Equità e giustizia nell'economia
58. Per poter offrire una risposta a questa antinomia fra mercato e giustizia, l'insegnamento sociale della Chiesa cerca di approfondire la nozione di prezzo equo, ripresa dal pensiero scolastico, riferendola non soltanto al criterio di giustizia commutativa, ma ampliandola a quello di giustizia sociale, ovvero all'insieme dei diritti e dei doveri della persona umana. La realizzazione di tale giustizia sociale, basata sulla equità dei prezzi, presuppone una duplice conformità: conformità del contesto giuridico, che delimita il mercato con la legge morale; conformità dei molteplici atti economici individuali, che stabiliscono il prezzo del mercato e la stessa legge morale. Una responsabilità personale che si limiti alla sola legge civile è insufficiente, in quanto questa implica, in svariati casi, "l'abdicazione della sua coscienza morale" 84. Come il prezzo sul mercato deriva dalla molteplicità dei valori d'uso attribuitigli dai consumatori, così sarà la nostra condotta morale, arbitro dei valori d'uso attribuiti, che farà convergere o meno il prezzo del mercato verso il prezzo equo. Nel momento in cui gli agenti economici non integrano le loro scelte economiche con il dovere di giustizia sociale, il meccanismo di mercato dissocerà il prezzo concorrenziale dal prezzo equo. Nella preparazione al Giubileo dell'anno 2000, siamo tutti invitati a incarnare la legge morale nella quotidianità dei nostri "atti economici" 85. Ne deriva che il carattere equo o non equo del prezzo è in qualche modo "nelle nostre mani", in quelle del produttore e dell'investitore, in quelle dei consumatori, come in quelle di coloro che gestiscono il potere pubblico a livello decisionale. Ciò non comporta che lo Stato e la comunità degli Stati siano dispensati dall'esercitare una tutela in grado, fra l'altro, di sopperire, se pur in maniera imperfetta, alla carenza del dovere individuale di giustizia sociale, a questa assenza di conformità alla legge morale che incombe a ciascuno. Il bene comune, che costituisce un obiettivo politico, prevale sulla mera giustizia commutativa degli scambi.
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