III. I vescovi che hanno un incarico
interdiocesano
42. Poiché le necessità
pastorali esigono sempre più che alcuni incarichi pastorali abbiano unità di
indirizzo e di governo, è opportuno che siano costituiti alcuni uffici che
possono servire a tutte o a più diocesi di una determinata regione o nazione:
uffici che possono essere affidati anche a vescovi. Ora questo santo Sinodo
raccomanda che tra i prelati o i vescovi preposti a questi uffici e i vescovi
diocesani e le conferenze episcopali regnino sempre unione di animi e concordi
intese per l'azione pastorale, le cui condizioni devono essere definite dal
diritto comune.
I vicari castrensi
43. Poiché l'assistenza
spirituale ai soldati, per le particolari condizioni della loro vita, richiede
un premuroso interessamento, per quanto è possibile, in ogni nazione si eriga
un vicariato castrense. Sia il vicario che i cappellani si dedichino con alacre
zelo a questo difficile ministero, in concorde intesa coi vescovi diocesani.
Perciò i vescovi diocesani concedano al vicario castrense un numero sufficiente
di sacerdoti idonei a tale ufficio, e favoriscano le iniziative rivolte al bene
spirituale dei soldati.
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