| gran coke, e si rià, poor fellow!~ 877 45, 159| vigile come femmina che cuce,~ 878 12, 2 | di qua del Ponte a cui si ferma a bere~ 879 16, 54 | ferme io vi scòrsi, come plaustri 880 17, 63 | Nel cuore, il languido fermento~ 881 20, 22 | Or siamo fermi: abbiamo in faccia Urbino~ 882 39, 39 | senza il bastone!), si fermò tra il fuoco~ 883 41, 10 | piange, e chi va muto e feroce.~ 884 44, 156| O ferraietto, corto e maledetto!~ 885 43, 78 | fabbro ferraio: l'armi nuove e belle,~ 886 44, 181| O ferraiuzzo, piccolino e putto!~ 887 43, 150| a tagliare una fetta d'erba sulla,~ 888 4, 30 | ponea le fette sopra un bianco lino,~ 889 43, 198| appezza legna per le tue fiammate.~ 890 33, 15 | cennar con fiamme piccole, infinite.~ 891 30, 35 | ombra sparì: si spense la fiammella.~ 892 21, 87 | dalle mie fibre risalire il succhio~ 893 21, 61 | e il fico i fichi, ed il castagno i cardi.~ 894 6, 10 | vedemmo, o giovine, alla fiera~ 895 45, 212| c'era una fifa con aperte l'ale.~ 896 45, 93 | o mia figliuola nata in oltremare!~ 897 43, 144| volle anch'esso per le sue figliuole~ 898 3, 13 | Cantò: «Maria cercava il suo figliuolo.~ 899 44, 160| Oh yes! filare! Assai mi ci confusi~ 900 45, 104| Ha tessuto e filato, anche ha zappato,~ 901 11, 23 | Dove le branche pari a filigrane?~ 902 4, 7 | po' nell'acqua, ove una fina~ 903 | Finalmente 904 43, 185| curvo il petto e il taglio fino~ 905 44, 71 | luì quando canta tra la fionda?» ~ 906 21, 20 | aprono i lor fioretti color carne;~ 907 11, 30 | della vita: la sua lieve fiorita~ 908 43, 110| la rondinella ed è fiorito il croco.~ 909 7, 31 | tra molta signoria di fiorrancini,~ 910 15, 23 | quei fischi uscir più liquidi e più 911 43, 85 | sul rosso fuoco si gettò fischiando.~ 912 18, 35 | Un fischiettare, un camminar represso,~ 913 16, 49 | Uno, fiso nel mare. Oh! tutto in giro,~ 914 12, 72 | fissando l'acqua di tra la giuncaia,~ 915 17, 5 | fissano gli altri due ch'ardono. « 916 44, 206| stava con le pupille fisse.~ 917 43, 45 | dava il pennato fitti colpi secchi.~ 918 45, 144| O fiumi, o delle rupi e dei ghiacciai~ 919 11, 51 | del nembo che flagella aspro la vite...~ 920 44, 101| non c'era né pie né flavour 921 44, 100| qui non trovi il pai con fleva!»~ 922 21, 78 | nella florida mia capellatura.~ 923 11, 6 | floridi peri, gracili albicocchi.~ 924 29, 4 | ch'io pur ti sono florido marito,~ 925 38, 32 | Ed ecco gli fluìa per i precordi~ 926 4, 26 | tondo ch'ella inebbriò del flutto~ 927 37, 56 | tra un nero immenso fluttuar di mare».~ 928 16, 44 | alla foce invisibile dell'Arno.~ 929 43, 24 | e l'acqua stroscia e il focolar balena.~ 930 43, 199| con te valletti e ceste, o foggia~ 931 38, 10 | pensier che strugga e folgore che uccida!»~ 932 44, 74 | for mice and rats» «che goda 933 43, 44 | gli schiocchi delle forbici. Sui pioppi~ 934 43, 71 | d'una foresta. Entrò guardando al fioco~ 935 13, 33 | liscia Pania, e con le sue foreste~ 936 43, 210| ritira il solco sopra il formentone,~ 937 34, 7 | che il fosco eroe dalla fornace~ 938 29, 20 | Nulla fornisci alle anfore segrete~ 939 18, 90 | vergini, con le lampade fornite~ 940 37, 5 | quel capo due grandi aquile fosche.