III - Nell'orizzonte vocazionale
26. La famiglia svolge 'un ruolo decisivo' nel fiorire di tutte le vocazioni e nel loro sviluppo, come ha insegnato il Concilio Vaticano II: "Dal matrimonio procede la famiglia, nella quale nascono i nuovi cittadini della società umana, che per la grazia dello Spirito santo sono elevati col battesimo allo stato di figli di Dio, per perpetuare attraverso i secoli il suo popolo. In questa che si potrebbe chiamare chiesa domestica, i genitori devono essere per i loro figli, con la parola e con l'esempio, i primi annunciatori della fede, e secondare la vocazione propria di ognuno, e quella sacra in modo speciale"44. Anzi, il segno di una pastorale familiare adeguata è proprio il fatto che fioriscono le vocazioni: "dove esiste una illuminata ed efficace pastorale della famiglia, come è naturale che si accolga con gioia la vita, così è più facile che risuoni in essa la voce di Dio e sia più generoso l'ascolto che ne riceve"45. Si tratti di vocazioni al matrimonio o alla verginità e al celibato, sempre però sono vocazioni alla santità. Infatti, il documento del Concilio Vaticano II 'Lumen gentium' espone il suo insegnamento circa 'l'universale chiamata alla santità': "Muniti di tanti e così mirabili mezzi di salvezza, tutti i fedeli di ogni stato e condizione sono chiamati dal Signore, ognuno per la sua via, a quella perfezione di santità di cui è perfetto il Padre celeste"46.
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