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Commissione Teologica Internazionale
Il Cristianesimo e le religioni

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C) "Universale salutis sacramentum"

74. Quando si partiva dal presupposto che tutti gli uomini venivano a contatto con la chiesa, la necessità di questa per la salvezza era intesa soprattutto come necessità di appartenere a essa. Da quando la chiesa ha preso coscienza della sua condizione di minoranza, sia diacronicamente sia sincronicamente, è venuta in primo piano la necessità della funzione salvifica universale della chiesa. Questa missione universale e questa efficacia sacramentale in ordine alla salvezza hanno trovato espressione teologica nella qualifica della chiesa come sacramento universale di salvezza. Come tale la chiesa è al servizio della venuta del regno di Dio, nell'unione di tutti gli uomini con Dio e nell'unità degli uomini tra loro ('Lumen gentium', n. 1).

75. Dio si è rivelato di fatto come amore non soltanto perché fin d'ora ci fa partecipare al regno di Dio e ai suoi frutti, ma anche perché ci chiama e ci libera per collaborare alla venuta del suo Regno. Così la chiesa è non soltanto segno, ma anche strumento del regno di Dio che irrompe con forza. La chiesa compie la sua missione come sacramento universale con la 'martyria', la 'leiturgia' e la 'diakonia'.

76. Attraverso la 'martyria' del Vangelo della redenzione universale portata a compimento da Gesù Cristo, la chiesa annuncia a tutti gli uomini il mistero pasquale di salvezza che viene offerto loro e del quale già vivono senza saperlo. Come sacramento universale di salvezza, la chiesa è essenzialmente una chiesa missionaria. Infatti Dio, nel suo amore, non soltanto ha chiamato gli uomini a raggiungere la salvezza finale in comunione con lui; ma appartiene alla piena vocazione dell'uomo che la sua salvezza non si realizzi nel servizio delle cose che sono "ombra delle future" (Col 2,17), bensì nella piena conoscenza della verità, nella comunione del popolo di Dio e nell'attiva collaborazione per la venuta del suo Regno, rafforzato dalla sicura speranza nella fedeltà di Dio ('Ad gentes', nn. 1-2).

77. Nella 'leiturgia', celebrazione del mistero pasquale, la chiesa compie la sua missione di servizio sacerdotale in rappresentanza di tutta l'umanità. Questa rappresentanza, secondo la volontà di Dio, è efficace per tutti gli uomini e rende presente Cristo, che "Dio trattò da peccato in nostro favore" (2Cor 5,21) e che al nostro posto fu appeso al legno (Gal 3,13) per liberarci dal peccato ('Lumen gentium', n. 10). Infine nella 'diakonia' la chiesa testimonianza del dono amorevole di Dio agli uomini e dell'irruzione del Regno di giustizia, di amore e di pace.

78. Alla missione della chiesa come sacramento universale di salvezza appartiene pure "che ogni germe di bene che si trova nel cuore e nella mente degli uomini, o nei riti e culture propri dei popoli, non solo non vada perduto, ma sia purificato, elevato e perfezionato" ('Lumen gentium', n. 17). Infatti l'azione dello Spirito precede, a volte anche visibilmente, l'attività apostolica della chiesa ('Ad gentes', n. 4), e la sua azione si può manifestare pure nella ricerca e nell'inquietudine religiosa degli uomini. Il mistero pasquale, nel quale tutti gli uomini possono essere incorporati nel modo che Dio conosce, è la realtà salvifica che abbraccia tutta l'umanità, che unisce preventivamente la chiesa con i non cristiani a cui si rivolge e ai quali ha sempre il dovere di trasmettere la rivelazione. Nella misura in cui la chiesa riconosce, discerne e fa proprio quanto di vero e di buono lo Spirito Santo ha operato nelle parole e nelle azioni dei non cristiani, diventa sempre più la vera chiesa cattolica, "che parla tutte le lingue e tutte le lingue nell'amore intende e comprende, superando così la dispersione babelica" ('Ad gentes', n. 4).

79. "Perciò il popolo messianico, pur non comprendendo di fatto tutti gli uomini e apparendo talora come piccolo gregge, costituisce per tutta l'umanità un germe validissimo di unità, di speranza e di salvezza. Costituito da Cristo in una comunione di vita, di carità e di verità, è pure da lui preso per essere strumento della redenzione di tutti e, quale luce del mondo e sale della terra (cf. Mt 5,13-16), è inviato a tutto il mondo" ('Lumen gentium', n. 9).




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