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Ioannes Paulus PP. II Ecclesia in Africa IntraText CT - Lettura del testo |
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Aperti alla missione
128. La Chiesa in Africa non è chiamata a testimoniare Cristo solamente sul continente; anche ad essa è infatti rivolta la parola del Signore risorto: «Mi sarete testimoni [...] fino agli estremi confini della terra» (At 1, 8). Proprio per questo, nel corso delle discussioni sul tema del Sinodo, i Padri hanno accuratamente evitato ogni tendenza all'isolamento della Chiesa in Africa. In ogni momento l'Assemblea speciale s'è mantenuta nella prospettiva del mandato missionario che la Chiesa ha ricevuto da Cristo di testimoniarlo nel mondo intero.244 I Padri sinodali hanno riconosciuto la chiamata che Dio rivolge all'Africa perché svolga a pieno titolo, su scala mondiale, il suo ruolo nel piano di salvezza del genere umano (cfr 1 Tm 2, 4).
129. È proprio in funzione di questo impegno per la cattolicità della Chiesa che già i Lineamenta dell'Assemblea speciale per l'Africa dichiaravano: «Nessuna Chiesa particolare, neanche la più povera, potrà essere dispensata dall'obbligo di condividere le sue risorse spirituali, temporali e umane con altre Chiese particolari e con la Chiesa universale (cfr At 2, 44-45)».245 Da parte sua, l'Assemblea speciale ha fortemente sottolineato la responsabilità dell'Africa per la missione «fino agli estremi confini del mondo» con i seguenti termini: «La frase profetica di Paolo VI — "Voi, Africani, siete chiamati ad essere missionari di voi stessi" — va intesa così: "siete missionari per il mondo intero" [...]. È stato lanciato un appello alle Chiese particolari d'Africa per la missione al di fuori dei limiti delle loro proprie diocesi».246
130. Approvando con gioia e riconoscenza questa dichiarazione dell'Assemblea speciale, desidero ripetere a tutti i miei fratelli Vescovi d'Africa ciò che dicevo qualche anno fa: «L'obbligo per la Chiesa in Africa di essere missionaria nel proprio seno e di evangelizzare il continente implica la collaborazione tra Chiese particolari nel contesto di ogni paese africano e in quello delle diverse nazioni del continente o anche di altri continenti. È in questo modo che l'Africa si integra pienamente nell'attività missionaria».247 In un appello precedente, indirizzato a tutte le Chiese particolari, di recente e di antica fondazione, già dicevo che «il mondo va sempre più unificandosi, lo spirito evangelico deve portare al superamento di barriere culturali e nazionalistiche, evitando ogni chiusura».248
La coraggiosa determinazione manifestata dall'Assemblea speciale di impegnare le giovani Chiese d'Africa nella missione «fino agli estremi confini della terra» riflette il desiderio di seguire, il più generosamente possibile, una delle importanti direttive del Concilio Vaticano II: «Perché questo zelo missionario fiorisca nei membri della loro patria, è assai conveniente che le giovani Chiese partecipino quanto prima di fatto alla missione universale della Chiesa, inviando anch'esse dei missionari a predicare dappertutto il Vangelo, anche quando soffrono per scarsezza di clero. La comunione con la Chiesa universale raggiungerà in un certo modo la sua perfezione solo quando anch'esse prenderanno parte attiva allo sforzo missionario diretto verso le altre nazioni».249