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Congregazioni per l'Educazione Cattolica e per il Clero
Ratio fund. instit. - Directorium pro minist. et vita diac. permanent.

IntraText CT - Lettura del testo

  • I - Ratio fundamentalis institutionis diaconorum permanentium (Congregaz. per l'Educazione Cattolica)
    • Norme fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti
      • IV. Le dimensioni della formazione dei diaconi permanenti
        • 3. Formazione dottrinale
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3. Formazione dottrinale


79. La formazione intellettuale è una dimensione necessaria della formazione diaconale, in quanto offre al diacono un sostanzioso alimento per la sua vita spirituale e un prezioso strumento per il suo ministero. Essa è particolarmente urgente oggi, di fronte alla sfida della nuova evangelizzazione cui la Chiesa è chiamata in questo difficile trapasso di millennio. L'indifferenza religiosa, l'offuscamento dei valori, la perdita di convergenza etica, il pluralismo culturale esigono che coloro che sono impegnati nel ministero ordinato abbiano una formazione intellettuale completa e seria.
Nella Lettera circolare del 1969, Come è a conoscenza, la Congregazione per l'Educazione Cattolica invitava le Conferenze Episcopali a predisporre una formazione dottrinale per i candidati al diaconato che tenesse conto delle diverse situazioni personali ed ecclesiali, ma che allo stesso tempo escludesse assolutamente "una preparazione affrettata o superficiale, perché i compiti dei Diaconi, secondo quanto è stabilito nella costituzione Lumen gentium (n. 29) e nel Motu proprio (n. 22) 119, sono di tale importanza da esigere una formazione solida ed efficiente".

Criteri


80. I criteri che si devono seguire nel predisporre tale formazione sono:
a) la necessità che il diacono sia capace di rendere conto della sua fede e maturi una viva coscienza ecclesiale;
b) l'attenzione che egli sia formato ai compiti specifici del suo ministero;
c) l'importanza che acquisisca la capacità di lettura della situazione e di un'adeguata inculturazione del Vangelo;
d) l'utilità che conosca tecniche di comunicazione e di animazione delle riunioni, come pure che sappia parlare in pubblico, che sia in grado di guidare e consigliare.

Contenuti


81. Tenendo conto di questi criteri, i contenuti che si dovranno prendere in considerazione sono 120:
a) l'introduzione alla Sacra Scrittura e alla sua retta interpretazione; la teologia dell'Antico e del Nuovo Testamento; l'interrelazione tra Scrittura e Tradizione; l'uso della Scrittura nella predicazione, nella catechesi e nell'attività pastorale in genere;
b) l'iniziazione allo studio dei Padri della Chiesa e una prima conoscenza della storia della Chiesa;
c) la teologia fondamentale, con l'illustrazione delle fonti, dei temi e dei metodi della teologia, la presentazione delle questioni relative alla Rivelazione e l'impostazione del rapporto tra fede e ragione, che abilita i futuri diaconi a esprimere la ragionevolezza della fede;
d) la teologia dogmatica, con i suoi diversi trattati: trinitaria, creazione, cristologia, ecclesiologia ed ecumenismo, mariologia, antropologia cristiana, sacramenti (specialmente la teologia del ministero ordinato), escatologia;
e) la morale cristiana, nelle sue dimensioni personali e sociali, e in particolare la dottrina sociale della Chiesa;
f) la teologia spirituale;
g) la liturgia;
h) il diritto canonico.
A seconda delle situazioni e delle necessità, si integrerà il programma degli studi con altre discipline, quali lo studio delle altre religioni, il complesso delle questioni filosofiche, l'approfondimento di certi problemi economici e politici 121.

Istituti di scienze religiose o scuole analoghe


82. Per la formazione teologica ci si avvalga, dove è possibile, degli istituti di scienze religiose che già esistono o di altri istituti di formazione teologica. Dove si devono istituire scuole apposite per la formazione teologica dei diaconi, si faccia in modo che il numero delle ore delle lezioni e dei seminari non sia inferiore a un migliaio nell'arco del triennio. Almeno i corsi fondamentali si concludano con un esame e, alla fine del triennio, si preveda un esame complessivo finale.

Formazione di base


83. Per l'accesso a questo programma di formazione si richieda una previa preparazione di base, da determinarsi a seconda della situazione culturale del Paese.

Formazione permanente


84. I candidati siano predisposti a continuare la loro formazione anche dopo l'ordinazione. A tal fine, siano orientati a formarsi una piccola biblioteca personale di indirizzo teologico-pastorale e ad essere disponibili ai programmi di formazione permanente.




119 Si tratta della Lett. ap. di Paolo VI, Sacrum diaconatus ordinem 22: l. c., pp. 701-702.



120 Cfr. Congregazione per l'Educazione Cattolica, Lett. circ. Come è a conoscenza (16 luglio 1969), p. 2.



121 Cfr. ivi, p. 3.






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