B. Nulla nascondere
Così, nell’itinerario dall’errore alla verità, non esistono per l’anima
i silenzi vigliacchi della Rivoluzione, né le sue metamorfosi fraudolente. Non
le si nasconde nulla di quanto deve sapere. La verità e il bene le vengono
insegnati integralmente dalla Chiesa. Il progresso nel bene non si ottiene
dagli uomini nascondendo sistematicamente il termine ultimo della loro
formazione, ma mostrandolo e facendolo loro desiderare sempre più.
La Contro-Rivoluzione non deve, quindi, nascondere il suo volto
totale. Deve far sue le sapientissime norme stabilite da san Pio X per il modo
di procedere abituale del vero apostolo: “Non è né leale né decoroso il
simulare, coprendo con una bandiera equivoca la professione di cattolicismo,
quasi fosse una merce avariata e di contrabbando”48. I
cattolici non devono “coprire talvolta, quasi con un velo, certe massime
fondamentali del Vangelo, per timore che altrimenti la gente rifugga dall’ascoltarli
e seguirli”49. Al che saggiamente il santo Pontefice
aggiungeva: “Non sarà certo alieno dalla prudenza il procedere a poco a poco
nella stessa proposizione della verità, quando si ha a che fare con uomini del
tutto alieni da noi e del tutto lontani da Dio. Prima di adoperare il ferro, si
palpino con lieve mano le piaghe, diceva Gregorio. Ma anche questa industria si
ridurrebbe a prudenza della carne, se si proponesse a norma di azione costante
e comune. Molto più che per tal modo sembra non tenersi nel debito conto la
grazia divina, che sostiene il ministero sacerdotale e che è data, non solo a
quelli che lo esercitano, ma anche ai fedeli tutti di Cristo, perché le nostre
parole e la nostra azione facciano breccia nei loro cuori”50.
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