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Commissione Teologica Internazionale
Il Cristianesimo e le religioni

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B) "Paschali mysterio consociati"

71. La costituzione dogmatica sulla chiesa 'Lumen gentium' parla di un "ordinamento" graduale alla chiesa dal punto di vista della chiamata universale alla salvezza, che include la chiamata alla chiesa. Invece la costituzione pastorale 'Gaudium et spes' apre una più ampia prospettiva cristologica, pneumatologica e soteriologica. Quello che si dice dei cristiani vale anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cuore dei quali opera in modo invisibile la grazia. Anche questi, mediante lo Spirito Santo, possono essere associati al mistero pasquale e quindi possono essere assimilati alla morte di Cristo e andare incontro alla risurrezione ('Gaudium et spes', n. 22).

72. Quando i non cristiani, giustificati mediante la grazia di Dio, sono associati al mistero pasquale di Gesù Cristo, lo sono pure al mistero del suo corpo, che è la chiesa. Il mistero della chiesa di Cristo è una realtà dinamica nello Spirito Santo. Anche se a questa unione spirituale manca l'espressione visibile dell'appartenenza alla chiesa, i non cristiani giustificati sono inclusi nella chiesa "corpo mistico di Cristo" e "comunità spirituale" ('Lumen gentium', n. 8). In questo senso i padri della chiesa possono dire che i non cristiani giustificati appartengono alla 'ecclesia ab Abel'. Mentre questi sono riuniti nella chiesa universale con il Padre ('Lumen gentium', n. 2), non saranno invece salvati quelli che appartengono soltanto "al corpo" ma non "al cuore" della chiesa, perché non hanno perseverato nell'amore ('Lumen gentium', n. 14).

73. Perciò si può parlare non soltanto di un "ordinamento" alla chiesa dei non cristiani giustificati, ma anche di un loro vincolo col mistero di Cristo e del suo corpo, la chiesa. Non si dovrebbe però parlare di appartenenza e neppure di graduale appartenenza alla chiesa, o di una comunione imperfetta con la chiesa, riservata ai cristiani non cattolici ('Unitatis redintegratio', n. 3; 'Lumen gentium', n. 15); la chiesa infatti per sua essenza è una realtà complessa, costituita dall'unione visibile e dalla comunione spirituale. Ciò non toglie che i non cristiani che non sono colpevoli di non appartenere alla chiesa entrino nella comunione dei chiamati al regno di Dio praticando l'amore per Dio e per il prossimo; questa comunione si rivelerà come 'Ecclesia universalis' nel compimento del regno di Dio e di Cristo.




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