Conclusione dell'opera
Una conclusione deriva naturalmente imperiosamente,
da questo nostro breve studio.
Anime cristiane, impiegate tutti i mezzi di cui
disponete per ottenere la fiducia!
Meditate molto sull'infinito potere di Dio, sul suo
immenso amore, sulla sua inviolabile fedeltà nel mantenere le promesse, sulla
Passione di Nostro Signore.
Ma non rifugiatevi indefinitivamente nella
contemplazione: passate dalla riflessione all'azione.
Moltiplicate gli atti di fiducia; ciascuna delle
vostre occupazioni sia un'occasione per rinnovarli. Sarà soprattutto nell'ora
delle difficoltà e della prova che bisognerà moltiplicarli.
Ripetete spesso l'invocazione, così toccante:
"Cuore Sacratissimo di Gesù, confido in voi!".
Diceva Nostro Signore ad un'anima privilegiata:
"La sola preghiera: Mi affido a voi, mi rapisce il Cuore, poiché in essa
sono comprese la fiducia, la fede, l'amore e l'umiltà"24.
Non abbiate timore di esagerare nella pratica di
questa virtù! "Non bisogna mai temere, supponendo di condurre una buona
vita, di avere una fiducia troppo grande; poiché come Dio, a motivo della sua
infinita veracità, merita una fede in un certo senso infinita, così, a motivo
della sua potenza, della sua bontà, dell'infallibilità delle sue promesse,
perfezioni non meno infinite della sua veracità, Egli merita un'infinita
fiducia"25.
Non risparmiate dunque gli sforzi. I frutti della
fiducia sono abbastanza preziosi, perché vi diate pena di coglierli.
E se per caso venite a lamentarvi di non aver
ottenuto i meravigliosi benefici che vi aspettate, vi risponderò con san
Giovanni Crisostomo:
"Voi mi dite: ho sperato e sono rimasto deluso.
Che strane parole! Non bestemmiate le Scritture! Siete rimasti delusi perché
non avete sperato come dovevate, perché vi siete scoraggiati, perché non avete
atteso la fine della prova, perché siete stati pusillanimi. La fiducia sta soprattutto
nel risollevarsi, nella sofferenza e nel pericolo, e nell'elevare il cuore a
Dio"26.
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