~ 941 34, 7 | e te che il fosco eroe dalla fornace~ 942 21, 38 | fosser con sassetti e con pinelle,~ 943 43, 67 | scese, udendo ad or ad or fracasso~ 944 23, 14 | rincaseranno fradici, se pure...~ 945 44, 24 | sotto l'ombrella. Fradicio e contento~ 946 35, 18 | volta i fragili fogli a venti, a trenta,~ 947 31, 37 | vostro e il fragore della vostra guerra,~ 948 15, 21 | un fragrar di corbezzole e di more.~ 949 40, 17 | a fasci; e poi palpita, frana~ 950 37, 34 | a cui frangere alfine i miei lamenti;~ 951 16, 14 | lugubre e frangesi alla rea scogliera?...~ 952 13, 87 | sotto il suo panno dalla frangia nera,~ 953 10, 28 | ch'era, ma il suo corpo è franto~ 954 21, 71 | lungo, con molta frasca e molte polle.~ 955 21, 11 | l'ultime frasche, s'altri ebbe le prime.~ 956 21, 56 | a quei frassini! tristi quelli ontani!~ 957 43, 131| frassino; e forte picchia pur sul 958 | Frattanto 959 21, 4 | E dava nel frattempo ella una mano~ 960 40, 17 | a frecce, a fasci; e poi palpita, 961 4, 3 | gettò nell'acqua che fremé ronzando. ~ 962 39, 60 | il fremebondo vortice del fuso;~ 963 37, 45 | le va fremendo tra la chioma folta.~ 964 43, 22 | il fabbro che l'avvia, lo frena,~ 965 45, 209| servirò». «Come partite in fretta!»~ 966 26, 18 | di frettolosi zoccoli; ed apriva~ 967 9, 19 | cantare al bosco zigoli e fringuelli.~ 968 9, 14 | La cicala friniva su gli ornelli.~ 969 1, 10 | Ed al frizzar dell'aria mattutina,~ 970 21, 130| qua ne' frondai gridando e farfugliando...~ 971 21, 120| ruspare , nei mucchi delle fronde,~ 972 18, 29 | Ma che frufrù nell'orto del convento!~ 973 43, 123| dopo la vanga e fruga anche la morte.~ 974 25, 22 | frullando giù col filo nella cócca. ~ 975 9, 24 | piena di frulli e di ronzìi. Ma ella~ 976 4, 5 | frullò fra le sue mani; e la farina~ 977 21, 169| Ecco, il nostro fruttato io l'accompagno~ 978 44, 113| oh yes... No, tiene un frutti-~ 979 21, 155| il capo allo svolar dei fuchi.~ 980 42, 21 | e se n'udiva un mormorìo fugace,~ 981 20, 29 | come un fiore che fugga su lo stelo~ 982 11, 75 | da te, fuggendo immobilmente; ed ora~ 983 37, 25 | Egli è fuggito; è vano che l'insegua~ 984 45, 173| escono, poi fuggono, poi: - Sii male... -~ 985 | fui 986 39, 25 | dentro il morire fulgido del sole.~ 987 34, 19 | pupilla, su cui getta ombre il fulgore~ 988 45, 142| il cielo azzurro vede fumare~ 989 4, 25 | Fumavano le calde erbe da presso,~ 990 13, 60 | C'è nelle selve fumo qua, che annera,~ 991 3, 7 | Fumò nell'aria torpida il camino.~ 992 13, 6 | con le mani alla fune anco sospese.~ 993 44, 174| illuminate. A lei faceva il fungo~ 994 43, 187| Fuor che di festa, portalo all' 995 44, 49 | brocche, fuscelli, canapugli, sparsi~ 996 5, 31 | fa' che granisca la futura spiga,~ 997 5, 30 | sole riscalda quei futuri steli;~ 998 44, 15 | anni: aveva il peso d'una galla.~ 999 15, 1 | Galleggia in alto un cinguettìo canoro.~ 1000 29, 30 | rispondo. I galli plaudono dall'aia;~ 1001 1, 7 | Raspava una gallina sopra il ciglio~ 1002 43, 82 | cade lo stormo delle Gallinelle».~


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