3. LA REDENZIONE MEDIANTE LA SCIENZA E LA
TECNICA: L’UTOPIA RIVOLUZIONARIA
Comunque, riponendo tutta la sua fiducia nell’individuo
isolatamente considerato, nelle masse o nello Stato, la Rivoluzione confida
nell’uomo. Reso autosufficiente mediante la scienza e la tecnica, l’uomo può
risolvere tutti i propri problemi, eliminare il dolore, la povertà, l’ignoranza,
l’insicurezza, insomma tutto quanto diciamo essere conseguenza del peccato
originale o attuale.
Un mondo nel cui seno le patrie unificate in una Repubblica
Universale siano soltanto espressioni geografiche; un mondo senza
disuguaglianze né sociali né economiche, diretto mediante la scienza e la tecnica,
la propaganda e la psicologia, alla realizzazione, senza il soprannaturale,
della felicità definitiva dell’uomo: ecco l’utopia verso la quale la
Rivoluzione ci sta avviando.
In tale mondo la Redenzione di Nostro Signore Gesù Cristo è del
tutto inutile. Infatti l’uomo avrà superato il male con la scienza e avrà
trasformato la terra in un “cielo” tecnicamente perfetto. E con il
prolungamento indefinito della vita nutrirà la speranza di vincere un giorno la
morte.
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