C. Reazioni basate su “Rivoluzione e
Contro-Rivoluzione”
Di fronte a tante trasformazioni l’efficacia di Rivoluzione e
Contro-Rivoluzione si è ridotta a nulla? Al contrario.
Nel 1968 le TFP fino ad allora esistenti nell’America Latina,
ispirandosi alla seconda parte di questo saggio — La Contro-Rivoluzione —,
organizzarono contemporaneamente una raccolta di firme a sostegno d’una
petizione indirizzata a Paolo VI, in cui venivano chiesti provvedimenti contro
l’infiltrazione di sinistra nel clero e nel laicato cattolico dell’America
Latina.
Nel suo insieme questa raccolta, in un periodo di 58 giorni, in
Brasile, in Argentina, in Cile e in Uruguay, raggiunse la cifra di 2.060.368
firme. Fu, per quanto ci consta, l’unica raccolta di firme di massa, su
qualsiasi tema, che fino a oggi abbia inglobato figli di quattro nazioni dell’America
Latina. In ciascuno dei paesi nei quali si realizzò fu — anche a questo
proposito per quanto ci consta — la maggior raccolta di firme delle rispettive
storie nazionali. La risposta di Paolo VI non fu soltanto il silenzio e l’inazione.
Fu anche — Dio solo sa quanto ci duole dirlo — un insieme di atti, che da
allora a oggi si vanno succedendo e che circondano di prestigio e di possibilità
d’azione molti promotori del sinistrismo cattolico.
Di fronte alla marea montante dell’infiltrazione comunista nella
santa Chiesa le TFP e le organizzazioni similari non si sono perse d’animo. Nel
1974 ciascuna di esse ha pubblicato una dichiarazione74,
nella quale esprimeva il suo dissenso rispetto alla Ostpolitik vaticana e il
suo proposito di “resistergli in faccia”75. Una frase della
dichiarazione, relativa a Paolo VI, esprime lo spirito del documento:
“E in ginocchio, fissando con venerazione la figura di S.S. Papa
Paolo VI, noi gli manifestiamo tutta la nostra fedeltà. Con questo atto filiale
diciamo al Pastore dei Pastori: la nostra anima è Vostra, la nostra vita è
Vostra. Ordinateci quanto desiderate. Solo non comandateci d’incrociare le
braccia di fronte al lupo rosso che attacca. A questo si oppone la nostra
coscienza”.
Non soddisfatte di queste mosse, le TFP e le organizzazioni
similari hanno promosso nei rispettivi paesi, nel 1976, nove edizioni del
best-seller della TFP cilena La Iglesia del Silencio en Chile. La TFP
proclama la verdad entera76.
In quasi tutti questi paesi la rispettiva edizione è stata
preceduta da un prologo, che descrive molteplici e impressionanti fatti locali,
consonanti con quanto è accaduto in Cile.
L’accoglienza riservata dal pubblico a questo grande sforzo
propagandistico si può ormai dire una vittoria: in tutto sono state stampate —
e si stanno rapidamente esaurendo — 56 mila copie, solo nell’America Latina,
dove, nei paesi più popolosi, l’edizione d’un libro di questo tipo, quando è
buona, non supera le cinquemila copie.
In Spagna è stata fatta un’impressionante raccolta di firme di più
di mille sacerdoti, secolari e regolari e di tutte le regioni del paese, che
manifestano alla Sociedad Cultural Covadonga77 il loro
deciso appoggio al coraggioso prologo dell’edizione spagnola.
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