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Ioannes Paulus PP. II
Ecclesia in Oceania

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I popoli indigeni

28. Politiche economiche ingiuste danneggiano specialmente i popoli indigeni, le nazioni giovani e le loro culture tradizionali; è compito della Chiesa aiutare le culture indigene a preservare la propria identità e a mantenere le proprie tradizioni. Il Sinodo ha fortemente incoraggiato la Santa Sede a continuare la difesa della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni.(97)

Un caso speciale è quello degli Aborigeni australiani, la cui cultura lotta per sopravvivere. Per molte migliaia di anni essi hanno cercato di vivere in armonia con l'ambiente sovente aspro del loro «grande Paese»; ora, tuttavia, la loro identità e la loro cultura sono gravemente minacciate. In tempi più recenti, però i loro sforzi congiunti volti ad assicurare la sopravvivenza e ottenere giustizia hanno cominciato a dar frutti. C'è un proverbio proveniente dalla vita nelle foreste nell'Australia, che è stato riferito nell'Aula del Sinodo: «Se rimarrete strettamente uniti, sarete come un albero dritto nel mezzo di un incendio che brucia e consuma il legno nella boscaglia. Le foglie ne risultano inaridite e la robusta scorza viene scalfita e bruciata; ma all'interno dell'albero la linfa continua a scorrere, e sotto la terra le radici sono ancora robuste. Come quell'albero voi avete sopportato le fiamme, e avete ancora il potere di rinascere. E giunto adesso il momento di rinascere!».(98) La Chiesa sosterrà la causa di tutti i popoli indigeni che cercano un riconoscimento giusto ed equo della propria identità e dei propri diritti.(99) I Padri sinodali hanno manifestato il loro sostegno alle aspirazioni dei popoli indigeni per una giusta soluzione alla complessa questione dell'alienazione delle loro terre.(100)

Ogni qualvolta la verità è stata negata da governi o da loro organismi o persino da comunità cristiane, il male fatto ai popoli indigeni deve essere onestamente riconosciuto. Il Sinodo ha sostenuto l'istituzione di «Commissioni di verità»,(101) là dove possono aiutare a risolvere ingiustizie storiche e a promuovere la riconciliazione all'interno della società più vasta o della Nazione. Il passato non può essere cambiato, ma un onesto riconoscimento di passate ingiustizie può condurre a misure e atteggiamenti che aiutano a rettificare gli effetti dannosi sia per la comunità indigena sia per la società in senso più ampio. La Chiesa esprime profondo rincrescimento e chiede perdono là dove i suoi figli sono stati o sono tuttora complici di questi errori. Consapevoli delle ingiustizie vergognose fatte a danno dei popoli indigeni dell'Oceania, i Padri sinodali hanno chiesto scusa senza riserve per la parte in esse svolta da membri della Chiesa, specialmente quando bambini furono separati a forza dalle loro famiglie.(102) I governi sono invitati a perseguire con maggiore energia programmi che migliorino le condizioni e gli standard di vita dei gruppi indigeni nei campi vitali della salute, dell'educazione, dell'impiego e della casa.




97) Cfr Propositio 18.



98) 2 Giovanni Paolo II, Discorso agli Aborigeni (Alice Springs, 29 novembre 1986), 8: AAS 79 (1987), 976; cfr Propositio 18.



99) 2 Cfr Giovanni Paolo II, Discorso agli Aborigeni (Alice Springs, 29 novembre 1986), 10: AAS 79 (1987), 976-977.



100) Cfr Propositio 18.



101) Cfr Propositio 17.



102) Cfr Propositio 18.






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