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Italo Svevo
La coscienza di Zeno

IntraText - Concordanze

lieto
   Capitolo
1 mor| cura, e io, vedendolo più lieto, non ci pensai più.~ ~ ~ 2 mor| meravigliato di vederlo lieto, solo e vecchio com'era.~ 3 mat| pochi giorni appresso, tutto lieto, mi raccontò che l'aveva 4 mat| per esse non avevo che un lieto sorriso o un riso altrettanto 5 mat| sorriso o un riso altrettanto lieto. M'ero lasciato trascinare 6 mat| ch'io ero un uomo tanto lieto. Spesso la lietezza m'aveva 7 mog| Io rimasi apparentemente lieto anche quando la malattia 8 mog| malattia mi riprese intero. Lieto come se il mio dolore fosse 9 mog| quell'uomo tanto malato, ma lieto e sorridente, come molto 10 mog| abbondantemente, sempre lieto e buono. Poi trovai ancora 11 mog| da un saluto abbastanza lieto da parte di Augusta. Andavo 12 mog| poco prima io ero stato lieto di apprendere che Carla 13 mog| indifferenti. Cercai di essere lieto, ma non seppi neppur tentare 14 mog| aumento del mio turbamento lieto come di alcolizzato. Dissi 15 mog| senz'altro sforzo, fui lieto ed affettuoso con Augusta. 16 mog| il vino, per rendermi più lieto, aumentava il numero ponendo 17 ass| fraterno.~Così me ne andai via lieto. Essa m'aveva accompagnato 18 psi| cuore perché io restavo lieto anche se la villanella non


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