105. A partire dal Vaticano II la chiesa cattolica si è coinvolta in modo deciso nel dialogo interreligioso 34: questo documento è stato elaborato avendo di mira tale dialogo, anche se non è questo il suo tema fondamentale. Lo stato della questione circa il cristianesimo e il suo rapporto con le religioni, i presupposti teologici e le conseguenze che se ne deducono sul valore salvifico delle religioni e la divina rivelazione sono riflessioni destinate a illuminare i cristiani nei loro dialoghi con i fedeli di altre religioni.
106. Tanto se questi dialoghi avvengono tra specialisti, quanto se si svolgono nella vita quotidiana, con le parole o i comportamenti, coinvolgono non soltanto le persone che dialogano, ma anche, in primo luogo, il Dio che professano: il dialogo interreligioso come tale comporta tre partecipanti. Perciò in esso il cristiano è interpellato da due questioni fondamentali, da cui dipende il senso del dialogo stesso: il senso di Dio e il senso dell'uomo.
34 Tra i documenti di Giovanni Paolo II, cf. 'Redemptoris missio', nn. 55-57; 'Tertio millennio adveniente', nn. 52-53; cf. anche il documento del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e la Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, 'Dialogo e annuncio', più volte citato.