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Padre Thomas de Saint Laurent Libro della Fiducia IntraText CT - Lettura del testo |
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Fermezza incrollabile: tale è dunque il primo carattere della fiducia. La seconda qualità di questa virtù è ancora più perfetta. "Essa porta l'uomo a far poco conto dell'aiuto delle creature: sia dell'aiuto che può trarne da se stesso, dal suo spirito, dal suo giudizio, dalla sua scienza, dalla sua destrezza, dalle sue ricchezze, dal suo credito, dai suoi amici, dai suoi parenti e da tutto ciò che ha; sia dell'aiuto che può aspettarsi dagli altri, che siano Re, principi e, in generale, qualsiasi altra creatura, perché egli sente e conosce la debolezza e la vanità di ogni aiuto che provenga dalle creature umane. Egli le considera come realmente sono, e come santa Teresa a buon diritto le considera simili al ramo secco del ginepro, che si rompe appena lo si carica di qualcosa"12. Questa teoria non procederà forse da un falso misticismo? Non condurrà per caso al fatalismo, o almeno ad una pericolosa passività? Perché moltiplicare i nostri sforzi per superare le difficoltà, se tutti gli appoggi sono destinati a spezzarsi nelle nostre mani? Incrociamo allora le braccia, aspettando l'intervento divino! No, Dio non vuole che ci addormentiamo nell'inerzia. Egli esige che noi lo imitiamo. La sua perfettissima attività non ha limiti, egli è l'atto puro. Dobbiamo agire, dunque; ma solo da Lui dobbiamo aspettarci l'efficacia della nostra azione. Aiutati ché il Cielo ti aiuterà. Ecco l'economia del piano provvidenziale. All'opera! Si faccia del nostro meglio, ma con lo spirito e il cuore rivolti verso l'alto. "Invano vi leverete prima della luce del giorno"13: se il Signore non ci mette la mano, non concluderete niente. Infatti la nostra impotenza è radicale. "Senza di me non potete fare niente", dice il Salvatore14. Nell'ordine soprannaturale, questa impotenza è assoluta. Ascoltate bene l'insegnamento dei teologi. Senza grazia non si può osservare per molto tempo e nel loro insieme i comandamenti di Dio. Senza la grazia non possiamo avere una buona intenzione, non possiamo formulare neppure la più breve preghiera; senza di essa non possiamo neppure invocare con devozione il Nome di Gesù. Tutto ciò che possiamo realizzare nell'ordine soprannaturale ci viene unicamente da Dio15. Nello stesso ordine naturale, è sempre Dio a darci il buon esito. San Pietro aveva lavorato tutta la notte. Egli era resistente alla fatica e conosceva a fondo i segreti del suo rude mestiere. Tuttavia aveva solcato invano le onde tranquille del lago: non aveva preso niente. Ma ecco che riceve il Maestro nella sua barca e lancia le sue reti in nome del Salvatore: allora ottiene una pesca miracolosa e le maglie della rete si rompono per il numero di pesci ... Seguendo l'esempio dell'Apostolo, lanciamo le nostre reti con pazienza instancabile; ma attendendo solo da Nostro Signore una pesca meravigliosa. "In tutto ciò che dovete fare - diceva sant'Ignazio di Loyola - ecco la regola delle regole da seguire: affidatevi a Dio, agendo come se il successo di ogni cosa dipendesse interamente da voi e in nulla da Dio; ma, pur impiegando tutti i vostri sforzi per il buon risultato, non contate su di essi e procedete come se tutto dovesse essere fatto da Dio Solo e nulla da voi"16.
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12 - J.B. Saint-Jure, op. cit., t. III, p. 3. 13 - Vanum est vobis ante lucem surgere (Ps CXXVI, 2) 14 - Sine me nihil potestis facere (Gv, XV, 5). 15 - Sufficientia nostra ex Deo est (II Cor, III, 5). 16 - R.P. Xavier de Franciosi, L'Esprit de Saint Ignace, Nancy, Le Chevallier, 1887, p. 5. |
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